giovedì 31 dicembre 2020

IL 2021, L’ANNO DELLA SPERANZA

di Giangiuseppe Gattuso - Insomma, è passato. È stata una lunga sofferta traversata. Personalmente ne ho assaporato la pericolosità, tra i primi. Era il 26 marzo e sono rimasto ricoverato fino al 18 aprile. Quando in Sicilia e a Palermo i numeri erano bassissimi e i morti si contavano con le dita. Sembrava tutto superato, c’era voglia di chiudere un periodo terribile, quando si cantava dai balconi e si diceva “andrà tutto bene”. E quando qualche esperto lanciava l’allarme per una possibile seconda ondata veniva tacciato da uccello di malaugurio. Poi le dichiarazioni improvvide di eminenti scienziati e le cazzate di politicanti ridicoli. Ma è arrivata la seconda ondata, ancora più terribile. 

I morti ad oggi hanno raggiunto la cifra di 74159, un numero impressionante di fronte al quale non avremmo nulla da festeggiare. Come fosse sparita una delle tante città capoluogo di provincia di quelle dimensioni. Però ci si abitua a tutto. E il conteggio quotidiano fa sempre meno impressione. Le chiusure imposte dal Governo vengono percepite come imposizioni da dittatura sanitaria. E non mancano mai i primi della classe che ne sanno più degli altri, che riportato dati che solo loro conoscono, che vagheggiano di interventi di poteri occulti, di case farmaceutiche che lucrano e hanno interesse a tenere alta la paura. C’è e abbiamo sentito di tutto.

Al punto di assistere inermi a manovre “politiche” incredibili che rischiano di fermare l’azione di Governo per le intemperanze di personaggi a corto di credibilità. Qualcosa di incomprensibile e assolutamente ingiustificabile. Qualsiasi motivazione si scontra con la durezza della realtà, con i problemi drammatici delle famiglie, con l’organizzazione di una vaccinazione di massa che non ha pari nella storia, con la pianificazione di interventi per lo sviluppo economico enormi connessi ai finanziamenti europei. Un risultato ottenuto grazie all’impegno del Governo, alla credibilità del Presidente Conte e alla serietà dei Ministri che lavorano al suo fianco.

Io non so come finirà. Non riesco a percepire interamente fino a che punto avranno il coraggio di tirare la corda. E se penso a ciò che ho scritto alcuni anni fa, era il 2011, mi prenderei a schiaffi. Mi faceva simpatia, ne ammiravo la voglia di fare, la parlantina veloce. Poi è arrivato “l’enricostaisereno”. Una carognata nei confronti dell’allora Presidente del Consiglio Enrico Letta che nell’arco di qualche giorno venne estromesso da Palazzo Chigi e sostituito dal Segretario del suo partito. Sono arrivate le slide di presentazione del suo Governo da megalomane e con un cronoprogramma che manco un’azienda privata potrebbe sostenere. Con il referendum costituzionale del 2016 si è giocato tutto, per poco tempo è sparito dalla scena politica ma, dopo la crisi del Papeete dell’altro cazzaro, è ritornato con il Governo Conte 2. E siamo ad oggi.

Chiudiamo con le buone notizie e con la speranza. Nessuno ci credeva e quando Conte e Di Maio, qualche mese fa, annunciarono l’arrivo del vaccino furono derisi dal coro dei sapientoni e dai giornaloni. Ecco l’altro problema che ci lascia il 2020. Un sistema dell’informazione troppo sbilanciato, schierato, preda di potentati. Un sistema che comprende TV, radio e giornali la cui opera quotidiana è quella di attaccare ogni azione del Governo e quelle forze politiche ritenute estranee e pericolose ai loro interessi. Una situazione che rischia di minare il sano gioco democratico.

Tornando alla vaccinazione è iniziata per davvero, le dosi arrivano con cadenza prestabilita, c’è l’accordo a livello europeo, c’è un’organizzazione enorme che coinvolge le strutture dello Stato e che porterà nel giro di qualche mese ad avere milioni di cittadini immunizzati contro questo maledetto virus.

È un grandissimo risultato, è una concreta speranza che si sta avverando. Lasciamo perdere le polemiche, ignoriamo i nemici della contentezza, diamo fiducia alle persone serie, ai galantuomini come Giuseppe Conte e al suo Governo e alle forze politiche che lo sostengono lealmente.
Buon Anno.

Giangiuseppe Gattuso

31 Dicembre 2020

11 commenti:

  1. Caro Gattuso buon anno e grazie x il primo articolo di quest 'anno. Molto realistico. Ho 80 anni, orfano di guerra a 4 anni nel 1944. Ho vissuto da cittadino attento l'attività del Parlamento, ma non ho mai visto esponenti politici che da arbitri di calcio in provincia passino a incarichi politici comunali e regionali e in.parlamento e senato con tanta facilità e velocità. Questo essere che un suo collega de Il Fatto definisce Innominabile e che io definirei da buon emiliano, spregevole, incapace e ignorante, pare sia stato appoggiato nel tempo da Napolitano. Non oso.pensare che sia vero tanto sono infuriato. Stia bene.

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  2. La vecchia politica deve andare via largo ai giovani
    Nessun politico e paragonabile al Presidente Giuseppe Conte

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  3. Comunque uno dei quattro della foto è da scartare!!

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  4. Il primo e il quarto in foto possono anche andare a fanculo. Due personaggi senza attributi per prendere a schiaffi quella merda di pinocchio. Se non lo fanno è perché l'infame conosce i loro scheletri nell'armadio e stanno zitti. Collusi di merda.

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  5. Per me solo il secondo e il terzo nella foto, gli altri lasciamo perdere...

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  6. La speranza è tendere verso un obbiettivo, credo, anzi ho certezza che la speranza degli Italiani del 2021 è una nuova Italia dove finalmente si può essere nuovi Italiani. Buona fortuna

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  7. Giovan Battista Peri2 gennaio 2021 alle ore 13:18

    Renzi sta giocando sulla pelle degli italiani.
    Con un partito nato nel palazzo, mai votato democraticamente da nessun cittadino. Antidemocratico.
    Pericoloso. Va cacciato.

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  8. Francesco Martinelli2 gennaio 2021 alle ore 13:19

    Merita un bel calcio nel culo e non solo sto pagliaccio e arrogante di un toscano. Che cazzo crede di tornare a fare il premier? Per fortuna si è bruciato da solo e non lo capisce che politicamente e non solo non vale più niente.

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  9. E noi speriamo tanto che ci siate sempre voi Di maio e Conte sempre 5stelle sempre più grandi.

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  10. ma che si aspetta questo deficiente di Renzi deve essere cacciato a calci uova e monetine in faccia come e' stato fatto un altro politico che adesso non ricordo il nome, e chiunque come lui a cominciare dalla meloni a salvini, questa e l'unica arma che ha il popolo italiano, ci vuole poco basta darsi voce per organizzarsi, quando siamo in tanti e si fa per una giustissima causa non possiamo nemmeno essere arrestati moviamoci contro questi cornuti.

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  11. Speriamo che sia vero....

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