venerdì 20 novembre 2015

L’IPOCRISIA DEGLI OCCIDENTALI, LE LOBBY DEL PETROLIO E DELLE ARMI

1414779389937.jpg--di Giovanni Caianiello - Le ciniche lobby del petrolio e soprattutto delle armi, non conoscono ostacoli. In ballo ci sono interessi enormi.

L'occidente ipocrita fa affari con terroristi finanziandoli e poi tenta di far passare gli attentati come una guerra di religione. I terroristi indottrinati e drogati con il captagon, la “pillola sintetica dell'orrore", molto diffusa tra i jihadisti dell'Isis, capace di indurre coraggio, insensibilità al dolore ed induzione al suicidio, sono pronte da tempo all’azione.

CaptagonMa quello che è gravissimo, è che i maestri ignavi e collusi dell'informazione, amplificano la tesi idiota della religione, e fra di loro anche tantissimi politici ignoranti se non addirittura in mala fede. Mentre è un dato di fatto conosciuto che, chi finanzia ed arma direttamente l'ISIS sono il Quatar, Arabia Saudita, Emirati e Turchia che tra l'altro compra da loro pure il petrolio.

AssadQuesti paesi sono stretti alleati degli Usa in quell’area, e per stessa ammissione di Obama, il suo governo, come già faceva quello di Bush, finanzia ufficialmente i cosiddetti "ribelli" siriani che si oppongono ad Assad, i quali, a loro volta combattono proprio a fianco del Califfato.

Gli Stati Uniti, presero l’iniziativa di inserire autonomamente la Siria nell'elenco delle organizzazioni terroristiche, perché? Che interessi avevano di mettere al bando un paese con un governo democraticamente eletto dai cittadini? Non sarà per caso che la Siria avesse negato l’accesso a quel paese delle banche Rothshild? O perché aveva deciso di restare dalla parte della Russia, o ancora, perché non commercializzava il proprio petrolio in dollari ed era ed è, uno dei pochi paesi a non aver alcun debito nei confronti del FMI e quindi non ricattabile?

Il sospetto c’è ed è forte. Molti apparati ben organizzati lavorano per far passare questi fatti come complottistici o da prendere con le pinze, ma i fatti sono fatti e quindi non soggetti ad opinioni di sorta.

vladimir-putinEcco perché Putin, quando al tavolo della riunione del G20, qualche giorno fa, ha pubblicamente dichiarato che anche fra i presenti seduti a quel tavolo, c'erano finanziatori dell'ISIS, nessuno ha obiettato, accusando il colpo. Ricordiamoci anche che al Quatar, agli Emirati e all’Arabia Saudita, le armi gliele vendiamo noi italiani ed il nostro governo ne è vergognoso complice. Proprio in questi giorni, Renzi è andato a baciare i sandali al Califfo della "democratica" islamica dell’Arabia Saudita, per vendere 28 caccia bombardieri, dove si crocifigge in piazza un ragazzo, per aver criticato il capo del governo.

Ecco l'ipocrisia occidentale, li armiamo e poi giustifichiamo i loro attentati come estremismo religioso. Cioè, mentre si attenta alla vita dei cittadini francesi, Russi, del Mali e chissà quali altri ancora, l’Italia fornisce le armi a quelli che verranno a compiere attentati in casa nostra. Bella mossa, un affare! Ma provando a ragionare con la nostra testa, proviamo a chiederci invece, cosa c'è dietro questa ipocrisia, e quali sono i reali interessi che muovono i burattini della politica, che in tv dichiarano guerra a quelli con i quali invece fanno affari d'oro, e avremo le risposte.

cover1030x615-47Ma il sospetto più forte è che questi attentati, siano funzionali ad istillare nella pubblica opinione un sentimento di astio e vendetta tala da giustificare un’azione militare. Altrimenti perché dopo i 130 morti parigini di venerdì 13 novembre, tutto l’occidente è diventato improvvisamente francese. Minuti di silenzio, la marsigliese cantata nelle piazze europee e durante le partite, i profili sui social colorati della bandiera transalpina, mentre la stessa cosa, non è successo per le vittime russe dell’aereo fatto scoppiare sui cieli del Sinai. E le donne e bambini di tutte le età che stanno morendo sotto i bombardamenti francesi di Al-Raqqa di cui nessuno parla non hanno diritto alla pietà europea?

Terrore MaliCi sono forse morti più morti di altri o perché le coscienze da scuotere sono quelle di cui è necessario avere il consenso? In fondo è a loro che fra poco verrà richiesto la limitazione delle libertà personali e il consenso per provvedimenti d’emergenza. Nell’interesse di chi? Dei cittadini? Ne dubito. È di oggi l’ennesimo attentato, in Mali, paese con una forte presenza francese. Almeno 21 vittime. La strategia del terrore su larga scala è iniziata e non credo cesserà a breve.

Ma esiste il modo per combattere l’ISIS?

I paesi occidentali, oltre a finanziare direttamente ed indirettamente il Califfato, ora si ritrovano la patata bollente nelle mani di fronte alla pubblica opinione. Gli Usa palleggiano stando alla finestra, mentre i francesi compiono violenti rappresaglie senza capire che è proprio quello che hanno programmato e vogliono gli attentatori. Ogni bomba in un centro abitato come quello di Al-Raqqa, provoca nuova rabbia, odio e migliaia di nuovi proseliti, fra quelli che sotto il fuoco perdono intere famiglie, uomini donne e bambini. Una strategia che invece di indebolire, rischia di rafforzare il Califfato.

La vera ed unica soluzione quindi, è l’immediata cessazione dei finanziamenti, la sottrazione dei pozzi di petrolio sfruttati come fonte di finanziamento, ma soprattutto la vendita delle armi e munizioni da parte dell’occidente, Italia in primis, con le quali seminano il terrore in giro per il mondo.

Terrorismo-nuove-minacce-dell-Isis-Conquisteremo-Roma-e-spezzeremo-le-croci--358026627ea4c17db175e20c410595f3Ecco, sono queste le armi più potenti che l’occidente possiede per debellare in poco tempo le velleità future del Califfo Abu Bakr al-Baghdadi e il suo esercito. Ma è proprio questo che vuole l’ipocrita Europa? Ed i cittadini ne prenderanno coscienza? Chissà, ma nel frattempo, almeno smettiamola di parlare di guerra di religione, che non c'entra per nulla.

Giovanni CaianielloGiovanni Caianiello
20 Novembre 2015

24 commenti:

  1. Ottimo come sempre Giovanni, un articolo di una chiarezza adamantina, con tutte le carte in regola, per spiegare la vera ragione di questa che è una guerra a tutti gli effetti.
    E non è certamente una tesi complottistica, sono informazioni verificate, le parole di Putin al G20 sono state altrettanto chiare, anche se non se ne è vista traccia o solo di passaggio, nei tigi e sui giornali.
    Cosa possiamo fare noi, cittadini tenuti quasi all'oscuro, intontiti come siamo dalle chiacchiere su ogni fatto che accade, dalle emergenze, dai decreti sulla sicurezza, dall'allarmismo che seppur a parole smentito, viene creato ad arte per inpedirci di vedere le libertà che ci verrano tolte o dimezzate, ha ragione Giovanni, l'unico modo di combattere il terrorismo è smettere di armarli, smettere di vendere armi, di comprare petrolio da chi li finanzia, e soprattutto dire la verità alla gente, alle persone, non imbrogliarli su una fantomatica guerra di religione, lo sanno anche i sassi che le guerre tutto sono fuorchè religiose, lo sa anche un bambino che le guerre sono affari, sono danaro, sono potere d'acquisto e chi più vende più guadagna, e chi ne fa le spese, chi muore è sempre l'ultimo nlla scala gerarchina di ogni paese.
    Piangiamo pure i morti, ma prendiamo anche coscienza che se ad usare il mitra, le bombe sono stati degli esaltati, degli indottrinati, per lo più drogati, a mettere loro in mano le armi sono stati altri, le azioni di altri, di cui ormai si sanno i nomi e i cognomi e per combatterli non si ha bisogno di proclamare guerre, che colpiscono sempre i più deboli, come ha fatto la Francia che ha bombardato città, piene di gente comune, donne, bambini, non è così che si può sconfiggere il terrorismo. così lo si alimenta e basta..smettiamola di bendarci gli occhi e tapparci gli occhi alla verità, smettiamo di vedere e sentire quello che ci propinano per impaurirci, e aggiogarci ai loro sporchi, si sporchi affari...diciamo basta.

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  2. Molto bello l'articolo di Caianello, che induce a riflettere ed anche molto, sulla machiavellica, macabra tragicommedia di cui l'Europa è vittima ed artefice! Un balletto di burattini e burattinai, assurdi e crudeli, giochi di potere violenti dove anche il commercio di droga la fa da padrona... per esaltare la violenza più becera e schifosa! Si uccide e si massacra peggio che tra belve nella giungla. Siamo invischiati in un ginepraio politico, anche a causa della palese ipocrisia europea, i cui stati, l'Italia in primis, fornisce armi a questi pazzi assassini... e continua questo macabro girotondo di uomini vittime e carnefici, dove non si capisce più chi siano le vittime e chi i carnefici... e che stanno portando il mondo, speriamo di no, in fondo al baratro.

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  3. Condividio in pieno questo passaggio dell'articolo di Caianiello. "La vera ed unica soluzione quindi, è l’immediata cessazione dei finanziamenti, la sottrazione dei pozzi di petrolio sfruttati come fonte di finanziamento, ma soprattutto la vendita delle armi e munizioni da parte dell’occidente, Italia in primis, con le quali seminano il terrore in giro per il mondo."

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  4. Questi politicanti odierni sono senza pudore. Fanno affari strepitosi vendendo armi e poi fanno i coccodrilli sulle vittime, ma solo quelle francesi, tutte le altre non le considerano affatto, anzi sperano che la guerra si protragga per continuare a vendere armi. Ora addirittura appoggiano la Francia che da giorni bombarda la Siria, senza affatto preoccuparsi che i terroristi dell'isis sono in tutto il medio oriente, che si formano.in Turchia e anche in Europa visto la cellula di Bruxelles! Falsi ignobili e sfruttatori di esistenze umane.

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  5. L'analisi dell'articolo di Giovanni Caianiello solleva il velo, già trasparente, sui rapporti che intercorrono fra stati. Sappiamo che prevalgono gli interessi delle potenze economiche che riescono a condizionare l'azione dei governi. Le lobby del petrolio e delle armi condizionano le relazioni del mondo intero. Volendo seguire la logica dell'articolo, viene fuori l'impossibilità di trovare una strategia per eliminare un fenomeno negativo, quale il terrorismo attuale.Assistiamo, quasi giornalmente, a scenari che vede l'esodo di migliaia di persone da zone dove il massacro dei diversi è una azione costante. Nel mondo, così detto civile, si dibatte sul come o, non accogliere gli emigranti sovrapponendo argomenti umanitari a espressioni razziste. Intanto, sulla gente inerme, si abbatte l'assalto terroristico e, nel caso francese è scattata la risposta con la vendetta dei bombardamenti che seminano altre vittime innocenti. Dilaga l'opinione di semplificazione che demonizza tutto l'islam malgrado i primi nemici dei terroristi dell'Isis siano gli stessi mussulmani. Più leggo e più ascolto argomenti che trattano il fenomeno di questo terrorismo meno riesco a capire con quali interventi possa essere debellato. Se: a) chi uccide, lo fa in nome di Allah; b) chi traffica petrolio ed armi, lo fa in nome del profitto, il loro dio. Mi domando quali e quanti governi hanno, in questo momento, il senso morale di unirsi in una causa comune per combattere contro il terrorismo, le dittature e le speculazione finanziarie che li foraggiano. Il Papa Francesco ha detto: " MALEDETTI COLORO CHE OPERANO PER LA GUERRA E LE ARMI ". Io da semplice osservatore aggiungo: "Tutti quei governi che lo permettono, sono immorali ".

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    1. Peccato che secondo Al Jazeera, la CNN araba, l'80% dei musulmani sono per l'Isis.

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    2. Vero Pino Granata, peccato che Al Jazeera sia il megafono dell'ISIS visto che il suo proprietario è al-Thani
      Hamad bin Khalifa Al Thani, già Emiro del Quatar dal 1995 al 2013, Quatar è uno dei principali finanziatori del Califfato, oltre che fornitore di armi che acquista dall'Italia.

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    3. Vero Pino Granata, peccato che Al Jazeera sia il megafono dell'ISIS visto che il suo proprietario è al-Thani
      Hamad bin Khalifa Al Thani, già Emiro del Quatar dal 1995 al 2013, Quatar è uno dei principali finanziatori del Califfato, oltre che fornitore di armi che acquista dall'Italia.

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  6. Vogliamo dirlo forte e chiaro che nessuno per nessuna ragione può ammazzare impunemente cittadini ignari e inermi ? Vogliamo dirlo forte e chiaro che alla guerra si risponde con la guerra ? Vogliamo dirlo forte e chiaro che il terrore che semina l'Isis è un atto di guerra contro l'umanità e che, per questo, bisogna annientare l'Isis con tutti i mezzi di guerra, nessuno escluso , prima che l'Isis annienti noi? O no?

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    1. Ancora una volta dico NO. È quello che sperano. Attirarci nella loro follia. Combattere, opporsi ma con le "armi" adeguate al caso. Sganciare bombe è come voler fermare le formiche con la fionda.

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  7. SMETTIAMOLA COL PACIFISMO D'ACCATTO
    Il problema del commercio delle armi richiede un approccio politico multilaterale, non unilaterale. In ogni caso, non sono le armi che fanno la guerra, ma gli interessi dei contendenti e gli schieramenti che vi si formano intorno.

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  8. Quindi non è vero che durante il minuto di silenzio per le vittime di Parigi a Istanbul i musulmani turchi si sono messi a gridare Allah Akbar? Non è vero che a Parigi mentre sparavano all'impazzata gridavano Allah Akbar.

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  9. ...terribile quello che è successo A PARIGI... un senso di rabbia e sgomento davanti alla nostra fragilità, davanti alla violenza e all'odio... togliere la vita ad innocenti è il più grande peccato di arroganza, presunzione, assenza di valori e di qualsiasi eticità che si volesse condurre a un credo o una fede... sono comunque d'accordo su ciò che scrive l'autore dell'articolo... quanta ipocrisia, quante manipolazioni delle informazioni per far credere che questa "guerra" sia causata dall'ingiustificata follia dei Musulmani quando sappiamo di avere grosse responsabilità in questa tragedia e non riconoscerlo ci porterà altro odio, altri attentati, altre guerre....dal 1992 vengono bombardati quei paesi e ancora bombardiamo....e ancora pensiamo di portare pace e democrazia in paesi che non hanno mai chiesto la nostra ingerenza....esportiamo morte invece di pace e libertà...ci vogliono ferme risposte culturali e non bombe....tanto, anche sconfitta. l'Isis. altre Isis risorgeranno come reazioni di popoli che cercano un'identità, un'appartenenza a radici che non hanno, perché gli sono state frantumate

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  10. Un grande passo verso il non finanziamento di questi criminali consistenella riduzione di consumo di vettori energetici fossili, specialmente del petrolio, ma anche del carbone e dell'uranio. Dobbiamo sapere che sosteniamo i terroristi proprio col nostro consumo d'energia di fonti fosili. La svolta energetica, dal fosile , compreso il nucleare, verso le energie rinnovabili, in casa propria, sarebbe un'ottimo passo verso un mondo più pacifico,oltre ad essere un miglioramento della qualità di vita in tutte le città . Pensiamoci , prima di girare la chiave di contatto della nostra auto.

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  11. Giovanni condivido tutto quello che hai scritto! leggo i tuoi articoli e i tuoi pensieri incantata dalla tua intelligenza e onestà intellettuale. Il tuo modo di scrivere semplice e scorrevole spiega le cose in modo comprensibile per tutti. Faccio e farò sempre tesoro di ciò che leggo da te e grazie!

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    1. Grazie Stefania, troppo buona. Ma il mio pensiero è: che meriti ci possono essere riportare semplicemente i fatti?

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    2. Grazie Stefania, troppo buona. Ma il mio pensiero è: che meriti ci possono essere riportare semplicemente i fatti?

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  12. Il momento è propizio. Il popolo finalmente sta prendendo coscienza dell'inganno che e' stato da sempre perpetrato ai suoi danni e nei confronti dell'umanità tutta. Si strappi finalmente la maschera dai visi immondi di questi potenti faccendieri, li si denudi affinché appaia il loro stolido perbenismo e la loro esiziale natura.L'esposizione lucida di Giovanni ci ha dato un dettagliato resoconto di quello che sta avvenendo in questo momento nel mondo. Molti di noi già sapevano, intuivano che, al di là della nostra normale esistenza, al di là di un mondo gestito da un'umanità gioiosa o sofferente, laboriosa o sfaccendata, sobria od edonistica.... esisteva un'infida congrega pregna d'ipocrisia, egoismo e scelleratezza. Gli abilissimi burattinai sfruttano vaste zone del mondo,specialmente quelle sottosviluppate, inventando o fomentando subdoli pretesti nazionalistici o religiosi per darli in pasto soprattutto a quella piccola borghesia che vive nella sua quieta e discreta agiatezza.Detto ciò, non possiamo non tener conto della gravissima situazione attuale: i burattini sono sparsi per il mondo pronti a colpire.La soluzione va cercata nell'immediatezza eliminando il pericolo di questo barbaro jihadismo: le divergenze fra le nazioni devono cessare ed Abu Bakr al-Baghdadi ed il suo sceiccato devono scomparire. Quella importante e risolutiva va cercata, come anche tu dici, nella presa di coscienza del popolo e dell'azione di proselitismo della sua parte più intelligente ed attiva. Esso, il popolo deve farsi rappresentare da persone integre, lontane dal mondo degli affari e degli affaristi, pressando con ogni mezzo consono i propri Governi. È angosciante pensare che il mondo debba continuare ad essere gestito da un nugolo di persone senza scrupoli che ha posto un freno alla naturale evoluzione della nostra civiltà: dall'Umanesimo e Rinascimento al Socialismo democratico passando attraverso l'Eta' dei Lumi.

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  13. In pochi giorni siamo piombati nell'incubo. Terminata l'epoca della guerra fredda pensavamo di poter stare tranquilli,
    Invece si è materializzato un pericolo molto più oscuro e preoccupante. Approfondendo un po' dai giornali ho letto che esistono tantissimi movimenti terroristi della stessa matrice sia in medio oriente sia in Africa sub-sahariana. Movimenti che operano indipendentemente gli uni dagli altri ma con gli stessi obiettivi: colpire il mondo occidentale. In questi giorni nel blog si è discusso molto sulle cause di questo orrendo fenomeno e siamo stati abbastanza concordi a individuare errori storici commessi dai paesi occidentali sia in medio oriente che in Africa durante l'epoca del colonialismo. Indietro purtroppo non si torna. Bisogna cercare una soluzione nel presente, senza provocare altre morti innocenti. Come si legge nell'articolo smettiamo di vendere armi. Chiudiamo i rubinetti dei finanziamenti indiretti.Non condivido l'ipotesi che l'America e il mondo occidentale hanno creato l'isis a cui venderebbero armi. Sicuramente occorre bloccare la vendita delle armi e armamenti a tutti i livelli. Nell'area sub-sahariana i ribelli e i gruppi terroristici si sono impossessati delle armi dopo la caduta di Gheddafi, destituzione che é stata una tragedia perché pur essendo un dittatore teneva fermamente in saldo quell'area. Sono convinta che la democrazia non si esporta e non si impone: ogni popolo ha i suoi tempi e i suoi processi storici da fare. La carica d'odio che si è sprigionata contro la Francia parte da quelle vicende e dalle politiche colonialiste fatte nei secoli scorsi. Lavoriamo per la pace e la tolleranza, é l'unica strada percorribile. Smettiamola di bombardare , aumentiamo i controlli e collaboriamo per scambiarci informazioni fra gli stati, ma smettiamo di colpire i civili innocenti. Dalle bombe nasce ulteriore odio

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  14. Gentile Signora Antonella Albertini, il fatto che lei non condivida "l'ipotesi che l'America e il mondo occidentale hanno creato l'isis a cui venderebbero armi" pensiero rispettabilissimo, ma ahimè, devo deluderla, purtroppo i fatti stanno diversamente. Infatti, è stato proprio il governo Bush ha creare ed armare l'ISIS oltre ad armare e finanziare i ribelli siriani che combattono a fianco del Califfato.Gli atti ufficiali del Congresso lo testimoniano, dichiarato più volte dallo stesso Obama, dalla Clinton ed altri, ma se crede può ascoltarlo anche dalla viva voce del Senatore americano Rand Paul nel video che segue in questo link: https://www.youtube.com/watch?v=25monlkMGao

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  15. Bell'argomento... tutti a tingersi la foto dei colori francesi... ma poi.... A dopo..molti falsi...troppi

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  16. A volte mi stupisco che ci si possa stupire ...il mondo è andato avanti sempre così purtroppo, gli interessi sono prevalsi sempre sopra le vite umane ...in questa verità si costruiscono tante verità (a volte vere verità e a volte false verità) ...l'altro giorno vedevo girare sui Social una foto con tanti bambini sistemati uno a fianco all'altro e venivano indicati come vittime dei bombardamenti francesi, quello che mi stupiva era che quei bambini non avevano segni provocati da violenti bombardamenti ...mi fermo qui perché non avrei mie verità da raccontare salvo che condividere il fatto che le armi non andrebbero vendute e aggiungerei neanche costruite pur consapevole che questo non fa parte del genere umano ed inoltre che quello che succede in Francia ed in qualsiasi paese occidentale può essere filmato e raccontato da più giornalisti e da più testate giornalistiche quasi sempre mentre quello che succede in altre parti del mondo non sempre, anzi quasi mai può essere documentato e raccontato!!!

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  17. È un articolo complesso ma semplice per chi non capisce un tubo di politica estera e rapporti internazionali. Le soluzioni proposte dell'autore mi sembrano ragionevoli e sono dai più condivise. Non è una guerra religiosa è un modo per sottrarsi alla subordinazione occidentale. Però ci convincono che si tratti di questione religiosa. Mi spiace per i veri innocenti tanto musulmani quanto cattolici e per tutti quanti noi che siamo a rischio ogni giorno, travolti dalla miserabile ossessione del potere e della sopraffazione umana.

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  18. Credo che i recenti gravissimi fatti di sangue hanno fatto emergere in tutta la loro evidente contraddittorietà le politiche ipocrite di tanti, troppi, paesi del cosiddetto mondo occidentale. Che hanno lucrato e lucrano sui disastri di popoli interi facendo affari con le armi e lo sfruttamento delle risorse energetiche. Giovanni, in questo, è molto preciso e ferrato, e credo proprio che contribuisca a ristabilire qualche verità nascosta. C'è tanta strada da fare e troppi interessi sporchi per un cambiamento di rotta. Come sempre i cittadini possono fare poco, possono però far sentire la loro voce in tutti i modi possibili così da spingere chi "governa" a modificare i punti di vista. L'Italia ha un ruolo importante nello scacchiere mediterraneo, ma ci vuole coraggio e convinzione per svolgerlo. Dobbiamo sempre sperare

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