giovedì 2 settembre 2021

I NEMICI DEL REDDITO DI CITTADINANZA

di Gigi Consiglio - La gara alla contestazione verso il Reddito di Cittadinanza, condotta da alcuni partiti
con una pressione mediatica vergognosa e ingiustificata, dimostra due cose: l’ignoranza dei regolamenti europei, la malafede e il tentativo di strumentalizzazione del provvedimento, a fini politici.
Per quanto riguarda il primo punto, il RdC esiste, ancorché chiamato in altro modo, in tutti gli stati d’Europa e l’Italia è stata l’ultima ad attuare questa forma di aiuto e assistenza per motivi legati a mancanza di liquidità in bilancio. Il principio di fondo è che il sostegno economico relativo viene elargito a coloro che non hanno altri mezzi per sopravvivere: nullatenenti senza lavoro, famiglie numerose, persone che hanno perso l’occupazione, vecchi barboni, giovani disoccupati e altre situazioni di povertà.

È cosa ovvia che i politici sovranisti ed anti europei contestano e boicottano le decisioni che provengono da Bruxelles. Ma occorre rassegnarsi poiché i tempi cambiano e il sogno di Napoleone o di Hitler o meglio ancora, il sogno democratico e liberale dei confinati a Ventotene si è realizzato: l’Europa unita e federale, anche se ancora con qualche grave lacuna, c’è e gli Stati componenti pur essendo stati declassati a Province periferiche con sovranità ridotta, pagano con convinzione pur di farne parte.

Addio sogni di gloria! Addio guerre romantiche fra Spagna e Inghilterra sui mari, o fra Italia e Austria nelle trincee. I tempi cambiano e l’uomo cambia con esso. Oggi se si vuol fare qualche guerra si inventa una bella “missione di pace” per esportare la Democrazia da qualche parte extra europea al seguito dei padroni del mondo e della finanza.

Ma tornando al Reddito di Cittadinanza, che nel suo piccolo richiede pur degli impegni di bilancio, c’è chi si chiede perché incoraggiare il parassitismo anziché non dare questi soldi ad aziende che potrebbero investirli meglio? D’altronde anche in una parabola del Vangelo si narra che il padrone punì il servo infingardo e promosse quello intraprendente. A parte il fatto che alcune parabole del Vangelo sono datate e col tempo sarebbe stato meglio per tutti che alcune fossero state censurate per la loro autonoma interpretazione diseducativa (vedi quella del “figliol prodigo”).

Certamente il RdC, dopo le esperienze sul campo e le criticità rilevate, dovrà essere migliorato seriamente. Bisogna inoltre far sì che non alimenti la pigrizia di qualcuno, specialmente dei giovani attivi. Frenando le loro potenzialità a produrre maggior valore aggiunto, per sé e per la collettività, dal momento che è anche insufficiente per potersi creare una famiglia. Per questo è oltremodo necessario incrementare e migliorare i controlli preventivi che possano scongiurare al massimo le speculazioni di furbi e disonesti. Nel contempo controllare anche le aziende non sarebbe tempo sprecato.

Se è vero come risponde al vero la dichiarazione di una cameriera di un Bar di Taormina che dichiara in un video virale su FB di percepire € 15 al giorno, essa si chiede se mai chi percepisce € 700 di RdC mensili possa rinunciarvi per andare a lavorare in nero e guadagnare nella migliore delle ipotesi € 500 al mese.

Le aziende oggi hanno difficoltà a trovare giovani disposti a farsi sfruttare, perciò coloro che le difendono devono stare molto attenti a scremare l’elettorato fra questa categoria, che spesso si rivolge al commercialista o al politico per occultare l’illecito, o per riciclare denaro di dubbia provenienza. Non tutti, preciso.

Credo, quindi, che la battaglia politica in difesa del RdC da parte del M5S guidato da Giuseppe Conte, sia una scelta giusta che va a favore dei più deboli e tende a ridurre le enormi disuguaglianze e a raggiungere una maggiore equità sociale.

Insomma siamo sempre in presenza di un problema di fondo: l’onestà intellettuale che ahimè mi ricorda una frase che il Manzoni mette in bocca a don Abbondio: <<Ma il coraggio, se uno non c’è l’ha, non se lo può inventare>>. E la stessa cosa sembra valere per l’onestà! Ma non è così.

Gigi Consiglio
02 settembre 2021

15 commenti:

  1. Il dibattito sul reddito di cittadinanza, al quale si è associato anche l'Enrico nazionale, senza entrare nel merito, in questo momento mi appare largamente inopportuno

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  2. Bravi/O pensate esclusivamente x i CXXX VOSTRI. È CHIEDETE IL REFERENDUM. X CHÉ NON LO CHIEDETE ANCHE X I (VITALIZI) CHIEDETELI IN CONTEMPORANEA COSI LO STATO ( gli italiani) risparmiano i soldi. Prendiamo 2 PICCIONI con una fava

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  3. I veri parassiti siete voi: indegni di sedere in parlamento. Con la più alta percentuale di assenze. Parassiti

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  4. Togliere il reddito di 18000 euro mensili anche a tutti i deputati e senatori che stanno seduti alle Camere e sulle poltrone e divani della buvette senza fare nulla.

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  5. Concordo su tutto, Caro Gigi. Sono convinto però che l'onestà è una virtù che può sorgere con l'imposizione di leggi e pene severe, oltre all'impegno individuale di coattare il suo gene antagonista.

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  6. Renzi chi va con lo zoppo, impara a zoppicare. Ti sei fatto convincere a fare brutte cose contro i poveri. Comunque, perderai, leggi l’articolo 36 della costituzione, che fai ancora in tempo.

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  7. Credo che sia molto difficile trovare dei nullafacenti più di loro. Cominciassero a dimezzati lo stipendio e rinunciare, perché ignobile, al tanto difeso pet loro vitalizio. Sai quanti soldi si troverebbero, tantissimi.

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  8. Per me possono andare al macero tutti e tre, però cerchiamo di vigilare su a chi dare questo benedetto reddito perché stiamo diventando la barzelletta dell’Europa

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  9. Questi sono veri delinquenti strozzini che amano tanto precariato povertà e schiavitù ma non e per molto che vi dobbiamo sopportare quando andremo a votare vi metteremo fuori tutti sti bastardi delinquenti di potere a delinquere rimpiangerete il male che avete fatto e ci fate ancora e non li godrete i nostri soldi rubati truffati a noi Italiani

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  10. Sarebbe opportuno che queste persone andassero a leggere, perchè secondo me non la conoscono neanche, "A LIVELLA" di Totò

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  11. Il reddito di cittadinanza, che meglio andrebbe definito di "sopravvivenza", è percepito attualmente da 2,5 mlioni di cittadini, con un importo medio per i beneficiari di 496 euro al mese. Concesso al 67% dei richiedenti , mentre il 23% delle domande sono state respinte. Questi i dati. Dunque, secondo qualche intelligentone politico, con 496 euro mensili, una persona normale, può tranquillamente comprarsi da mangiare, acquistare medicinali se ammalato, vestirsi, pagare le bollette acqua, luce, gas e stare tutto il giorno ad oziare sul divano a girarsi i pollici. Un vero lusso insomma, non solo per certi beceri policanti, ma anche per giornaloni, che però hanno già intascato la prima trance di finanzimenti all'editoria per 39.301.069 euro, quale reddito da giornalettai.

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  12. Come si fa ha essere nemici del reddito di cittadinanza quando proprio loro prendono un reddito che i cittadini gli pagano?

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  13. Non è questo il Reddito di Cittadinanza che volevo! E’ un provvedimento diverso dal progetto di legge presentato dal M5S nel 2013. Si poteva fare di più e meglio. Comunque il provvedimento rappresenta una conquista civile che risponde al principio dettato dell’articolo 3, comma 2 della Costituzione: “E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.” Vuol dire che, in mancanza del lavoro, ai cittadini deve essere garantita pari dignità. L’attuale istituto del Reddito di Cittadinanza, pure essendo insufficiente, riesce a dare risposte a tantissimi casi di indigenza. Purtroppo le situazioni di povertà sono in aumento e tutte quelle forze politiche che, per meschini calcoli elettorali, attaccano il RdC sono, politicamente, miopi. Pur condividendo l’argomentazione di Gigi Consiglio, sono convinto che la lotta per mantenere e migliorare il RdC non può essere solo ideologica. Deve essere, soprattutto, politica con due obiettivi: migliorare e finanziare l’istituto del Reddito di Cittadinanza.

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  14. Non son mai stato ne votato mai per i 5 stelle, specialmente quelli della prima ora, qualunquisti, fascistoidi e sconclusionati. Non per niente una buona metà di questo gruppone ha lasciato per andare nella destra più becera. Credo di essere stato chiaro, detto questo e parlando di reddito di cittadinanza a mio avviso ù stato uno dei provvedimenti più giusti e sacrosanti mai approvati. Spero sia mantenuto e difeso, correggendo quello che è corregibile.

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  15. Questi sono sempre stati contro tutti i poveri , oggi più che mai proprio perché qualcuno ha la possibilità di non leccare i loro piedi schifosi. Sono veramente contento di non vedere più anziani e meno cercar cibo degli scarti dei supermercati , lì ci vorrei vedere Meloni, Salvini , Berlusconi e Renzi , più i loro sostenitori contro il RDC. Punto

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