venerdì 19 luglio 2019

PROVE DI CRISI DI GOVERNO. E SE FOSSE VERO?

di Maurizio Alesi - Di Maio e Salvini non si amano più. La luna di miele è finita e i due sposini ormai quasi si azzannano come pitbull affamati. Il Governo va avanti così praticamente da un anno.
Ci si era illusi che potesse bastare un contratto di governo per tirare dritti verso il cambiamento.

Nel momento in cui si stipulò quel famigerato Contratto, fatta salva la buona fede del M5S che agì sotto il “ricatto” del Rosatellum, non si è tenuto conto di almeno due elementi fondamentali. Il primo riguarda proprio il contenuto di quell'accordo limitato a un’elencazione generale dei singoli temi e, per ciò stesso, soggetto ad estenuanti trattative sul come realizzarli. Ovviamente non tutto poteva essere descritto nei dettagli ma questo spiega i continui scontri tra i due partner che hanno visioni molto diverse della vita.

Se, per esempio, nel contratto si scrive: riforma della giustizia e riduzione dei tempi del processo penale, sono tutti d’accordo sul principio ma le divisioni diventano profonde quando si entra nel merito e si confrontano Alfonso Bonafede con Giulia Bongiorno su un’intesa possibile. Il primo punta al blocco della prescrizione mentre l’altra vuole la separazione delle carriere dei magistrati. Idem per l’autonomia regionale, uno dei punti più critici della convivenza governativa, come la flat tax, il conflitto d’interessi, la riforma scolastica, le opere pubbliche, l’ambiente.

Basta mettere mano a questi dossier per far esplodere contrasti, contraddizioni e veti sulla formulazione dei Ddl da adottare. Ed è normale che sia così poiché ciascuno dei due soggetti porta con sé il proprio bagaglio di cultura, principi, valori e, soprattutto, bada agli impegni assunti in campagna elettorale col proprio elettorato. L’altro elemento che ha usurato il contratto di governo risiede nel Dna dei due contraenti. La Lega si è sempre abbeverata nel mondo delle imprese, degli interessi del nord ricco, degli affari, della destra anche estrema. Il Carroccio non si è mai posto problemi morali o etici. E come poteva, essendo vissuto in simbiosi col condannato di Arcore per un ventennio e governando insieme 12 regioni e centinaia di comuni italiani.

Quando il mondo delle imprese chiama, Salvini risponde. Lui finanzierebbe tutto: il Tav, la Gronda di Genova, il Tap, il Mose di Venezia, l’inutile Brescia-Padova, il ponte di Messina. E chi se ne frega dei costi, dell’utilità dell’opera o di chi si aggiudica l’appalto.

Il M5S ha valori antitetici, regole comportamentali inconciliabili con la spregiudicatezza salviniana e il suo rampantismo populista. Ha un’etica che sta alla base della sua genesi. Non sono due forze politiche diverse ma decisamente alternative. In natura due soggetti del genere si respingono come i poli di un magnete con la stessa polarità. Eppure hanno sfidato le leggi della fisica. Ma adesso la mucca è nel corridoio (Bersani dixit), e i nodi sono al pettine.

Conosco le obiezioni degli ultrà governativi. Fanno l’elenco delle cose buone fatte, malgrado tutte le difficoltà, e pongono la fatidica domanda: preferisci che torni il vecchio regime? Come se metà di questo governo non fosse mani e piedi dentro il più becero dei regimi. Penso anch'io che sono state realizzate alcune ottime leggi (anche se va detto che si tratta delle leggi simbolo dei due schieramenti), leggi bandiera impossibili da eludere come Quota 100, RdC, abolizione dei vitalizi, riduzione di parlamentari, anticorruzione ecc. Ma adesso il punto è un altro e attiene al prosieguo di un’alleanza ormai consunta, tenuta in vita con la ventilazione artificiale. In questo contesto è difficile pensare di portare avanti nuovi ed importanti provvedimenti.

Di Maio e Salvini hanno due agende di governo diverse e due priorità diverse, ma entrambe boicottate reciprocamente. Siamo allo stallo. Le ultime minacce di Salvini ai 5S segnano l’iperbole di una crisi politicamente in atto. Certo si può anche decidere di andare avanti così fino alla nausea litigando su tutto e facendo ridere l’Europa, ma la pazienza degli elettori ha un limite. La Lega fa sapere che “il contratto di governo non basta più”. Salvini non si presenta più neppure al Consiglio dei Ministri in segno di protesta verso “i no” di Di Maio.

Fa volare gli stracci e vuole il ricambio di alcuni ministri pentastellati “non all'altezza”, che prende a pesci in faccia pubblicamente. Dice che non si fida più del movimento neppure sul piano personale, minaccia crisi di governo ad ogni piè sospinto e usa toni senza precedenti. Accusa Di Maio di averlo tradito brigando sottobanco col PD in Europa con l’elezione di Ursula Von der Leyen in Commissione. Sfida Di Maio e Conte invitando 42 sigle sindacali al Viminale senza averne titolo e competenza umiliando le istituzioni e il Governo.

È realistico pensare che in questo clima di deterioramento dei rapporti tra gli alleati sia possibile raggiungere altri ambiziosi traguardi? Tutte le riforme più importanti sono bloccate a causa di veti incrociati determinati da opposte visioni e di scontri frontali. Luigi Di Maio insiste a voler mettere una pezza a questo disastro e a ostentare una sintonia con Salvini che è difficile vedere. E poi c’è quella porcheria di Russiopoli e la rete di faccendieri di cui si circonda Salvini che rischia di travolgere anche il governo.

Che fare dunque. Io penso che in queste condizioni si sia ottenuto il massimo possibile lasciando per strada 6 milioni di voti. Lasciamo il Capitano ai suoi marinai e ai suoi deliri. Ma che ci facciamo ancora a Palazzo Chigi. Game Over.

Maurizio Alesi
19 Luglio 2019

18 commenti:

  1. Non da 1 anno.
    Da marzo.
    Dall'inizio della campagna elettorale.
    Dell'assurda campagna elettorale fatta proprio da Di Maio che non ha funzionato.
    Che non poteva funzionare.
    Se sei al governo non puoi fare la campagna elettorale dell'opposizione.

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  2. Ma se fosse vero cosa, ma una crisi di governo e’ una cosa seria, manco questa riesce a mettere in piedi il caxxaro verde!

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  3. Salvini è doppio. Prima dice di non conoscere Savoini e poi dichiara che è un'ottima persona che conosce da 25 anni. Alle 17 dichiara che voterà Ursula B.L. coi 5 stelle e alle 21non la vota e accusa i 5 stelle di tradimento. Ieri diceva che Di Maio ha perso la sua fiducia, oggi dice che è una brava persona onesta.
    È vero, governare con questo fanatico bipolare non è una passeggiata. Ci sono mille difficoltà. Ma si va avanti. Per questo i 5 stelle meritano tutto il sostegno. La gente non la si puo fregare per sempre e guardare il lungo termine è da persone lungimiranti, non di certo da perdenti che di fronte alle difficoltà mollano.

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  4. Sono due lestofanti, di giorno litigano e la notte si spartiscono il bottino

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    1. Maria Spanò buongiorno sig.ra, ben svegliata! Lei non sa che da più di un anno non ci sono più i lestofanti di destra e sinistra? Immagino sia stata in letargo. Ah si c’è la Lega che ad oggi, con tutti i suoi scheletri nell’armadio ha firmato 9 leggi a favore del popolo. Si svegli del tutto e si legga un po’ di carte. Per adesso abbiamo tolto l’osso ai lestofanti che hanno defraudato i cittadini italiani sin’anche del pane! se ne faccia una ragione e non soffra tanto. Buon sabato

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    2. Santussa Andriano, non dialogo con i leghisti, mi fate senso, e lei non mi rivolga mai più la parola.

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    3. Santuzza.... purtroppo quando scatta il processo di "identificazione" si perde la razionalità valutativa... molti aderenti ai 5S non si rendono conto che la contrapposizione tra le due componenti fa il gioco dei vecchi avvoltoi in primis il PD... per molti aspetti apprezzo i 5S e Di Maio in particolare...nel contempo Salvini rappresenta e incarna valori autentici nonostante lo chiamino il "cazzaro verde", come tutti gli uomini ha i suoi difetti ma non è in politica per sete di potere... crede in una rinascita dell'Italia.

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    4. Maria Luisa Cosentino20 luglio 2019 alle ore 12:40

      Silvio, io non amo prendere parola per gratuiti e, anche inutili, apprezzamenti, ma sei proprio sicuro che sia esattamente come dici, a proposito delle buone motivazioni di Salvini? A me personalmente non piace Salvini, ma, quando parla dei "marpioni dell'immigrazione" non ha tutti i torti!!! Eroi (?) a parte!!!!

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  5. Salvini asserisce che il governo andrà avanti se farà le cose! (sic...), Ma, a quanto posso vedere, tutti, più o meno si danno da fare! Soltanto lui vedi sempre in giro, da un paese all'altro dove si mangia, si beve e si fa campagna elettorale!
    Di lavoro............ al Ministero da lui diretto, non lo conoscono, così come non lo conoscevano in Europa quando ricopriva la carica di senatore, mi pare,ma senza ricoprirne la sedia!
    Adesso ubriaco di potere per il grande successo riportato alle elezioni europee e per i sondaggi in Italia, non si regge più al punto che anche una persona veramente a modo come il Presidente Conte, ha dovuto strigliarlo a dovere.
    Convoca le parti sociali al Ministero, vorrebbe prendere decisioni che assolutamente non gli competono, tralasciando i doveri del suo ufficio!
    Ma questo non oso definirlo un danno, perché come si muove fa il caos. Si muove talmente male che già una volta ha rischiato di andare sotto processo, salvato soltanto da chi oggi egli vuole affondare. una volta non è bastata, dato che è di nuovo all'attenzione dei giudici. Pure una ragazzina l'ha preso in giro e si è fatta beffe di lui e,quel che è peggio, si è presa beffe anche della Guardia di Finanza che per poco non ha visto cadere i suoi uomini in un intenzionale manovra di speronamento tra natanti. E qui, ad onor del vero, una critica si potrebbe muovere anche alla sentenza del tribunale che ha dichiarato innocente la capitana ONG!
    Urla il Matteuccio che tutti gli sono contro, che lo offendono! A parte il fatto che non è vero, questo gli serve per acquisire voti, e questo ci sta. Ma che è persona di nessuno spessore di poca intelligenza e di sgarbata logorroica, inutile, fastidiosa loquela, è fatto incontrovertibile.

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  6. È inutile negarlo. Questo è un affidamento congiunto, dove una parte, lotta per quello esclusivo, nonostante l'accordo pre matrimoniale,
    Questione di tempo, inutile sperare di fare l'anima gemella di un'altra se non è la tua.

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  7. Salvini è cambiato molto. Se all'inizio, come diceva Grillo , Salvini è uomo di parola, ora si può dire che Salvini è uomo di tante parole, per cui, sino a quando non sale al Quirinale , ritengo che il governo attuale duri ancora qualche mese. Poi il troppo storpia dovunque.

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  8. Salvini tiene in piedi questo governo sino a secessione ottenuta.
    Chiamiamo le cose col proprio nome, lo stop sulla scuola è un modo di pararsi il culo di un partito che prende i voti solo al Sud e dovrà spiegare ai meridionali perché sta cedendo sulla secessione del Nord ricco. Conte è un ipocrita perché solo un falso ipocrita può affermare che concede autonomia ma a condizione che abbiano le risorse finanziarie.Che paraculo!!! Non sa che quelle regioni hanno un saldo attivo tra entrate e uscite? Quindi, la commedia dell’arte è solo all'inizio.

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  9. Salvini ha fatto la fine del povero e preziosissimo latte sardo: è scaduto, le sue bizze da quando è al governo, non sono riuscite a mettere i bastoni tra le ruote agli 'incapaci', bisogna che i suoi VERI alleati, piddi e fi in testa, prendano atto che il cazzaro verde non è buono neanche come 'cavallo' di troika

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  10. Bruni ma lei vive da solo? Non ha familiari, amici che possano prendersi cura di lei?

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    1. Attenzione!! Che quel che è fatto è reso e con lo stesso metro con cui giudichi sarai giudicato! Lo dico in modo terreno, non mi permetto, per simili idiozie scomodare i Piani Alti!

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    2. Fiorello Bonsanti le dico solo che è inchiostro sprecato, tentare di accendere la luce, quando ce chi non vuole sbendarsi gli occhi, o se preferisce, non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire

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  11. Pompeo Benincasa, ma allora è nel dna dei 'colti' e preparati 'fini' pensatori come i vostri 'eroi' occuparsi delle sorti altrui, e poi magari usare 'rimedi' peggiori dei problemi che vogliono risolvere; la ringrazio per la sua 'premurosa' apprensione, le suggerirei di occuparsi delle piacevoli, non per me, disavventure dei suoi eroi, visto che tra sanitopoli umbre, palamarate varie, sindaci condannati tutt'ora al loro posto, ne prendo qualcuna a caso, avreste 'altro' a cui pensare

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