domenica 23 gennaio 2022

ONORE E RISPETTO

di Torquato Cardilli - Tra le tre grandi religioni monoteiste, secondo i testi sacri tutte discendenti da Abramo, quella Israelitica è certamente la più antica: vive da 5.872 anni. La sua civiltà ha assorbito e influenzato le altre culture nate dopo da quella babilonese a quella dei faraoni, dalla greca alla latina, dalla iberica alla sassone, dalla germanica alla slava, e ha prodotto l’ultimo paese nato sul Mediterraneo dopo la seconda guerra mondiale: Israele. Esso è un vero esempio di democrazia applicata, e non solo declamata, nei confronti dei propri cittadini, con un integralismo sconosciuto in Europa.

Questo integralismo si applica su due fronti: quello esterno e quello interno.

Nel primo si comporta da paese colonialista: da 55 anni occupa i territori ad ovest del Giordano - la cosiddetta west bank -, sottratti ai palestinesi ai quali nega la costituzione di uno stato indipendente. Le molteplici risoluzioni dell’Onu, che condannano l’occupazione con la forza e obbligano al ritiro, prevedono appunto lo stato arabo di Palestina, sono sistematicamente ignorate potendo contare sul permanente sostegno degli USA.

Nel secondo si caratterizza per l’applicazione assoluta del principio di parità dei cittadini che debbono godere sempre della protezione e della severità della legge senza privilegi, senza scappatoie, senza immunità, senza eccezioni. L’eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge è assoluta, a prescindere dagli incarichi o dal potere economico e mediatico.

Anche da noi il principio costituzionale che vuol sembrare una protezione per i più deboli “la legge è uguale per tutti” compare in tutte le aule giudiziarie, ma nei fatti esso viene sotterrato in una montagna di cavilli procedurali e di occhi di riguardo che non sono mai presenti nei giudizi dei poveracci.

Al contrario in Israele è scolpito nei cuori e negli animi dei cittadini che non si scaldano in fazioni contrapposte quando una personalità pubblica viene trovata con le mani in pasta in comportamenti illeciti.

I casi di politici con prestigiosi incarichi istituzionali finiti, nonostante i trascorsi valorosi, nell’ignominia pubblica e associati alle patrie galere senza tanti riguardi sono parecchi.

Il mitico generale del deserto Moshe Dayan, più volte ministro della, difesa è stato indagato per accaparramento e occultamento di reperti archeologici. Si è salvato dal processo solo perché deceduto.

L’ex Primo Ministro Ariel Sharon è stato giudicato colpevole di responsabilità indiretta e di comportamento negligente da parte della Commissione d’inchiesta Kahan, istituita dal Governo israeliano per investigare sulle responsabilità del massacro nei campi palestinesi di Sabra e Shatila.

Il Capo dello Stato Moshe Katzav è stato condannato a 7 anni di carcere senza sconti perché riconosciuto colpevole di stupro e molestie sessali, atti commessi ben 20 anni prima, quando era ministro del turismo.

Un altro Primo Ministro Ehud Olmert è stato condannato in due processi per corruzione e speculazione immobiliare illecita a 4 anni di detenzione.

In questi giorni sta per essere deciso il destino dell’ultimo Premier Netanyahu accusato in tre distinti casi di corruzione e riciclaggio. I suoi avvocati stanno negoziando il patteggiamento con il Procuratore Capo che ha posto severe condizioni per evitare il carcere sostituito dai servizi sociali abbastanza umilianti e cioè che Benjamin Netanyahu dichiari pubblicamente prima della scadenza di fine mese di riconoscere che i suoi crimini sono l’espressione della sua “turpitudine morale” e che accetti l’esclusione da qualsiasi carica pubblica per sette anni.

Cosa succede invece in Italia?

Un tipo imbalsamato alla Cernenko, con un palmares di processi scampati da fare invidia a un delinquente professionista, condannato per frode allo Stato, con tre processi ancora in corso, con molti suoi amici e manutengoli condannati per mafia, corruzione, bancarotta, macchiato dalla infamante reputazione di ospitare festini notturni, con una subcultura da bagaglino, gravato da un pesante conflitto di interessi, pretende di imporre ai suoi vassalli serventi, dentro e fuori del suo partito padronale, l’ultimo sfregio all’onore nazionale e cioè la sua candidatura alla Presidenza della Repubblica.

Questa pretesa autopubblicizzata in toni entusiasti, dagli alleati umiliati e tenuti al guinzaglio e da adoranti nani e ballerine, non fa che approfondire il solco di disistima internazionale nei nostri confronti ben descritta nei rapporti segreti che gli ambasciatori americani accreditati a Roma hanno inviato al Dipartimento di Stato ed alla Casa Bianca a Washington.

Sono giudizi pesantissimi che fanno impallidire le critiche apparse sulla stampa italiana.

Per averne un’idea basta citare un rapporto di 11 anni fa, quando stava per partire l’azione militare franco-anglo-americana contro Gheddafi. Dopo una definizione dell’Italia come paese arcaico, bizantino, frustrante e privo di strategia, ne viene sottolineato il pregio operativo perché consente all’America la più ampia libertà politica e militare grazie alla permanente disponibilità del primo ministro incline a privilegiare i benefici e il tornaconto personali rispetto agli interessi del paese le cui istituzioni pubbliche sono considerate né più né meno che una sua diretta dependance.

Sarà per questo motivo che da troppo tempo grava su di noi la nomea di paese non degno di onore e rispetto.

Torquato Cardilli
23 gennaio 2022

6 commenti:

  1. Salvatore Pietrosanto23 gennaio 2022 alle ore 10:13

    Che bello avere la certezza di poter continuare a vivere in Italia.
    Grazie Silvio.

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  2. Io non canterei vittoria, di certo avrà il suo PERSONALE tornaconto

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  3. Un articolo plausibile quando parla della giustizia interna di Israele. Per il resto, da buttare

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  4. Silvio ha fatto un capolavoro, è riuscito a catalizzare sulla sua persona l'attenzione degli sprovveduti per poter piazzare al Quirinale al momento opportuno la persona giusta. Sarà un Presidente Donna!

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  5. Non ho mai stimato Berlusconi però in questo momento non mi piace chi infierisce x favore abbiate più rispetto per la sua età resto il suo passato risponderà lui nessuno è perfetto

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  6. Rispetto l'età e le persone oneste: da genitori e nonni si crea il ns. Futuro... Per questa persona neppure il rispetto per l'età! È un personaggio che ha rovinato il ns. Futuro!

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