lunedì 17 gennaio 2022

IL CANDIDATO IMPRESENTABILE

di Torquato Cardilli - Manca una settimana all'appuntamento più significativo sul piano istituzionale, quello della elezione del Capo dello Stato.

Ancora è coperta la strategia di molti partiti ne è noto l'atteggiamento dei grandi elettori, perciò non è superfluo fare un breve ripasso riassuntivo dei requisiti, delle caratteristiche e dei compiti del Presidente della Repubblica, fissati dalla Costituzione.

1.  Il Presidente: è eletto a scrutinio segreto dal Parlamento in seduta comune compresi tre delegati per ogni Regione (uno per la Valle d'Aosta) eletti dal Consiglio regionale in modo che sia assicurata la rappresentanza delle minoranze. L’elezione è a maggioranza di due terzi dell'assemblea, ma al quarto scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta (art.83)

2.  è eleggibile ogni cittadino, con cinquanta anni compiuti, che goda dei diritti civili e politici. La carica di Presidente della Repubblica è incompatibile con qualsiasi altra carica (art.84);

3.  è eletto per sette anni (art.85);

4.  può nominare senatori a vita cinque cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario. L'ex Presidente della repubblica è senatore a vita di diritto (art.59);

5.  è il Capo dello Stato e rappresenta l'unità nazionale; indìce le elezioni delle nuove Camere e ne fissa la prima riunione; autorizza il Governo a presentare alle Camere i disegni di legge; promulga le leggi, i decreti e i regolamenti; indìce il referendum popolare; nomina i funzionari dello Stato; accredita e riceve i rappresentanti diplomatici, ratifica i trattati internazionali con  l'autorizzazione delle Camere; ha il comando delle Forze armate; presiede il Consiglio supremo di difesa; dichiara lo stato di guerra deliberato dalle Camere; presiede il Consiglio superiore della magistratura; può concedere la grazia e commutare le pene; concede le onorificenze della Repubblica (art.87).

6.  può sciogliere le Camere o anche una sola di esse (art.88).

7.  i suoi atti non sono validi se non sono controfirmati dai ministri proponenti, che ne assumono la responsabilità. Gli atti che hanno valore legislativo sono controfirmati anche dal Presidente del Consiglio (art.89);

8.  non è responsabile degli atti compiuti nell'esercizio delle sue funzioni, tranne che per alto tradimento o per attentato alla Costituzione. In tali casi è messo in stato di accusa dal Parlamento in seduta comune, a maggioranza assoluta dei suoi membri (art.90);

9.  prima di assumere le sue funzioni, presta giuramento di fedeltà alla Repubblica e di osservanza della Costituzione dinanzi al Parlamento in seduta comune (art. 91);

10. tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento (art.54).

Questo è un decalogo di doveri obbligatori che vanno rispettati alla lettera mentre i grandi elettori stanno lì a lambiccarsi il cervello in attesa che i capi bastone suggeriscano o impongano il candidato da loro prescelto.

La parola candidato, che deriva dal latino, indicava chi era vestito con una tunica bianca, candida sinonimo di purezza, prima di salire sul podio ed esporsi all'approvazione popolare per essere riconosciuto.

Sulla base del decalogo precedente sarebbe opportuno stilare una griglia di requisiti imprescindibili: profilo giudiziario immacolato, condotta civica esemplare che sia di modello per la nazione, onorabilità, indipendenza di giudizio, capacità di unire il paese, rispetto internazionale, fiducia dei mercati e delle istituzioni alleate e internazionali.

I pretendenti a insediarsi al Quirinale sono tanti, ma come in un sudoku bisogna che non incappino in nessun passo falso sui predetti oneri e requisiti.

Allo stato attuale stampa e mezzi di informazione hanno sparato nominativi (qui in ordine alfabetico Amato, Berlusconi, Cartabia, Casellati, Casini, Draghi, Franceschini, Frattini, Gentiloni, Moratti, Prodi, Veltroni) che difficilmente potranno superare lo sbarramento dei veti incrociati delle forze politiche e che rispondano per intero ai requisiti in modo da garantire la Nazione sul rispetto dei principi costituzionali.

Se i partiti stanno acquattati, la coalizione di destra (metà al governo e metà alla opposizione) forzata dal condannato di Arcore, intenzionato a tutti i costi a concludere la parabola politica sul colle, scivolando nel grottesco lo ha presentato come candidato unico di schieramento. I suoi vassalli hanno chinato il capo pur masticando amaro.

Poiché Berlusconi per ora è l’unico candidato dichiarato, anziché basare il giudizio su elementi di simpatia o di fede politica, proviamo a sovrapporne la figura con le prescrizioni costituzionali e con i requisiti richiesti.

Dell’incompatibilità (punto 2): Berlusconi ha troppe cariche dirette e indirette; per candidarsi dovrebbe prima spogliarsi di tutte le cariche e di tutti i poteri sulla stampa, sulla finanza, sulle multinazionali in patria e all'estero;

Della nomina di diritto a senatore a vita (punto 4): con la sua candidatura rischieremmo il ridicolo di nominare prima presidente della repubblica e poi senatore a vita un politico che è stato espulso dal Senato per una condanna penale passata in giudicato per frode allo Stato, cosa che in un altro paese lo obbligherebbe al ritiro in una certosa di trappisti;

Dell'unità del paese (punto 5): durante un quarto di secolo di attività politica non ha mai esercitato un ruolo di unificazione del paese, anzi lo ha sempre diviso ed ha costruito la sua immagine politica proprio in funzione di un'opposizione viscerale a più di metà del paese;

Delle nomine pubbliche (punto 5): Berlusconi ha sempre inteso le istituzioni come cosa propria di cui disporre a piacimento tanto è vero che ha regalato scranni parlamentari nazionali, europei, e regionali, ai suoi avvocati, ai suoi leccapiedi, alle sue sirene adulanti dopo test di bella presenza, ai transfughi da altri partiti, a personaggi da cabaret, tutti a spese dei contribuenti citrulli; figuriamoci cosa saprebbe fare da Presidente nella pubblica amministrazione e nelle partecipate;

Del Consiglio supremo di difesa e del Consiglio superiore della magistratura (punto 5); non è concepibile che le sorti militari del paese possano essere messe nelle mani di chi ha rinnegato un patto di mutuo appoggio e difesa firmato con Gheddafi abbandonato alla disfatta imposta da Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti che lo hanno considerato alleato del tutto insignificante e disposto a compiacerli anche a scapito dell’onore. Quanto al CSM è possibile immaginare che assurga al vertice della Magistratura chi ha sempre mostrato verso di essa ed i suoi componenti definiti cancro da estirpare, una marcata ostilità con la macchia morale di aver aizzato una campagna di protesta con invasione del tribunale di Milano attuata da molti suoi adepti?;

Della grazia (punto 5): è inconcepibile che un condannato per frode allo Stato possa essere titolare del diritto di concedere grazia ai condannati tra i quali figurerebbero i suoi amici condannati per mafia o per corruzione;

Del giuramento (punto 9); Berlusconi come presidente del consiglio, ha prestato giuramento di fedeltà alla costituzione ed alle leggi obbligandosi ad agire nell'interesse esclusivo della nazione, ma si è mostrato spergiuro con la sua condotta libertina e fiscale, avendo promosso varie leggi per l’interesse personale;

Della disciplina e dell'onore (punto 10): nessuno può sostenere che Berlusconi rivestendo cariche pubbliche abbia improntato il suo comportamento in patria e all'estero alla disciplina ed all’onore. Basta ricordare che la sua popolarità ha varcato i confini delle Alpi non per aver risanato le finanze italiane, ma per il bunga bunga; ha inserito nella delegazione in un viaggio di stato una dama bianca, poi arrestata per traffico di droga; ha fatto le corna in una foto ufficiale dei capi di governo europei; ha urlato di fronte alla regina Elisabetta all'interno di Buckingham Palace; ha dato della culona alla Merkel; nell'aula del parlamento europeo intervenendo come presidente del consiglio italiano ha apostrofato con il termine offensivo Kapò il socialdemocratico tedesco Schultz; sulla rete e media hanno circolato ampiamente le foto dei bagni della sua residenza con immortalate le signorine di piacere; è stato prescritto in dieci processi, ha subito una condanna per frode fiscale ed è invischiato in altri tre processi; è sospettato di aver finanziato cosa nostra; ha comprato alcuni parlamentari per far cadere il governo Prodi  ecc.   

Fin qui il dettato costituzionale redatto da politici al di sopra di ogni sospetto, che non avrebbero mai concepito di fare un esplicito riferimento alle qualità morali date per scontate. E invece dobbiamo necessariamente constatare che Berlusconi non ha avuto una condotta civica esemplare modello per la nazione. 

Pur essendo capo del Governo, ha sovvenzionato con cifre a molti zeri ed altre utilità, non certo per beneficenza disinteressata, uno stuolo di signorine perché gli facessero compagnia, reclutate da condannati per favoreggiamento della prostituzione; ha telefonato da Parigi alla Questura di Milano per fare rilasciare una starlet, abituale frequentatrice, accusata di furto e descritta come nipote di Mubarak; si è sottratto infinite volte ai processi con le scuse più inverosimili del legittimo impedimento proprio alla vigilia dell’udienza. Analogamente non si può certo affermare che unisca il paese e che goda di rispetto internazionale: ha fatto il giro del mondo il sorriso di scherno tra Sarkozy e Merkel a margine di un summit europeo.

Infine sarebbe mai tollerabile che la sua fotografia ufficiale campeggi sulle pareti di ogni ufficio pubblico d'Italia, dalle Scuole alle Questure, dalle Prefetture alle Ambasciate, dalle Aule di Giustizia alle Sale Consiliari dei Comuni e Regioni, dai Comandi militari ai Ministeri?

Torquato Cardilli
17 gennaio 2022


9 commenti:

  1. Draghi e il Pregiudicato "sono due reazioni nucleari" sul nostro paese.... non dobbiamo permetterlo!!!

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  2. SOLO UN DELINQUENTE PUO VOTARE IL DELINQUENTE

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  3. Questa è una candidatura farlocca. E' bruciato. Probabilmente sarà Gianni Letta il presidente. E' gradito anche al PD

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  4. ma !! pochi mesi fa era in ospedale morente processi annullati mo addirittura alla presidenza ......lo schifo in questo paese non finirà mai nei secoli dei secoli verrà un giorno in cui saranno da soli contro il mondo

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  5. La candidatura del Berlusca, è sempre più tragicomica.
    Da una parte, FI, Lega e FdI a pomparla, neanche con tanta convinzione in largo ed in lungo, ovviamente, dietro direzione dello stesso e dall'altra, con i suoi TG Mediaset a precisare ad ogni edizione, che "non ha ancora sciolto la riserva".
    Come se il grande statista da Cesano Boscone, dovesse essere tirato per la giacchetta per accettare la candidatura al Quirinale.
    In tutto questo, l'asso di riserva nella manica, lo tengono ben nascosto.
    Mentre assieme a tutti gli altri partiti sparano nomi ad minchiam per sviare l'attenzione, cercando spasmodicamente di portare al Colle marietto il draghetto, a condizione della garanzia che la legislatura arrivi al 2023, per salvare le poltrone il più a lungo possibile.

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  6. L'auto candidato. Ma con quale coraggio si possono presentare davanti si proprio elettori chi appoggia la sua auto candidatura? Questo avviene quando si è consapevoli che non c'è rispetto verso coloro che sostengono la destra italiana perché credo che neanche loro si meritino un candidato simile. Vergogna

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  7. Francesco Andrea Maiello18 gennaio 2022 alle ore 11:10

    Ma nell'alto profilo del Presidente rientra pure la sfera privata? Dopo la Camera (da letto!) del Parlamento salvaguardiamo almeno la Presidenza! https://www.francescoandreamaiello.it/wordpress/?p=1293

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  8. Qusto che dovesse essere in galera diventa presidente della repubblica che schifo solo in Italia possono fare questa vergogna.e l'Italia deve cambiare boo

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