domenica 5 agosto 2018

UN VACCINO ANTI B. PER SALVINI

Silvio e Matteodi Maurizio Alesi - I governi ideali, purtroppo, non esistono. Persino quello in carica ritenuto, da chi non ne poteva più del regime PD-FI, tra i più promettenti e connotato da forti tratti di cambiamento, paga il prezzo di un vincolo contrattuale tra soggetti a vocazione culturale e politica non sovrapponibili.
5Stelle e Lega stanno insieme a causa di contingenze emergenziali, appalesate subito dopo il voto del 4 marzo dalla mancanza di alternative di governo.

Tuttavia, quando si è mossi dalla determinazione di governare il Paese, non c’è divergenza che non possa essere componibile e finora, in effetti, da questo punto di vista registriamo una discreta prova di responsabilità. Ma cos'è che infastidisce in questa convivenza forzata chi, come il sottoscritto, ha votato un movimento come il 5Stelle nato e cresciuto lontano dal sistema partitocratico, dai suoi vizi e, soprattutto, distante anni luce dalla cultura berlusconiana. Provo a semplificare.

6ea571cc-58b6-4588-ac11-90b4c8d5ace7_largeSalvini ha vissuto la sua prima vita politica nel grembo del più retrivo e becero centro-destra sostanzialmente rappresentato e appiattito dall'egemonia di un pluricondannato, pregiudicato e coinvolto in mille processi. Certo, nel ventennio berlusconiano aveva ruoli non assimilabili a quelli odierni ma, come gli altri, si è sempre adattato allineandosi alle decisioni del padre padrone. Oggi molte cose sono cambiate, l’egemonia di B. volge rovinosamente al tramonto e i rapporti di forza nella vecchia coalizione azzurra si presentano a parti rovesciate.

La Lega e quel che rimane del centrodestra sono divisi a Roma ma ancora saldamente uniti a livello locale (attualmente governano insieme 6 regioni e 31 capoluoghi di provincia). Vent’anni di convivenza, condivisione del potere, di rapporti e di cene con l’ex cavaliere, evidentemente hanno lasciato traccia nel DNA leghista e nel suo modus operandi. La contaminazione emerge soprattutto quando si parla di giustizia. Salvini, nella sua nuova veste governativa, si muove con grande decisione e mostra di avere una visione di Paese che intende cambiare insieme al 5Stelle. Il suo vulnus (ahimè) rimane il rapporto conflittuale tra politica e magistratura, sulla quale non riesce a fare un passo avanti rispetto alle posizioni della Lega post “Mani pulite”.

Alfonso BonafedePer fortuna il dicastero della giustizia è in mano ad Alfonso Bonafede che gestisce con grande serietà e professionalità. A Salvini, come a B. proprio non riesce di accettare che un Pm possa eseguire accertamenti o emanare provvedimenti che riguardano lui o il suo partito. Non ce la fa a digerire che tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge, e che la magistratura è vincolata dall'obbligatorietà dell’azione penale. In presenza di indizi di reato è obbligata dalla legge ad aprire un fascicolo e affidare le indagini alla polizia giudiziaria, senza badare a chi colpisce. Sull'inchiesta dei 49 milioni utilizzati per spese personali da Belsito e Bossi e i conseguenti provvedimenti della Procura, Salvini (dopo aver meritoriamente querelato Belsito), continua a rilasciare dichiarazioni imbarazzanti, almeno per quanto mi riguarda, e per il doveroso rispetto che un uomo dello Stato deve avere nei confronti dell’indipendenza e l’autonomia della magistratura.

Salvini definisce la sentenza che lo riguarda: “un attacco alla democrazia”. Se quella frase è stata riferita consapevolmente, vuol dire che la minaccia della dittatura, secondo Salvini, arriva da chi indossa la toga in nome del popolo italiano. Queste frasi sono inaccettabili da un segretario di partito, figuriamoci da chi fa il vicepremier e il ministro dell’interno. Sono impronunciabili da chi ha prestato giuramento sul rispetto della Costituzione e degli altri poteri dello Stato. Le funzioni esercitate richiedono, più degli altri membri del governo, doti di riservatezza ed equilibrio verbale poiché essendo il garante dell’ordine pubblico deve trasmettere tranquillità ai cittadini e non agitare pericoli e conflitti istituzionali.

Bbelsito BossiHa definito l’inchiesta di Genova: “una spesa inutile. Uno spreco di soldi pubblici. Un uso superfluo del denaro di tutti”. Dunque lo spreco era questo e non quello effettuato da Belsito e da Bossi. Cosa dovrebbe fare secondo Salvini un Pm che si imbatte su un caso di appropriazione indebita e truffa. Valutare quanto costa alla collettività l’apertura dell’inchiesta e poi decidere se procedere o archiviare? E qual è un costo congruo secondo Salvini oltre il quale non vale la pena perseguire i reati. Faccia pervenire un tariffario alle Procure italiane indicando l’importo massimo di spesa da non superare, per ogni tipologia di reato. Salvini non ci faccia ricordare quando Bossi diceva: “i magistrati non valgono più del costo di una pallottola" e ancora: "Siamo veloci di mano e di pallottole che da noi costano trecento lire e se un magistrato vuole coinvolgere la Lega nelle tangenti sappia che la sua vita vale trecento lire". Oppure: “gli raddrizzeremo la schiena" gridato contro il giudice di Varese Agostino Abate, "reo" di aver inviato un avviso di garanzia a un senatore della Lega Nord, Leoni.

I toni di Salvini non hanno certo la stessa violenza di quella di Bossi, ma entrambi hanno in comune un atteggiamento irrispettoso della funzione giurisdizionale. È la stessa musica suonata da Berlusconi all'apertura di una nuova inchiesta giudiziaria. Quale esempio arriva da queste parole al cittadino comune indagato o inquisito che deve difendersi rispettando le procedure e le norme. Continuerò a guardare con fiducia il lavoro portato avanti da questo governo, malgrado tutto, ma se questo governo intende davvero passare alla storia come il governo del cambiamento, deve cominciare a rinnovarsi nello stile e nel linguaggio ma, soprattutto, nell'accettazione delle regole e della legge di fronte alla quale siamo tutti uguali.

1523564679208.jpg--lo_show_di_berlusconi_fa_infuriare_salvini_Ho sempre denunciato il disprezzo di B. per il quale “I giudici sono delle persone mentalmente disturbate e geneticamente diverse”. Nessuno può chiedermi di tacere adesso, solo perché si tratta di un governo amico. Spero esista un vaccino da somministrare a Salvini per immunizzarlo dalla sindrome giudiziaria contratta da B.

Maurizio Alesi
05 Agosto 2018

31 commenti:

  1. È questione di DNA. Quello degli intoccabili politici di destra è fatto così. Se la magistratura si interessa di altri, è attenta e capace, ma diventa immediatamente accanita e superflua se ad essere attenzionati sono FI e la Lega.
    Nella vicenda Bossi-Belsito, va però ricordato che quest'ultimi, sono condannati per truffa e che l'inchiesta attuale dei magistrati di Genova, non è altro che la prosecuzione dello stesso filone d'indagini alla ricerca dei soldi dei cittadini, fatti sparire nel nulla, compresi i diamanti in Tanzania. E ricordiamo anche che Salvini, ha esposto denuncia contro Belsito, solo dopo l'interesse dei magistrati, perché costretto dai fatti, mentre, il padron Bossi se l'è portato persino eletto al Senato, salvandogli il vitalizio e la pensione da parlamentare europeo dal pignoramento già disposto dai giudici.

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  2. RIMASTICATURE ANTIBERLUSCONIANE E ANTILEGHISTE.
    Certo, il rispetto istituzionale ci vuole, ma perché guardare solo da un lato, come se Grillo e i pentastellati fossero stati sempre dal linguaggio corretto ed elegante.
    Io preferirei comunque un governo che cominciasse a decidere e i cui ministri la smettessero di suscitare dibattiti sulle cose da fare. Di Battista la smetta di suggerire e incitare il governo a fare o non fare questa o quest'altra cosa.
    Una cosa è fare opposizione aggratis, una cosa è governare dovendo mettere in conto anche cose non necessariamente gradite ma utili e funzionali.

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    1. Per quanto mi riguarda, quando un comportamento non mi piace, non risparmio critiche a nessuno, si chiami Grillo, Di Maio, Di Battista, Salvini, Berlusconi o chiunque altro. Quello che non sopporto è la difesa acritica e sterile di comportamenti indifendibili, cercando di sviare l'argomento verso altro e verso altri come fai tu. Dopodiché dovresti spiegare perché Di Battista non ha il diritto di parlare e di dare suggerimenti al governo.

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    2. Non so da quali mie parole tiri fuori la "difesa acritica". Di Battista non è nel governo, non deve governare lui, purtroppo si è ritagliato il ruolo della suocera. Il governo, dico nuovamente, deve decidere, non fare dibattiti.

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    3. Siccome non è nel governo a Di Battista sarebbe interdetta la facoltà di espressione. Sei davvero curioso.

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  3. Siccome da altre parti erano tutti "onesti" e corretti! Proprio così onesti comu l'acqua ru baccalàru! Ma fatemi il piacere, hanno ammazzato un paese e state li a parlare di Salvini che è stato un galoppino, perché gli altri prima di riuscire nella scalata cosa hanno fatto?

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    1. Stiamo parlando del ministro dell'Interno a cui è richiesto rispetto per le istituzioni che rappresenta. Se non si vuole che venga giudicato come gli altri, deve mostrare maggiore sobrietà nel linguaggio. Che Salvini è stato un galoppino lo dici tu (lapsus froidiano?). Io ho detto che si è comportato come gli altri del Centro destra: allineato e coperto e, soprattutto, consenziente.

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  4. Berlusconi sarà stato un pessimo politico, col suo bunga bunga ci ha reso ridicoli agli occhi del mondo intero ma non ha svenduto il popolo italiano alla Merkel e all’Europa ed è per questo che il suo ultimo governo è stato costretto alle dimissioni. Ricordo lo spread alle stelle perché il governo italiano doveva cadere altrimenti le riforme dei poteri forti non potevano realizzarsi. Che poi, per stare a galla, ha dovuto votare le porcate del PD, questo è tutt’altro discorso però, chi ha affossato l’Italia e portato gli italiani alla fossa è stato il PD.

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    1. Riguardando con distacco la storia del nostro paese degli ultimi trent'anni non mi pare proprio che ci sia stato qualcuno che abbia realmente fatto gli interessi dell'Italia e degli italiani, a cominciare da Berlusconi. Non bisogna dimenticare che questo ha seguito pedissequamente il percorso tracciato da Prodi che ha visto soccombere la nostra media e piccola impresa a favore dei cinesi ricorda (i voli di stato che portavano verso la Cina i nostri imprenditori ed il lavoro dei nostri operai, perché si doveva investire lì). Il paese è stato svenduto dalla totalità dei politici con la complicità della magistratura, che non ha fatto nulla quando era necessario agire (ricorda la finanza creativa?).

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    2. Scusami, ma tanti anni passati in politica non ti consentono un'analisi meno generica e qualunquista? Accusare tutti vuol dire assolvere tutti. Un pò più di approfondimento su che cosa è stato il berlusconismo, con a capo un criminale accertato da sentenza di cassazione, consentirebbe di fare un pò più di verità. E poi cosa c'entra la magistratura. Le scelte politiche le fa chi sta al governo, e chi inciucia con esso dall'opposizione.

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    3. Quello che manca spesso nella valutazione di chi si lancia in giudizi "concentrati" è l'incapacità di tenere presente due principi assoluti "l'imparzialità" e la "reciprocità" ...sono imperativi etici senza i quali nessuna valutazione può essere valida perché essa emerge attraverso un processo di comparazione.

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    4. di recente stanno emergendo i casi di forzatura dei processi.

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    5. Potresti essere più preciso e indicare i casi conclamati di processi pilotati e chi li ha dichiarati tali. Giusto per indicare la fondatezza di ciò che si dice. Altrimenti si scade nei luoghi comuni e questo va evitato

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  5. Caro Maurizio anch'io la pensavo come te, però mi sono accorta che Salvini non sbaglia a comunicare a suo modo. La politica è cambiata, noi siamo cambiati e anche il nostro modo di esprimerci è diverso, il web in questo senso 'fa scuola'. Intendo dire che un linguaggio colorito e diretto fa di Salvini un ottimo e moderno comunicatore. Il fine giustifica i mezzi? In questo caso a mio parere si.

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    1. Non c'entra nulla la comunicazione. La comunicazione si riferisce al come si dicono certe cose. Io parlo dei contenuti che sono stati espressi da Salvini nei confronti dei giudici che si stanno occupando dei rimborsi truffati da Belsito e dalla famiglia Bossi. Non riduciamo tutto a marketing. Io sto parlando di problemi di sostanza

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  6. Non so cosa abbia detto Salvini... il fatto è che lui non le manda a dire e nonostante io pensi che le istituzioni debbano essere esempio di equilibrio e sobrietà nel linguaggio, dico che se oggi non arrivavano Salvini e Di Maio, il marciume nascosto dai politici precedenti, non sarebbe venuto mai a galla. Quindi ben venga il sovvertimento di tutto ciò che è stata la politica precedente, figlia di clientelismi e mafie. Anche se Ministro dell'Interno penso che possa manifestare il suo pensiero. Che dire... come Ministro degli Interni si è preso una bella sassaiola di uova in testa, senza che nessuno abbia mosso un dito o, meglio detto una parola o indossato una maglietta contro il gesto offensivo rivolto a un rappresentante delle istituzioni.

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  7. Non si può non essere d'accordo con l'Autore. E' indubbio che questo Governo subisce l'enorme peso di una congiunzione di idee non del tutto convergenti ed è continuamente soggetto all'accettazione di etiche diverse e concezioni diverse di governo. E' nato per onorare la volontà degli elettori e son certo che sia da una parte che dall'altra dei sottoscrittori del "contratto" quotidianamente si è costretti a far buon viso a cattivo gioco. Ma una soluzione diversa, dopo lo sconcertante e certamente irresponsabile rifiuto del PD a prendere il posto della Lega non v'erano altre vie. Bisogna farsi coraggio e andare avanti tentando che certe "esuberanze salviniane" non guastino il progetto in corso d'opera. Speriamo ben
    e.

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  8. Diciamoci la verità. Maurizio Alesi pone un problema grande quanto una casa. Anzi, "il problema". Ci troviamo di fronte a una situazione difficile e, per certi versi, paradossale. Un Governo "obbligato" grazie all'interessamento e alla spinta del PD nei confronti del quale sarò sempre debitore e a cui non mancherò mai di ricordarlo. Forse la mossa politica più sbagliata degli ultimi anni.
    Una compagine governativa, però, che deve andare avanti e si trova attaccata dai due lati opposti che sostanzialmente si incontrano. Ma ciò che mi fa ridere amaramente è ascoltare le dichiarazioni di B. (come lo chiama Maurizio parafrasando Marco Travaglio) e dei suoi servetti. Una quotidiana ridicola battaglia in nome dei principi e del programma del Centro Destra che Salvini dovrebbe portare avanti. Allo stesso modo del governo Renzi quando Alfano e i suoi amici motivavano la loro permanenza nelle poltrone ministeriali perché si stava portando avanti il loro programma. Una cosa grottesca.
    Con la differenza, non di poco conto, che l'accordo di Governo è regolato dal "CONTRATTO". Motivo per cui è stato possibile mettere insieme due forze molto diverse tra loro.
    Speriamo, comunque, in un miracoloso vaccino anti B.
    Mai dire mai.

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    1. Questo governo ha delle potenzialità di sostanza fondate su una visione concreta e onesta di dare soluzioni effettive ai problemi...dopo solo 3 mesi stanno tutti a fargli attorno le pulci con discorsi di lana caprina...

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    2. Hanno trovato dei punti di convergenza, stanno governando! Sappiamo tutti che i risultati del loro operato, sia che siano positivi sia che siano negativi, li avremo fra qualche tempo. Intanto continuiamo a "goderci" i disastri operati dai governi che si sono susseguiti negli ultimi 25 anni (non mi stancherò di ripetere che eravamo la 5^ potenza industriale del globo e per incapacità, insipienza e interessata noncuranza il paese è stato affondato).

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  9. Ho notato anch'io che, nonostante l'incarico governativo, il ministro Salvini non abbia perso l'abitudine, tutta politica, di gridare al complotto, alla giustizia ad orologeria. Probabilmente, egli si sente forte del consenso popolare, rafforzato dagli eventi di questi tempi, e crede quindi di poter dire tutto e il contrario di tutto. Mi auguro che col tempo impari a misurare le parole e non arrivare mai alla massima berlusconiana:"I giudici sono il cancro della democrazia" perché significherebbe che quel seme non ha mai smesso di crescere, contrariamente a quanti, compreso l'autore di questo pezzo, danno B. e i suoi, morti politicamente.

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    1. Se ho parlato di vaccino per Salvini è proprio perchè sono convinto che il bacillo berlusconiano e la sua incultura istituzionale, continua a vivere sotto altre spoglie. Berlusconi è certamente al suo crepuscolo politico. E' il berlusconismo che resiste nella società.

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  10. Io credo che si sia già immunizzato...lo vedremo meglio alle prossime elezioni...

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    1. Se è già immunizzato vuol dire che il vaccino non ha funzionato. Almeno fino ad oggi. Spero sia ad azione ritardata e prima o poi produrrà i suoi effetti

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  11. Maurizio, sono d’accordo con te, quando prendi coscienza che i governi ideali non esistono, aggiungo, non esisteranno mai, per questo sobbalzo sulla sedia, quando si afferma che finalmente siamo giunti a quel cambiamento che molti speravano. La politica è già un cambiamento continuo, e gli attori di questo cambiamento devono soprattutto affidarsi alla “buona sorte” che le scelte che vengono portate avanti, abbiano risultati positivi. Io non sono affatto convinto che la convivenza tra M5S e Lega , due forze con idee e concezione della politica molto diversa o addirittura in contrapposizione, possa durare in virtù di un “Patto” politico erroneamente definito “Contratto”, a meno che non si voglia stravolgere il significato di questo sostantivo. Un contratto prevede delle clausole ben previse che se violate, lo stesso contratto viene inficiato e quindi non ha più alcuna valenza. Però, caro Maurizio, in politica un contratto non potrà mai essere la base di un vero e proprio accordo politico e gli effetti sono già molto evidenti. Inoltre, credo sia necessario mettere in evidenza come questo accordo, che mi rifiuto di definirlo contratto, è stato sottoscritto tra un volpone chiamato Salvini ed una persona per bene o addirittura ingenua, chiamata Di Maio. Qui, il M5S se intende essere riconosciuta come vera forza di governo, deve dimostrare di avere gli attributi alle durissime bordate del segretario della lega. In tempi non sospetti, alcuni anni fa, proprio su questo blog ho sempre affermato che sotto la cenere covava la voglia dell’uomo forte e Salvini lo sa interpetrare perfettamente facendo leva sulla sicurezza e sulla paura del “diverso”. Le sue sfide temerarie sono continue: sul presidente della RAI, sulla TAV, sulla TAP e via discorrendo. Ora si permette anche di criticare la magistratura, avendo appreso la lezione dall’ex cavaliere ora appiedato. La sua sfida è continua e lo farà sempre, fino a quando riuscirà ad andare a nuove elezioni, forte dei sondaggi a lui favorevoli. Le sentenze le definisce un “attacco alla democrazia”, perché scondo la sua concezione, la democrazia è fatta solo di consensi, interessa poco ciò che è in grado di realizzare sotto il profilo dell’economia e del lavoro. Dimentica che quando si innesca il turbine di una tempesta, non sempre il popolo si muove nella giusta direzione. A Di Maio il compito di arginare questo diluvio.

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  12. Con voi grillini neanche un bicchiere d'acqua. Servi della Casaleggio assolutamente e di Putin.

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  13. Per Salvini occorrono due vaccini: il primo anti B. contro una certa cultura; il secondo anti V. contro la ruvidezza del carattere. Non è facile per un politico cresciuto e formato alla corte berlusconiana scrollarsi una visione culturale di certa politica. La fortuna di molti di loro è dovuta allo sdoganamento, ad opera di FI, di partiti che altrimenti sarebbero rimasti in un limbo oscuro della politica. Per loro il berlusconismo ha rappresentato, politicamente, un “modus operandi”. Ma, ahimè, il berlusconismo ancora resiste nella società. Dopo tangentopoli e la conseguente crisi dei partiti, Berlusconi conquistò la fiducia di molti italiani convinti che con le sue capacità imprenditoriali avrebbero reso lo Stato più efficiente e socialmente più equo. Per un partito messo su in pochi mesi, il successo fu ampio, da non dimenticare il famoso cappotto siciliano. Ancora oggi, Berlusconi, mantiene un discreto consenso. Su dieci che ne parlano male sei sono stati elettori di FI, la loro speranza di cambiamento si trasformò in forte delusione. Quando da un sistema di partito organizzato si passa alla personalizzazione della politica, malgrado la Costituzione condanna espressamente il “partito del capo”, il rischio della tutela di interessi personali o l’imposizione della propria visione della politica rappresentano un rischio da non sottovalutare. Basta ripercorrere tutto l’iter dell’attività parlamentare durante i governi berlusconiani. Per tutelare il Capo è venuta meno la dignità di molti parlamentari e la messa in scacco del Parlamento, quante occasioni perdute. Purtroppo certi conflitti fra i poteri istituzionali persistono. Nell’articolo, Maurizio Alesi, pone l’attenzione sul conflitto fra Politica e Magistratura ma molti altri conflitti istituzionali sono in atto. “I governi ideali, purtroppo, non esistono”, verissimo! La questione diventa più delicata quando un governo nasce dall’incontro di forze politiche culturalmente opposte. Malgrado l’intesa, sulle cose da fare, è basata su un contratto, su alcuni provvedimenti la tensione rimane alta come sulle realizzazioni delle grandi opere e sulla questione dei vaccini. Forse dopo le gentilezze che si sono scambiate durante la campagna elettorale questo matrimonio non si doveva fare. Fico diceva: “Non faremo alleanza con la Lega, sono geneticamente e culturalmente diversi da noi”, Salvini ricambiava: “Alla prova del governo i grillini fanno pena, sono chiacchieroni e incapaci”. È vero che in politica siamo abituati al repentino cambiamento delle posizioni, quello che sembrava impossibile ieri diventa possibile oggi o domani. Giangiuseppe Gattuso, nel suo commento, dice che l’attuale Governo “obbligato” lo si deve “all’interessamento e alla spinta del PD”, condivido ma non bisogna dimenticare che il 60% della base e degli elettori del M5S hanno preferito l’accordo con la Lega. Più che un vaccino anti B occorre un alto senso di responsabilità per superare i conflitti interni e concentrarsi sul da fare.

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  14. Un discorso molto sensato quello di Romano. Inutile tornare sulle cause e sulle contingenze che hanno portato alla nascita di una convivenza tra diversi. Però non è che l'alleanza che c'era prima, tra Renzi, Berlusconi, Verdini, Alfano era un alleanza più omogenea (almeno dal punto di vista del Dna degli alleati). Infatti è implosa miseramente. Vedremo se Lega e M5S porteranno a casa almeno i pochi punti programmatici. Io, anche se non ho certezze, resto in positiva attesa.

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  15. Amici del blog siete al governo, smettetela di cercare nemici o di inventarli, fate le cose che avete promesso o come dice l'indipendente gattuso che sono nel programma. Punto.

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  16. Urge un vaccino antiparaocchi per gli italioti che votano

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