martedì 27 ottobre 2015

IL PORCO IN ROCCHIO, L'OMS DICE NO. BIPEDI E QUADRUPEDI SOGNANO L'AMMINISTIA.

No carne lavoratadi Giovanni Caianiello - L'Organizzazione Mondiale della Sanità, dichiara ufficialmente che gli insaccati dì carne e quella rossa in particolare, se lavorata, provocano il cancro.

CancerUna posizione difficile e sicuramente sofferta quella assunta dall'OMS, considerate anche le forti ed inevitabili pressioni contrarie delle multinazionali del settore, che dopo la notizia, hanno cominciato a sovvenzionare interviste di parte, in cui illustri professori apparentemente indipendenti, sui giornali ed in tv, dichiarano l'esatto contrario.

umberto-veronesiMa qual è la verità? Il Prof. Umberto Veronesi, eminente oncologo di fama mondiale, sostiene da tempo la tesi dell'OMS, assieme ad altri non meno titolati di lui, quindi, dove starebbe la novità di cui tutti parlano oggi? Chi è convinto, a torto, che il genere umano sia nato carnivoro od onnivoro, anche se solo per comodità o per piacere del proprio gusto alimentare, continuerà comunque a mangiare carne, senza porsi ulteriori domande "scomode".

Caruso vegetarianoIo, per esempio, preferisco "sentire" la questione, unicamente sul piano etico e sulla diversa personale considerazione e sensibilità di cui è capace l'uomo verso gli animali. Da bambino, mi capitava spesso di vivere in campagna, dove era normale tenere molte specie di animali e con i quali dividevo giochi e le lunghe giornate estive.

Maialino caprettaPer me erano al mio pari, degli esseri viventi ed ero bel lungi dall'immaginarli come cibo. Un giorno, ahimè, ebbi invece a scoprire nel mio piatto, proprio uno dei miei compagni di gioco. Fu terribile, un vero choc per me. Da quel giorno, non ho mai più mangiato carne. Sono trascorsi da allora tantissimi anni, durante i quali, il mio rispetto e considerazione per gli animali ed i loro sentimenti, non ha fatto altro che crescere e convincermi di aver fatto la scelta giusta.

salsicceMa mentre per me, prendere coscienza che gli hamburger, le salsicce e le fettine, non crescono sugli alberi, ma sono parti di esseri viventi, indifesi, innocenti, sensibili e capaci di sentimenti, è stata una grande conquista sul piano umano, comprendo che per altri, il dover rinunciare a questo genere di alimento verrebbe vissuto invece, come una forte perdita sul piano del gusto e della comodità di alimentazione, per cui non condanno nessuno che la pensi diversamente.

Carni macellateCredo che però, al di là delle considerazioni etiche, l'OMS ci invita a riflettere sul fatto che nutrirsi di carne non appartiene per natura, al genere umano, poiché l'uomo non nasce né carnivoro, né onnivoro ma frugivoro. Infatti, ha cominciato a nutrirsi di animali solo quando ha imparato a costruirsi le armi per ucciderli, visto che per costituzione fisica non possedeva né artigli, né una dentatura idonea, supposto che ogni dentatura, nel mondo animale, corrisponde ad un particolare regime alimentare e ad una particolare organizzazione dell’apparato digerente. Ed è proprio nell'apparato digerente che secondo l'OMS, si sviluppano principalmente le formazioni cancerogene.

RavanelliCiò, è dovuto al fatto che a differenza dei veri carnivori, nel quale l'intestino misura appena un terzo di quello umano, i prodotti della putrefazione della carne, come le tossine putrescina e cadaverina, vengono espulse molto velocemente, nell'uomo, al contrario, proprio a causa della lunghezza del suo intestino, il triplo di un carnivoro, queste tossine che l'attraversano, finiscono con essere assorbite, fino a raggiungere il DNA ed a influenzarlo.

MortadellaSe poi la maggior parte delle carni lavorate finiscono anche con il contenere sostanze estremamente nocive, come i sali nitrati che spesso troviamo sotto il nome di E-259, E-250, E-251, allora i rischi si moltiplicano. Credo che allo stato della cultura sociale ed alimentare in particolare, di oggi, ognuno debba continuare a scegliere fra le proprie preferenze in fatto di nutrizione, ma che almeno lo faccia in piena coscienza etica-morale e degli eventuali rischi che corre.

GallineNel frattempo, gli animali continueranno a sognare una amnistia che li sollevi da una condanna pronunciata migliaia di anni fa da altri esseri viventi che si credettero superiori, solo perché impararono ad uccidere.

Giovanni CaianielloGiovanni Caianiello
27 Ottobre 2015

45 commenti:

  1. La correlazione fra uso eccessivo di carne e tumori soprattutto al colon e al seno é ormai nota da tempo, proprio per quel motivo indicato nell'articolo: l'intestino umano é molto più simile a quello degli erbivori che dei carnivori; per cui per noi umani é più adeguata un'alimentazione ricca di verdure, cereali e legumi. Inoltre la presenza di conservanti quali nitriti e nitrati nelle carni lavorate, come salsicce o affettati , rende tali alimenti ancora più rischiosi perché essendo tali sostanze fortemente ossidanti possono sviluppare sostanze dannose per la nostra salute. Per chi non se la sente di fare una scelta verso la dieta vegetariana, é opportuno limitare il consumo della carne a due o tre volte la settimane e di preferire comunque le carni bianche, come pollo, tacchino, coniglio. La carne comunque non è indispensabile nella nostra alimentazione, perché i legumi contengono le proteine essenziali della carne e la possono sostituire egregiamente. Per concludere stiamo attenti a quello che mangiamo, leggiamo bene le etichette e scegliamo una dieta varia, ricca di frutta e verdura tutti i giorni; limitiamo i dolci e cerchiamo di mangiare con poco sale.

    RispondiElimina
  2. Giovani Caianiello, ha scritto un ottimo articolo a commento della questione attualissima che tratta del consumo di carni rosse.
    E' bello sentire che lui non ha più mangiato carne da quando si è trovato sul piatto quella del suo compagno di giochi.
    Sinceramente vorrei aver fatto altrettanto anch'io.
    Non sono capace di uccidere nemmeno una gallina, però la mangio, sia in brodo, che arrosta.
    Mi spiego. Premesso che Caianiello nel suo bellarticolo, non "condanna" nessuno per le proprie scelte alimentari, è necessario aggiungere che le abitudini alimentari di ognuno di noi, derivano dal tempo e dal contesto in cui è vissuto.
    Per quanto mi riguarda (ho 72 anni), ho vissuto da contadino (mezzadro), in una famiglia di 10 fratelli (comprese tre sorelle), e mia madre vedova giovanissma (43 anni).
    Vivevamo tutti con la metà dei prodotti della terra che lavoravamo, l'altra metà se la prendeva il padrone.
    Facevamo la fame. Il bel film di E. Olmi (l'albero degli zoccoli) spiega molto bene qual'era la nostra vita. Certo, non proprio come al tempo descritto da Olmi, ma la verità e la sostanza è più o meno lastessa.
    Caro amico Caianiello, a casa mia (fino alla fine degli anni '50) si mangiava la carne fornita dal maiale che si ammazzava (non il giorno di S. Antonio - portava sfortuna) in inverno (diembre o Gennaio), e fagioli con polenta.
    Il pollo (gallo), che mia madre allevava e custodiva "amorevolmente", lo si mangiava il 15 agosto, in occasione della sagra paesana.
    Qualche volta, i miei fratelli maggiori scarnivano qualche testa bovina che un macellaio del paese vicino ci forniva semigratis volentieri, e mia madre con quella carne ci faceva il brodo.
    A qualcuno potrà anche dare fastido questa mia cruda riscostruzione di come ho imparato (volente o nolente) a nutrirmi, ma non c'era scelta, non potevamo mangiare tre pasti di "radici e fassoi", peraltro presenti quasi tute le sere quale nostra cena.
    Questa è stata la mia nutrizione fino a tutta l'età dell'adolescenza. Poi le cose sono cambiate, ma pur avendo fatte scelte diverse, nel tempo ho potuto constatare che le cose che oggi i nutrizionisti, oncologi, e i mass media riportano, non sono del tutto vere, anzi, potrei dimostrare il contrario.
    Esempio? Mio padre è morto di cancro ai polmoni all'età di 45 anni, senza aver mai fumato una sigaretta, e senza aver mai abusato di carne rossa. Credo di poter affermare che mio padre ha fatto una dieta forzata di carne rossa, bianca e gialla, proprio perchè non ce n'èra.
    Mia moglie si è ammalata dello stesso male di mio padre, senza fumare, senza bere, e nutrendosi quasi esclusivamente di frutta e verdura. Certo mia moglie ha mangiato anche la carne, ma non una volta allla settimana (per sua scelta), ma ogni tanto, direi una volta o due al mese.
    E allora? Come la mettiamo? Io credo che Caianiello abbia molte ragioni, altrettante credo di averle anch'io, date le esperienze che purtroppo ho vissuto, e sto vivendo. Penso che i medici, i ricercatori che sostengono la pericolosità della carne rossa, abbiano anche loro delle ragioni (scientifiche spero), ma non era questo il momento di tirare in ballo la cosa.
    Dico che non era questo il momento perchè il rpoblema si rifletterà in negativo sull'occupazione del settore, ed anche perchè non credo che questo si UN PROBLEMA della nutrizione degli Italiani.
    Forse la cosa riguarda più i Paesi anglossassoni (l'America in particolare), ma credo che, purtroppo, sullo sviluppo del cancro nelle persone abbia contribuito (per la nostra zona) Cernobyl, l'aria inquinata, e tutte le porcherie di conservanti che si trovano in tutti prodotti, carni comprese.
    Di più. Penso che i ricercatori sappiano bene molte cose sul cancro, ma di come si sviluppa, e le cause che lo provocano siano ancora all'oscuro.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Certamente sono molti i fattori di rischio che possono provocare il cancro, non per questo dobbiamo sconfessare le certezze che abbiamo: il fumo di sigaretta provoca il cancro . É vero, si ammalano anche i non fumatori i quali possono aver avuto esposizione ad altre sostanze cancerogene; ma non possiamo continuare a fumare dicendo che non fa male, perché non è vero

      Elimina
    2. Io rispetto la scelta vegetariana e vegana per motivi etici, ma non condivido il fanatismo e l'arroganza di vegani salutisti, anche loro rischiano tumori ed altro, ma torniamo al problema insaccati: Un salame lo si può fare anche senza salnitro, ma non diventa rosso , in compenso è molto più fine e piacevole nel gusto mentre la pericolosità della carne rossa è moto relativa, è una questione della quantità, il roppo ferro fa male, come anche il troppo poco , e , se si combinano carni con alto tenore di fero con verdure con caratteristiche simili ed anche aggiunte di"integratori alimentari a base di ferro, il troppo aumenta i rischi di tumore.
      Chi sinutre quasi esclusivamente di carni.... e ne conosco tanti, rischia ben altri problemi, ma anche chi esagera con le proteine vegetali, la combinazione di tofu ed integratori ferrici nuoce come l'abuso di carne, e , se pensiamo ai pesticidi, può essere crudele come mangiare carne di animali maltrattati in allevamenti industriali lo cost.

      Elimina
    3. La carne, come il fumo ed altre abitudini, sono solo dei fattori che aumentano la possibilità di ammalarsi. Quindi, non credo che possa valere il teorema, io non fumo eppure mi sono ammalato, mentre mio cugino ha mangiato carne per ottant'anni senza avere nessun problema. La carne come il fumo sono dei moltiplicatore di rischio e qualche volta anche cause primarie, mentre ogni persona, come è dimostrato, ha una diversa capacità di ammalarsi o resistere alle malattie. Un esempio fra tutti: Molti operai delle fabbriche di eternit sono morti di tumore, mentre molti altri loro colleghi hanno avuto una sorte migliore. Ecco perchè è più utile affidarsi alle statistiche mediche piuttosto a casi personali ed isolati.

      Elimina
    4. Se il il suo riferimento al caso personale è rivolto al sottoscritto, credo che la questione si possa risolvere immediatamente. Caro amico Caianiello, mi scuso se ho citato il caso della mia famiglia. E' doloroso per me averlo portato come esempio, ma purtroppo queste cose mi sono successe, e....... mi stanno succedendo ancora. Di solito parlo (cito) di cose che conosco, ed in questo caso ho dovuto citarle. Questa risposta non è, e non vuole essere polemica. Desidero solo puntualizzare il motivo per cui ho citato ciò che...... mi è capitato. Tutto li.

      Elimina
    5. Caro Mario, mi dispiace sinceramente apprendere che anche lei abbia a vivere casi personali, che la toccano da vicino per il dolore e la sofferenza che portano con se. Per cui la prego di scusarmi se il mio commento può avere in qualche modo, toccato la sua sensibilità. Ciò che ho voluto evidenziare, è solo il concetto in base al quale, ogni individuo ha una personale capacità diversa dagli altri, di rimanere influenzato dai fattori di rischio derivanti da abitudini, stili di vita, alimentazione ed anche da ambienti di lavori poco salubri. Per questo ci sono delle persone che che pur vivendo le medesime condizioni ed abitudini di vita di altri, non si ammalano meno o non si ammalano per niente. Quindi, al di là delle nostre personali considerazioni, non possiamo non tener conto di questa diversità tra un individuo e l'altro ,affidandici solo ai casi che ahimè spesso ci circondano

      Elimina
    6. Nessun problema amico mio. Ci siamo capiti.

      Elimina
  3. come sempre è una cosa che noi in italia viviamo come se fosse una slavina che ci travolge: non è un dato che dovrebbe allarmaci a noi italiani, che già siamo i migluiori e più educati consumatori di dieta sana sukl pianeta insieme a cina e giappone, credo, è un fatto che impatta sui paesi del nord e usa... per noi è-sarebbe sufficiente che si riqualificassero gli allevamenti: meno capi, più spazio, alimentazione sana senza nutrirci del dolore e della sofferenza degli animali: consumarne un pèo' meno ..anche se fosse più cara spenderemmo la stessa cofra, gli allevatori guadagnerebbero bene, le bestie vivrebbero meglio e saremmo tutti felici

    RispondiElimina
  4. Complimenti a Giovanni Caianiello per la chiarezza e sobrietà dell'articolo. Sulla questione posta dico soltanto che considero un consiglio per un'alimentazione sana e mista ed equilibrata quanto evidenziato dall'OMS, e non uno spauracchio o una legge generale. Per il resto, largo al dibattito.

    RispondiElimina
  5. Non c'è dubbio che sono considerazioni fondate, ma sarà difficile cambiare immediatamente del tutto abitudini. Tuttavia debbo dire che molti studiosi non sono del tutto a favore di queste tesi. Però il problema esiste e bisogna porselo. Molto tempo fa ho potuto accertare di persona qualcuno che di fronte alla bistecca ha rinunciato a questo credo. Molti lo fanno per moda. Personalmente ci rifletterò.

    RispondiElimina
  6. IL MIO AMICO E VICINO DI CASA... GIANNI GATTUSO,...I NUOVI ACQUISTI DEL BLOG LO CHIAMANO " IL DIRETTORE "...IO PREFERISCO SEMPRE... AMICO GIANNI...! PERO' DATO CHE IN QUESTO MOMENTO MI SENTO OFFESO LO CHIAMO " DIRETTORE" PURE IO ! EGREGIO DIRETTORE MA LEI HA PERSO LA MEMORIA ?? NON LE SEMBREREBBE CORRETTO RICORDARE ALLE ULTIME PENNE ARRIVATE...AGLI SCRIVAIOLI DELL'ULTIMORA...CHE NOI QUESTI ARTICOLI LI ABBAMO SCRITTI E RISCRITTI AI TEMPI EROICI DEL BLOG... QUANTO ELLA NELLA SUA DORATA SOLITUDINE VENIVA SOSTENUTO DA POCHI INTIMI COME IL SOTTOSCRITTO....VULLO-VOLPE-GERACI-PEPE-NEVONE-GALLO-ALES...ED I NOSTRI ARTICOLI PRENDEVANO 2-3-4 COMMENTI ? EGREGIO DIRETTORE NON LE SEMBREREBBE DOVEROSO... ALMENO RICORDARE CHE QUESTO TEMA E' STATO GIA' TRATTATO QUALCHE ANNO FA DAL "DOTT. GIUSEPPE VULLO" ! O NO ? PER ES. L'ARTICOLO..... ANTIVIVISEZIONE, VEGETARIANI, VEGANI, UNA SCELTA ETICA !
    Giuseppe Vullo ago 14di Giuseppe Vullo - Nella bibbia DIO, dopo aver creato l'uomo, gli da per cibo i frutti della terra (genesi 1.29: "guarda io ti ho dato ogni erba con il suo seme, e su tutta la terra ogni albero con il suo frutto che contiene il seme di ogni albero: questo sarà il tuo cibo".
    Solo dopo il diluvio universale, all'uomo decaduto peccatore e punito viene accordato il consumo di carne, che diventa quindi un tratto caratteristico del suo "STATO DI COLPA"! Dopo questa doverosa premessa biblica, ricordiamo che noi nella perenne ricerca di "perfezione e verità", il bisogno di avvicinarci a Dio ed alle sue creature... avevamo iniziato il nostro impegno in questo blog con "la decrescita felice", una teoria che propone una tregua contro la frenesia consumistica, il PIL e la crescita infinita.
    Umberto VeronesiUn cambiamento un nuovo stile di vita, rispetto per il pianeta e gli esseri che lo abitano. Non più PIL ma PIF (ovvero dal prodotto interno lordo al prodotto interno felice). Una nuova economia, una nuova filosofia, una nuova religione? Assolutamente no! Semmai possiamo parlare di "nuova etica" che riguarda la salute dell'uomo, del pianeta, rispetto per gli animali e per la natura. In questo ambito rientrano gli animalisti, gli antivivisezionisti, vegetariani e vegani.
    Naturalmente tutte queste tematiche vanno a cozzare con l'essenza del sistema capitalistico che è consumismo, mercantilismo, profitto,

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Gentile Dott. Vullo, rispondo al suo commento, intanto per ringraziarla per avermi indirettamente suggerito il corretto appellativo da utilizzare nel rivolgermi al curatore di questo blog, che da ora in poi chiamerò Direttore, lasciando a Lei l'esclusività del più confidenziale "AMICO GIANNI". Questo, come segno di buona volontà per alleviare il suo sentimento offeso. Nel contempo, da "nuovo acquisto" del blog, ma sopratutto da "scrivaiolo", come, bontà Sua, le piace definire gli ultimi arrivati, le rappresento le mie scuse formali, poichè occupandomi anche d'altro nella vita, mi sono lasciato sfuggire il suo precedente brillantissimo articolo sul tema, da lei puntualizzato nel commento. Me ne fossi accorto prima, avrei certamente evitato di trattare l'argomento, non essendo un valente in scrittura giornalistica paragonabile al Suo valore, non potevo essere a conoscenza del fatto che i temi già trattati e scritti, diventano automaticamente tabù intrattabili per gli altri, ma sopratutto perchè mi sarei ben guardato di stimolarle sentimenti che potessero precipitarla in un offesa tanto angosciante da non poter trattenere l'impulso geloso della sua penna.

      Elimina
    2. GUARDI... gentile dott. Caianello la polemica non era con lei, ma con il "mio amico Gianni ", con cui ho un amore conflittuale ! Tuttavia se lei... si sente chiamato in causa, le risponderò a mente fredda...perchè non mi aspettavo la sua " inferènza ", e se le sue conclusioni e interlocuzioni...anche pesantemente ironiche nei miei confronti, devo valutare, se hanno giustificazione...dal momento che, mai mi rivolsi a lei...! Comunque anch'io come lei faccio un gesto di buona volontà...e ritiro, dato che le ha dato fastidio...il termine " scrivaiolo "...tanto più che tale accezione, non trova ospitalità leggittima, nel vocabolario Italiano ! Non avevo espresso alcun giudizio di valore nei suoi confronti...anche perchè non ho la fortuna di conoscerla...pertanto mi suona e mi appare dissonante , corrosiva , acrimoniosa e sarcastica , la sua affermazione riguardo alla sua, supposta, scarsa valenza di scrittura...rispetto alla mia , suppongo, ironica e sarcastica, capacità di scrittura superiore alla sua...da me, mai espressa nei suoi confronti, tanto più come detto, che non ho la fortuna di conoscerla ! Quindi al contrario suo...come detto, non mi sono avventurato in giudizi di valore sulla sua persona, ne sulla sua capacità giornalistica ! Pertanto mi trovo a disquisire con il soggetto sbagliato, dato che i miei rilievi erano rivolti, amorevolmente e fraternamente, all'amministratore responsabile di questo blog !

      Elimina
    3. Nel fare i complimenti all'amico Giovanni per il suo articolo sensato e coerente, senza strumentalizzazioni di sorta, semplicemente il suo punto di vista, non posso esimermi dal rispondere al commento del dottoe Vullo.
      Senza voler entrare della diatriba tutta personale col "direttore", che io chiamo così e anche amico Gianni, vorrei solo fare alcune precisazioni che mi toccano da vicino, essendo io una "scrivaiola dell'ultim'ora come mi ha epostrofato,e con me anche altri, sil suddetto dottor Vullo.
      Siamo tutti scrivaioli, o invece siamo solo persone desiderose di esternare il proprio pensiero mettendolo in parole?
      Per fortuna in questo paese esiste ancora la libertà di parola ed opinione, certamente c'è sempre da imparare, non sono io che voglio affermare che non ho bisogno di lezioni da nessuno, non è così, tutti possono insegnare e tutti possono imparare, è questione di esperienza.
      Sono stata contenta quando il caro Gianni, mi ha invogliata a scrivere il mio primo articolo, lo ringrazio per la fiducia, e sono certa di essere entrata nello spirito del blog che è appunto aperto a tutti, tutti quelli che hanno qualcosa da dire, e vogliono farlo nel rispetto delle motivazioni e gli obiettivi di questo giornale.
      Ritornando al punto, trovo estremamente ingiusto ed insensato che si possa dire, a proposito di un articolo....di questo si è già scritto, come se averlo fatto, elimini a prescindere la possibilità di farlo ancora, non ha un senso compiuto questa affermazione, si ascoltano le opinioni e le parole di tutti....è questo che vuole fare questo blog, non credo di sbagliarmi, se così fosse dovrei rivedere un bel pò di mie convinzioni.
      Infine, questa è la mia idea di libertà, la mia libertà comincia dove voglio, ma si ferma dove comincia quella degli altri.
      Grazie.

      Elimina
    4. Gentile sigra Gisa soltanto o Siniscalchi...io volevo chiudere la polemica con l'amico Gianni, ma vedo che lei ha messo il carico ! Solidarietà regionale ? Caserta-Salerno ? Anche lei non era soggetto della mia interlocuzione...come detto al dott. Caianello...ma il soggetto, oggetto della mia reprimenda, era " il vecchio amico Gianni Gattuso " che purtroppo vedo ha trasformato questo blog in una appendice di FB ! Quindi io parlavo con il suocero ( Gianni ) e mi rispondono prima il genero ( Caianello ) e poi la nuora ( Siniscalchi )...comunque per chiudere la polemica...se il problema è che mi sono adirato con Gianni e mi è scappata la definizione di ultimi arrivati e l'infelice " scrivaioli "...termine orripilante per l'accademia della crusca ! Tuttavia se è questo che vi ha " imbestialito " ( naturalmente con tutto, il rispetto per le bestie, tanto più che è, l'oggetto dell'articolo ) , ritiro la terminologia sottoaccusa...e mi scuso se indirettamente vi ho arrecato offesa...! Io ho un brutto carattere...il " direttore lo sa...e qualcosa lo sa anche un altro dei fondatori del blog...Nino Pepe...del quale faccio il nome con cognizione di causa, perchè è uno dei pochi che in questo blog s'intende di " vegani, vegetariani, animalisti ed antivivisezionisti " ! Infatti ieri nel suo commento ha scritto che si è messo le mani nei capelli nel leggere certi commenti...! Ora con il vostro permesso potrei entrare nel merito della sostanza dello scritto ? Allora iniziamo dal titolo..." il porco in rocchio " in Sicilia è poco comprensibile...da noi si dice..." callozzo o caddrozzu di sasissa "...il termine rocchio letteralmente " tubo cilindrico ", potrebbe indurre in errore ed in sicilia non si capisce...almeno in lingua volgare ! Poi non si offenda il dott. Caianello se non ho capito nel titolo, il termine " Amnistia " ovvero remissione della pena, usato per gli animali, che come si sa ancora non hanno capacita giuridica, eccetto per lo scimpanze Timmy. dove un tribunale americano ha emesso una sentenza in suo favore !..Infine se l'autore dell'articolo è vegano...vegetariano...animalista...antivivisezionista e cosa più importante se ha aderito al movimento " antispecista " per la parità di diritti tra uomini ed animali...! Infatti secondo la filosofia antispecista. Nessun uomo si può arrogare di togliere la vita o torturare o far soffrire un essere vivente a tutti gli effetti essere senziente, capace di sentimenti, emozioni, dolore e piacere ! Quindi in cottrapposizione dello specismo di "Richard Ryder, si frappone l'antispecismo di di Peter Singer che si basa sul principio di uguaglianza tra esseri senzienti..! Ho letto attentamente l'articolo di Caianello e mi sembra che egli manifesti un sentimento etico a favore degli animali, mostrandosi tuttavia troppo tollerante nei confronti dei carnivori...Non bastano le questioni di principio... Poi lasciamo perdere quelli, che si dichiarano vegetariani e vegani...ma per combattere il colesterolo ! Poi le esperienze personali con gli animali...anch'io da bambino vivevo in paese con gli animali e da piccolo...i miei hanno scannato per natale, un maialino davanti ai miei occhi, con tutto quel sangue, ed ho subito uno schok ! In via preventiva mi scuso per qualche refuso o frainteso e con questo ho chiuso !

      Elimina
    5. naturalmente qualche refuso....callozzo o caddrozzu di sasizza !

      Elimina
    6. La ringrazio per la lezione di alimentazione e oltre, vorrei solo rimarcare il mio pensiero che è semplicemente un pensiero di libertà, ognuno è libero di dire, pensare e fare ciò che vuole fin quando non lede la libertà dell'altro.
      Detto questo il mio interloquire era riferito non tanto al termine, non consono, bensì allo spirito del blog, che apre le porte a chi ha voglia di dire la sua opinione, condivisibile o no, lei ha precisamente detto dell'ultim'ora ovvero dei nuovi arrivati e se permette mi ha tirato nella discussione, ora, lungi da me interferire nel suo conflitto col caro Gianni, trovo solo che il suo sentirsi offeso per un qualcosa di nuovo, sia totalmente fuori senso, penso che parlare e discutere anche, ma civilmente sia alla base dell'armonia nei rapporti con gli altri...e con questo comcludo dandole i miei più rispettosi saluti.
      Grazie.

      Elimina
  7. PIACERE E SUPPLIZIO DELLA CARNE
    Pecora al macello
    di Giuseppe Vullo, Tiziana Molendi, Nino Pepe - Lo diciamo subito in questo scritto non tratteremo di tematiche "psicoanalitiche Freudiane tipo eros e tanatos".
    Dove deviazioni e perversioni sessuali vengono espletate con modalità sado-masochistiche ovvero con abbinamento di dolore-piacere. Ne tantomeno parleremo di religione, laddove l'auto flagellazione e mortificazione della carne ha il significato di auto punizione ed espiazione del peccato. Noi vorremmo invece scrivere un articolo edificante, idealista, forse utopistico. Infatti l'argomento riguarda, vegetarismo, animalismo, antivivisezionismo, antispecismo.
    vegan-animaliDi fronte a questi grandi problemi che riguardano la vita e la morte degli essere viventi, ci sentiamo piccoli, un po' a disagio, ed anche un po' ignoranti (non come Socrate... sarebbe peccato di superbia)! Pertanto; avendo coscienza di sapere poco, ci approcciamo al mondo con gli occhi di bambini, curiosi, pieni di domande e di perché. Ci rendiamo conto altresì, che la nostra ricerca e visione del mondo è poco conosciuta ed in fondo anche poco condivisa! infatti i movimenti vegetariani, antivivisezionisti, animalisti ed antispecisti, vanno a c

    RispondiElimina
  8. Sposo in pieno il commento di Botteon, senza aggiungere nulla riguardo ai "casi di tumore". Io sono nato e cresciuto in Sicilia, proprio nell'entroterra palermitano, figlio di agricoltori sono arrivato quasi a settant'anni fumando per cinquanta (ho smesso da 11 mesi per autodecisione) in uno stato di salute ottima. I nostri padri, i nostri nonni e i loro padri hanno mangiato la carne dei bovini, al tempo tutti o quasi affetti da tubercolosi ed infestati da verminosi, hanno consumato milioni di capi infetti da "mucca pazza". Oggi gli allevamenti CEE, ancor di più quelli italiani sono soggetti a controlli igienico sanitari, a continue vaccinazioni e le carni sono le più controllate del globo. Se un alimento è sano, certificato dagli Istituti zooprofilattici, dalle ASL dai veterinai dei macelli e dai controlli del NAS fino al banco di vendita, devo ritenere che posso mangiarlo ed è più sicuro del pollo ruspante che ho allevato nell'aia. Il consiglio di Giovanni Caianello mi trova d'accordo, anche la notizia, in Italia, buttata sul web, ci mette poco a far crollare l'economia del settore carni ed insaccati, con nocumento alle eccellenze italiane. A ragion veduta, un mio zio novantaquattrenne, arzillo e lucidissimo, mi ripete con insistenza: - ho desiderato la carne quando ero ragazzo, i miei si potevano permettere un'ala di un vecchio gallo o un pezzetto di coniglio; da grande, dopo sposato ho gustato la carne di vitello fino a mangiarla a pranzo e cena tutti i giorni, oggi la mangio tre volte la settimana, ancora aiuto nei campi, per quello che posso, tuo cugino, vuoi che non mi meriti una bella fiorentina, un bicchiere di rosso e mezzo toscano? (Lo zio frequenta un circolo di pensionati contadini, che tutti scherzosamente chiamano l'"ossario", dove il più giovane è ultraottantenne.

    RispondiElimina
  9. Ho la netta impressione che si si stiano creando degli allarmismi che poi... si sgonfieranno da soli. È vero, comunque, però che, come detto da eminenti nutrizionisti ed oncologi, il consumo di carni rosse sia dannoso per la salute e sia una delle principali cause di cancro al colon. Io non amo consumarla anche perché è ancora vivo in me un ricordo terrificante risalente alla mia infanzia. Avevo 12 anni, mi trovavo a villeggiare nel mio amato paesello natio, quando una mia amichetta mi propose di recarci al mattatoio per assistere al "macello" di un grosso suino... mi astengo dal raccontare ciò che ho visto e vissuto... tuttora ne porto il segno indelebile nel mio animo. Dico solo che è stato usato un enorme coltello... basta così! ...Io ne faccio anche un caso profondamente umano. Tutti i vegetali sono ricchissimi dei principi alimentari necessari ad una corretta, sana e razionale alimentazione, perché ricchi di tutti i principi alimentari necessari all'organismo e al suo sostentamento: carboidrati, proteine, acqua, sali minerali e vitamine. Perché, quindi, non lasciare vivi i poveri animali ed evitare i rischi di cui tanto si parla?

    RispondiElimina
  10. Effettivamente, occorrerebbe riflettere sui rischi che comportano il consumo di carne rossa e insaccati! Ma, altrettanto, su tutti quei cibi dell'agricoltura manipolata, sugli effetti deleteri dell'inquinamento ambientale e del mare...! Temo che la mano dell'uomo su tutto ciò che ci circonda stia condizionando e pregiudicando la nostra stessa esistenza su questa terra!

    RispondiElimina
  11. ....mah!!... ho letto l'articolo, ma non mi trova molto in sintonia... ritengo che ci sia un eccessivo tentativo di sollevare un allarme. Io, da svariati decenni, non sono una divoratrice di carni rosse, di insaccati ed affini non per scelta ma per motivi di salute... ma me la concedo una volta a settimana, così come il pollo, il pesce etc... evito cibi in scatola, uso olio extravergine buono, verdure e frutta a volontà ... e poi mi affido alla natura... si deve pur morire di un "qualcosa", ormai il più l'ho fatto...

    RispondiElimina
  12. Assolutamente vero il rischio che si corre abusando dell'alimento carne, non solo per quella rossa ma anche per quella bianca. A prescindere della carne alla griglia e, quindi la ingestione di grassetti bruciati, ciò che occorre sottolineare è la enorme quantità di "farmaci" che spesso viene usata per preservare i capi di bestiame ed i pollami da malattie o per curarli! - Su questo non ci piove, solo però che, se si facessero molto più controlli sulle caratteristiche organolettiche e sulla moltitudine di sostanze attive di farmaci presenti si potrebbe fare un distinguo che possa dare più sicurezza e, partendo dai tempi di comporto utili dopo la somministrazione, fino ad arrivare al tipo di principio attivo usato per la prevenzione e la cura, sicuramente si eviterebbero più danni!
    L'alternativa sarebbe il mondo vegetale ed il pescato!- Sicuro che alimentandosi da prodotti provenienti da in questi ambiti vi sia una alternativa sicura?
    OGM a parte... che per alcune CULTUIVAR costituiscono un vero "business" per particolari esigenze della "cultivar" inventata ( ogni riferimento a i graminacei è puramente casuale ... ma lì oil problema esiste! ) anche lì abbiamo delle trappole non indifferenti. Tutto vero quando si parla di cultivar trattati con metodo "biologico" ? Ne siamo sicuri...chi fa i controlli sia a monte che a valle? Dove e come si fanno i controlli, sul terreno destinato all'uso? - Sul sistema di irrigazione e di concimazione? Sulle modalità di allevamento? Sui materiali usati per trattamenti ed i principi attivi di pesticidi, anticrittogamici, ecc.? Chi controlla la tipologia di tali fitofarmaci... ? Avete mai visto Qualcuno ai mercati generali, ai mercatini, nei fruttivendoli prelevare con tanto di tesserino qualche campione di prodotto per esaminarli in laboratori credibili? E poi, dove è stato coltivato.... ? –
    E per quanto riguarda il modo Ittitico… cosa mangiano questi pesci, com’è il nostro mare… ma soprattutto quello da dove provengono prodotti Ittci surgelati? – Bisogna anche qui fare attenzione, la stessa cosa vale per i vegetali e per la carne! Un prodotto commestibile, qualunque sia se è contaminato da batteri o sostanze organiche viventi, con la refrigerazione dopo pochi giorni si abbatte la carica battetica ecc. ma – occhio – con la refrigerazione non si abbatteranno mai le sostanze NON organiche ovvero principi attivi di farmaci, fitofarmaci, disinfestanti o disinfettanti ! Ed allora … che si fa, non si mangia la carne perché…. E gli altri cibi, a partire dai legumi e poi dalle verdure passando per la frutta non escludendo i prodotti ITTICI son migliori della CARNE? – Indubbiamente c’è tanta verità… ma quando questa si usa per abbattere un ambito della produzione trascurando, nel merito, anche la risultante sul mondo vegetale ed animale… mi sembra una MEZZA – VERITA’ che potrebbe essere strumentale e giovare a chi si intende molto di affari sfruttando, come sempre, le mezze verità! Dovevamo pensarci prima, abbiamo distritto ( o meglio ) hanno distrutto un mondo... e sempre che attraverso una Autorevolezza spesso non usata con obiettività, voglia imporre agli abitanti della terra come cibarsi. Ed a scuola perché non hanno mai fatto e non hanno mai previsto una larva di disciplina quale è la scienza dell’Alimentazione ed ancora un’altra disciplina che è la PREVENZIONE! Anche questa omissione diventa strumentale al potere…. Nascondere non far conoscere significa, adesso come non mai, più spese per il Sistema Sanitario, Nazionale, significa assenteismo per Malattie, significa anche più invalidità e quindi più soldi da impiegare nel settore previdenza ed assistenza, significa, più farmaci da somministrare e, soprattutto, NON TUTELARE il CITTADINO ovvero Non DARE la possibilità di DISCERNIMENTO, che significa AZZERARE la capacita di Valutare attraverso la ragione e scegliere con LIBERTA’… POVERO MONDO !

    RispondiElimina
  13. Di una cosa sono certa: Nasciamo onnivori, una ragione deve pur esserci. A quella ragione mi attengo.
    Trovo una sorta di terrorismo alimentare queste notizie, a chi giovano?
    Molto più sbagliato essere vegani,m vegetariani ecc.mi pare.
    Fa male? non fa male. evvival a bistecca.!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Francesca Bertini, forse non hai letto con molta attenzione l'articolo. Inoltre, noi non nasciamo onnivori, ma frugivori. L'uomo è diventato onnivoro solo molto tempo dopo.

      Elimina
    2. Concordo totalmente con l'autore dell'articolo riguardo al fatto che l'uomo si nutriva di sola frutta – Lo dimostra uno studio paleontologico .

      Elimina
  14. Certo l’argomento è stato molto dibattuto nel blog, ma adesso c’è la posizione ufficiale dell’OMS!Dichiarazione quanto scientifica?Non c’è nessuno studio che attesti causa effetto dei tumori legati all’uso di carne. L’Italia fa uso d’insaccati e carne rossa e ha una bassa incidenza di tumori. In molti paesi europei la colazione prevede insaccati soffritti nel burro e fanno molto uso di carni grigliate, hamburger e altro ed hanno un’alta incidenza di tumori. Anche se la posizione fosse definita scientifica, quante volte la scienza si è ricreduta!Io mi chiedo è la carne che fa venire il tumore o come sono allevati gli animali? Gli hamburger di pollo, sono fatti dal tritato di tutto, ossa, pelle interiora ecc… Il pollo è carne bianca, eppure è una bomba di medicine, dannose alla salute. Rispetto i vegetariani e i vegani. Tutte le idee, anche quelle che non condividiamo, vanno rispettate. Personalmente il buon senso deve sempre prevalere, la mia dieta prevede poca carne semplicemente perché il mio corpo non la richiede ed io lo ascolto!Tutti gli alimenti vanno consumati Cum grano salis Se sono carni di sani allevamenti, sono convinta che non diamo pericolo ai tumori più dell’aria inquinata che respiriamo. Inoltre la demonizzazione dell’uso della carne sta producendo la chiusura di carnezzerie (da noi si chiamano così) e dunque tanta disoccupazione.Altro poi. è parlare del modo cruento con cui sono macellati gli animali. Persino i terroristi dell’ISIS se ne vergognerebbero!

    RispondiElimina
  15. Questo e' uno dei temi piu' spinosi che si possano affrontare ..in ogni caso dalla vita ..non si esce vivi! L'alimentazione e' un tasto dolente nonostante la quasi perfetta dieta Mediterranea ..oggi con il veganismo si e' aperta la classica porta ..gia' aperta ..oggi quando entri in un qualsiasi supermercato ne esci la le buste gonfie ..abbiamo di tutto e sempre di piu ..tipo vuoi il latte ce ne sono 30 tipi diversi e cosi per qualsiasi cosa ..tutto questo luccichio dei banconi rassomiglia ad una gioielleria ..difficile resistere ..mah ognuno ha detto la sua per carita' nessuna critica ..ognuno e' libero di esprimere il suo parere .sembra quasi assurdo che in giro ..molti ? frugano nei cassonetti ..dove c'e' un sacco di roba perfettamente commestibile ma in scadenza o quasi ..apunto qualcuno lo ha gia' dettola prevenzione ..certo i costi della Sanita lievitano per miliardi di euro ..nient'altro l'argomento e' troppo spinoso ..troppo .... .

    RispondiElimina
  16. Tolti gli oncologi e gli studiosi che si occupano degli effetti del cibo sul corpo umano dobbiamo ammettere che le nostre opinioni, comprese quelle espresse in questo blog, non possono che esprimere solo uno stato d’animo, privo di basi scientifiche e derivante da ciò che abbiamo sentito in tv o letto sul giornale. Per i non addetti ai lavori, quindi, appare velleitario difendere le proprie certezze che tali non sono, neppure per la scienza ufficiale che notoriamente giunge a valutazioni e conclusioni opposte sulla bontà o sulla pericolosità di un determinato cibo. Se si aggiunge anche che non possono escludersi allarmismi interessati, volti a indurre al consumo di un cibo piuttosto che ad un altro, la confusione regna totale. Sedersi a tavola sta diventando come entrare in laboratorio, ci provoca ansia, preoccupazione e una normale bistecca ci fa pensare ad una corsia di ospedale. Come difendersi da questa giungla e da questa girandola di indicazioni (e controindicazioni) sulla nostra alimentazione? Ho sentito illustri oncologi affermare una cosa di buon senso che è questa: siccome la scienza e la ricerca sono in continua evoluzione, e molte certezze sui danni alimentari vengono spesso ridimensionati o addirittura negati, nell’incertezza la difesa più efficace contro le malattie tumorali è quella di variare spesso il nostro menù e non eccedere nell’assunzione degli stessi alimenti. Personalmente ho fatto mio questo qualificato consiglio.

    RispondiElimina
  17. Non credo mai alle verità rivelate come assolute, anche perché nel tempo potremmo sentirci dire, come capita quasi sempre, il perfetto contrario...assoluto anch'esso.
    Certo la scienza alimentare ha il compito di accertarsi sulla qualità dei cibi più sani per l'uomo, ma -ve lo dice una vegetariana- se oltre agli incisivi abbiamo anche i canini e i molari non possiamo che essere degli onnivori.
    Io sono un'onnivora alternativa: con l'esclusione di carne e pesce. 
    Battuta a parte le cose da mangiare sono tantissime e si possono cucinare in maniera raffinata e gustosa, non c'è bisogno della carne.
    Comunque ormai non mangiarne è una scelta sempre più condivisa, anche perché sembra proprio che la carne sia dannosa (per il pesce almeno al momento nessun divieto).
    Alla fine ritengo che consumare carne sia solo un'abitudine-assuefazione che ci porta a dire quanto sia buona e insostituibile.
    Io non sono vegana, sono solo vegetariana, ma vi assicuro che non mangiandone ormai da anni, nel tempo non se ne può sentire più neanche l'odore, dà proprio fastidio! 
    Il problema nasce quando sei ospite e rifiutarne complica la vita agli altri.

    RispondiElimina
  18. Ho letto con molta attenzione l’articolo di Giovanni Caianiello e devo dire che l’ho trovato interessante, ben fatto e condivisibile nelle sue enunciazioni basilari.
    Poi ho letto i commenti, e mi sono messo le mani ai capelli.
    L’avete presente nei discorsi che si fanno al bar dello sport che tutti ci sentiamo commissari tecnici della Nazionale di calcio e tutti allenatori delle nostre squadre del cuore?
    Beh, ho avuto l’impressione che ogni commentatore si senta “Il nutrizionista” in grado di dispensare a tutti il sale della sapienza, di tranciare giudizi sull’uomo che sarebbe onnivoro, sulla bontà o meno della carne, della frutta e di quant’altro sia commestibile, sul fatto che si possa mangiare la carne ma poca, ecc. ecc.
    Il problema è che l’Alimentazione è un argomento non negoziabile, dove ognuno ha le sue idee, se le tiene ben strette, non è disposto a cambiarle nemmeno di fronte alle evidenze scientifiche.
    A mio parere nella vita ci sono 4 argomenti che sicuramente non sono suscettibili di critiche e di suggerimenti, e per i quali ci si accapiglia e ci si ammazza pure. Voglio dire, la Religione, la Politica, l’Alimentazione e la squadra di calcio (per chi è tifoso).
    Su tutti gli altri argomenti, compresi mogli e fidanzate, si può discutere, ma i primi sono tabù.
    Sull’alimentazione pesano pregiudizi, informazioni sbagliate, ignoranza e talvolta non accettazione delle conseguenze del cibo sulla nostra vita.
    Insomma, parlare di alimentazione è come camminare su un terreno minato. Per quanto tu possa essere informato, ci sarà sempre qualcuno che ne saprà, o pretenderà di saperne più di te. E allora che si fa, ci si accapiglia?
    Per quel che mi riguarda, nemmeno per sogno! Ognuno è libero di mangiare quello che vuole, ognuno è libero di campare e morire come meglio gli aggrada
    Mi permetto però di dire due parole sul papà di Botteon che è morto di cancro ai polmoni all'età di 45 anni, senza aver mai fumato una sigaretta e senza aver mai abusato di carne rossa, sul cugino di Caianiello che ha mangiato carne per ottant'anni senza avere nessun problema, e su casi analoghi.
    Questo non vuol dire niente, perché la scienza usa il metodo statistico. I singoli casi fanno parte del metodo, per cui in Finlandia, che c’è un consumo di latte pari a 285 litri annui pro la statistica dice che c’è un’incidenza di malattie cardiache, ma soprattutto di diabete di tipo uno e due almeno trenta volte superiore al Giappone dove latte se ne consuma pochissimo e niente. Ci sarà l’eccezione, il caso singolo, ma sulle statistiche non c’è nulla da obiettare.

    RispondiElimina
  19. Oddio pur non essendo catastrofista ne ho ridotto quasi a zero il consumo perché ho constatato che mi fa male. Eccezionalmente lacerto o filetto. Mi sto votando a pesce,verdura riso. E carni bianche (ma anche qui senza strafare). Mi concedevo però la bresaola. Alla fine mi sono detta che l'importante è che non mi tocchino il cioccolato fondente.

    RispondiElimina
  20. BENVENUTI!
    Politicaprima.it aderisce a Now in Sicily
    http://nowinsicily.com/2015/10/29/il-porco-in-rocchio-loms-dice-no/

    RispondiElimina
  21. Le cose piu' interessanti di questa contesa mi sembrano le considerazioni scientifico antropologiche espresse da Giovanni. Ero totalmente inconsapevole del mio passato di frugivoro, dedotto da una dentatura non adatta ad un carnivoro e dalla lunghezza dell'intestino relazionata allo smaltimento delle tossine. Un grazie dunque a Giovanni perché oggi, per merito suo, non sono vissuto invano. Per quanto riguarda le carni rosse e gl'insaccati, io credo che molti già' sapessero dei danni che questi alimenti avrebbero potuto arrecare ala nostra salute. Ho sempre saputo pero' che alcune vitamine e amminoacidi sono molto più' assimilabili, se non solo assimilabili, dalla carne; e questo perche', a mio avviso, e' già' da qualche millennio che noi assumiamo carne e che, di conseguenza, il nostro comportamento alimentare si e' adattato al consumo della stessa. In ogni caso un panino con la mortadella, anche se raramente, io mai lo disdegnero', pur essendo conscio della grande ipocrisia in cui m'imbatto: la mia solidarietà' con tutta la specie animale. Mi sto attrezzando per superare quest'ostacolo di ordine morale. Oggi pero', essendo certo della serietà' e preparazione delle nostre aziende d'insaccati, tutti quelli che ne fanno un uso moderato non dovrebbero avere niente da temere. Io sto cercando di seguire un percorso vegetariano consapevole fatto di curiosità' scientifiche e di scelte consone al mio organismo in costante decadimento.

    RispondiElimina
  22. cari amaci e/o conoscenti , che è meglio , desidero dire la mia premettendo che salto a piè pari i vari commenti tranne qualcuno per stima personale ( che evito di nominare ) .
    vorrei affrontare con serenità e laicità l'argomento e esprimere il mio umile pensiero .
    Premetto che condivido la posizione del Prof Veronese per motivi scientifici ed etici ( rispetto della natura ) ed ho fatto quel che sono stato capace di fare , secondo le mie capacità e forze ; ho ridotto al massimo il consumo di carne , soprattutto quella rossa , ma non sono stato capace di eliminarla completamente , ma ciò non mi impedisce di aderire idealmente a quanto proposto da Veronesi , perché ritengo che a quello che dobbiamo tendere per il vero benessere dell'umanità intera e della natura tutta . Mi limito a ricordare che alcuni scienziati collegano lo sprinti della evoluzione del cervello dello omo sapiens alla nuova dieta , quando sono passati dalla quella carnivora a quella agricola , ognuno può dire la sua senza fondamento e costrutto , visto i tempi ... ringrazio l'autore per la sensibilità dimostrata

    RispondiElimina
  23. Sembra fatto apposta per me questo articolo. Condivido persino i punti e le virgole. Mettendo da parte la scientificità ritengo che ridurre ( ma anche eliminare) il consumo di carni rosse e derivati, non può che apportare benefici.

    RispondiElimina
  24. Vogliamo parlare anche di carni bianche? Ricordo che da bambina, mia madre mi dava 10.000 lire e compravo 4 fette di " petto di pollo" ( così si chiamava) oggi con 5 euro ne compri un kilo.

    RispondiElimina
  25. E se prima la fetta da 125 grammi diventava 100. Oggi la fetta da 125 grammi diventa da 30. Farne a meno si può.

    RispondiElimina
  26. Se come disse un filoso “Noi siamo quello che mangiamo”, direi che siamo messi proprio male. Al di là delle convinzioni etico - morali di Giovanni Caianello, che in parte condivido e che lo hanno portato a eliminare le carni dalla sua dieta, anche gli altri che hanno espresso il loro pensiero sull’argomento hanno adottato un regime alimentare in base alle proprie convinzioni ( o convinzioni/condizionamenti altrui).
    Questi allarmi (pur fondati) sono però fuorvianti. Allontanano dalla presa di coscienza del vero problema. Danno il contentino e portano a pensare che ad evitare questo o quell’alimento, la salute sia salva, mentre il male della nostra epoca rimane una sovra alimentazione (non per tutti purtroppo) e cibi con proprietà organolettiche scadenti se non avvelenati.
    Che la carne non fosse al top degli alimenti sani si sapeva da molto. Ma volendo parlare di sana alimentazione, cosa è rimasto di sano? Le carni bianche (al momento non sul banco degli imputati dell’Oms)? Avete mai visto un allevamento in batteria di polli? Ci vuol poco a capire che lo stress della loro breve vita, viene da loro assimilata e poi trasferita nei nostri piatti. Allora mangiamo pesce? Ma quale pesce? Quello al mercurio od altro veleno? Allora passiamo alla frutta. Con quale pesticida la preferite?
    Che fare allora? Qualcosa si può fare. Se attualmente sono i mercati a decidere i consumi, qualcosa si sta muovendo in senso opposto, bisogna sviluppare un attenzione diversa all’alimentazione e far sì che il mercato offra ciò che viene richiesto. Io ci sto provando. Vediamo di acquistare alimenti freschi a km. zero, non di serra e possibilmente non in coltivazioni intensive, boicottiamo le assurde importazioni di alimenti da oltre oceano (nei supermercati trovo regolarmente aglio importato dalla Cina). E’ sicuramente poco, ma è sempre meglio di niente.

    RispondiElimina
  27. AVEVO PENSATO DI ESPORRE LEMIE CONVINZIONI E LE MIE IDEE RIGUARDO IL TEMA DELL'ALIMENTAZIONE.. NE SAREBBE VENUTO UN INTERVENTO LUNGHISSIMO, STANCANTE E TUTTO SOMMATO IMPROPRIO, VISTE LE DIMENSIONI POSSIBILI NEL NOSTRO BLOG.
    ALLORA HO PENSATO DI FARVI LEGGERE, QUALORA LO VOGLIATE, QUESTO INTERESSANTE SCRITTO DEL GRANDE IGIENISTA VALDO VACCARO, CHE E'UNA DELLE FONTI DA CUI HANNO PRESO FORMA LE MIE IDEE IN PROPOSITO.

    http://valdovaccaro.blogspot.com/2010/03/le-obiezioni-del-diavolo.html

    RispondiElimina
  28. Grazie Nino Pepe, ho letto con piacere ed interesse. Credo che dovrebbero leggerlo in molti.

    RispondiElimina
  29. CARI LETTORI CHE SEGUITE QUESTO BLOG, VI INVITO CALDAMENTE A LEGGERE LA PAGINA CHE VI PROPONGO.
    NON VE NE PENTIRETE. Vi troverete tante risposte a tanti interrogativi.

    http://valdovaccaro.blogspot.com/2010/03/le-obiezioni-del-diavolo.html

    RispondiElimina
  30. Non posso che complimentarmi con questo autore, tra i miei preferiti, che spiega in maniera impeccabile dando delle informazioni utili ed importantissime! Grazie per questo articolo

    RispondiElimina