sabato 28 gennaio 2017

Raggi si è fidata di raccomandati? E proprio di Marra?

Raggi a Di Martedìdi Giovanni Caianiello - Dal giorno del suo arresto, Raffaele Marra, dirigente del Comune di Roma, è diventato uno dei personaggi più conosciuti di questo paese.
Soprattutto per essere stato uno stretto collaboratore del sindaco di Roma. La sua infatti, è la nomina più discussa ormai tra i dirigenti comunali d’Italia.

raggimarranew.jpg_982521881Per tutti, Marra è subito un delinquente, uno di cui non ci si poteva fidare. Sulla rete si sprecano i commenti negativi, di quelli che sanno tutto. Ma le critiche più feroci sono rivolte comunque alla Raggi, neanche se avessero arrestata lei al suo posto, perché colpevole di “reato” superficialità ed ingenuità, per aver riposto fiducia immeritata in un personaggio “oscuro”, di “scarsa moralità”, raccomandato e per questo, incline al malaffare. Tanto che la stessa sindaca, nel tentativo di smorzare la pesantissima pressione mediatica a reti unificate, si scusa in diretta televisiva per averlo scelto e lo ribadisce innumerevoli volte.

Ma siamo davvero sicuri che i tanti bravi commentatori televisivi, dei quotidiani e dei social, conoscono davvero il personaggio Marra? Io non lo darei per scontato. E proviamo a capire se la Raggi fosse in possesso di elementi che qualche dubbio doveva farglielo sorgere.
Ecco per sommi capi, il curriculum di Raffaele Marra: Laurea in Giurisprudenza, Laurea in Economia e Commercio, Laurea in Scienze della sicurezza economica e finanziaria. Ufficiale in sevizio permanente della Guardia di Finanza dall’anno 1991 al 2006. Docente abilitato in materie giuridiche ed economiche, Docente in diritto Aeronautico e Meteorologia. Cultore di diritto commerciale europeo, di diritto internazionale umanitario e diritto dei rifugiati. Direttore Nazionale Area Galoppo, Onorificenze e benemerenze: titolo di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, concesso da Presidente della Repubblica, Brevetto di Concessione della Croce d’argento ai sensi del D.P.R. 23 giugno 1990 n. 195, Attestazione al Merito della Sanità Pubblica, conferita con Decreto del Ministero della Salute in data 14 dicembre 2006; Donato di devozione al Sovrano Militare Ordine di Malta; Cavaliere dell’Ordine Equestre di S. Silvestro Papa; Cavaliere dell’Ordine Equestre del S. Sepolcro di Gerusalemme.

Un curriculum importante che la Raggi si è trovata a valutare per l’incarico di capo delle Risorse umane del Comune, forse il più brillante tra i dirigenti comunali d’Italia e non solo. E considerato che il comune di Roma conta il triste primato di un indagato su quattro tra i suoi dirigenti, e Marra non era neppure lontanamente indagato, perché avrebbe dovuto scartare a prescindere un titolato come lui, pubblicamente riconosciuto persino dal Presidente della Repubblica?

Marra commendatoreMa ad incuriosirmi ulteriormente è stato un post di Giangiuseppe Gattuso, su Facebook, proprio sulla onorificenza di “Commendatore” a Raffaele Marra. In particolare, venivano avanzate perplessità sul fatto che il conferito, al momento della concessione, avesse appena superato l’età anagrafica, 35 anni, prevista dalla legge e che l’onorificenza di Commendatore fosse stata irritualmente concessa direttamente, cioè scavalcando i gradi più bassi della scala onorifica. Ciò, seppure previsto per casi di eccezionale straordinarietà, potrebbe, in assenza di fatti di eccelso valore, evidenziare invece, irregolarità palesi ed interrogativi. Chi e perché ha proposto quel titolo onorifico per il Dott. Marra, al punto di disattendere le norme sulla valutazione e concessione delle onorificenze?
Il regolamento prescrive che per tali riconoscimenti bisogna: “Aver acquisito benemerenze verso la Nazione nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell’economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte ai fini sociali, filantropici ed umanitari…” Mi chiedo allora, quali i meriti eccezionali aveva raggiunto Raffaele Marra, al punto di scavalcare i vari gradi onorifici previsti per legge e superare tutti i filtri di selezione e livelli di pareri fino a vedersi conferito il titolo di Commendatore, dal momento anche, che nessuna cronaca sembra accreditargli imprese straordinarie?

Io stesso, dopo essere stato inaspettatamente insignito del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica una decina di anni fa, incuriosito, ebbi modo di seguire a ritroso l’intera istruttoria del procedimento fino alla firma del Capo dello Stato. Appresi che esistono una serie infinita di passaggi e filtri, pareri concordanti e discordanti e selezioni prima che la proposta giunga alla firma finale del Presidente della Repubblica.
Dunque, al di là di alcuni semplicistici e superficiali giudizi sulla vicenda, gli interrogativi rimangono inalterati.

Raggi e Marra fratelloLa sindaca Raggi, in che cosa avrebbe commesso l’ingenuo errore di valutazione e peccato di superficialità nel preferire un curriculum piuttosto che un altro?
E, se Raffaele Marra, che in ogni caso, comunque si guardi questa vicenda, rimane un personaggio fuori dall’ordinario, avesse barato sui suoi riconoscimenti, chi ne avrebbe avuto il ruolo ai più altri livelli e soprattutto perché e per conto di quale motivazione ne avrebbe sponsorizzato le doti?

Sono domande alle quali dovrebbero rispondere alti livelli istituzionali e spingere i bravi “giornalisti” a indagare e pubblicare servizi a tutta pagina. Come fanno, per esempio, per attaccare senza soluzione di continuità Virginia Raggi.

Giovanni CaianielloGiovanni Caianiello
28 Gennaio 2017

16 commenti:

  1. Ma la cosa più assurda è che si accusa la Raggi di non avere saputo che Marra era implicato in un giro d'affari sporco. E che diamine! Come poteva saperlo se la sua sua fedina penale era candida come un lenzuolo appena lavato? Che cosa doveva fare la sindaca? Consultare qualche mago o fare una seduta spiritica e guardare dentro alla sfera di cristallo?
    Qui siamo nel campo della follia più sfrenata. E' più che evidente l'intento di incastrare la Raggi con ogni mezzo, anche il più vigliacco e meschino, per il solo fatto che lei vuole ripulire la Capitale dal marciume sedimentato per decenni da gente senza scrupoli.
    L'establishment romano ha molta paura di lei perché si trova a che fare con una persona determinata, che non scherza e non ha alcuna intenzione di mostrarsi debole con i cosiddetti "poteri forti", volendo dare un taglio netto alle nefandezze perpetrate dalle precedenti amministrazioni che hanno reso la Capitale una cloaca a cielo aperto.
    I palazzinari tremano perché sanno che la loro cuccagna è in pericolo e cercano di mettere la sindaca alle corde ricorrendo ad ogni espediente. Gliela vogliono far pagar cara, insomma.
    A questo punto si spera che la Magistratura sappia valutare i fatti con assoluta imparzialità in ossequio alla verità. Poi se la Raggi risulterà colpevole di qualche mancanza è giusto che dovrà assumersi le sue responsabilità e dimettersi per coerenza di principio.

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  2. E che dire dei solerti conduttori di talk che sottolineano a piu' riprese "Marra braccio destro di Raggi" ,Ora agli arresti" Tutti sapevano di Marra",ma spessissimo omettono di dire che i reati sono stati commessi PRIMA di Raggi sindaco....Dimenticanza? NO malafede!

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  3. Raffaele Marra con il suo profilo professionale, culturale e le tante onorificenze e benemerenze rappresentava il funzionario ideale per la complessa macchina amministrativa del disastrato comune di Roma. Virginia Raggi non poteva sottovalutare un simile curriculum, aveva bisogno di ottimi funzionari. Tralasciamo tutte le altre vicende romane che abbiamo commentato in tante altre occasioni e prendiamo in considerazione solamente il caso Marra. I reati sono antecedenti all'inizio del mandato della Raggi e al momento del conferimento dell'incarico a Marra non c'era sentore di una indagine giudiziaria a carico del funzionario. Giovanni Caianiello, sui perché della vicenda, chiede risposte alle istituzioni e ai giornalisti. Difficilmente da quel versante arriveranno segnali positivi. In previsione della tornata elettorale saranno in molti a voler mettere in difficoltà il M5S, Virginia Raggi rappresenta l'anello debole da spezzare. Gli attacchi continueranno e diventeranno più intensi ma non è detto che riusciranno ad influenzare gli elettori.

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  4. Carissimo Giovanni, apprezzo sempre le tue riflessioni sempre ben documentate, compreso questo ultimo articolo ben confezionato. Spero tuttavia che possa concordare con me sul fatto che, da quando si è insediata la Raggi, si parla solo ed esclusivamente dei personaggi vicini alla sua Giunta: Minenna, Muraro, Marra, di dirigenti che hanno dato forfait per ragioni varie e talvolta inspiegabili. Io insisto su un punto, che mi sembra essenziale per tentare di deviare la logorrea delle notizie sull’amministrazione capitolina, votate solo al logoramento psicologico della sindaca a 5Stelle. E’ possibile che in tutto l’entourage di Grillo, di Casaleggio, delle menti dotte e raffinate sulle strategie della comunicazione, non si riesca a trovare il modo di offrire all’opinione pubblica spunti diversi e positivi, magari sul versante degli atti deliberativi in grado di costringere la stampa ad occuparsi dei provvedimenti posti in essere dal sindaco di Roma e non più di aria fritta? Se ci sono in cantiere atti deliberativi di rilievo, provvedimenti importanti per migliorare la qualità della vita dei romani, che saltino fuori dando messaggi di buona amministrazione. Nel silenzio della Giunta e (nessuno lo ricorda mai), della sua maggioranza in Consiglio comunale, il PD e i giornalisti di regime trovano l’humus ideale per sparare sulla croce rossa. Purtroppo le uniche notizie, per quanto manipolate ed enfatizzate all’inverosimile, continuano ad essere quelle di cui sopra, costringendo la Raggi a fare conferenze stampa (senza domande), interviste, dichiarazioni che fanno il gioco dei suoi detrattori. Caro Giovanni, senza un colpo d’ali temo che questa Giunta andrà incontro ad una lenta e inesorabile agonia. Non è possibile contrastare un plotone di esecuzione di questa portata continuando a giustificare le proprie scelte. La logica della difesa ad oltranza della Raggi, fine a sé stessa, non aiuta ad uscire dalle secche in cui oggettivamente si ritrova l’amministrazione Raggi. Le critiche oneste e costruttive non possono che funzionare da rigeneratore e da carica propulsiva per un cambio di rotta auspicato da tutti.

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    1. Caro Maurizio, in psicologia la chiamano "dissonanza cognitiva". Consiste nel sostenere accanitamente più tesi o linee di pensiero che risultano fortemente in contraddizione tra loro. Il risultato, sono convinzioni di comodo meno stressanti, rispetto ai fatti reali. Non so se è una tecnica utilizzata con cosciente calcolo, ma a guardarsi intorno, leggendo i quotidiani ed ascoltando la televisione e persino post e commenti in rete, questo è esattamente quello sembra più che evidente. Da alcuni mesi a questa parte, gli argomenti innescati dai media e morbosamente seguiti, sono, l'elezione di Trump, odiato dall'establishment mondiale, al punto che persino delle donne italiane, con evidenti problemi all'elica del dna, vanno in piazza a manifestargli contro. Ma la morbosità si accanisce soprattutto su alcuni dirigenti del Campidoglio, che tra l'altro non sono neppure dei politici, mentre i politici, quelli veri, anche ministri, accusati di reati ben più gravi, godono del dono dell'indifferenza totale. In tutto questo, gli accusati, spesso anche senza colpe, linciati mediaticamente e gettati nella fossa dei leoni, anziché reagire porgono l'altra guancia e si offrono incomprensibilmente e masochisticamente al martirio. Mi chiedo se questa in fondo, è una tecnica di elevata strategia difensiva che non conosco. Intanto si continua discutere di tutto ed a sviscerare le virgole, ma mai di fatti reali e concreti di cui avremmo tutti sicuramente bisogno. Forse, siamo davvero vittime di dissonanza cognitiva.

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  5. I 5stelle si sono presentati con la faccia pulita e con la fedina penale pulita e per questo vengono messi alla gogna! ogni atomo, molecola o cellula vengono passati in analisi di laboratorio. Marra è un pluri laureato e benedetto dal Presidente della Repubblica e senza carichi pendenti. E tutti i "garantisti" accaniti dovrebbero aspettare che ci sia una sentenza prima di lanciare le loro uova marce....! mi piacerebbe interrogarli per scoprire quante ne sanno riguardo ALLE COSE FATTE BENE dalla Raggi in questi mesi! e quanti bastoni sono stati messi tra le ruote tra venduti messi in trsversale, permessi negati e iniziative bocciate...per non parlare delle rivalse. Di tutto questo non se ne sa niente! Ma guarda caso......... Concludo facendo i complimenti al mio autore preferito Giovanni Caianiello che continuo a stimare per la precisione dettagliata delle informazioni preziose che fornisce! utili a chi, come me, fino a 4 anni fa non ci capiva quasi nulla di politica...e ha dovuto imparare per difendersi. Buona domenica.

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  6. Grazie Stefania, ricevere dei complimenti, di cui ti sono molto grato, per aver semplicemente descritto i fatti, non dovrebbero essere la normalità. Ma capisco anche che di fatti, quelli veri e raccontati, oggi è veramente difficile trovarne traccia. Al loro posto, solo mere pontificazioni ed opinioni comode al proprio ego.

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    1. è difficile informarsi da soli...le bufale sono tante e il politichese, urticante, è sulla bocca dei più! qualche personaggio che si spiega con termini "terrestri" c'è...tipo Travaglio...ma sono le eccezioni purtroppo. Per questo ti ringrazio anche se non è "normale" . Un punto di riferimento in più, di questi tempi, vale oro!

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  7. Io non sono romana, ma credo che fin'ora si è parlato più di lei che su ciò che ha fatto! Posso anche sbagliarmi

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  8. Possibile che solo io conosco le tante iniziative che vengono prese a Roma??? basta andare sul sito ufficiale del Comune e li' c'è tutto...e i vari assessori pubblicano continuamente cio' che fanno ed in effetti,ci sono poche condivisioni...per esempio quanti sono quelli che sanno le iniziative e i progetti per il sociale? Eppure pochi giorni fa c'è stata una conferenza stampa....e cosi' per Atac e Ama ,ci sono quasi tutti i giorni comunicati....Ma quanti sono piu' interessati a guardare il bicchiere mezzo vuoto? Quindi la parola d'ordine di tv e giornali è far passare il mantra " A roma non fanno niente "...che tristezza !

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  9. Caro Giovanni, tu porti sempre avanti fatti e dati incontrovertibili per sostenere le tue giuste tesi. Questo io non lo nego e non l'ho negato neanche in quel commento in cui ti ho tacciato di manicheismo acuto. La mia obiettività però mi impone anche di vedere del "grigio" nell'atteggiamento o nelle esternazioni di Grillo in quanto mi baso su fatti e dati anch'essi inconfutabili. Chiarito ciò, è lapalissiano, come tu hai dimostrato, che la Raggi è al centro dell'attenzione e delle diffamazioni dei mezzi di comunicazione. È altrettanto vero che che nel caso Marra le responsabilità vadano ricercate altrove e in tempi passati. La ipotetica leggerezza della Raggi e' trascurabile rispetto alla trascuratezza con cui curriculum del Marra è stato trattato in sedi altolocate. Il Sistema si difende con armi improprie perché è in gioco la sua stessa esistenza. Tutto questo era stato previsto e, come ho sempre ribadito, il nostro contributo ed il nostro appoggio al Movimento deve essere forte e costante. Non trascuriamo mai il fatto però che una sana autocritica può arrecare giovamento a noi stessi ed allo stesso Movimento. Oggi in effetti ciò che conta è il risultato finale: l'abbattimento di questo decrepito sistema.

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  10. sICURAMENTE continuando di questo passo uscira fuori una notizia bomba ..che la Raggi e' figlia naturale o DI BUZZI O DI CARMINATI ed il padre faceva parte della Banda della Magliana....mai vista una persecuzione simile ..forse ai tempi del Colosseo quando sacrificavano i CRISTIANI ..ne vedremo delle belle ..sicuramente ..

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  11. Se tutto il tempo e le ciance che buttano a vivisezionare il Sindaco di Roma, lo usassero per cercare di capire i problemi VERI del Paese, forse potrebbe essere un utile esercizio....
    Non sono tacciabile di simpatie pentastellate, tutt'altro,però è un vero scandalo. Forse hanno paura faccia qualche cosa di giusto.....

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