domenica 28 agosto 2016

VENTOTENE IL VERTICE CHE NON C’È

Europadi Maurizio Alesi - Il gravissimo terremoto del centro Italia ha giustamente monopolizzato l’attenzione dei media riducendo, come era opportuno, l’informazione politica.

Tra i fatti passati quasi in sordina c’è da registrare la megalomane messa in scena organizzata sulla portaerei “Garibaldi” dal nostro Presidente del Consiglio per il “vertice europeo a tre del 22 agosto 2016”.

Trio in rlicottero in arrivoOspiti di riguardo Angela Merkel e François Hollande, arrivati, ovviamente in elicottero presidenziale. La splendida e costosa mini crociera si è svolta al largo dell’isola di Ventotene, luogo simbolo dove nel 1942 nacque il Manifesto di Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni intitolato:Per un’Europa libera e unita”, scritto durante il loro esilio dove erano confinati nel regime fascista.

Altiero_SpinelliLuoghi e riferimenti politici altisonanti per darsi un tono da statista ignorando che l’odierna Europa, cui ha prestato fedeltà cieca, non ha nulla a che vedere con i principi ed i valori che aveva in mente Spinelli.

Si è trattato di un incontro di facciata, privo di potere decisionale, senza obiettivi o trattati da firmare. Molti giornalisti accreditati si sono defilati restando a casa in 100 rispetto al numero previsto. L’ardua scenografia confezionata ha impegnato un equipaggio di 400 unità della Marina militare, 100 tra subacquei ed elicotteristi del reparto San Marco. E poi 150 uomini della sicurezza a terra tra polizia, carabinieri, finanza, esercito, intelligence, aeronautica, vigili urbani, senza contare lo spreco di mezzi, carburante, cene luculliane, come se in quella nave si dovesse riscrivere il progetto di una nuova Europa.

tris divanoIl vero obiettivo della farsa renziana era in realtà quello di far dimenticare gli insuccessi in campo economico e la crescita zero a fronte del resto d’Europa che si è messo in cammino. I tre Paesi, inoltre, soprattutto la Francia, non navigano in buone acque dal punto di vista elettorale. Hollande rischia di non essere rieletto, la Merkel deve fare i conti con la destra estremista sul tema dell’immigrazione e, dunque, non potevano che rivolgersi al loro elettorato di Parigi e di Berlino senza prestarsi a fare i ruffiani di Renzi.

tris fioriI riflettori servivano invece a Renzi che punta ad accreditarsi come interlocutore prediletto dalla Merkel la quale lo degna di attenzione solo dopo Brexit. Il nostro Presidente del Consiglio, peraltro, era già stato nel gennaio scorso a Ventotene a rendere omaggio al padre dell’europeismo per mostrarsi fedele nei confronti dell’UE. Come sempre, Renzi si lamenta in patria dello strapotere dell’Unione ma quando va a Bruxelles regala sorrisi smaglianti e strette di mano negli incontri ufficiali.

vertice corrLa sceneggiata navale gli è servita da location anche ai fini della richiesta, l’ennesima, alla Merkel di una maggiore flessibilità per maggiori investimenti. Peccato che i limiti di bilancio sono sempre stati approvati dal suo governo per poi versare lacrime di coccodrillo e addossare la colpa all’Europa.

renzi merk risoLa “Cancelliera” tedesca, in carica dal 22 novembre 2005, quasi dieci anni, nel suo intervento sminuisce il peso dell’evento, definendo Ventotene solo “uno dei tanti incontri prima del summit di Bratislava”, dove a settembre si incontreranno i 27 Paesi. Una precisazione che ha di fatto annacquato la solennità artificiosamente conferita da Renzi al vertice.

Renzi Holland MerkelAdesso gli italiani si aspettano che nel vertice di settembre a Bratislava, quello vero, Renzi batta il pugno sul tavolo per i terremotati per ottenere la rimozione di ogni restrizione che limiti l’aiuto ai senza tetto, oltre a un concreto intervento alla BCE. Su questo tema il nostro Presidente si gioca la sua onorabilità, il suo orgoglio di Italiano e, di conseguenza, la nostra permanenza in Europa. Vedremo.

Versiliana Renzi marcia indietro referendumAltro fatto degno d’attenzione di questi giorni d’estate, al Caffè della Versiliana, a Lucca, è stato il dietrofront sul suo ritiro dalla politica in caso di sconfitta del referendum costituzionale. Renzi ha dichiarato, nel corso di innumerevoli occasioni, di voler legare il suo destino politico e quello del suo governo alle riforme costituzionali fino al punto che si sarebbe “ritirato dalla politica per fare altro”.

In uno dei recenti incontri estivi, senza battere ciglio, afferma di avere sbagliato a personalizzare il quesito referendario e che, a prescindere dal risultato, il governo andrà avanti fino al 2018. Abbiamo scherzato. Ma ciò che colpisce è il modo con cui la stampa ha dato la notizia. Invece di rimarcare la poca serietà e l’inaffidabilità del premier, si è affrettata a complimentarsi con lui per la “capacità autocritica” e il buon senso dimostrato. “Una mossa ponderata” scrive La Repubblica, mentre per “La Stampa” Renzi è stato “abile e avveduto perché spiazza i suoi critici e sparge serenità”.

Rai Campo-DallortoCome se la retromarcia non dipendesse soltanto dai sondaggi che danno in vantaggio il NO.

È il sistema, di buona parte, dell’informazione in Italia, che invece di fare le pulci ai governi, come dovrebbe fare la stampa, spesso funge da sostegno a prescindere.

Il nuovo corso renziano preannuncia l’avvio della fase calda nello scontro referendario e, considerato il triplo salto mortale con avvitamento, si presenta foriero di altre novità. La legge elettorale, prima intoccabile e approvata di gran fretta con voto di fiducia, adesso, dopo la scoperta che favorirebbe i grillini, può essere “adeguata” con qualche accorgimento anti 5Stelle. Sperando sulla bocciatura della Corte costituzionale la cui prima udienza per l’esame dell’Italicum è fissata per il 4 ottobre.

Di Battista The TimesInsomma l’ex rottamatore e il PD stanno portando avanti comportamenti spregiudicati e ridicoli. Dopo le parole della Ministra Boschi che con le riforme si combatte il terrorismo, si incrementa il turismo e, addirittura, aumenta anche il Pil, non rimane che sostenere anche l’eliminazione dell’opposizione. Con buona pace del grillino Di Battista, impegnato nel tour nazionale 'Costituzione coast to coast' in moto, per spiegare le ragioni del NO.

Maurizio Alesi
28 Agosto 2016

41 commenti:

  1. Possono fare tutte le capriole che vogliono .....Crescono i cittadini consapevoli e informati, una miriade di stelle,cittadini che hanno deciso di non abbassare la testa e di non barattare diritti con qualche bonus....questa classe politica corrotta e trasformista merita di essere azzerata e piaccia o no,l'unica forza politica che lo puo' fare è il M5S !

    RispondiElimina
  2. articolo dal mio punto di vista cioe' CONTRO IL GOVERNO RENZI ,e' perfetto e lo condivido fino all'ultima virgola ..non ho altro da aggiungere !!

    RispondiElimina
  3. Il no è un atto dovuto per dimostrare che ancora in questa nazione non si è tutti rincoglioniti

    RispondiElimina
  4. Peter Pan dei poveri. Stop.

    RispondiElimina
  5. LA VERA EUROPA:
    Per affinità culturali Russia ed Ucraina hanno la priorità di far parte della Comunità Europea, rispetto alla Turchia; non a caso Mosca è definita terza Roma. Ma non in questa strana Europa che tra le tante eurostranezze ci dice di fare formaggi e mozzarelle senza latte, ma con farina di latte! Ma nell'Europa auspicata dai Padri Fondatori: Adenaueur, De Gasperi, Schuman. Diversi mesi fa il Vice Presidente turco disse che per le donne è peccaminoso sorridere in pubblico; le donne turche risposero con pubbliche risate.
    Una vera, giusta, migliore Europa che valorizzi i suoi prodotti agricoli e industriali, anche per far sì che il Regno Unito rientri nella Comunità Europea.
    Pace e collaborazione tra tutti gli Stati Europei !

    RispondiElimina
  6. La crisi di rappresentanza è anche crisi di rappresentazione.

    Sovente i Media concentrano l’attenzione su aspetti marginali della realtà, un po’ per semplicismo, un  po’ per assecondare l’audience, un po’ per evitare che l’opinione pubblica si soffermi su aspetti più significativi della realtà.

    I Media creano un’immagine della realtà più reale del reale. E’ la cultura della messinscena: la vita meriterebbe di essere vissuta senza una buona messinscena?

    L’arte della messinscena distingue l’uomo dalle bestie.

    Lo scopo della messinscena è quello di concentrare l’attenzione del pubblico, del “popolo sovrano”, sullo spettacolo della vita per distoglierla dalla vita. Fare in modo che tutti ogni giorno si occupino della rappresentazione della realtà e non della realtà.

    La politica, soprattutto la cattiva politica, ricorre sovente alla messinscena e, con il supporto dei media, l'attenzione si sposta su aspetti marginali.

    RispondiElimina
  7. CHE CI AZZECCA?
    La Ministra per le riforme, Maria Elena Boschi, con grande sprezzo del ridicolo, ha detto che la riforma costituzionale è necessaria per difenderci dal terrorismo ! E , ben sapendo che la riforma è una schiforma, ha tentato un'altra arrampicata sugli specchi dicendo che chi è contrario alla riforma costituzionale offende il lavoro del Parlamento ! Ad onor del vero, gli offesi siamo noi italiani perché questo Parlamento è costato eletto col poco democratico ed incostituzionale porcellum, che questo Governo ha sostituito con l'italicum quasi un porcellum bis, anzi un CACATELLUM ! Solo nella repubblica de bananas (non nella Repubblica Italiana) la Costituzione viene modificata da un parlamento incostituzionale senza nemmeno aver proposto,le modifiche agli elettori durante la campagna elettorale !
    La Costituzione non ha bisogno di essere deformata, ma solo di qualche lieve modifica e qualche chiarimento per i finti tonti.
    La legge elettorale italicum, quasi un porcellum bis, e tutte le riforme costituzionali in corso sono da rivedere serenamente perché devono mirare a realizzare uno Stato snello, poco costoso, efficiente per far competere il made in Italy nella globalizzazione, eliminando l'enorme spesa asociale ed improduttiva che, gravando anche su lavoratori ed aziende, danneggia la loro competitività con conseguente disoccupazione, cassa integrazione, miseria, ipertartassamento, devastante debito pubblico, aumento di truffe furti rapine, SUICIDI DI DISOCCUPATI ED IMPRENDITORI, decadenza economica-occupazionale-sociale-morale-demografica. Dopo il risorgimento economico, post catastrofe seconda guerra mondiale, un altro miracolo economico è possibile.

    RispondiElimina
  8. Un po' di sintesi:
    a) Renzi non rappresenta (nella sostanza) il popolo italiano;
    b) non è stato votato da alcun italiano.
    c) viviamo in uno stato a sovranità limitata.

    RispondiElimina
  9. A proposito di sciacalli "Specie umana" di bassa vibrazione di energia che non hanno gli strumenti né la capacità di evolversi per dare il meglio di se stessi. Poi ci sono gli sciacalli Elitari quelli per cui una disgrazia è occasione di ricchezza.

    RispondiElimina
  10. Il cittadino deve rientrare nel centro del pensiero politico, le banche devono tornare al servizio di economia e popolo e non essere simil-divinià e devono tornare ideali come onestà e reciproco rispetto, dignità in momenti difficili e pieni di dolore e l'etica deve ritornare ad essere materia di prima importanza, dalla prima elementare fino al dottorato, solo così si potra salvare l'Italia e l'Europa, stati non UE compresi.

    RispondiElimina
  11. Condivido la prima parte dell’articolo che condanna gli sprechi per l’incontro di Ventotene.
    Seconda parte dell’articolo. Alesi attribuisce a Renzi questa frase: “Il governo andrà avanti fino al 2018”.
    A me risulta che Renzi abbia detto: “ non si andrà a votare fino al 2018”. Il che è un tantino differente.
    La retromarcia sul L’ITALICUM a me sembra che la abbiano fatto sia i pentastellati che il PD di Renzi. Per i primi era incostituzionale, per i secondo era la migliore legge elettorale possibile.
    Il referendum. Il Fatto quotidiano sbandierava che il governo voleva anticipare il referendum al 2 ottobre per anticipare il la sentenza della Corte Costituzionale. Adesso dicono che il Governo vuole ritardare il referendum sperando che bocci la legge.
    Dico io. Vogliamo aspettare il 4 ottobre che ormai è dietro l’angolo?
    RIPORTATO DAL FATTO QUOTIDIANO:
    “Il regista della strategia giudiziaria denuncia: "Se prosegue questa inerzia, solleveremo la questione facendo presentare interpellanze e interrogazioni in parlamento. Del resto l'Italicum è come il Porcellum. O la Corte Costituzionale rinnega i principi della sentenza n. 1/2014 o la sua sorte è segnata". La Consulta si deve esprimere il 4 ottobre: "Per questo il governo vuole il referendum il 2. E' un segno di debolezza"

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Renzi ha detto testualmente che la legislatura andrà avanti fino al 2018. Con la sua consueta mancanza di rispetto nei confronti delle istituzioni, si sostituisce al Capo dello Stato l'unico a cui la Costituzione affida il potere di scioglimento anticipato. Non dipende da Renzi stabilire quando si andrà a votare. Lui puó solo dire se in caso di vittoria del NO intende dimettersi oppure rimangiarsi l'impegno assunto. Il resto è nelle mani del presidente della Repubblica che deciderà se rinnovare l'incarico a lui o ad altri, oppure sciogliere le Camere e indire le prossime elezioni. È uno che sconosce le procedure istituzionali vorrebbe cambiare la Costituzione!

      Elimina
  12. La difesa di questo governo mi sembra una fatica di Sisifo e le motivazioni sono insite sia nelle persone che lo compongono e sia nel modo in cui si comportano.

    Ha fatto bene Maurizio Alesi a puntare il dito sull'ultima trovata dell'apparire per compensare la mancanza dell'essere, perché quando gli eventi mostrano l'inconsistenza delle promesse - leggi dati economici deludenti - e il futuro si dimostra tutt'altro che benevolo rispetto alle aspettative - leggi sondaggi - e si ricorre all'apparire mettendo in scena il tanto deprecato ordine della marina militare borbonica "facite ammuina" dovrebbe suonare una sirena d'allarme.

    Giustamente come sottolineato dall'autore, se Merkel e Hollande hanno colto la palla al balzo per essere della partita vuol dire che anche loro non se la passano bene sul fronte interno ma, per quanto riguarda la Merkel voglio aggiungere che la pantomima le è servita per confermare il ruolo di primo piano che la Germania gioca nella EU, visto che Renzi è a lei che si rivolge per chiedere flessibilità.

    Una lettura più attenta e una maggiore onesta intellettuale di coloro che riportano le notizie avrebbe dovuto suggerire la sordina e, se ciò non è avvenuto .... mala tempora currunt.

    RispondiElimina
  13. Solo in italia un parlamento eletto con legge incostituzionale da fiducia ad un governo calato dall'alto e non contenti fanno una legge elettorale con gli stessi vizi per i quali la precedente e stata dichiarata incostituzionale. Non contenti votano la riforma della costituzione e ciliegina sulla torta un presidente della Repubblica che siedeva nella corte costituzionale che ha dichiarato incostituzionale invece di sciogliere le camere niente meno firma questa porcata e ci costringe al referendum popolare. In qualsiasi paese occidentale li avrebbero arrestati tutti. Ma siccome sarebbe da arrestare pure il presidente pazienza viviamo in questo matrix immondo chiamato stivale e come ogni stivale puzza da fare schifo, ma avendoci fatto il naso nessuno di noi ci fa caso.

    RispondiElimina
  14. Articolo come sempre interessante. Mi limito a scrivere che le facciate dell'imbroglione rappresentano costi inutili che gravano sulle nostre spalle .

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Infatti cara AsiaLucia. Il giovanotto si spara la vita con i nostri soldi.

      Elimina
  15. Qualcuno, oggi, può affermare che i vertici di qualsiasi tipo, a qualsiasi livello e in qualsiasi parte del mondo abbiano prodotto qualcosa!? Quello di Ventotene fra Francia, Germania, Italia e il prossimo dei 27 Stati non produrranno niente di positivo. Saranno ribaditi i vincoli, emergeranno le diversità e ogni Stato Membro difenderà le proprie egoistiche prerogative. Potrebbero essere evitate tante inutili spese se i convegni si svolgessero all'interno delle istituzioni europee. Abbiamo una vasta e costosa organizzazione che va dal parlamento europeo alle commissioni, ai consigli, ai comitati e oltre per poi prendere le decisioni altrove. Tutto ciò dimostra il fallimento di questa Europa da riformare e per farlo non basta una visita a Ventotene, purtroppo l'idea di "Una Europa libera e unita" si è persa nel corso degli anni. Tutti sappiamo per quale cause, una delle quali avere imbarcato Stati che si stanno rivelando inaffidabili nel modo di concepire i valori della democrazia. Davanti ad un simile quadro, al di là di qualsiasi vertice, l'Italia deve agire con la massima autonomia. La ricostruzione delle zone terremotate e la messa in sicurezza del territorio, per evitare analoghe tragedie, non possono sottostare a nessun vincolo di flessibilità. Il Governo ha promesso e il Presidente ha garantito ai terremotati: "Non vi lasceremo soli, le campane torneranno a suonare." Tutte le istituzioni e tutte le forze politiche, sulla questione terremoto, si giuocano la credibilità. Non possono permettersi divisioni là dove il popolo mostra la più ampia unità con la generosa solidarietà. Il Parlamento e il Governo sono, in base al dettato costituzionale, ampiamente legittimi. Nessun organo costituzionale può limitare la sovranità del Parlamento che ha concesso la fiducia al Governo. Chiarito questo aspetto possiamo fare qualsiasi valutazione politica sul governo che non gode ottima salute. Renzi, rispetto al referendum, ha fatto un passo indietro! Bene! Sbagliava prima e non ora. Con la sua precedente posizione stava avvelenando il confronto, ora si parlerà di riforma. Rimango equidistante dalle preoccupazioni della maggioranza e delle opposizioni, il loro richiamo al voto è viziato da preconcetti e scarso interesse per la Costituzione. Mi auguro che il NO prevalga ampiamente per far riflettere tutti. Il futuro della legislatura dipenderà da tanti fattori, saranno la saggezza e le prerogative del Presidente della Repubblica a stabile il da farsi. In merito all'Italicum, un sistema elettorale che permetterà il governo di una qualsiasi minoranza deve essere cestinato, possibilmente, prima della valutazione della Corte Costituzionale. La legge elettorale non deve rappresentare una scorciatoia per mantenere o conquistare il potere ma deve garantire il governo della più ampia volontà popolare.

    RispondiElimina
  16. Non posso che sottoscrivere ogni parola dell'articolo puntuale e preciso di Maurizio Alesi. Se non ne comprendessi il motivo,mi chiederei quale sia stata la ragione di un incontro così spettacolare, che ha messo in piedi una ingente componente militare, civile e non dimentichiamo economica. Una inutile esibizione che avrebbe dovuto impressionare chi? Una americanata sprecona,dal costo stimato di un milione e mezzo di euro. Uno schiaffo in faccia ai milioni di poveri italiani che con le loro famiglie mangiano un pasto al giorno grazie Caritas. Non andava bene un salone di palazzo Chigi per quell'incontro? Certo che no se si è megalomani. Ed alla fine per cosa, una scampagnata tra amici a rischio di non essere rieletti? Non è dato di sapere cosa si sarebbero detto, dal momento che le decisioni a livello di politica europea, non le prendono loro ma gli oligarchi di Bruxelles.Tutto quello che è evidente invece,è la logica megalomane dello sbruffone fiorentino. Sempre la stessa dell'aereo da 175 milioni che si è comprato con i nostri soldi e che ci costa ben 50.000 euro al giorno anche se non vola. E poi, che c'entra Altiero Spinelli con questa Europa delle banche, delle multinazional, della finanza e dei governi liberisti proprio come quello di Renzi? Credo che Altiero Spinelli, si sia rivoltato nella tomba.

    RispondiElimina
  17. Lo show di Ventotene, è stato, e resta una parata voluta per uso elettorale, non ci sono soldi er le mancette, compensa con uno show.
    Immagino che, i cittadini che conoscono un poco la storia, non si faranno abbindolare da questi piccinerie, messe in piedi da un, veramente piccolo omino. Vorrei sperare Altiero Spinellli non si sia accorto di nulla, altrimenti si girerà nella tomba ancora oggi.

    RispondiElimina
  18. Proprio ieri sera ho guardato in tv una fiction che ricostruiva l'esilio dello scrittore e politico Altiero Spinelli. L'Europa che lui sognava libera e unita non ha niente a che vedere con quella di oggi!

    RispondiElimina
  19. L'incontro è stato molto utile ed è stata la dimostrazione del ritrovato prestigio del nostro Paese. E farlo sulla nave ha comportato un enorme risparmio sulla sicurezza. Ma voi rosicate, rosicate.......

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se non lo faceva proprio questo incontro, il risparmio sarebbe stato totale considerata l'inutilità del "vertice" dal sapore elettorale. E poi, inviterei i renziani ad aggiornare il proprio, stanco, ripetitivo, insopportabile lessico. Avete scocciato con questi termini.

      Elimina
    2. Maurizio Pellegrino, hai idea di quante centinaia di uomini e mezzidi tutte le forze armate e di polizia sono stati impiegati nell'operazione? Evidentemente non conosci la materia. C'è una stima di un milione e mezzi di euro, altro che risparmio. Senza contare il costo di gestione dei mezzi Aeronautici, della Marina, dell'Esercito etc... Ma di quale prestigio parli? Penso che possa aver impressionato Hollande, la Merkel? Siamo seri!

      Elimina
  20. Condivido e apprezzo una ad una le parole di questo articolo. Ho visto (al tg5 pensate!!!) Renzi sulla piattaforma col microfono davanti e la Merkel sorridente dietro come sfondo, dire che NON è vero che l'europa ha abbandonato l'italia sulla questione profughi! e che chi sostiene il contrario non è informato! Poi ha iniziato a dare i numeri dichiarando che la germania ha, fin'ora, ospitato piu profughi dell'italia. Il servilismo subdolo e laido di quest individuo è umiliante!
    Vorrei informare il sig Manisanto Michele che il M5S ha sempre dichiarato che l'italicum è una schifezza e va assolutamente cambiata! e continua a sostenere ciò che ha detto, infatti hanno proposto una nuova legge elettorale ovviamente ignorata e bocciata a priori come tutte le proposte del Movimento.

    RispondiElimina
  21. Grazie Maurizio Alesi per questa accurata analisi, naturalmente inaccettabile per chi deve (come avesse stretto un patto con il contrario della realtà) sostenere l'inesistente.

    RispondiElimina
  22. Colossale pagliacciata, a spese dei contribuenti! Potevano risparmiarcela,tanto ormai la pletora è sgamata!

    RispondiElimina
  23. Sugli immigrati l europa fa distinzioni tra i rifugiati e i migranti economici. I primi come da trattati vanno accolti i secondi vanno respinti. Gli italici per arraffare i contributi del fondo dei rifigiati invece non solo non fanno distinzione ma si sono trasformati in scafisti di stato.
    Questa e la ragione per cui i francesi li respingono a ventimiglia l austria chiude le sue frontiere ecc ecc

    RispondiElimina
  24. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  25. Dopo aver dato attenta lettura al post del dott. Alesi, posso dire di condividerne, anche se in parte, il contenuto. Ci sono però alcuni passaggi che mi lasciano perplessa suscitandomi più di un interrogativo. Non mi risulta infatti ad esempio, che la cancelliera tedesca né il suo omologo francese abbiano fatto i ruffiani col premier italiano. La Merkel infatti, si è limitata sostanzialmente a ripetere il solito cliché precompilato a cui manca solo il nome del destinatario, che afferma la soddisfazione verso questo o quel programma, questa o quella riforma, usando pressoché le identiche parole usate anche nel corso delle altre visite diplomatiche quando al governo c'erano Monti Letta e Berlusconi. Un contentino diplomatico, detto giusto per non fare scena muta. Quanto alla considerazione secondo cui il vertice di Bratislava e il suo felice epilogo costituirebbero la conditio sine qua non per la permanenza dell'Italia all'interno dell'Europa, la cosa mi lascia perplessa e non riesco, limite mio, a cogliere il nesso tra le due cose. Credo piuttosto che una eventuale "Italexit" possa trovare la propria raison d'être negli innumerevoli dictat europei. Qualche esempio: l'innalzamento dell'età pensionabile degli Italiani, giustificato da un martellante “ce lo chiede l'Europa”, le restrizioni circa i formaggi da prodursi esclusivamente con latte in polvere, cosa che ha danneggiato e non poco, gli allevatori italiani, talmente vessati da vedersi costretti a forme di protesta eclatanti come quella dello scarico del latte. L'obbligo infine (ma gli esempi si sprecano) di comprare le arance dalla Turchia o dalla Spagna, a discapito dell'economia siciliana che della produzione di agrumi si è sempre fatta un vanto. Per quanto riguarda infine il referendum costituzionale, credo che gli organi di informazione, giornali e televisione in primis, stiano dedicando troppo poco spazio alle ragioni del “no”, dipinto come la radice di tutti i mali manco fosse stata quella la causa della cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre. Così facendo infatti, i media stanno contravvenendo – mi auguro inconsapevolmente - ai più elementari doveri di informazione bipartisan. Credo infatti che il dovere di un giornalista sia quello di fornire quanti più elementi possibili a chi lo ascolta, in modo da consentirgli di farsi una sua propria idea. Au contraire, battendo continuamente sulla grancassa del “si” si veicola un solo messaggio, trasformando il diritto dovere di voto ad una commissione da sbrigare in fretta, senza pensarci troppo perché chi ci governa sa quello che fa e il popolo invece no, quindi li lasciassero lavorare che è meglio per tutti. E pazienza se i Padri Costituenti, al momento di scrivere la Costituzione, impiegarono anni e le menti più illuminate del periodo affinché tutti gli articoli della Carta fossero pienamente comprensibili al popolo, ritenuto sovrano.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Gentile Teresa, ci dev'essere stata un'incomprensione. Io non ho scritto che Hollande e la Merkel si sono prestati a fare i ruffiani di Renzi. Ho detto l'esatto contrario e, cioè, che loro hanno rivolto i loro interventi ai loro connazionali. Ho anche aggiunto che hanno smontato l'enfasi e la solennità artificiosa che il premier italiano voleva conferire al finto evento. Per quanto riguarda il vertice di Bratislava non ho fatto alcuna previsione o anticipato esiti, l'ho solo citato indicandolo come vertice ufficiale che si terrà a settembre. Io non nutro molte aspettative sulla capacità di autoriformarsi da parte dell'UE. Per il resto condivido in pieno la sua analisi.

      Elimina
    2. "Su questo tema il nostro Presidente si gioca la sua onorabilità, il suo orgoglio di Italiano e, di conseguenza, la nostra permanenza in Europa. Vedremo" devo aver equivocato, mi scusi.

      Elimina
    3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
  26. Caro Maurizio ho letto con attenzione il tuo servizio, credo di una singolare linearità, in cui si evince la tua libera critica a tutto quello che si muove intorno all'attuale Presidente del Consiglio. Devo prendere atto, almeno da ciò che ho letto, che in queste sue scelte sciagurate, ha coinvolto anche due capi di Stato stranieri. Sinceramente non sono in grado di capire quali siano i veri scopi dell'incontro di Ventotene, tu sarai più informato di me, ma solo per essersi incontrato dopo l'uscita del Regno Unito dall'Europa, lo ritengo un gesto positivo. Quelle affinità dietrologiche oppure quel motivo ben celato per poter dilapidare del pubblico denaro io non lo vedo. La tua critica, rientra nella piena legittimità, però deve rientrare nella stessa legittimità il parere di chi non condivide questo tipo di critica a “prescindere”. Forse la mia concezione politica rientra in quello stato di “penombra” dove non si riesce a leggere con la stessa chiarezza quello che altri ritengono “Vangelo”. Vedo ad esempio girare in moto un signore di nome Di Battista, propagandando la sua politica e nello stesso tempo denigrando le scelte politiche che non collimano con le sue. Io non trovo nulla di anormale o illegittimo in tutto questo, ognuno spara con la pistola che ha in dotazione. Il concetto è chiaro: il M5S intende andare al governo del Paese, e c’è chi non li vuole. C’è un altro signore chiamato Salvini che intende impersonificare quella destra che da anni il popolo italiano aveva abiurato, e lo fa con una sfacciataggine verso quel meridione, che a più riprese lo aveva considerato antropologicamente diverso dalla sua amata Padania. C’è un altro personaggio chiamato Berlusconi che era riuscito ad essere simpatico ad un terzo degli italiani attraverso una ventennale fiducia. Addirittura in Sicilia vinse in 61/61 collegi, non era riuscito mai a nessun politico. Infine c’è Renzi che sta cercando, come fanno tutti gli altri, di fare la sua politica. Anch’io, ho delle aspettative come la maggior parte degli italiani, attendo con estrema pazienza, i risultati di questo modo di fare politica, non so se nuovo o uguale agli altri. Osservo attentamente, come cittadino di questo paese, non con la passività che contraddistingue il nostro popolo: osservo, come ho osservato gli altri ed alla fine deposito nell’urna il mio giudizio sereno. Non ho mai creduto a chi fa la sua opposizione, alzando il tono della voce, oppure sbandierando dietrologie che spesso offendono la dignità dell’uomo e la sua intelligenza. Caro Maurizio, in Europa non si può ottenere tutto ciò che si vuole, in particolare da parte dell’Italia che presenta come garanzia un debito pubblico spaventoso, maturato negli anni passati non solo dalla politica, ma da una società che ne ha fatto della corruzione un strumento indispensabile. Questo lo vado ripetendo da anni, ma nessuno ha l’onestà di assumersi le proprie colpe … basta accollare tutto a coloro che ci governano, il nostro compito si esaurisce in una critica feroce. Mi auguro che arrivino presto i penta stellati a governare, e mi auguro anche che vadano a buon fine ogni loro proposito. Ad essere sincero io non ci credo, continueremo a leggere la stessa storia, se non cambia la cultura dell’italiano di ritenere lo Stato non l’organo supremo per la tutela dei diritti e della giustizia sociale, ma una vacca da mungere a proprio piacimento. Noi dovremmo imparare ad allargare il “campo visivo” e fare le rispettive “denuncie”, non le critiche che rimarranno parole volate ai quattro venti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    2. Carissimo Franco, tu dici di non sapere quali siano gli scopi reali dello pseudo vertice di Ventotene. Io un'idea me la sono fatta a cominciare dal fatto che non era un vertice ma solo un incontro amicale (di cui non si ravvisava alcuna necessità), in previsione del vertice ufficiale che si terrà a settembre a Bratislava tra i 27 Paesi. Non ho potuto che giungere all’unica, possibile motivazione che ha indotto Renzi a cotanto sfarzo. Per Renzi l’apparire è fonte di sopravvivenza politica, avendo poco da esibire sul piano dei risultati del suo governo. La crescita inchiodata allo zero, mentre il resto d’Europa si è messo in cammino, è la prova più eclatante del suo fallimento. E dunque alza il tiro sul piano della sua immagine con una baggianata mai vista prima: mobilitare la prestigiosa marina militare per accreditarsi come leader europeo. Quell’evento non prevedeva nessun accordo, nessun protocollo d’intesa, nessun atto preparatorio ma rispondeva solo all’esigenza del vanitoso fiorentino di accendere i riflettori e le telecamere su di sé, facendo appunto dimenticare i suoi insuccessi. Non mi dire che questi sono pregiudizi. Se così non fosse avrebbe invitato i due statisti in una sala congressi o a Palazzo Chigi a costo zero per gli italiani. Tu parli di Di Battista che fa la sua legittima battaglia contro le riforme girando l’Italia col motorino, mentre Renzi si muove a spese nostre in aero presidenziale, elicottero e adesso persino giocando alla battaglia navale. Caro Franco, io credo che ci sia davvero ben poco da difendere questo governo e, dicendo questo, non ritengo di dover passare per estremista ma soltanto per un cittadino comune che osserva quello che accade sotto i propri occhi, con sommo senso di realismo. Con riferimento poi ai 5 Stelle, il fatto che ci sia chi non li vuole come tu dici, non mi sconvolge più di tanto: è fisiologico non piacere a tutti. Del resto ci sono (ormai) milioni di italiani che non ne possono più di Renzi che, oltretutto, non hanno mai votato e si devono sciroppare per volere di quell'altro genio di Napolitano. Questo è il bello della democrazia.

      Elimina
  27. Caro Maurizio, tu continui ad interpetrarmi secondo una tua logica, ma ti assicuro che non è affatto vero che io difenda l'operato di Renzi. In tanti dei miei commenti ho ripetuto alla nausea che a me interessa analizzare i risultati e quando questi non mi piacciono, lo faccio con l'unico mezzo disponibile: il voto. Certamente dialogare tra di noi ed esprimere il proprio punto di vista è come mettere in campo quella dialettica spesso carente che va oltre la politica pura. Però in questo scambio di opinioni deve prevalere il proprio pensiero non una dietrologia difficilmente verificabile, o giudizi espressi e viziati da preconcetto. Sia chiaro, è una mia opinione ognuno è libero di esprimersi come vuole, anche con le calunnie, (parlo in senso lato). A volte non ci accorgiamo che gli stessi gesti vengono valutati secondo una propria logica non ammettendo però quella degli altri. Forse ti sei distratto, ma io ho scritto che è assolutamente legittimo quello che fa il sig. Di Battista, ma sono altrettanto legittime le strategie di quelli che sono a favore della riforma. Mi sai dire da che cosa deduci che l’incontro di Ventotene centri con il referendum d’ottobre? E’ una deduzione, che per tua stessa ammissione, è frutto di una antipatia personale verso l’inquilino di Palazzo Chigi. Io continuo a ripetere, lo so che è difficile, che la politica non può essere fatta di antipatie e simpatie, ma di valutazioni che solo il tempo galantuomo può giudicare. E’ assolutamente inutile fare i paragoni sulla crescita con le altre nazioni, non hanno senso, caro amico mio, sono popoli diversi con mentalità diversa. La mafia, la ndrangheta, la camorra, la sacra corona unita, sono delle civiche “specialità” che possiede solo l’Italia. Voglio ripeterlo finchè avrò forza, io non difendo e non condanno nessuna forza politica, ma valuto… osservo… e mi esprimo. Fino a quando continuiamo a condannare solo i politici trascurando tutto il resto del marciume esistente, l’Italia non la puliremo mai. E’ vero!!! Su un albero sono i rami più alti ad essere soggetti alle sferzate del vento e sono quei movimenti ad attrarre la nostra attenzione durante una tempesta trascurando tutto il resto. Sono convinto che questo è l’errore più grande che possiamo perpetrare, se l’intenzione è quella di migliorare la società in cui viviamo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Franco, se vogliamo sviluppare un dialogo tra adulti e non da tifosi, occorre che stabiliamo alcuni parametri fondamentali, per evitare che ciascuno possa infarcire argomenti estranei alla discussione. Innanzitutto ti prego di fare lo sforzo di distinguere i fatti dalle opinioni. Io ho riportato circostanze che non sono frutto del mio libero pensiero o di pregiudizi come tu ti ostini a definire il mio punto di vista su tutto, ma di constatazioni inconfutabili. Spesso mi attribuisci dietrologia e preconcetti, ma per accreditare la tua tesi non basta affermarlo occorre provarlo contrapponendo argomenti convincenti in grado di dimostrarlo. Per esempio, ho parlato di un falso e demagogico vertice di Renzi sulla nave Garibaldi privo di ogni utilità. Se ritieni che non sia così, invece di attribuirmi pregiudizio, convincimi della bontà della missione spiegandone l’interesse per la collettività. Cerca di ribaltare ciò che ho detto. Io mi sarò distratto, ma tu forse hai letto un altro articolo. Ma quando mai ho messo in relazione il “vertice” di Ventotene col referendum? Mi vuoi indicare dov’è quel passaggio? Io ho parlato di due eventi diversi, separati e distinti verificatisi questa estate, non in relazione tra loro. Che io abbia antipatia nei confronti di un personaggio ridicolo, pericoloso, inadeguato e bugiardo non certifica l’infondatezza di ciò che scrivo. Un fatto è un fatto a prescindere da chi lo racconta. Poi ci sono le opinioni, le valutazioni che ognuno esprime tenendole ben distinte dalla realtà. È mio costume sforzarmi di rendere leggibili i due livelli, mi spiace che non riesca a farli cogliere anche a te. Per esempio esprimo una mia opinione quando parlo di ciò che tu sostieni circa l’impossibilità di far paragoni sulla ripresa economica con altri Paesi. Si è verificata una serie di congiunture economiche positive (tra tutte il crollo del prezzo del petrolio), che quasi tuta l’Europa ha sfruttato per riprendere la propria crescita, mentre l’Italia è rimasta al palo non essendo in grado di introdurre adeguati provvedimenti. E questo secondo te non è un paragone da poter fare. L’appartenenza all’Europa si evoca solo quando conviene, o per giustificare la nostra crisi economica affermando che riguarda tutta l’UE. Come dire: mal comune mezzo gaudio. In questo caso vale il paragone col resto d’Europa. Altro dissenso con le tue affermazioni riguarda la condanna della politica. Uno come te, che ha svolto pubbliche funzioni, lo sa che la società è lo specchio dalle scelte dei nostri governanti. La mafia, la ndrangheta, la camorra, la sacra corona unita spetta alla politica combatterli, e a chi se no? E invece in Parlamento vi sono persino esponenti appartenenti a quelle cosche. Con chi dovrei prendermela seconde te con il destino cinico e baro?

      Elimina
    2. Maurizio, tu mi esorti a sviluppare un dialogo tra adulti e non da tifosi, a me sembra che la parte del tifoso, la stai facendo tu. Visto che non ci sono riuscito la prima volta, lo voglio ancora ribadire: la mia non è assolutamente apologia politica a difesa di qualcuno, e nemmeno di condanna, se non di fronte a fatti evidenti. Sono contro e continuerò ad esserlo, a tutte le accuse basate su demagogie e dietrologie ritenute come verità. Maurizio, amico mio, per favore non ripetere con troppa enfasi nell'affermare che io abbia letto un altro articolo, credo di non meritare una simile attenzione da parte tua. Tu i politici definiscili con tutti gli appellativi che ritieni opportuni, in quanto devi obbedire a quanto suggerito dalla tua logica, è un tuo diritto e rientra nella piena legittimità delle nostre azioni, però non puoi pretendere che sei depositario della verità assoluta. Apprezzo quando affermi che i tuoi giudizi negativi non dimostrano affatto l’infondatezza degli stessi; hai perfettamente ragione, ma nello stesso tempo non possono dimostrare la fondatezza delle tue espressioni. Apprezzo anche quando affermi che ognuno esprime la propria opinione tenendela distante dalla realtà, perciò credo di aver colto la differenza tra ciò che tu definisci “due livelli”. Caro Maurizio, credimi, in questo nostro amichevole confronto noto una differenza che probabilmente è la causa di vedute, tra me e te, diverse certamente ed inconciliabili. Tu lo hai espresso molto bene negli ultimi righi del tuo commento:”… la società è lo specchio delle scelte dei nostri governanti. La mafia, la ndrangheta, la camorra, la sacra corona unita, spetta alla politica combatterli, e a chi se no? ….”. Io parto dalla teoria opposta alla tua, è una società onesta che produce politicanti onesti. In Italia, più degli altri Stati europei, manca la cultura della legalità, ed i nostri governanti, rappresentano il frutto di questa illegalità. Non ritengo opportuno rifare l'elenco dove alligna l'ampia sfera del malcostume. Sono anni che siamo convinti di poter cambiare la società attraverso gli uomini che mandiamo al potere, poi questi ci deludono e continuiamo con la solita guerra dei “poveri” . Andiamo avanti, continuando a dividerci tra inclusivi ed esclusivi, tra difensori e giustizialisti, andando avanti all’infinito. Allora che fare? Dobbiamo essere tutti noi per primi ad assimilare il significato dell’ onestà e del bene comune in modo da cambiare radicalmente il senso di concepire lo Stato. Questi sono i motivi, caro Maurizio che mi spingono a non condividere alcuni giudizi espressi, troppo frettolosi e privi di una consistenza reale.

      Elimina
  28. Io ti avevo semplicemente esortato a dimostrare che quanto da me affermato sul vertice di Ventotene sia frutto di pregiudizio o prevenzione politica. Prendo atto che ottenere una risposta circostanziata senza spaziare nell'universo mondo è un'operazione complicata, ma non fa nulla.

    RispondiElimina
  29. Non posso che apprezzare l’articolo di Maurizio Alesi. Teatralità inconcludente.Sperpero di denaro inutile per Apparire..Purtroppo ci sono terremotati "fortunati".Si servirà di loro per farsi propaganda referendaria. Usa già parole chiavi abbindolanti come trasparenza,riapriremo le scuole,ditemi dove volete la ricostruzione .La regina Elisabetta ha fatto una donazione di tasca propria. Poteva usare la teatralità per una congrua donazione personale. Tutto il parlamento poteva rinunciare ad una parte dell’appannaggio. Sappia che non ci caschiamo più!Vogliamo il cambiamento a tutti i costi. Non rischiamo niente. Il fondo lo abbiamo toccato!I suoi voltagabbana,fa pensare che abbia una grande paura. Non di quello che ha fatto mi meraviglio,ma della partecipazione della Merkel e di Holland.Pure se rischiano la rielezione,sono persone serie.Dei giornalisti nessuna meraviglia.Mi ha fatto piacere constatare che la presenza di Mattarella ai funerali delle vittime del terremoto,gli ha tolto la scena.Bravo Maurizio per la tua chiara analisi!

    RispondiElimina