martedì 25 ottobre 2016

TAGLIO STIPENDI "ONOREVOLI". E SCOPPIA IL CAOS

Partico contro dimezzamento stipendidi Giovanni Caianiello – Con l’occasione della proposta presentata dal M5S per il dimezzamento degli stipendi dei parlamentari, vediamo di fare un po' i conti.

Gli incarichi istituzionali parlamentari hanno un trattamento economico che chiamano indennità, composto da:

- 10.400 euro lordi;
- 3500 di diaria;
- 3690 per l'esercizio del mandato;
- un bonus per voli e treni illimitato;
- telepass gratuito;
- auto blu;
- una doppia indennità per spese di rappresentanza;
- assicurazione sanitaria;
- assicurazione infortuni anche da morsi di insetto;
- fondo per le spese telefoniche.

stipendio_confronto_europaDa ben quattro bilanci, viene posta in votazione la proposta di legge dei Cinque Stelle,  per la diminuzione degli stipendi dei parlamentari, delle auto blu e di tutti gli altri benefit, e puntualmente viene bocciata all'unanimità dagli altri partiti, mantenendo in piedi una spesa per le  loro indennità. In realtà, se la legge passasse, comporterebbe, da subito, un risparmio di 61 milioni di euro sugli stipendi e 26 milioni sulle spese accessorie, praticamente, una cifra anche superiore ai 58 milioni stimati dalla Ragioneria generale dello Stato per la  riforma costituzionale di Renzi.

Grillo alla CameraMa il M5S ci riprova, infatti pone all'Ordine del Giorno, la sua proposta di legge, già presentata nello scorso mese di Luglio, e questa, evidentemente sfugge tra le maglie della censura della maggioranza, tanto da essere calendarizzata in votazione alla Camera.  La proposta prevede, oltre al dimezzamento dell'indennità ai deputati, anche che i parlamentari  rendicontino le spese  relative ai rimborsi, una limitazione del  fondo destinato ai viaggi, l'abolizione del parco delle auto blu,  la doppia indennità e le spese di rappresentanza. Insomma la fine di tutti i privilegi accumulati nel tempo dalla classe politica partitica.

stipendio_deputatiMa la proposta dei pentastellati non si ferma a questo. Oltre alla cancellazione dei privilegi,  chiede che i fondi così risparmiati, vadano ad essere depositati in un fondo unico per il sostegno delle Piccole e Medie Imprese,  dove già confluiscono quelli che già loro stessi versano dai propri stipendi e non restituiti al Ministero dell'economia, da dove se ne perderebbero traccia, proprio come succede per i fondi in surplus restituiti dalle Camere.

Ma le reazioni dei parlamentari degli altri partiti, non si sono fatte attendere, in particolare dal PD.  Il capogruppo del Pd, chiede il “rinvio del provvedimento in commissione”, con la speranza di congelare la legge almeno fino al 4 dicembre. Infatti, uscire dalle ambasce è un imperativo per il PD, in presenza della sua campagna sui tagli della politica pro referendum.

Alessia-Morani-PDSe la legge passa, i 5 Stelle se ne intestano la vittoria, se perdono, ne fanno un cavallo di battaglia che rischia di mandare a monte la propaganda del governo in cui promette tagli e risparmi. L'unica alternativa è affossare la legge, rimandandola in Commissione, dove potrebbe finire facilmente in uno dei suoi soliti cassetti dimenticati. Insomma una brutta gatta da pelare, soprattutto con i sondaggi  che continuano a vedere il No in vantaggio sul Si.

Riusciranno i parlamentari a tenersi gli stipendi e privilegi nonostante i 5 Stelle? Io sono pronto a scommettere di si. E infatti, proprio oggi pomeriggio, a maggioranza e con il voto preponderante del Partito Democratico, l’Aula ha rinviato il disegno di legge in Commissione.

Di Maio Luigi M5SCome era prevedibile, niente voto e tutto a data da destinarsi! 

Luigi Di Maio però, ha recentemente sentenziato: "È solo questione di tempo, prima o poi la vostra maggioranza avrà una fine ed allora, saremo noi a togliervi tutti i vostri privilegi”.

Vedremo alla prossima puntata.

Giovanni CaianielloGiovanni Caianiello
25 Ottobre 2016

24 commenti:

  1. Seguita la discussione, prevedibile il risultato...Quando mai Gente del PD pensa a fare una cosa per gli italiani!. Impossibile, certo è che ne escono con le ossa rotte...... Per una volta avrebbero dovuto venire a patti con i %s. almeno su questo, invece sono stati presi a schiaffoni, sebbene non ci sia stato il risultato che avrebbe dovuto esserci. Motivo in più, non basassero tutti quelli già in elenco per votare NO.

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  2. Nessuna meraviglia e, non è utile neppure "argomentare", sono "gentaglia", malefici individui da spazzare via.

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  3. Chissà quante volte abbiamo pensato a come fare per dimezzare gli appannaggi, i privilegi e il numero dei parlamentari, ebbene scopro adesso che si fa peccato di demagogia e populismo.

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  4. E come si arrampicavano sugli specchi per giustificarsi...ho seguito tutto,collegate piu' di 16.000 persone....sono miserabili e hanno parlato piu' volte della Raggi!!!! MISERABILI...E questi chiedono il si per il bene dell'Italia???? Sono assolutamente inaffidabili e il mio NO è piu' forte di prima!!!!!

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  5. Non sono capaci di rinunciare proprio a nulla , neanche a quel po che servirebbe per salvare loro la faccia . Penso sia ormai evidente a tutti che non si candidano per servire la collettività , ma , detto in termini scurrili , per farsi i "cazzi propri" e , in difesa di questa posizione acquisita , svendono tutto anche i valori più intimi che dovrebbero essere sacri ! Non c'è proprio nulla da sperare , risulta essere una condizione antropologica che si avvita in se stessa , senza nulla concedere . Ma non sono eterni !

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  6. Michele Principato Trosso25 ottobre 2016 alle ore 22:40

    piddioti della peggiore specie

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  7. Quando la locusta parlava di eliminare le provincie il Senato e altro...si era ''già'' dimenticato ....adesso per fare spot pubblicitario al M5S....visto che e''in caduta libera dopo le pessime figure di amministrazioni allo sbando presiedute dall'armata Brancaleone...si butta su una questione che loro in primis avevano accantonato ,,, visto le spese folli di Luigino DI MAIO ....DI BATTISTA...E ALTRI .

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    1. Ecco per questo non voglio parlare che si sono è ci saranno quelli che denigrano i 5 Stelle

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  8. Dico solo una cosa i parlamentari italiani sono i più pagati del MONDO, non hanno rivali in europa, dove un deputato Spagnolo di Madrid percepisce 3 mila euro al mese, e la Spagna cresce 3 volte di più dell'Italia.. La verità che sono solo dei parassiti che vogliono stare troppo bene alla faccia degli italiani.

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  9. Carmelo Sofia, Evidentemente non hai letto con attenzione l'articolo. Oggi si votava per Il taglio degli stipendi dei parlamentari, puntualmente bocciato ed affossato in aula dal PD, che ha preferito tenersi il malloppo. Inoltre, se ti interessa conoscere quanto restituiscono dallo stipendio i Cinque Stelle, online, sul sito: https://www.beppegrillo.it/tirendiconto.it/trasparenza/ cliccando sulle fotografie che compaiono, trovi il resoconto di ogni parlamenare pentastellato mese per mese con ricevute dei versamente effettuati. Quindi, sarebbe utile perlare per certezze e non per sentito dire.
    Per quanto riguarda invece il resto, informandoti meglio, puoi scoprire che le provincie non sono mai state eliminate e nè le elimina questa riforma, il CNEL è già di fatto non funzionante da anni,mentre per il senato, a fronte della diminuzione di qualche centinaia di senatori, di fatto viene cancellato il sacrosanto diritto dei cittadini di scegliersi i nuovi senatori, con buona pace dell'art. 1 della costituzione e della democrazia. Questi, saranno infatti nominati dai partiti. Ma per restare nel merito dell'articolo, oggi il Partito di maggioranza, ha scritto una pagina di vergogna indelebile nel bocciare la proposta della riduzione degli stipendi e loro privilegi, proprio mentre in questo paese i poveri hanno raggiunto il numero di quasi dieci milioni e quelli in povertà assoluta, quattro milioni e mezzo secondo l'ISTAT. Una ulteriore prova di arroganza ed egoismo di potere insopportabile.

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  10. Purtroppo la Camera dei Deputati oggi ha scritto una brutta pagina. La colpa è di tutti e il merito è di nessuno, a certi appuntamenti ci si deve arrivare preparati. Da tempo, il Parlamento ha perso il ruolo di rappresentanza del popolo: la sacralità ambientale riconosciuta dalla Costituzione viene giornalmente profanata dagli scontri che non approdano, quasi mai, a decisioni condivise ed efficaci per il bene collettivo. Più loro litigano e più aumenta il distacco dei cittadini dalla politica: il 50% degli elettori che disertano le urne non è un buon segno per la salute della democrazia. Oggi è stata persa una buona occasione per recuperare un po' di credibilità. Ritoccare gli emolumenti dei parlamentari, anche di poco, è una impresa quasi impossibile, anzi alla richiesta di diminuirli contrappongono l'esigenza di aumentarli sostenendo che non riescono ad arrivare a fine mese. Il governo Monti che aveva prospettato l'ipotesi di equiparare gli stipendi alla media europea fu stoppato con la rivendicazione dell'autonomia del Parlamento. Malgrado la mancanza di trasparenza sappiamo che gli eletti alla Camera e al Senato sfiorano i 20 mila euro lordi al mese: stipendio e rimborsi automatici pagati anche senza giustificativi. A questi vanno aggiunte le spese telefoniche e quelli del così detto esercizio di mandato, per un totale annuo di 23.400 mila euro. Da non sottovalutare che una cifra annua non indifferente, quasi 90 mila euro, è esentasse. Davanti a cotanti benefici dovremmo trovare tanti francescani o masochisti intenzionati a rinunciare anche ad una minima parte, mi viene da ridere. Manca la volontà politica. Certe decisioni necessitano della convergenza alla quale si approda dopo un confronto, anche aspro, ma costruttivo. Ovviamente questo procedimento richiede il rispetto del Parlamento, un sentimento sconosciuto all'attuale classe politica. Vista la situazione, non rimane che condividere la scommessa di Giovanni Caianiello: i parlamentari, poco onorevoli, riusciranno a tenersi stipendi e privilegi nonostante tutto, assenteismo compreso.

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  11. Credo che la scelta della maggioranza di aver rinviato in Commissione (col chiaro intento di affossarlo), il Ddl sulla riduzione delle indennità parlamentari, non servirà ad attenuare i danni derivanti dalla impopolarità per la mancata approvazione. E' bastata la discussione in Alula, le dichiarazioni dei partiti, lo spauracchio di perdere privilegi e prebende, per comprendere quanta ipocrisia sta alla base del presunto risparmio sulla riduzione dei senatori prevista dalla riforma Boschi. Quando sono messi di fronte al fatto compiuto, quando si tratta di scegliere con un si o con un no, una legge chiara e inequivocabilmente a favore della collettività, scappano aggrappandosi a mille scusanti e mille cavilli con la finalità di rinviare il provvedimento sine die. La Casta ha mostrato, ancora una volta, il suo vero volto e la lontananza abissale che li separa dal sentire comune dei cittadini. Comunque vada i 5 Stelle hanno già raggiunto questo obbiettivo.

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  12. Semplice e metodico, Caianello ci dà uno spaccato di quella che è la situazione politica ed istituzionale del nostro Paese: una pletora di nobili parassiti che campa con i nostri soldi ed in media incassa 23000 euro al mese. Sono soldi o privilgi che essi stessi si sono procurati negli anni e ratificato con le loro leggi. Tutto ciò accade in un Paese che conta 14 milioni di poveri e poverissimi.La proposta 5S è stata rimandata in commissione e, per strategia politica, rimarrà lì fino a quando farà loro comodo. Il Principe di questa nobiltà parassitaria ha fatto subito una controproposta che ha offeso l'intelligenza degli Italiani: una buffonata che coinvolgeva Di Maio per le presenze e che chiariva i suoi subdoli pretesti dilazionatori. Di Maio ed i 5S hanno creato, con parte degli stipendi rifiutati, un fondo per la piccola e media impresa, facendo capire a tutti qual è il vulnus della nostra economia e l'obiettivo che bisogna raggiungere:senza commercio, artigianato, piccola e media imprenditoria non ci lavoro, né ripresa economica atta a ristorare le disastrate e deficitarie casse dello Stato. È necessario dunque sbarazzarsi di questi crapula con le buone o con le cattive. Mi auguro che si scelga il metodo democratico e si favorisca l'unico Movimento anti sistema vigente.

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  13. Ormai il PD non teme neppure più la perdita di dignità di fronte alla pubblica opinione. Quando bastava un semplicissimo Si, per la immediata riduzione dei loro stipendi e privilegi, ha deciso di affossare la legge, bollandola ridicolmente come demagogica e compagna elettorale. La tasca prima di tutto, alla faccia dei cittadini che a fine mese neppure ci arrivano. Che poi i Cinque Stelle, ne escono sicuramente bene è indubbio, del resto, loro lo stipendio se lo sono già dimezzato da quando sono entrati in parlamento, anche se la legge non c'era. Ma è anche indubbio che chi ne escesce malissimo è il PD unitamente ai sostenitori della maggioranza. Avevano l'occasione di salvare la faccia, rendendo un minimo di giustizia ai sempre più poveri e disgraziati di questo paese, ma hanno scelto invece di tenersi spudoratamente i soldi ed i privilegi, dimostrando ancora una volta la loro arroganza e malafede, ma sopratutto che al primo posto mettono sempre e solamente i loro beceri interessi personali, altro che il bene dei cittadini. Più lampante di così!

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  14. Ormai il PD non teme neppure più la perdita di dignità di fronte alla pubblica opinione. Quando bastava un semplicissimo Si, per la immediata riduzione dei loro stipendi e privilegi, ha deciso di affossare la legge, bollandola ridicolmente come demagogica e compagna elettorale. La tasca prima di tutto, alla faccia dei cittadini che a fine mese neppure ci arrivano. Che poi i Cinque Stelle, ne escono sicuramente bene è indubbio, del resto, loro lo stipendio se lo sono già dimezzato da quando sono entrati in parlamento, anche se la legge non c'era. Ma è anche indubbio che chi ne escesce malissimo è il PD unitamente ai sostenitori della maggioranza. Avevano l'occasione di salvare la faccia, rendendo un minimo di giustizia ai sempre più poveri e disgraziati di questo paese, ma hanno scelto invece di tenersi spudoratamente i soldi ed i privilegi, dimostrando ancora una volta la loro arroganza e malafede, ma sopratutto che al primo posto mettono sempre e solamente i loro beceri interessi personali, altro che il bene dei cittadini. Più lampante di così!

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  15. Lo sanno tutti che in pochi mesi sono riusciti a spendere più di 100 mila euro a testa.

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  16. Carmelo Sofia Luigi Di Maio ha speso 100 mila euro è vero......IN TRE ANNI

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  17. Schiavone Raffaella, mi dispiace questa è la verità... infatti tante persone del movimento l'hanno presa malissimo. Anche loro stessi l'hanno ammesso ....gli stipendi senza fare demagogia ...devono essere assolutamente tagliati ...cosi come le provincie il Senato il CNEL e altro... questi vanno eliminati ....cominciamo subito.

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  18. Il PD ha formato una casta a demagogia invasiva...
    il senato non va eliminato...(imbroglio piddiano) vanno portati parlamentari a 200 e senatori a 100... risparmio 10 miliardi di euro l'anno. E tagliare la tessera di partito sarebbe un bene per l'umanità...

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  19. Compensi giusti legati alle presenze ed alla qualità delle presenze in Aula. Vero DI MAIO? (e tantissimi altri di ambo gli schieramenti) tutto il resto solo campagna elettorale. Nel nostro parlamento manca la qualità morale e la capacità di elaborare programmi a lungo termine. Il vero costo del parlamento è l'incapacità di varare leggi con visuale politica per i prossimi 30/40 anni. Questo dobbiamo chiedere. Tutto il resto sono Pataccate ideologiche di parte.

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  20. Penso che sia stata una provocazione del M5S... LA RISPOSTA ERA LOGICA... non era cosa da votare così...ma la verità è che questi parlamentari si dovrebbero vergognare di decidere sul destino di noi cittadini con l'incultura che li distingue e anche, in tantissimi casi, la disonestà, sia intellettuale che di fatto... molti sono indagati. Lo stipendio dovrebbero dimezzarselo loro stessi, considerato che sono ancora seduti nelle loro poltroncine a pensare come fare a limitare i danni del loro operato.

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  21. Come si può chiedere a chi se la passa da nababbo, potendo assentarsi quando vuole, usufruendo di molti privilegi e ricevendo compensi da favola, di rinunciare a metà dei suoi proventi e...di dare conto e ragione di tutte le spese sostenute per i servizi prestati al di fuori del palazzo?
    Davvero sono così ingenui i pentastellati?! No di certo!
    Intanto si tratta di una bella provocazione, e in tempo direferendum questo“fa cassa”; cosa però -va pure detto- che riapre il discorso, che ormai gira da parecchio sul tavolo delle proposte parlamentari, sulla necessità di ridimensionare i guadagni di chi dice di fare politica per passione...continuando allo stesso tempo ad aumentarsi spudoratamente lo stipendio con la motivazione di dover coprire le perdite da assenza dal proprio posto di lavoro; e non solo: vanno riconosciute -dicono- sempre in euro suonanti, la competenza e le capacità -tutte loro- necessarie per portare avanti la politica del paese.
    Come dire: senza di me nulla si muoverebbe così bene, e...non potevo mica rimetterci!
    Ma i competenti e capaci, quelli veri, sono davvero pochi e per lo più si tratta di anziani consumati alla politica; mentre la maggior parte riguarda alcuni giovincelli rampanti più arroganti che preparati, e...i soliti vaganti per i corridoi alla ricerca di un caffè, messi lì da qualcuno per alzare la mano o spingere il pulsante durante le votazioni come viene loro detto dal capoccia di turno.
    Molti degli “indispensabili” più facoltosi e di professione affermata si fanno sostituire da “mezze maniche” a basso costo, altro che perderci! Continuando a guadagnare come prima, seguendo la propria attività anche attraverso computer o con passaggi in sede ogni tanto.
    La realtà è che non vogliono mollare la presa! Ce l'hanno fatta ad arrivare lì, finalmente possono disporre di soldi che alcuni non hanno mai visto in vita loro, e questi esaltati dei cinque stelle vanno a rovinare la festa!
    Diavolo, si rimandi tutto in commissione!
    Intanto, si sa mai vincesse il sì...!

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  22. Era da chiedersi: riusciranno i nostri eroi a togliere un po dei nostri soldi dalle tasche di questi vampiri insaziabili? Decisamente no! E non ci riuscirà nessuno... speranze vane... illusioni di un paese che si crede ancora democratico...

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