mercoledì 27 gennaio 2016

SCRIVERE SU POLITICAPRIMA

Regole un rigo giugno 4*** Riteniamo utile e necessario sottolineare alcune regole fondamentali per chi scrive, o avesse intenzione di farlo, su PoliticaPrima. Nel tempo il numero degli autori e dei commentatori è aumentato sensibilmente.

Così i lettori che ogni giorno ci seguono con attenzione e simpatia. A loro dobbiamo il massimo rispetto.

Lo spirito che anima il blog non può essere intaccato per nessuna ragione. Si scrive su PoliticaPrima per esprimere sentimenti, convinzioni, pensieri che rispecchiano le esperienze, le competenze, la passione per la politica, le dinamiche sociali, e su ogni questione che investe l'essere umano nel rapporto con i suoi simili. Chi ci legge sa di trovare riflessioni vere, concetti frutto di elaborazione personale, interventi, per quanto possibile all'umana intelligenza, scevri da pregiudizi e da inutili generalizzazioni.

Le ragioni di questo articolo-guida sono il risultato di “consigli” pervenuti a questa redazione da parte di attenti lettori che hanno rilevato qualche “criticità”, per usare un eufemismo, su contenuti, che con tanta passione e disinteresse, pubblichiamo su queste pagine. Nessuno vieta l’ispirazione a testi esistenti, anzi. Nessuno ha il dono del sapere nella sua ampia accezione. Nessuno impedisce di richiamare e fare riferimento a testi e articoli pubblicati altrove e in particolare su veri e propri organi d’informazione.

Ma nessuno ha il diritto di proporre testi, a sua firma, sostanzialmente copiati da articoli già pubblicati. Ne va della serietà del blog, del rispetto verso i lettori, e, inoltre, si commette un abuso sul diritto d’autore. Pertanto, e al fine di evitare spiacevoli incidenti futuri, si invita calorosamente tutti ad attenersi alle indicazioni e alle regole che ci siamo dati.

E per essere ancora più chiari, di seguito riportiamo i punti che trovate, per esteso, cliccando il tasto “Scrivi su PoliticaPrima” appena sotto la testata del blog.

     Perché pubblicare un articolo su PoliticaPrima
> Premessa: Il blog non è, non vuole, e non può essere una testata giornalistica. Scriviamo su PoliticaPrima per suscitare interesse, stimolare le coscienze, destare curiosità, e per accrescere la consapevolezza sui temi trattati di chi ci legge, nella mai celata speranza di riavvicinare i cittadini alla Politica.
Alcune regole:
  1. Un articolo, un post che dir si voglia, deve contenere un numero minimo di parole: circa 400/500, e un numero massimo circa 700/800, o, eccezionalmente, anche molte più se il tema lo richiede. Ovviamente l’articolo deve essere scorrevole e facilmente leggibile.
    E, inderogabilmente, il testo deve essere “originale”, cioè non deve riportare brani copiati da altri articoli. Nell'eventualità fosse ritenuto necessario riportare frasi o riferimenti, al fini di una migliore esposizione, deve obbligatoriamente essere indicata la fonte. L’articolo, inoltre, non deve mai essere stato pubblicato su altri siti o testate. I testi restano comunque nella proprietà intellettuale degli autori che, per esigenze personali di diffusione, possono in seguito divulgarli su altri siti con l’accortezza di citare la fonte e il link di PoliticaPrima.

  2. Scriviamo un articolo per riflettere su un dato argomento connesso alla nostra conoscenza, più o meno approfondita, all'esperienza, cercando di individuare le criticità, e, per quanto possibile, le ipotesi di soluzioni che potrebbero essere adottate. Insomma, scriviamo per la nostra personale gratificazione, e per spingere i lettori a riflettere e, possibilmente, a far si che tanta altra gente si interessi di quel dato problema e, anche se in quantità infinitesimale, perché qualcosa possa cambiare in meglio.

  3. Commenti: vanno scritti attenendosi scrupolosamente al tema trattato, senza inutili divagazioni personali, cercando di spiegare meglio o confutare le tesi esposte. È ovvio, ma è meglio sottolinearlo, i commenti non possono essere più lunghi degli articoli stessi, altrimenti diventano dei contro-articoli e appesantiscono il blog. Per questo, infatti, esiste la possibilità di proporre un proprio testo da pubblicare. Gli autori, invece, si attengano a qualche concisa replica a chiarimento.
    Anche se il blog lo consente, la forma anonima non è di norma accettata. Saranno mantenuti soltanto gli anonimi riferiti specificatamente al testo dell'articolo, tenuto conto delle difficoltà tecniche di qualche internauta a pubblicare correttamente il commento.
    > I commenti anonimi riferiti a fatti personali saranno sempre eliminati. E anche quelli firmati che non si attengono alle regole della buona educazione
E per restare nello spirito del blog, scriviamo per riavvicinare la gente alla Politica, perché non è cattiva la Politica, ma, soltanto, un certo numero di uomini e donne che se ne occupano. E perché allontanarsi dalla Politica è sempre un gravissimo errore che ha l’unica conseguenza di lasciare spazio a tanta gente indegna, come quella che sempre contestiamo, consentendo loro di “occuparsi” delle nostre cose, del nostro presente, del nostro futuro e di quello dei nostri figli.  Buon lavoro su PoliticaPrima

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27 Gennaio 2016

40 commenti:

  1. Piccolo vademecum per chi desidera scrivere su questo blog aperto a chiunque voglia esprimere. ..esternare il proprio pensiero sulle cose che accadono.
    Ottima cosa che condivido..io stessa scrivo con piacere sapendo che ciò che scrivo è si frutto del mio pensiero ma anche di un lavoro di ricerca sull'oggetto dell'articolo che mi accingo a scrivere..un lavoro a volte lungo e di cernita oggettiva..sentire varie fonti...vari pareri...e nel caso in cui riporto parole scritte da altri...correttamente ne cito le fonti...fermo restando il mio personale contributo in termini di idee e convinzioni...bene ha fatto il nostro Gianni a chiarire lo spirito e la bellezza del nostro operare...a cui mi atterro' sempre.. Grazie.

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  2. Strano ''AVVISO''
    Conoscendo Giangiuseppe, penso che qualcosa di poco piacevole sia accaduto.
    Spero nulla di importante, comunque do per certo che il nucleo storico di POLITICAPRIMA si sia sempre attenuto a quanto scritto.
    Altro non so e neppure voglio sapere.

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    1. Evidentemente qualcuno ha scritto un articolo copiandolo più o meno integralmente da qualche testata giornalistica. Almeno, così mi è sembrato di capire.

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  3. 700 PAROLE SONO TROPPO POCHE, SPECIALMENTE PER CHI DEVE DIRE COSE CHE VOGLIONO ARGOMENTAZIONI ARTICOLATE

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  4. Scrivendo o parlando poco, si raggiungono tre obbiettivi importanti.
    Primo, si ascolta o si legge di più.Secondo, si è più simpatici agli altri. Terzo, il più importante, si scrivono o si dicono meno minchiate.

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  5. Finalmente il direttore ci ha comunicato le regole che devono essere rispettate quando si scrive in PoliticaPrima.
    La cosa è più importante di quello che sembra a prima vista.
    Come tutti sappiamo, in questo Blog non è mai stata applicata alcuna forma di censura, nemmeno si è mai usata l'accortezza di pubblicare un commento dopo che sia stato letto e approvato dall'Amministratore. Insomma...libertà totale e assoluta. Se fosse per me io abolirei i commenti anonimi, e per anonimo intendo non soltanto quelli firmati come anonimi ma anche quelli firmati con nomi propri senza il cognome, perchè, ad esempio, quando uno si firma Giuseppe o Giovanni non esce dall'anonimato in quanto i Giuseppe o i Giovanni sono migliaia e dunque non sono chiaramente identificabili. Abbiamo avuto, in un dibattito sulle parafarmacie, esilaranti commenti dove anonimo rispondeva ad altro anonimo e anonimo 2 rispondeva agli anonimi di prima.
    Io l'ho detto al Direttore, ma non mi ha dato retta. Ancora una cosa vorrei proporre al Direttore, cioè di non pubblicare un articolo al giorno, ma di limitare il numero ad un massimo di tre alla settimana. Questo per non impegnare troppo i lettori che hanno voglia di intervenire con i commenti ma non hanno il tempo necessario. Non si può tutte le sere impegnarsi per ore ad elaborare, scrivere e correggere i commenti, anche perchè, come giustamente dice il direttore, questa non è una testata giornalistica.
    Per il resto..lungaa e felice vita a PoliticaPrima.

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    1. Conoscendo il direttore, che non è uno che parla a vanvera, credo che questo articolo non sia stato scritto come un semplice memorandum, ma abbia avuto qualche ragione per farlo. Se si perde la genuinità e il gusto di esprimere il proprio pensiero, attingendo da fonti esterne che appartengono ad altri, non c'è motivo di frequentare un blog. Se può esservi qualche soddisfazione nell'esternare le proprie opinioni ed offrirle ad un dibattito pubblico, è proprio il gusto di verificare la condivisione o il dissenso su ciò che si pensa e si scrive. Ogni comportamento diverso è la negazione dello spirito che anima un luogo di confronto aperto, plurale e sempre più qualificato e, secondo me, costituisce un tradimento alla buona fede di chi con passione e dedizione, si è avvicinato a PoliticaPrima.

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    2. Egr. Nino Pepe..il tuo commento mi soddisfa in toto, spero che mi darai il consenso a parlarti in seconda persona. Sono d'accordo con te ad evitare di accettare commenti in anonimo, anche con la sola citazione del nome.

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  6. Sono felice di questa richiamo alle regole del blog da parte del Direttore. Evidentemente se ha sentito la necessità di ribadirle, avrà avuto sicuramente le sue ragioni. Personalmente preferisco le idee, le riflessioni e perfino gli sfoghi personali dei vari articolisti e commentatori, proprio per la loro genuinità, frutto dell'esperienza ed del sapere quotidiano dell'uomo della strada, alle fraudolenti cronache e narrazioni dei giornali, interamente accondiscendenti o addirittura assoggettati a burattinai di turno.

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  7. Bene, ricordare che ci sono regole per ogni iniziativa e' giusto e corretto. Nessuno può appropriarsi di idee, scritti o frasi di altri. Pertanto meglio la sintesi, ma propria.

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  8. Apprezzo molto questo intervento sulle regole che in ordinata successione vengono evidenziate anche graficamente e in neretto dal nostro direttore.
    PoliticaPrima è un blog intelligente, aperto a tutti indistintamente e assolutamente non di tendenza.
    Perché continui ad essere di qualità è necessario richiamare quelle regole che lo tengono in buona salute.
    “C'è sempre un tempo per ogni cosa”, e anche se non conosco il motivo delle precisazioni di oggi sicuramente almeno uno ce ne sarà; e poi penso che ogni tanto sia anche un bene fare qualche richiamo da parte di chi è responsanbile in prima persona di quanto scriviamo e commentiamo.
    Non si tratta di alcuna censura, non se ne sente l'odore; anzi darsi delle regole di partenza condivise è a garanzia di tutti e consente quella libertà di espressione a cui nessuno di noi vuole rinunciare.
    Le regole sono necessarie per fare una buona politica.
    Personalmente ringrazio il direttore Giangiuseppe Gattuso.

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  9. Dove nasce, dove risiede l'autenticità di una persona? Nelle cose che pensa, nelle cose che dice, nelle cose che scrive, forse si, se è capace di mettersi in gioco coi sentimenti, con le convinzioni, non con un copia incolla, non in questi casi.
    Quando esprime ed esterna la realtà del suo pensare, bello o brutto che sia, ma suo, esclusivamente suo, che viene fuori dal suo sentire, dal suo sapere, dal suo cercare di comprendere ciò che accade nel suo piccolo mondo e nel mondo da cui è circondato.
    Non c'è bisogno di paroloni, di editti, di strafalcioni, basta essere se stessi, basta far sgorgare le parole, così come vengono, il più sinceramente possibile, le falsità lasciamole agli altri, che non sono neanche tanto lontani, sono ovunque, nel posto di lavoro, nel bar dove vai a far colazione, e ancor più nella politica, che è il regno della mistificazione, della menzogna, del fango verso l'avversario politico, nell'informazione, nei media e nei giornali di parte, o al servizio del potente di turno, e noi quì ad ascoltare menzogne o inesattezze mirate alla negazione della verità, mentre ci propinano la verità che vogliono.
    Non si può restare indifferenti a questo stato di cose, abbiamo bisogno di una diversa mentalità, abbiamo bisogno di pretendere una moralità vera, reale e condivisibile da tutti e per tutti.
    Deve nascere dal basso, poichè dai centri del potere non si vuole che attecchisca, dobbiamo farlo noi, in primis e dobbiamo pretenderlo dai nostri rappresentanti, quando ci ridaranno il modo di poterli scegliere, ce la faremo, io voglio che ce la facciamo, serve l'impegno di tutti, non si deve avere paura di lottare per i propri diritti, inalienabili....mai.

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    1. Gisa, non immagini quanto mi piace il tuo modo di ragionare ed il tuo modo di concepire la vita. Apprezzo di te ogni parola, e condivido in toto il senso del tuo commento. Spesso ognuno si prodiga a cercare frasi belle e significative, ma la vera bellezza che sublima i nostri sentimenti è quando facciamo parlare il nostro animo. E’ lui che ti spinge a vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo e capire che hai solo una possibilità per vivere la tua vita affinchè qualunque cosa tu faccia, è magnifica. E’ la tua vita! anche se vissuta dietro uno specchio che ti riflette come una persona “brutta” ma che ha pure un'anima. Poi pian piano, voltarti e guardare tutto ciò che ti sta intorno che, che è la propria vita vista con i propri occhi che risplendono alla luce del proprio volto.

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    2. Grazie Franco per l'apprezzamento, non vi è nulla di più bello e gratificante dell'essere sinceramente consapevoli di se stessi, dei propri limiti e delle proprie possibilità, senza mai strafare, senza essere troppo negativi, con senso critico ma con gentilezza e tolleranza, questo è il mio modo di essere, dire ciò che penso e sento nel rispetto del sentire e del pensare di ogni altro essere umano....ti ringrazio moltissimo buona serata.

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  10. Per me PoliticaPrima rappresenta un laboratorio di idee e informazione ragionata in quanto analizza fatti di natura politica e culturale. L'analisi stimola, a chi conosce l'argomento, ad intervenire con commenti integrativi o critici ma liberi con la possibilità di pubblicarli per la regola democratica del blog. Quando si partecipa alla vita di un blog diventano importanti anche le botte e risposte nelle quali si possono cogliere diversi stati d'animo e tasselli di idee di un quadro politico più ampio che non sfugge a chi ama la politica, quella vera. Attraverso questo blog possiamo nutrire l'ambizione di stimolare gli altri a non essere indifferenti alla vita politica di questo paese. Questo può verificarsi se noi ne siamo convinti. (Questo è il testo del mio commento fatto sulla nota pubblicata dal direttore il 24 gennaio). In merito alle regole, per scrivere su PoliticaPrima, fissate con l'odierno articolo, le trovo corrette.

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  11. Bene, il direttore ha pubblicato delle regole che condivido. Penso anch'io che si riferisca a qualcosa che è successa, ma sicuramente non ne è implicato il sottoscritto, anche perché gli errori che faccio nei miei scritti, sono tutti miei. Ne rivendico il diritto d'autore. Nessuno mette la punteggiatura a caso come me. Buonanotte a tutti, anche a coloro che copiano.

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    1. Non è così Mario,mi dispiace deluderti,non sei il solo ci sono pure io.La foga e la premura mi fanno mettere la punteggiatura a modo mio.Sicuramente siamo autentici,molto passionali e originali!

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  12. Scrivere su questo blog, aiuta anche a migliorare i propri stili e la propria sintassi.

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  13. Bellissimo articolo da serio direttore di un Blog serio!Le regole e richiami ci vogliono.Penso che questo articolo,elegantemente ,tiri le orecchie a qualcuno.Non è importante saperlo,ma conoscendo la pazienza,la disponibilità,di Gattuso,leggo un pò di amarezza che non merita.Io ho trovato nel Blog un input a restare dentro la politica.Ho trovato informazione,cultura e un bellissimo e dialettico confronto.L'onestà intellettuale dei partecipanti è nell'attaccare le idee e mai la persona,nel citare le fonti. Oggi,con questo articolo,mi sento più tutelata e contenta di far parte di questo Blog e della serietà che dimostra. Vorrei fare di più ma è vero,come dice Nino Pepe,gli articoli sono tanti.Grazie al nostro articolista speciale e penso che il messaggio sia chiaro per tutti!

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  14. L'aspetto di questo blog che mi piace di più é la possibilità di confrontarsi, di esprimere le proprie idee. Sarebbe quindi inutile se si usassero opinioni altrui, verrebbe a mancare la giustificazione a scrivere. Comunque ha fatto bene il nostro Giangiuseppe a ricordarcelo. Condivido tutte le regole scritte, dalla prima all'ultima. Concordo anche con chi ha scritto che non è carino firmarsi come anonimo o con nomi che non riconducono alla reale identità di chi scrive. É giusto ed opportuno firmarsi con il proprio nome e cognome. Buona serata a tutti

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  15. Non so cosa è accaduto per spingere Giangiuseppe a scrivere questo articolo, ma conoscendo la sua pazienza devo dire che forse si è stancato di qualcosa.
    Per quello che mi riguarda posso solo ringraziarlo per avermi coinvolta alla lettura degli articoli e poi quasi spinta a scrivere qualche commento. Questo mi ha permesso di mettermi in gioco e di migliorare le mie conoscenze e come spesso mi diceva lui... di "togliermi qualche crosticina di ignoranza".
    Allora, trovo giusto che, vengano riportate nel blog le proprie opinioni e conoscenze che di certo sono arricchimenti per tutti coloro che le leggeranno.

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    1. Copiare le idee degli altri a che serve????..... Vuoto eri e vuoto rimani.

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    2. Carissima Piera il direttore Gattuso secondo me, ha voluto fare un'operazione di "profilassi" come adottata in medicina, prima che si manifesti la patologia. Nella peggiore delle ipotesi che vorrei escludere, è un modo garbato per rendere chiara la "via maestra".

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  16. Prima di muovere qualche passo nell'Agorà di PoliticaPrima, mi ero andato a leggere proprio le regole della casa e come si può notare non ci sono regole restrittive o di difficile comprensione. Si tratta di una piazza virtuale, palestra delle idee e dell'esposizione chiara e documentata, vuoi di esperienze personali da comunicare ad altri per ricavarne un opinione o consiglio, vuoi per la presa d'atto di eenti di publico interesse che meritano una più approfondita analisi e la competenza di molti. Non credo sia accaduto niente di particolare, ma ricordare ogni tanto le regole del vivere civile e del comunicare correttamente, non ha mai fatto male a nessuno.

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  17. Riteno che l'articolato di un confutare pro o contro non si misura a quantità di parole usate.... piuttosto al contenuto che queste veicolano. Come sempre succede il condizionamento è dovuto alla conoscenza ed all'esperienza di chi scrive. Non tutto è commentabile in modo succinto e "Sincretico" perchè si rischia di far comprendere a pochi e non hai molti che sconoscono la eziologia di alcuni termini.... Ovviamente dipende da ognuno di Noi essere attinenti al tema e quindi non sparare .... quello che qualche intervento ha chiosato con poca eleganza! - Ricordo a chi ha fatto tale commento che tutti non siamo all'altezza e quindi... è possibile che qualche min.... si possa scrivere! Esorterei costui, che ovviamente non ne scrive, di intervenire ed aggiustare il tiro delle min... altrui, altrimenti a che serve confrontarci ?!? Questa azione sarebbe meritoria ( corretio fraterna ) visto che potremo veicolare concetti, contenuti ed argomenti che forse altri ( scrivendo quelle min... ) non avrebbero mai potuto apprendere se l'esperto di turno non avrebbe avuto il pretesto di aggiustare il tiro di quelle MIN... ! Mi viene solo da ridere.... Cmq sia credo che non tutti hanno o abbiamo il dono di essere sincretici... alcuni sono molto analitici... gestire i nostri interventi con la consapevolezza che "IN MEDIO STAT VIRTUS" non è sempre possibile... mettere limite però dà l'opportunità - quando può essere possibile - di rendere i commenti più approcciabili e meno pallosi. ( Per intenderci come questo mio ... ma non credo che con ciò abbia scritto "minc"... Buon Divertimento, visto che ritengo tutto questo un buon metodo per ascoltare più voci su uno stesso argomento e più soluzioni! Bisogna essere convinti che non siamo solo noi a possedere la verità... se facciamo parlare gli altri faremo due cose positive... credo che qualcuno l'abbia capito quale sono queste due cose: Buona Comunicazione con Dialogo efficace e quindi Buona lettura!

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  18. Ripassare non fa mai male. Io prometto solennemente di impegnarmi a non generalizzare.

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  19. Condivido parola per parola l'articolo di Giangiuseppe che riguarda l'onestå intellettuale...

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  20. IPSE DIXIT
    Caro direttore, ho appena letto il suo servizio, ma sarebbe più opportuno definirlo un vademecum per coloro che vogliono cimentarsi sul blog di “Politicaprima”. Ritengo un dovere complimentarmi con te, oltre che apprezzare il tuo impegno nel rendere noto ad autori e collaboratori la via maestra da seguire per una buona condotta di onestà intellettuale. Un gesto pregevole il tuo, volto alla tutela dell’integrità e della serietà di un blog autonomo che non intende accodarsi ai servi della grande comunicazione. E’ giusto che l’abbia fatto tu, diceva Seneca, una delle figure più eminenti della letteratura latina: Alium silere quod voles, primus sile (Ciò che vuoi che un altro taccia, tacilo tu per primo). Io stesso sono spesso una vittima nel campo della poesia, e sui servizi di opinione che ho sempre espresso su quotidiani e mensili della mia regione. Mi irrita tantissimo vedere pubblicato un mio pensiero o delle emozioni che appartengono solo ai miei sentimenti. Nel campo dell’informazione e del giornalismo puro, fare uso di opinioni e concetti altrui, deve seguire la fonte a cui è stata attinta la notizia. In particolar modo, ed è il caso di “Politicaprima”, quando si tratta di siti o blog che non costituiscono testate editoriali online è possibile far uso di quanto previsto dalla legge cioè il diritto di corta citazione. Ovviamente è necessario citare il titolo dell’opera, il nome dell’autore e dell’editore. Faccio una mia personale osservazione, se ci sono questi “Amanuensi” che intendono darsi solo visibilità, non provano un po’ di vergogna nel ricevere anche i complimenti nei commenti che seguono? Che dire direttore oltre a ringraziarti dell’iniziativa, hai anche evitato che …..”Nomina sunt odiosa”.

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  21. Conoscendo il suo garbo,la sua trasparenza,l’acume politico,la sua passione e il rispetto verso le idee di coloro che scrivono in questo blog,penso che l nostro direttore sia davvero incavolato e che sia successa qualcosa di poco piacevole,notata da lui stesso o da qualcuno che gliel’abbia fatto notare,E con molto garbo ed educazione ci sta dicendo che “copiando e incollando”pensieri,riflessioni,articoli che non sono farina del nostro sacco ma dl saccone altrui,veniamo meno allo spirito del blog che si prefigge un confronto aperto e leale fra le diverse posizioni non solo politiche ma anche sociali etiche e tanto altro…cosa che distingue questo blog da tanti altri,per correttezza,trasparenza e passionalità verbale.Ora, diremo tutti la nostra e diremo che condividiamo quello che ci manda a dire Giangiuseppe….ma non basta….bisogna passarsi la mano sulla coscienza e non autoassolversi a tutti i costi,,,,qualcuno ha fatto ciò che Giangiuseppe velatamente ma non troppo sottolinea…allora, che si vada avanti, onorando questa pagina e soltanto quando si ha veramente qualcosa da dire …che parta dalla nostra mente e dal nostro cuore..guai a non essere così,perché,come si vede,la verità,anche in questo caso ,viene a galla….meglio fare un mediocre commento ma che esprima davvero ciò che s pensa e non fare poi queste figuracce…

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  22. Come si fa a non essere d'accordo?

    Il brutto vezzo di copiare scritti altrui e presentarli come propri credo sia uno dei tanti brutti prodotti della cultura dell'apparire, costi quel che costi.
    La cultura dell'apparire è un aspetto del far finta di sapere.

    Chissà perché ci sono persone che si sentono in dovere di intervenire su tutto, ma senza fare la fatica di documentarsi su ciò di cui discutono.
    E' una abitudine di tanti politici; ieri ne ho avuto due prove lampanti con Fioroni e Passera, per esempio.

    "Se non si conoscono i termini fondamentali di un problema, per non essersi informati sul suo stato attuale e decorso storico, non si potranno che dire sciocchezze; e le sciocchezze, come tutti sanno, non aiutano a risolvere i problemi."
    Questa è una citazione; qualcuno sa dirmi chi è l'autore?
    Attenzione; dovete scoprirlo voi. Al massimo vi offrirò degli aiuti :-)

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    1. "La cultura dell'apparire è un aspetto del far finta di sapere".
      Bellissima frase.

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    2. Io spero che non ci siano "copiaincollatori", scusate il termine non ancora parte ufficiale del nuovo lessico, ma se c'è qualcuno, credo che abbia appreso la lezione di Giangiuseppe.

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  23. Scrivere su questo blog, che sia un articolo o un commento è un modo di esternare i pensieri che fanno parte della personalità, della cultura e del gusto personale, al di la del colore politico, rispettando e considerando l'altrui pensiero, e mettendo in pratica determinate regole, come ha ricordato il Direttore, con garbo, ma dettate da una sicura motivazione. Partecipare, confrontarsi con senso critico e democratico su politicaprima è un occasione per arricchirsi con leggerezza di pensiero, avvicinandosi a quella politica che oggi provoca malcontento e disapprovazione.

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  24. Condivido il pensiero del Direttore su come usare PoliticaPrima, e francamente mi meraviglia pensare che si possa scrivere sul Blog, utilizzando testi o frasi già scritte da altri autori, mi chiedo perché?
    Che vantaggio posso avere nell'utilizzare parole di altri su argomenti sui quali sto scrivendo qualcosa a mio nome? Essere o apparire migliore? Non credo proprio, anche perché ognuno di noi quando scrive è come se apponesse la propria firma, perché con il tempo ognuno di noi che scrive abitualmente viene riconosciuto anche se non mette il proprio nome, così come viene riconosciuto un pittore o un musicista.
    Io amo dipingere, e qualche volta ho preso degli spunti da altre opere che mi hanno dato ispirazione, ma la pennellata, i colori, lo stile, sono miei, non possono essere sostituiti, ho pure copiato un quadro del Caravaggio, ma non per questo sono diventato famoso... sono rimasto tale e quale, per questo credo che copiare da altri testi sia inutile.

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  25. Ho già commentato l'articolo ma ribadisco alcuni punti. Ultimamente ho notato, pure io, che le repliche sono troppo lunghe; Che talvolta diventa un dialogo a due che si rispondono e contro rispondono. Ribadisco che le idee sono criticabili ma non le persone. Se il commento non si ritiene adeguato, sarà il direttore, in generale a intervenire. Dire che molti commentatori, non si leggono nemmeno l'articolo, non mi sembra una critica accettabile. Meno si scrive è meglio è. Ci si deve limitare, come dice Giangiuseppe ad una breve replica. Le idee non sono sempre condivisibili ma tutte meritano rispetto. Non ci sono partiti con verità assolute e soluzioni che ci soddisfano, dunque nessuno si può imporre. Limitiamoci a dire la nostra opinione pro o contro, senza imporre. Almeno noi possiamo essere democratici. Grazie Giangiuseppe delle aggiunzioni alle regole, mi sembrano proprio importantissime e dovute da uno stimato direttore.

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    1. Caro direttore con il mio commento già fatto titolato "Ipse dixit" ho condiviso appieno il tuo vademecum per chi vuol esrimere liberamente le proprie idee su questo blog. Sono anche d'accordo con la signora Marisa Bignardelli quando afferma che il senso delle parole deve riguardare il commento e non la persona. Ho solo qualche perplessità su quanto afferma la Bignardelli ed anche da te, di essere più concisi. Il problema di essere prolissi spesso cade nella molteplicità degli argomenti trattati dal servizio. Ciò che più apprezzo in queste tue nuove regole è l'abuso sistematico di notizie già riportate in alcuni organi di informazione. Io ..caro Direttore sono per un blog originale in tutto: nelle idee, nel modo di scrivere, ma soprattutto l'utilizzo di nuovi modi ed analisi di concepire la politica.

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  26. Manco alcuni giorni da FB e trovo un "rimbrotto" del direttore. Dai commenti ho capito di cosa si tratta. Io ho imparato su blog ad essere stringato e possibilmente piacevole. Così vorrei che fossero gli altri commentatori a meno che l'articolo non si presti a dei necessari chiarimenti. Salvete compagni ed amici.

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  27. Ma cosa vorrebbe dire questa frase "Anche se il blog lo consente, la forma anonima non è di norma accettata."?
    E se metto un nome e cognome di fantasia spacciandolo per vero, cosa cambia?
    Semmai bisogna dire che i commenti anonimi non sono accetti se offensivi, quello si. Per il resto, pretendere nome e cognome in un sito dove sono dubbie le capacità certificative, mi sembra grottesco.
    Se non volete gli anonimi, fate come altre siti, rendete obbligatoria la registrazione.
    E' il contenuto che rileva, non il nome e cognome di chi scrive che, ripeto, potrebbe essere spacciato per vero pur non essendolo.

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    1. "Pretendere nome e cognome in un sito dove sono dubbie le capacità certificative, mi sembra grottesco". E perchè mai? È così strano esprimere le proprie convinzioni con il proprio nome e cognome, come in questo caso? Che timore si può avere per non farlo, mentre si argomenta sul fatto che si può mettere un nome di fantasia dato che, per scelta, non è obbligatoria la registrazione.
      E proprio perchè è il "contenuto che rileva", quale può essere la motivazione di trincerarsi dietro uno pseudonimo?
      Un caro saluto e buona PoliticaPrima.

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