giovedì 6 agosto 2015

Costituzione e Buona Scuola. Diritti doveri libertà

Scuola-e-Costituzionedi Monica Fantaci - L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

(Art. 1 della Costituzione Italiana). Che belle parole, piene di grinta, erano gli anni della svolta, della rivincita dei cittadini italiani, del patriottismo, della voglia di riscatto, di diritti, di doveri e di libertà.

Proprio da questa libertà vorrei partire:

la_costituzione_della_repubblica_italiana_2La libertà personale – come cita l’articolo 13 della Costituzione Italiana- è inviolabile. Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell'autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge .

L’Italia oggi ha dimenticato questa libertà, l’essenza di questa libertà. Oggi i docenti sono chiamati ad una forma di privazione della libertà che non si riscontra dagli anni della seconda guerra mondiale. Hanno dimenticato i valori, i motivi che hanno permesso di istituire una Costituzione che dava garanzia di diritti, doveri e libertà?

I diritti, i doveri e la libertà sono concatenati, pensiamo ad un bracciale con tre biglie:

la-scuola-è-aperta-a-tuttiLa Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale (come ricorda l’articolo 2 della Costituzione), ma a questo è anche collegato l’articolo 3 della stessa:

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

logo_la_buona_scuolaA me sembra che, con questa BUONA SCUOLA, non ci siano né dignità, né la rimozione di ostacoli. La mobilità è un ostacolo per molti, sia a livello personale che economico.

L’art. 4, ad esempio, cita La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

Avete capito bene: “ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta.”

La mia domanda è: perché il Governo si sta scagliando contro i cittadini che gli consentirebbero di continuare a governare? Perché gli sta violando i diritti sanciti dalla Costituzione? Io un consiglio lo darei a questo Governo, come a quelli che gli succederanno: per fare andare bene una società, chi governa dovrebbe rendere contenti e soddisfatti i cittadini, dovrebbe conoscere e riconoscerne le necessità, le risorse, regione per regione; da un pugno di terra si pianta un vasto giardino, ma bisogna curarlo e rispettarlo.

Aula scolasticaIo sono sempre stata disposta al servizio sociale, ma la libertà, i diritti, i doveri non hanno prezzo. Io lotto per questa terra, lotto per la Sicilia, per Palermo, qua ci sono in gioco le competenze di apprendimento e le competenze affettive dei bambini, se teniamo conto di quanto sta accadendo da mesi nel mondo della scuola. I bambini, capito? Non macchine, computer dove si può anche sbagliare. Ci sono bambini con problematiche. Su questo vorrei ribadire una cosa: non esistono solo al nord o al centro i bambini, anche qua in Sicilia, io parlo anche di Palermo, la realtà con la quale io mi confronto ogni giorno; ci sono alunni che hanno bisogno di figure di riferimento, che nascono e crescono in situazioni disagiate. Se noi andassimo al nord, con carenza di cattedre a Palermo che ne sarebbe di queste creature innocenti.

Victor_HugoVictor Hugo afferma che “chi apre la porta di una scuola, chiude una prigione”.

In Sicilia si potrebbero ristrutturare le scuole già esistenti e aprirne altre, con tutti gli edifici sequestrati o abbandonati si potrebbe e si eviterebbe disagio sociale del sud, con la forzatura di andare al nord, togliendo diritti e dignità, ristrutturare e aprire, i fondi non mancano, le risorse si trovano se si vogliono davvero.

Monica Fantaci 1Monica Fantaci
06 Agosto 2015

 

P.S. Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo interessante articolo sulla scuola in un momento nel quale il dibattito sulla riforma è sempre molto aspro. L’autrice, Monica Fantaci, classe 1984, laureata in “Scienze della Formazione primaria, ”vive a Palermo. Impegnata nel sociale, ama scrivere anche racconti brevi, parodie e testi di canzoni. Sue poesie sono presenti in opere antologiche: Antologia del Concorso Segreti di Pulcinella (Photocity Edizioni, 2013), Antologia del I Concorso Letterario Internazionale Bilingue “Camminanti, gitani e nomadi: la cultura itinerante” (TraccePerLaMeta Edizioni, 2013). Ha pubblicato una raccolta di poesie dal titolo La riva in mezzo al mare (TraccePerLaMeta Edizioni, 2012). È stata una dei curatori dell'Antologia del I Concorso Nazionale di Poesia “L'arte in versi” (Photocity Edizioni, 2012) e dell’Antologia del I Concorso “Esordi Amo” (Lettere Animate Edizioni, 2012).
Specializzata nell’insegnamento ad alunni diversamente abili sia per la scuola primaria che per la scuola dell’infanzia, è attualmente un’insegnante di sostegno precaria.
Benvenuta su PoliticaPrima e buon lavoro.
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11 commenti:

  1. Come sempre su questo post articoli interessante
    La scuola italiana da che ricordo, diciamo 65 anni, è sempre stata oggetto di tentativi di modifiche di riforme Penso che ci abbiano provato tutti i governi , ma purtroppo hanno tutti fallito. Questo perché in Italia solo l’opposizione, qualunque essa sia, i sindacati ed infine gli addetti ai lavori, sono i tenutari della verità assoluta. Risultato immobilismo Ricordo scioperi negli anni 50 conto i tentativi di ritoccare qualcosa Tutti fermi. Il risultato di questo immobilismo il livello della ns scuola è il peggiore in Europa. Non abbiamo università tra le prime cento nel mondo. Parlando del tema presidi, tutti sono stati concordi nel dire che la scuola non si gestisce come un’azienda Io dico per esperienza ma se questo sistema funziona perchè non provarlo Ho l’impressione che in questa Italia nascondendoci dietro gli art 1/2/3 della ns Costituzione, abbiamo cancellato parole come doveri responsabilità meritocrazia essere giudicati e questi sono i risultati

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  2. Come sempre su questo post articoli interessante
    La scuola italiana da che ricordo, diciamo 65 anni, è sempre stata oggetto di tentativi di modifiche di riforme Penso che ci abbiano provato tutti i governi , ma purtroppo hanno tutti fallito. Questo perché in Italia solo l’opposizione, qualunque essa sia, i sindacati ed infine gli addetti ai lavori, sono i tenutari della verità assoluta. Risultato immobilismo Ricordo scioperi negli anni 50 conto i tentativi di ritoccare qualcosa Tutti fermi. Il risultato di questo immobilismo il livello della ns scuola è il peggiore in Europa. Non abbiamo università tra le prime cento nel mondo. Parlando del tema presidi, tutti sono stati concordi nel dire che la scuola non si gestisce come un’azienda Io dico per esperienza ma se questo sistema funziona perchè non provarlo Ho l’impressione che in questa Italia nascondendoci dietro gli art 1/2/3 della ns Costituzione, abbiamo cancellato parole come doveri responsabilità meritocrazia essere giudicati e questi sono i risultati

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  3. Io non me ne intendo di scuola buona o pessima. Non sono in grado di giudicare. Posso soltanto dire che l' aula della mia scuola primaria era una stamberga, con uno stanzino buio con un buco per toilette. Sono anche in grado di re che gli insegnanti hanno sempre scioperato contro tutte le riforme, giuste o sbagliate. fatte fino adesso.

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  4. Giuseppe Nonno bit Fazzina6 agosto 2015 alle ore 21:10

    "La Buona Scuola" è una legge perfetta, che rientra nei piani di Renzi e del PD, è il primo passo per demolire la scuola pubblica a tutto vantaggio delle scuole private.

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  5. Scriveva: Nelson Mandela:

    Una buona testa e un buon cuore sono una combinazione formidabile. Ma quando ci aggiungi una lingua o una penna colta, allora hai davvero qualcosa di speciale.

    Se vogliamo che in Paese finzioni, iniziamo a dare il via ad una scuola seria, che prepari i giovani al futuro, evitiamo le boutade della "buona scuola" per tagliare i fondi alla pubblica e passarli alla privata,
    Non permettiamo rendano i nostri giovani alla ignoranza per poterli dominare meglio.

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  6. Antonella Albertini6 agosto 2015 alle ore 21:16

    Non essendo del settore della scuola non conosco bene "la buona scuola" di Renzi . Teoricamente concordo sulla necessità che la classe insegnante debba essere preparata e formata ad alti livelli, in quanto l'istituzione scolastica pubblica deve avere l'obiettivo di formare le future classi dirigenti e quindi svolge un ruolo molto importante. Non concordo sul ruolo dei presidi che possono scegliere gli insegnanti. Spero che questo punto venga modificato perché contrasta fortemente con la libertà di opinione di ogni singolo individuo o insegnante che sia. Ribadisco la necessità che la scuola pubblica venga potenziata e finanziata a dovere perché tutti i ragazzi devono avere uguali opportunità. La scuola ha anche una funzione sociale perché la scolarizzazione permette di sviluppare una coscienza etica nei ragazzi, tenendoli lontani dalla malavita. Questo è particolarmente importante in tutte quelle aree dove si vive nel disagio. Concordo con l'autrice dell'articolo che le scuole debbano essere potenziate, soprattutto al sud, per evitare il triste fenomeno dell'emigrazione verso il nord Europa. Che purtroppo riguarda molti nostri giovani. Mi auguro che questa insegnante e tutti gli altri abbiano l'opportunità di poter rimanere a lavorare sul proprio territorio che ha molto bisogno di loro.

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  7. La scuola, ancora la scuola. Un settore sempre in fibrillazione, con un corpo insegnanti insoddisfatto, un numero enorme di precari, studenti che non ricevono adeguata formazione culturale. Per non parlare delle strutture scolastiche e delle attrezzature. Hai voglia di parlare di "Buona Scuola". Per questo è da apprezzare tantissimo lo spirito che anima chi lavora in quel mondo a cominciare dagli insegnanti come la giovane autrice dell'articolo. Che si impegnano tantissimo per superare le difficoltà oggettive che incontrano ogni giorno.
    Credo che uno stato si debba distinguere proprio per la qualità e il livello culturale dei suoi istituti scolastici. Luoghi fondamentali per il futuro della società, per la crescita e lo sviluppo socio-economico dell'intero sistema paese. Gli insegnanti dovrebbero avere di più, molto di più. A loro sono affidate le vite dei nostri figli, la formazione e la crescita culturale che li trasformerà in uomini e donne, in padri e madri, in lavoratori onesti in grado di affrontare le avversità della vita e, anche, di migliorare la società.

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  8. Purtroppo non lo scopriamo adesso con "la buona scuola" che la nostra Costituzione è più formale che sostanziale. Soprattutto nella parte che riguarda i diritti dei cittadini, come quelli ricordati dall'autrice. L’elenco dei diritti negati potrebbe continuare ricordando, per esempio, che il pagamento delle tasse per ogni cittadino dovrebbe avvenire in proporzione alla propria capacità contributiva. Altro principio calpestato. Renzi, non ancora soddisfatto, sta provvedendo a smantellare anche la parte della Carta, che riguarda l’organizzazione dello Stato, ostinandosi a chiamare “riforme istituzionali” i pastrocchi sul sistema bicamerale orditi con Berlusconi, suo indispensabile ispiratore. Oramai evidenziare come il dettato costituzionale venga disatteso e calpestato a danno dei cittadini, è diventato uno stanco esercizio retorico. La scuola, cui questo blog ha dedicato due articoli consecutivi, svolge un ruolo centrale nel nostro ordinamento e, ancora una volta, nella nostra Carta Costituzionale in quanto è preposta ad assolvere al dovere che i nostri padri costituenti hanno previsto a carico dello Stato, di elevare il livello culturale, morale e civile dei cittadini italiani. Lo sfascio in cui naviga la nostra scuola pubblica e l’approssimazione con cui si sfornano le riforme in questo settore (meglio chiamarle controriforme), dimostrano il grado di inciviltà dei nostri governanti.

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  9. Se parliamo di vergogne, parliamo di Renzi, solo lui può partorirne una dopo l'altra, non si contano più, e noto che gli scrupoli se li mangia a colazione.l'ultima beffa agli italiani è stata LA BUONA si fa per dire SCUOLA,. Una riforma che mette in difficoltà, insegnanti precari, e buona formazione, ricatti vergognosi, come ti assumo sulla carta a settembre e ti rimando al prossimo anno, (2016) un salto nel buio, precarietà su precarietà. Cosa ne sarà della nostra cultura? cosa e quanto apprenderanno le future generazioni? Quella che prima era la nostra virtù, la Patria dell'eccellenza culturale, adesso, stiamo perdendo pezzi del nostro patrimonio inestimabile, e quindi questa buona scuola è diventato il nostro tallone di Achille.. Rispetto ad altri paesi europei, siamo l'unico paese che taglia e riduce i finanziamenti, proprio dove dovrebbe aumentarli,. ...Dovremmo scardinare questo sistema Malato, dove l'incompetenza, l'ignoranza, di un Governo, fa vivere l'istruzione, come una minaccia alle proprie posizioni di Potere. Bisognerebbe punire con il voto i politici che ignorando, volutamente questo prezioso patrimonio, mettono a rischio il futuro di un paese. LA CULTURA NON SI TOCCA.

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  10. Intanto inizio con un grosso benvenuto a Monica Fantaci che ci rallegra (si fa per dire )con un articolo sulla buona scuola!!!!Questa riforma si aggiunge a tante altre,troppe direi ma i problemi sempre gli stessi Tanti precari da sistemare ;occasioni perdute ;diritti negati 1990 una legge, toglieva l'insegnante unico. Riforma Berlinguer del febbraio 2000. Eravamo entrati nello spirito della riforma ed ecco l'abrogazione e la riforma Moratti del 2003 che abrogava la precedente!!! E va buò. Ma nel 2006 arrivano i nuovi provvedimenti di Fioroni, altro riconvertimento e studio (devo dire che Fioroni è stato quello che ho gradito di più). 2008 riforma Gelmini. Altra riconversione e grande disorientamento! Ora LA BUONA SCUOLA che forse, si spera ,però riuscirà a togliere il precariato, (tutto però)speriamo! Ma se sarà Buona ci saranno iscritti in più, tolti alla scuola privata. Tanti euro risparmiati in sovvenzioni alle famiglie e gli insegnanti non dovranno elemosinare carta igienica e materiale didattico Certo noi del Sud siamo sempre più penalizzati e chi lavora in contesti difficili lo sa bene!In questa buona scuola vedo un preside decisionista ma che sarà e deve essere a sua volta giudicato. Vedo una scuola privata ancora sovvenzionata;vedo riproporsi l'immigrazione d'insegnanti Non capisco Ed è un mio limite)perchè è messa in pericolo la libertà d'insegnamento!!Dopo tante riforme ,l'insegnamento è rimasto libero,sempre e naturalmente in una cornice istituzionale !!!Sono pienamente d’accordo per la valutazione del sistema.insegnanti,presidi,struttura scolastica,segreteria ecc….Non ho ancora capito(sempre limite mio)perché in Sicilia le prove invalsi sono tanto contestate!!!Siamo indietro rispetto alle altre regioni?Diano le stesse opportunità se non di più,visto che le difficoltà sono maggiori!!!!!

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  11. mia Cara Monica.....che dire? Con tutte le manifestazioni che insieme abbiamo fatto, mi pare che tu abbia detto tutto. In questi giorni stiamo vivendo ore difficili perchè, sebbene la Corte europea abbia remato a favore dei precari con la sentenza, il Miur ha ideato il suo piano PERFETTO per eliminare il precariato al sud dove il circolo vizioso sud/nord/sud non ha concesso alle graduatorie di scorrere in maniera accettabile. Tutti sono responsabili di quanto sta accadendo! Tutti tranne noi che abbiamo insistito ad attendere in fila indiana per decenni che fosse il nostro turno. Nel frattempo abbiamo contribuito in larga misura a far funzionare alla perfezione le scuole siciliane e lo abbiamo fatto con profondo senso del dovere, assentandoci in meno possibile dato che si operava sul proprio territorio. TU, io e la altre, gli altri che ci hanno affiancato in questi anni.....abbiamo LOTTATO per una scuola dignitosa con un tempo scuola che fosse uguale a quello del nord. Al Miur in una delle riunioni dei giorni scorsi è stata addossata la COLPA ai Collegi Docenti che negli ultimi anni, secondo le indicazioni ricevute dai Dirigenti e dall'USR, si sono adeguati a chiedere organico per le 27 ore (TANTO sempre quell'organico assegnavano! Sono testuali parole .......) Ed eccoci quindi qui. Cosa abbiamo sbagliato in questa lotta? Perchè NESSUNA forza Politica si intesta la responsabilità di dire RIPRISTINIAMO IL TEMPO SCUOLA! In fondo, ai tempi della Legge 148 fondata sui moduli, fu una scelta politica coraggiosa! E ancora prima......il Tempo Pieno non fu deciso dai Collegi docenti ma dalla Politica per rispondere alle richieste della società civile....ai posteri. Ti abbraccio con affetto mia Cara Monica, docente amorevole, preparata e deliziosa!

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