lunedì 11 luglio 2016

Populismi nostrani, populisti di casa d'altri

Populismidi Antonella Albertini - Nell'ultimo mese abbiamo assistito a cambiamenti incredibili: l'uscita della Gran Bretagna dall'UE, la vittoria dei 5stelle in due grandi città come Roma e Torino, la contrapposizione sempre più evidente fra le due anime del PD.

I tempi che stiamo vivendo sono molto complessi, ci sono sconvolgimenti che stanno modificando la nostra vita futura; la crisi economica degli ultimi dieci anni ci ha posto brutalmente di fronte alla diminuzione del benessere per la maggior parte dei cittadini, alla carenza del lavoro, all'aumento della povertà in una significativa fascia della popolazione.

austria-barriera-immigratiLo spostamento di interi popoli in cerca di cibo, pace e libertà ci pone di fronte al problema dell'accoglienza, dell'integrazione, della condivisione del benessere. Non tutti sono disposti ad accogliere; per la verità l'Italia si è distinta in questo rispetto agli altri paesi europei perché non si è mai sottratta al salvataggio in mare delle vite umane in difficoltà. Molti popoli hanno preferito erigere muri o filo spinato per difendere i propri confini e bloccare l'ingresso degli extra-comunitari.

populism-499In questo clima avvelenato da incertezze e paure, condizionato dalla crisi di valori morali, offuscato da una politica troppo spesso collusa, si crea il terreno fertile per il diffondersi di idee populiste, demagogiche. Populismo, demagogia, qualunquismo e antipolitica sono dei virus che si diffondono con estrema facilità quando il contesto storico e sociale è favorevole. Si cavalca l'onda del malcontento popolare verso la classe politica, l'odio verso gli immigrati. Ci si rivolge alla gente con linguaggio aggressivo che risulti di facile presa su una popolazione disinformata, ignorante e frammentata. Si esaltano il rifiuto e il disprezzo verso i partiti e verso le Istituzioni, verso la politica.

FarageQuesto disimpegno indignato e rancoroso, quanto disinformato, è molto diffuso sia in Italia, sia in Europa. Il partito UKIP di Farage in Gran Bretagna, il movimento 5Stelle in Italia, la destra xenofoba di Marine Le Pen in Francia, il movimento Alternative Fuer Deutsch Land in Germania sono tutti espressione di populismo, intendendo per esso il rifiuto della politica, l'essere "contro" come espressione di un progetto.

In GB Farage, a capo del suo partito da molti anni, ma rimasto ai margini della società fino a poco tempo fa, ha condotto una strenua battaglia a favore dell'uscita del suo paese dall'UE. Ottenuta la vittoria al referendum si è dimesso da capo del partito sostenendo di aver ormai raggiunto l'obbiettivo. Esempio classico di populismo. Farage, non sapendo come gestire la Brexit e le sue conseguenze, ha preferito ritirarsi. Facile straparlare, più difficile fare progetti e gestire.

M5S-Europa-5-StelleAl Parlamento Europeo i grillini sono entrati nello stesso gruppo di Farage perché evidentemente ne condividono le valutazioni. Infatti spesso votano nello stesso modo. A tutt'oggi non si conosce bene la posizione del movimento 5stelle riguardo all'Europa; si sentono pareri discordanti fra loro. Di Maio in una recente intervista televisiva ha sostenuto di voler restare in Europa ma di essere favorevole ad indire un referendum per uscire dall'euro. Idea stravagante e non priva di pericoli, a detta degli economisti. Qualcuno dirà che sono i poteri forti a mettere in giro queste paure. Personalmente mi fido degli esperti in materia.

Per la GB non sembra che la Brexit sia indolore: il deprezzamento della sterlina ha toccato il minimo da oltre trent'anni nei confronti del dollaro. Questo spingerà in alto il costo delle importazioni e dell'inflazione; il valore delle abitazioni è sceso del 15 per cento. Quindi riflettiamo bene perché le scelte determineranno il nostro futuro.

pd-europeeI tempi difficili che stiamo vivendo richiedono ponderatezza, un impegno di tutti noi cittadini onesti che vogliamo una politica con la P maiuscola, basata sul confronto civile e costruttivo, sul dibattito delle idee e dei progetti, sulla moralità assoluta e necessaria per chi gestisce la cosa pubblica. No ai Populismi e alla demagogia, sì alla competenza e serietà.

Antonella AlbertiniAntonella Albertini
11 Luglio 2016

29 commenti:

  1. Il populismo attuale è figlio dell'Europa gerarchica e burocratica.

    RispondiElimina
  2. Gersado Gerlando Di Betta11 luglio 2016 alle ore 22:37

    Oggi la politica con la P maiuscola non esiste, esiste interesse personale , ma fare cose personali e non popolari, non esiste ideologia politica, ma esiste ideologia programmata dal potere del leader di turno!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. concordo e sicuramente non e' quella del Partito Democratico fermamente attaccato alle lobbyes bancarie e per niente al POPOLO ITALIANO !

      Elimina
  3. Tartassare il popolo ...vessare il cittadino cos'è antipopulismo... antidemagogia"... è il vero populismo... nel senso che la casta politica la potere è parassitaria...e sfrutta il popolo...il termine "populismo" è una gabbia concettuale...come lo è stato per decenni "antifascismo"..."antimafia"... e di recente "xenofobia" e "omofobia".... il sistema dev'essere abbattuto... senza salvare nulla è l'unica soluzione reale!

    RispondiElimina
  4. Dove sono le proposte costruttive?
    Dove sono le alternative?
    Non volevo commentare, ma, lo faccio ugualmente.
    Questo articolo ripete i luoghi comuni , questi ritornelli di "tutto solo populismo" , confondere un movimento come M5S con Alternative für Deutschlandè quasi come considerare tutti preti pedofili.
    Oltre a questa insoportabile semplificazione ritengo questo anche arrogante... noi sappiamo governare il resto è populismo.

    RispondiElimina
  5. la Le Pen è una vera e pura ANTIPOPULISTA...Renzi un vero populista e puro demagogo...

    RispondiElimina
  6. Un'analisi seria e puntuale quella di Antonella Albertini.... indubbiamente ci si scontra da una parte con le orrende politiche che hanno imperversato da quando si è impostato una "globalizzazione" selvaggia che di fatto ha impoverito la stra grande maggioranza della popolazione europea, impoverito ulteriormente le masse del terzo mondo vessate ulteriormente dalle guerre locali o d' "importazione" costringendoli a fuggire anche da un terrorismo creato dalle situazioni che ben conosciamo il cocktail è servito. Se mettiamo assieme pure l'imbarbarimento portato dal consumismo che ci ha fatto mandare in soffitta valori irrinunciabili mirando altresì ad alimentare egoismi e l'inseguimento di desideri spacciati per "diritti" i populismi sono la risposta aberrante certamente ma a cui bisognerebbe rispondere con quella Politica con la P maiuscola che ahimè mi pare sia diventata un'araba fenice.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questo articolo è la santificazione d'una politica che ha spinto miliaia di persone nel suicidio, rovvinato l'ambiente fisico e sociale, e, se non condivido questa politica che non merita la P maiuscola .... sono "populista"?
      Ma fatevi un favore... scendete dalla vostra nuvola privata. Lorenzo, forse ti meravigli della mia secchezza, ma , questo qualunquismo, che riduce ogni sensata critica a populismo. non posso accettare non posso dimenticare chi non ce la faceva più e si è tolto la vita, no, anche espressioni come quella d'un certo Mario Monti.... "Suicidi fanno parte della vita" non mi disgustano, no , mi fanno profondamente SCHIFO.

      Elimina
  7. La politica con la "P" maiuscola...ah ah ah....ma cos'è una barzelletta, caro Lorenzo? in Italia il populismo...è iniziato con il referendum del 1948...insieme a una demagogia infinita fino a oggi...chi invece opera per una politica tesa a RISOLVERE I PROBLEMI DELLE PERSONE ...viene subito tacciato di populismo...strategia mediatica soprattutto di sinistra...sono bravissimi in questo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi piacerebbe sapere chi oggi fa una politica ..... "tesa a RISOLVERE I PROBLEMI DELLE PERSONE".

      Elimina
    2. Nessuno, caro Mario....solo ed esclusivamente chiacchiere

      Elimina
  8. I problemi hanno delle cause...anche il denunciare le cause già sarebbe un grosso passo avanti...ma immediatamente la sinistra accusa di "populismo" anche se qualcuno denuncia le cause dei problemi...

    RispondiElimina
  9. Mi piacerebbe conoscere la visione del mondo che vede all’orizzonte l'autrice dell'articolo. Lei dice no all'attuale sistema politico nazionale ed europeo e, contemporaneamente, rifugge da ogni ventata di cambiamento, liquidato con disinvoltura e superficialità come Populismo.

    RispondiElimina
  10. Rare volte uso le parole che sto per scrivere nei commenti agli articoli di Politica Prima.
    Condivido parola per parola quanto scritto da Antonella Albertini. Certo di non potere essere accusato di essere un "Pdiota" o un renziano. Non sempre sono in sintonia con l'autrice dell'articolo, ma questa volta lo sono. Credo che sul Referendum Costituzionale siamo su posizioni diverse: io per il NO! senza tentennamenti lei per SI.

    RispondiElimina
  11. Sinceramente, allo stato della cose, c'è da chiedersi chi è davvero populista e chi nei fatti produce veramente l'antipolitica. All'autrice dell'articolo vorrei sottolineare, che il termine populismo, troppo spesso utilizzato a sproposito, sopratutto in chiave nichilistica, trova invece il suo reale significato nell'atteggiamento di idee e di una cultura che esprime la volontà popolare, (da qui, la definizione di populisno), e lo rende protagonista di programmi ispirati in particolare al socialismo. È quindi paradossale, che proprio i partiti considerati da sempre di ispirazione di sinistra e che dovrebbero essere per questo i populisti per eccellenza, cioè per il popolo, accusino gli antagonisti di esserlo. Credo che in molti dovrebbero fare pace con se stessi, a cominciare dalla classe politica e non solo, a decidere seriamente da che parte stare. Perché, la storia insegna che il popolo populista, alla fine, si riprende sempre ciò che è suo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Verità sacrosanta ed è stupefacente che si continui a praticarla.

      Elimina
    2. Ciò che lei scrive, sig. Caianiello, incarna l'incomprensione totale su quello che alcuni definiscono di sinistra e che di fatto è l'incarnazione dell'IBRIDO, finquando non raggiunge stadi di accertata criminalità (distruggere il comune cittadino in nome della loro razza ARIANA, perchè questo si credono i "cervelli" di sinistra) e di fatto il punto in cui ci han trascinati, non meno della destra, è quello della criminalità che governa! Ma cos'è la sinistra? dov'è la sinistra? cosa ha fatto a sinistra? la SINISTRA STA GOVERNANDO e dimostrando con chi è stata e con chi sta! Il pensiero di alcuni signorotti di sinistra è un coefficiente d'attritto con la sinistra messa all'opera, DA SEMPRE. Spero veramente in una rinsavita degli ostinati incalliti di sinistra, altrimenti con buona pace si autodistruggeranno mentre noi 5Stelle risaniamo il paese. Sereno giorno

      Elimina
    3. Indovinate chi e' il piu' populista com politico di OGGI ? facile ...MATTEO RENZI ..IL FURBETTO TOSCANO prorpio lui ..perche' e' il piu' raffinato sempre positivo sempre a lottare contro i gufi ma lavoradi fino ..se la sciagurata LEGGE SUL SENATO E SULLA MODIFICA DELLA COSTITUZIONE .DOVESSE MALA GURATAMENTE PASSARE sarebbe la FINE PER L'ITALIA e l'inizio della DITTATURA BIANCA cosi la voglio chiamare ..che gli darebbe un ENORME POTERE ..i patti scellerati con Berlusconi e non parliamo di quello con Verdini dalla stampa e dalla gente che ha votato pd non vengono percepiti come scellerati con due delinquenti di rara abilita.E' inutile il populista e' solo e soltabto IL MOVIMENTO CINQUE STELLE che vuole aumentare le indennita parlamentari vuole l'immunita' parlamentare vota contro tuto e tutti ..poi ..allarme Grillo grida la verita' mai come oggi rapprsentaIL VERO GRILLO PARLANTE che a pinocchio diveva fai qyeato non fare quello ..io dico solo se QUESTA E' LA SINISTRA ODIERNA CHE STA GOVERNANDO io non ci sto per niente ,,preferisco le urla cosi almeno le sentono tutti ...

      Elimina
  12. Troppo semplicistica e superficiale, la definizione della Signora Albertini sull'euro. Tant'è che definisce,addirittura stravagante l'idea di un referendun consultivo sulla permanenza nella moneta Unica. Suggerirei dell'autrice dell'articolo, di riferirsi meno a pseudo economisti e politici che professano il disastro senza l'euro e di leggere di più il pensiero di veri economisti internazionali disinteressati e super partes, come Paul Grugman, premio nobel per l'economia, che dichiara apertamente che la moneta europea, è il mero cavallo di troia, con il quale sono stati assoggettati e controllati interi stati, attraverso la matematica programmazione del loro debito pubblico, costruito interamente sugli interessi sul denano loro prestato. Stati sovrani e loro cittadini vengono indebitati verso una banca privata. Infatti, la BCE, che crea denaro dal nulla, nn avendo alcuna contropartita in oro a garanzia, presta denaro a stati sovrani, è una banca di proprietà di banchieri privati e non pubblica, gli stessi che nominano i membri della Commissione Europea, che a loro volta, legiferano e dettano le politiche che gli stati membri devono adottare. In ultima analisi, siamo governati da una monarchica bancaria composta da privati cittadini. Questo il gioco a cui ci hanno condotto politici collusi di casa nostra e loro complici pseudo economisti mentitori, nel corso degli anni e che ancora continua. Quindi, prima di bollare come stravaganti certi pensieri io sarei molto più cauto e sopratutto mi informerei meglio. In merito poi alla brexit, bene ha fatto la G.B. che pur non avendo, con lungimiranza mai adottato l'euro, a sottrarsi dalla dittatura bancaria istaurata in Europa. Loro in effetti, la politica mondiale l'hanno sempre dettata e non subita. Inoltre, si trascura di dire, che se da una parte, con la flessione della sterlina, che non sappiamo quanto temporanea, gli inglesi dovranno pagare di più l'import, è altretranto vero che a beneficiarne sarà soprattutto il loro export, molto più conveniente per gli altri paesi. Quindi dove sarebbe il disastro? Più fi metà degli inglesi sono populisti? La ormai maggioranza dei votanti italiani sono populisti? Evviva Dio, sia fatta la volontà popolare.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. concordo evviva Dio ..sia fatta ...FINALMENTE DOPO DECENNI LA VOLONTA' POPOLARE !!

      Elimina
  13. Oggi il termine populismo è una distorsione politico-mediatica

    RispondiElimina
  14. Quello che oggi chiamano populismo è voglia di vera Democrazia e volontà popolare; quella che chiamano anti politica è vera politica rivoluzionaria ed anti sistema. Questo, è ovvio, attiene a tutti i Movimenti e Partiti politici italiani e no, che, pur unendosi al popolo nelle sue immediate necessità, non trascurano i grandi valori sociali ed umanitari. Concordo con il commento di Caianello

    RispondiElimina
    Risposte
    1. cONCORDO MEGLIO IL POPULISMO MA QUELLO VERO NON QUELLO FINTO DI RENZI E LA SUA BANDA DI DELINQUENTI

      Elimina
  15. Per populismo si intende un atteggiamento culturale e politico, che esalta il popolo sulla base di principi e programmi ispirati al socialismo, e a volte il significato viene confuso con quello di demagogia.
    Oggi, l'unico populismo che percepisco è quello Autoritario, con un popolo vessato, tradito con una corruzione ad alta quota. La ponderatezza e l'impegno a cui si ispira e invita questo articolo è già in atto, ma vuoto di moralità, competenza e serietà....non soffermandoci sui confronti civili....

    RispondiElimina
  16. Populismo! - Demagogia! Termini spesso pronunciate a sproposito e non adeguate alle situazioni. Il primo termine non va confuso con il secondo. Il populismo rappresenta un atteggiamento culturale e politico che esalta il popolo su principi e programmi ispirati al socialismo. Può essere definito democratico,costituzionale e autoritario, quello conservatore lo si definisce populismo di destra. Con la demagogia, che non ha nulla da spartire con la democrazia, si assecondano le aspettative delle masse popolari con promesse lusinghiere e irrealizzabili spesso fatte da governi corrotti. Antonella Albertini scrive: << Si esaltano il rifiuto e il disprezzo verso i partiti e verso le Istituzioni, verso la politica. >> Di chi è la colpa!!?? Del popolo o di chi governa!!?? Incertezza del futuro, la mancanza di lavoro , l'aumento della povertà: cause da addebitare alla crisi ma anche alla inadeguatezza dell'azione del governo. Aumentano, vergognosamente, i privilegi e la corruzione. Chi si rassegna si allontana dalle istituzioni con l'amara convinzione che nulla potrà cambiare; chi non si rassegna va alla ricerca di forze nuove che ispirano fiducia e, alle quali affidare il compito del cambiamento. Il M5S, dai moltissimi consensi, in questo momento rappresenta la prospettiva del cambiamento. Le altre forze politiche, in particolare il PD, non hanno alcuna intenzione di analizzare, con umiltà, il perché della sconfitta elettorale per evitare di ammettere i loro errori. L'Europa, per effetto della crisi degli Stati membri, sta subendo la caduta dei valori fondativi sostituiti dagli interessi egoistici dei governi. La questione del rifiuto di accogliere la povera gente che scappa dalle guerre e dalle miserie rappresenta una delle sintomatologie della crisi del sistema europeo. Davanti ad un simile desolante quadro, dopo l'esempio della Gran Bretagna non contano le proposte più o meno populiste avanzate da qualsiasi forza politica che propone referendum contro accordi o trattati. Anche senza movimentismo l'Europa si sta frantumando per il suo attuale insostenibile assetto istituzionale. Occorre un nuovo trattato costitutivo per una Europa politica dei popoli: il come lo abbiamo detto tante volte. Chi ne vuole far parte faccia le valutazioni prima di entrare, una volta dentro vige la regola " Pacta sunt servanda". Dopo avere espresso il mio pensiero concludo condividendo l'appello finale dell'articolo: << I tempi difficili che stiamo vivendo richiedono ponderatezza, un impegno di tutti noi cittadini onesti che vogliamo una politica con la P maiuscola, basata sul confronto civile e costruttivo, sul dibattito delle idee e dei progetti, sulla moralità assoluta e necessaria per chi gestisce la cosa pubblica. No ai Populismi e alla demagogia, sì alla competenza e serietà. >>

    RispondiElimina
  17. Trovo troppe banalità e luoghi comuni in questo articolo. Resto in attesa del prossimo.

    RispondiElimina
  18. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  19. La posizione del movimento 5 stelle riguardo all'uscita dall'europa è chiarissima ed è stata la stessa dall'inizio. L'autrice confonde l'anti-sistema e l'anti-euro con l'anti-europeismo.....la carenza d'informazione è sbalorditiva (in quanto si è premurata, anche giustamente, di scriverci un articolo). Ha descritto bene, all'inizio, da cosa nasce il "populismo", dal marcio che c'è ovunque, le carenze continue e crescenti, la corruzione, il totale abbandono dello Stato...tutto vero e giusto MA allora perchè chiama "virus" il populismo? Il vero virus, e mi sembra palese, è il marcio sopra citato di questo infame e indegno governo!
    Comunque...Se vuole le invio il programma del m5s sulla questione dell'europa, così finalmente s'informa e sazia questa mancanza che cita. L'Italia sta andando a scatafascio, il Governo è assassino! il pd dice di essere spaccato in due tra maggioranza e minoranza e poi, solo ieri, al tg Bersani e Cuperlo dicono che nessuno del pd vuole Renzi fuori! Mah....chi vivrà vedrà....e nel frattempo si salvi chi può! Saluti.

    RispondiElimina