sabato 21 marzo 2015

La Primavera dei diritti civili inizia dalla Sicilia

La Primavera diritti civilidi Giangiuseppe Gattuso - Ho passato la mattinata del primo giorno di primavera al convegno di presentazione della legge sulle Unioni Civili, approvata lo scorso 4 marzo. E sono rimasto favorevolmente impressionato.
Si tratta di una norma che, senza modificare in alcun modo l’ordinamento dello stato civile, interviene su una questione molto delicata. Stiamo parlando del rapporto affettivo tra due esseri umani dello stesso sesso e delle conseguenze che ne derivano, e che solo qualche anno fa sarebbe stato impossibile immaginare. La legge è stata approvata a larga maggioranza dall’Assemblea Regionale Siciliana, così si chiama in Sicilia il consiglio regionale composto da 90 “Deputati”.       
Antonello Cracolici PDLa legge affronta l’argomento con il giusto approccio. Non disciplina i rapporti privati, ma si basa sulla competenza della Regione Siciliana sui servizi sociali e ne individua i destinatari includendo e riconoscendo anche quelle persone che hanno un rapporto diverso dalle famiglie classiche. Si ricollega, in questo modo, all’art. 4 del DPR 223/1989 che già disegnava la famiglia anagrafica come un  insieme di persone  legate  da  vincoli  di  matrimonio,  parentela,  affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune. E costituite anche da una sola persona.
Claudia La Rocca M5SCiò che è un passo avanti notevole riguarda, appunto, lo spirito antidiscriminatorio e il riconoscimento del legame affettivo come principio fondamentale, al di la del “contratto” matrimoniale, estendendo la fruizione dei servizi erogati dalle istituzioni locali in favore delle famiglie anche alle cosiddette unioni civili. A questo proposito viene previsto l’istituzione del “Registro Fabrizio Ferrandelli PDRegionale delle Unioni Civili” presso l'Assessorato regionale della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro. E i comuni entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge dovranno adeguare i propri regolamenti al fine di tutelare le unioni civili iscritte nel Registro per favorirne l'integrazione attraverso l'attuazione di politiche sociali, culturali ed economiche.
Padre Nino FasuloUn intervento, quindi, forte e che va nella giusta direzione. E la presenza al tavolo, oltre al relatore Antonello Cracolici (PD), Claudia La Rocca (M5S) e Fabrizio Ferrandelli (PD) che ne hanno fortemente voluto l’approvazione, nonché di uomini di Chiesa come padre Nino Fasulo, e costituzionalisti come i proff. Gaetano Silvestri e Giovanni Pitruzzella, che ne hanno fortemente apprezzato lo spirito, fa veramente ben sperare per il futuro. I paventati conflitti di costituzionalità dovrebbero essere superati.
Gaetano Silvestri ex Corte CostituzionaleInsomma una nuova primavera dei diritti civili prende il via dalla Sicilia. Un esempio di Autonomia regionale virtuosa e di una Politica che funziona e si allinea ai bisogni della società. Quell’autonomia speciale che, purtroppo, ha rappresentato, per troppe volte, una palla al piede dello sviluppo siciliano. Sono rari, infatti, gli interventi legislativi che hanno precorso i tempi stabilendo dei punti fermi sui quali lo Stato ha ritenuto di adeguarsi.
Giovanni PitruzzellaUno per tutti la legge sull’elezione diretta del sindaco. Una novazione che ha sicuramente avuto effetti positivi per le amministrazioni comunali. E, ancora, credo rappresenti un esempio e un forte segnale per la politica nazionale che ancora tarda ad affrontare l’argomento in maniera sostanziale e definitiva per superare quelle questioni giuridiche oggettive e di competenze che le regioni non hanno e non possono risolvere. 
Insomma, una legge corale che ha visto il contributo fondamentale del PD e del M5S, e di altre forze politiche, approvata con il voto favorevole di 50 deputati su 70 aventi diritto. Una legge che ha dato significato alla potestà legislativa di un assemblea rappresentante di un popolo. Quello siciliano che ha dimostrato per la sua storia tolleranza, solidarietà e accoglienza di essere un passo avanti. Almeno in questo.
P.S.: A margine dell’articolo, per chi volesse approfondire, ho riportato il testo completo della legge approvata, ma non ancora pubblicata.
Giangiuseppe Gattuso
21 Marzo 2015
***
ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA - DISEGNO DI LEGGE NN. 141-206-778 - LEGGE APPROVATA IL 4 MARZO 2015
Norme contro la discriminazione determinata dall'orientamento
sessuale o dall'identità di genere.
Istituzione del registro regionale delle unioni civili.
Art. 1.
Finalità
1. La Regione riconosce le formazioni sociali e culturali nelle quali si promuovono la personalità umana e il libero svolgimento delle sue funzioni e attività, rifiutando qualsiasi discriminazione legata all'etnia, alla religione, all'orientamento sessuale e all'identità di genere.
2. La Regione riconosce, altresì, ogni forma di convivenza e adotta politiche finalizzate a consentire ad ogni persona la libera espressione e manifestazione del proprio orientamento sessuale e della propria identità di genere, promuovendo il superamento delle situazioni di discriminazione, secondo le disposizioni della presente legge.
3. La Regione, in attuazione dell'articolo 3 della Costituzione, dell'articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e dell'articolo 19 del Trattato per il funzionamento dell'Unione europea, promuove la realizzazione e l'implementazione della Rete regionale di prevenzione e contrasto delle discriminazioni, anche attraverso le attività del centro regionale di coordinamento per la prevenzione e contrasto delle discriminazioni di cui al protocollo d'intesa adottato il 12 dicembre 2013 tra l'Assessorato regionale della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro - Dipartimento regionale della famiglia e delle politiche sociali e la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le pari opportunità, Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali.
4. Il sistema integrato di interventi e servizi sociali, in conformità a quanto previsto dagli articoli 2 e 3 della Costituzione, dalla legge 8 novembre 2000 n. 328 e dal decreto del Presidente della Regione del 4 novembre 2002, concernente le linee guida per l'attuazione del piano socio-sanitario della Regione siciliana, ha carattere universale ed è teso a promuovere la parità di condizioni senza alcuna discriminazione determinata dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere.
5. Gli enti sottoposti a controllo e vigilanza della Regione sono tenuti a uniformarsi ai principi della presente legge.
Art. 2.
Registro regionale delle unioni civili
1. Per le finalità della presente legge è istituito il registro regionale delle unioni civili presso l'Assessorato regionale della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro.
2. Entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, con regolamento adottato con decreto del Presidente della Regione, previa delibera della Giunta regionale, su proposta dell'Assessore regionale per la famiglia, le politiche sociali e il lavoro, sono disciplinate le modalità di iscrizione e di cancellazione dal registro di cui al comma 1.
2. Il sistema integrato dei servizi destinati alla famiglia è esteso ai nuclei di persone legate da vincoli di parentela, affinità, adozione, tutela e da vincoli affettivi, ai sensi di quanto previsto all'articolo 4, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 1989, n. 223, iscritti nel registro di cui al comma 1.
3. I comuni, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge ed attenendosi ai principi in essa contenuti, adeguano i propri regolamenti al fine di tutelare e sostenere le famiglie, ai sensi degli articoli 2, 3, 29, 30 e 31 della Costituzione, e le unioni civili iscritte nel registro di cui al comma 1 per la fruizione dei servizi comunali erogati e di favorirne l'integrazione attraverso l'attuazione di politiche sociali, culturali ed economiche del territorio.
Art. 3.
Interventi in materia di istruzione, formazione professionale,
politiche del lavoro ed integrazione sociale. Formazione del personale
1. La Regione opera, nell'ambito delle proprie competenze, affinché il sistema integrato di istruzione e formazione professionale ed il sistema dei servizi per l'impiego concorrano a garantire l'effettività del diritto all'istruzione e alla formazione durante tutto l'arco della vita e del diritto al lavoro. Essa opera per assicurare ad ogni persona, indipendentemente dall'appartenenza di genere o dall'orientamento sessuale, uguaglianza delle opportunità e non discriminazione nell'accesso ai percorsi di istruzione, istruzione superiore e formazione professionale, nell'inserimento al lavoro e nella fruizione dei relativi servizi, nei percorsi di carriera e nella retribuzione.
2. La Regione, per prevenire le discriminazioni legate all'identità di genere e all'orientamento sessuale, persegue l'integrazione fra le politiche educative, scolastiche e formative e le politiche sociali e sanitarie, al fine di sostenere le persone e le famiglie nei loro compiti educativi, realizza e promuove attività di educazione sui diritti umani, provvede ad assicurare percorsi di inserimento e di integrazione sociale per le persone che risultino discriminate o esposte al rischio di esclusione sociale per motivi derivanti dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere.
3. La Regione, nella redazione dei codici di comportamento dei propri dipendenti, si conforma ai principi di cui all'articolo 1.
Art. 4.
Interventi in materia di prestazioni sanitarie e politiche sociali.
Compiti delle aziende sanitarie provinciali
1. La Regione opera, nell'ambito delle proprie competenze, in materia di pro­grammazione e gestione dei servizi sanitari e sociali con riferimento alla finalità della presente legge, mediante l'attuazione dei principi di cui al presente articolo.
2. I componenti di un'unione civile registrata hanno il diritto senza alcun'altra formalità ad avere accesso alle strutture di ricovero e cura per ogni esigenza assistenziale e psicologica per ciascuno dei componenti dell'unione civile ed a ciascuno di essi gli operatori devono riferirsi per tutte le comunicazioni e disposizioni di legge relative allo stato di salute di ciascun componente. I regolamenti delle strutture di ricovero e cura devono essere adeguati alle predette disposizioni.
3. La dichiarazione relativa alla qualità di componente di un'unione civile registrata è effettuata tramite dichiarazione sostitutiva di atto notorio, ai sensi dell'articolo 38 del decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre 2000, n. 445. La predetta dichiarazione non ha alcuna scadenza. Essa può essere revocata con apposita dichiarazione sostitutiva di atto notorio.
4. Le aziende sanitarie provinciali, nell'ambito delle proprie competenze e nella programmazione del Piano sanitario regionale, assicurano adeguati interventi di informazione, assistenza, consulenza e sostegno per rimuovere gli ostacoli alla libera espressione e manifestazione del proprio orientamento sessuale o della propria identità di genere.
Art. 5.
Comunicazione istituzionale e promozione culturale
1. La Regione, d'intesa con gli enti locali, anche attraverso i propri uffici per le relazioni con il pubblico e i propri strumenti informativi, adotta nelle proprie comunicazioni istituzionali modelli e linguaggi a tutela dell'identità di genere e dell'orientamento sessuale e contro ogni forma di discriminazione.
2. La Regione e gli enti locali, nell'ambito delle rispettive competenze, favoriscono la produzione e l'offerta di eventi culturali e forme di socializzazione aperte alle diverse realtà esistenziali, come caratterizzati, tra l'altro, dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere.
Art. 6.
Estensione delle competenze dell'Ufficio delle Consigliere di parità
1. Le Consigliere di Parità intervengono anche nei casi di discriminazioni motivate dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere, per accogliere e valutare segnalazioni di persone nonché di istituzioni, associazioni e organizzazioni non governative che svolgono attività di promozione del principio della parità di trattamento e non discriminazione.
Art. 7.
Accesso ai servizi pubblici e privati
1. La Regione, nell'ambito delle proprie competenze, opera per assicurare la trasparenza e garantire a ciascuna persona parità di accesso ai servizi pubblici e privati e dà attuazione al principio in base al quale le prestazioni erogate nell'ambito di tali servizi non possono essere negate né somministrate in maniera deteriore per cause riconducibili a discriminazioni legate all'orientamento sessuale e all'identità di genere.
2. La Regione, nell'ambito delle proprie competenze e secondo le finalità della presente legge, opera al fine di riconoscere il diritto all'abitazione delle singole persone e delle famiglie e per rimuovere le cause che determinano disuguaglianze e disagio, secondo le disposizioni sull'edilizia residenziale sociale.
Art. 8.
Invarianza finanziaria
1. Dall'attuazione della presente legge non possono derivare nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio della Regione.
Art. 9.
Norma finale
1. La presente legge sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale della Regione siciliana.
2. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione.
IL PRESIDENTE
LAVORI PREPARATORI
Disegno di legge n. 141: 'Norme contro la discriminazione determinata dall'o­rientamento sessuale o dall'identità di genere'. Iniziativa parlamentare: presentato dai deputati: La Rocca, Siragusa, Cancelleri, Cappello, Ciaccio, Ciancio, Ferreri, Foti, Mangiacavallo, Palmeri, Trizzino, Troisi, Venturino, Zafarana, Zito il 16 gennaio 2013. Trasmesso alla Commissione 'Affari istituzionali' (I) il 16 gennaio 2013 (abbinato nella seduta n. 127 del 23 settembre 2014).
Disegno di legge n. 206: 'Norme contro le discriminazioni determinate dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere. Istituzione del registro anagrafico per le unioni civili'. Iniziativa parlamentare: presentato dai deputati: Ferrandelli, Arancio, Alloro, Cirone, Cracolici, Digiacomo, Maggio, Marziano, Panarello, Raia, Anselmo, Gucciardi, Panepinto il 5 febbraio 2013. Trasmesso alla Commissione 'Affari istituzionali' (I) il 7 febbraio 2013 (abbinato nella seduta n. 127 del 23 settembre 2014).
Disegno di legge n. 778: 'Istituzione dell'elenco regionale delle unioni civili'. Iniziativa parlamentare: presentato dal deputato: Cracolici il 20 giugno 2014. Trasmesso in Commissione 'Affari Istituzionali' (I) il 30 giugno 2014 (abbinato nella seduta n. 127 del 23 settembre 2014).
- Esaminato dalla Commissione nelle sedute nn. 112 del 19 giugno 2014, 125 del 16 settembre 2014, 126 del 17 settembre 2014, 127 del 23 settembre 2014 e 147 del 18 dicembre 2014.
- Esitato per l’Aula nella seduta n. 147 del 18 dicembre 2014.
- Relatore: on. Antonello Cracolici.
- Discusso dall' Assemblea nelle sedute n. 222 del 26 febbraio 2015, n. 223 del 3 marzo 2015 e n. 224 del 4 marzo 2015.
- Approvato dall'Assemblea nella seduta n. 224 del 4 marzo 2015.












































36 commenti:

  1. Ottimo servizio con perfetta tempistica.
    Finalmente una legge che pone tutti sullo stesso piano di diritti: unioni civili, unioni dello stesso sesso, Convivenza per libera scelta e coppie tradizionali.
    L'altra ottima legge che hai fatto bene a ricordare è stata quella dell'elezione diretta dei sindaci. Ha funzionato a meraviglia. Prima di questa legge a San Giuseppe Jato i sindaci avevano una durata media di 3-4 mesi. Bastavano uno o due consiglieri ambiziosi a far cadere sindaco e giunta. Dopo abbiamo avuto Maria Maniscalco sindaco per 10 anni. Giuseppe Siviglia Sindaco per 8 anni e Davide Licari attualmente in carica da 2 anni. Cioè in 20 anni 3 sindaci. Ottimo esempio di stabilità.

    RispondiElimina
  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  3. Ottima Legge. Finalmente un raro momento qualificante di un Assemblea regionale troppo assonnata e indifferente ai problemi della Sicilia e dei siciliani. La legge sulle unioni civili fa giustizia e colma un gigantesco vuoto sul fronte dei diritti umani inalienabili, per troppo tempo ritenuti inconcepibili dai tanti benpensanti che si arrogano il diritto di stabilire ciò che si deve e non si deve fare. Io ho sempre vissuto all'interno di una famiglia tradizionale ma questo non mi impedisce di ritenere che ognuno abbia il diritto di scegliere con chi vivere e con chi condividere la propria vita, senza dover rinunciare alle stesse opportunità sul piano sanitario, sociale e culturale di cui godono i cittadini uniti da vincoli "tradizionali". Spero che questa legge contribuisca a far rassegnare la categoria dei moralisti che vanno a battersi il petto in chiesa ogni domenica e poi chiudono gli occhi di fronte alle nefandezze più efferate dei cosiddetti "normali". Vorrei solo ricordare, per completezza di informazione, che il Comune di Palermo utilizza il registro delle unioni civili che ha meritoriamente istituito già lo scorso anno.

    RispondiElimina
  4. Un grande segnale di civiltà che parte proprio dalla Sicilia.
    Impensabile solo qualche anno fa, oggi è stato possibile semplicemente perché anche sono cambiate le sensibilità e gli equilibri politici.CC
    Può succedere di tutto nella vita, anche di essere orgogliosi della nostra assemblea legislativa.




    RispondiElimina
    Risposte
    1. mi sembra un buon punto di partenza

      Elimina
  5. Finalmente si vede M5S a lavoro,speriamo che lo fanno anche al governo nazionale

    RispondiElimina
  6. ...."di essere un passo avanti. Almeno in questo". Una volta tanto...purchè non costi niente...chiaramente.

    RispondiElimina
  7. Una buona legge finalmente. E finalmente questa bislacca assemblea legislativa fatti di tanti politicanti ha un sussulto d'orgoglio. O, forse, siccome non c'è spesa e quindi non ci sono interessi la si è lasciata passare senza tanti problemi. Speriamo che i comuni e la società la recepiscano e si comportino di conseguenza.

    RispondiElimina
  8. Quasi un moto d'orgoglio,finalmente una buona legge.E finalmente visibile il lavoro del M5S

    RispondiElimina
  9. Mi sembra una iniziativa molto bella. Un po' quell'idea di cui ti parlai all' inizio. Quando ero molto arrabbiata che non avevano aperto a Bersani. E' un po' anche colpa loro se siamo arrivati a Renzi......non trovi? Ed ho trovato veramente incredibile che dopo averlo bistrattato l'abbiano messo nella rosa dei papabili presidenti..... A Catania si direbbe : c'e' di moriri

    RispondiElimina
  10. Ogni tanto un segnale di civiltà che arriva dalla Sicilia. Norme equilibrate e di buonsenso prima di tutto. Sarebbe auspicabile altrettanta solerzia e sintonia di intenti per tutto le problematiche relative al welfare.

    RispondiElimina
  11. Non capisco come possano amarsi 2 individui dello stesso sesso, come cavolo possano fare ... sono tollerante sì , ma che possano "sentirsi" famiglia , che possano accampare dei diritti , mi pare inaccettabile, considerando che ci sono delle vere famiglie che vivono nelle macchine e che non hanno il necessario per una vita dignitosa . Liberi di convivere , di far quello che vogliono… ma equipararli ad una famiglia veraaaa che è già in crisi .... ne corre , con tutto, il rispetto per le loro inclinazioni sessuali... ma porca miseria , ben conscia di rischiare il linciaggio, trovo esagerato tutto questo ambaradan con tanti problemi, ben più gravi che attanagliano la società .... la famiglia è costituita da un padre , una madre e dai figli .... non da 2 padri , o da 2 madri e figli surrogati. Lo trovo fortemente contro natura e contro quei principi etici e cristiani, con i quali sono cresciuta! E adesso .... viaaa alla lapidazione.

    RispondiElimina
  12. Grazie per l'articolo c’è stato un lavoro di limatura ad hoc sul registro per renderlo costituzionale, e si spera che il consiglio dei ministri non agisca contro tale innovazione su cui lavoriamo dal 2013. E' stato un lavoro davvero sinergico tra associazioni, società civile e compagine politica (che ha messo da parte le proprie bandiere per un nobile fine). Sono molto contento che sia andato in porto per il bene di tanti ragazzi e ragazze siciliani che, come ha ben spiegato Claudia, spesso non hanno alcuna tutela dalla Regione, e da soli si trovano di colpo senza un nucleo familiare che li aiuti perché i genitori rifiutano il loro orientamento sessuale o la loro identità di genere. In un solo anno abbiamo perso 3 ragazzi che si sono suicidati per tali motivi in Sicilia (quelli che per lo meno sono giunti all'orecchio delle associazioni) e molti altri sono scappati o hanno subito violenza.. parliamo spesso di adolescenti... e volevamo riuscire a dargli le giuste garanzie su cui l'assessorato alle politiche sociali adesso deve vigilare per legge. Speriamo il consigli dei ministri non agisca politicamente contro tale innovazione

    RispondiElimina
  13. Per quanto riguarda l'elezione del Sindaco direttamente dai Cittadini è stata sicuramente una conquista solo che io ho sempre sostenuto che chi viene eletto deve perdere il diritto a potere essere rieletto. I parrini nelle parrocchie ora cangianu spissu e così anche i sindaci! Per quanto riguarda il DISEGNO DI LEGGE NN. 141-206-778 - LEGGE APPROVATA IL 4 MARZO 2015 - Norme contro la discriminazione determinata dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere.
    Istituzione del registro regionale delle unioni civili sono convinto che è stata una cosa buona solo che io impedirei in maniera categorica l'adozione dei bambini. Più semplice di così! I bambini devono avere i genitori di sesso diverso! Non chiedetemi nulla ma la penso così e non so dare risposta del perchè la penso così! O chissa o nenti!

    RispondiElimina
  14. Sono d'accordo con Lucia! Lesbiche e gay sono la rovina della. Famiglia . avendo un presidente gay questi sono i suoi interessi. Poi se le famiglie muoiono che Importa. Ora adozioni.

    RispondiElimina
  15. Premesso che il presidente Crocetta è in conflitto d'interessi, l'esperienza già fatta in altre regioni dimostra che queste leggi sono il grimaldello per aprire successivi varchi e mettere in discussione l'unica "famiglia" che riconosco. Uomo e donna. Questa primavera sarà come le fallimentari "primavere arabe", all'origine del caos che ci circonda?

    RispondiElimina
  16. È la prima volta che mi trovo nella difficoltà di scegliere se fare i complimenti a Giangiuseppe o alla regione. E allora li faccio, con qualche riserva, ad entrambi. Giangiuseppe ha indubbiamente portato con coscienza e maestria la questione, che poi questione non è, delle unioni chiamate diverse. Credo che se queste coppie non ci fossero state il mondo si sarebbe estinto con la nascita di Adamo e Eva. Ora le riconosciamo formalmente. Perfetto, ma come pensare che il riconoscimento non comporti spese? Piuttosto mi meraviglia che sia stato introdotto un registro "speciale". Perché? Non vi sembra che si riproduca la... differenza dalle coppie etero? se finalmente la regione siciliana ha scoperto di avere uno statuto speciale che consente di riemergere dall'oscurità poteva farlo meglio, senza discriminare le coppie e le donne delle pari opportunità relegate solo ad un ruolo di vigilanza.

    RispondiElimina
  17. Per le unioni civili sono favorevole, ma non si deve parlare di matrimonio, ne di adottare figli... che due persone abbiano gli stessi diritti in caso di malattie.... di morte..., mi sembra logico. Ma attenzione, anche qui ci vogliono regole altrimenti queste unioni si fanno solo per usufruire come spesso si fa in Italia di agevolazioni varie.

    RispondiElimina
  18. Le unioni civili o coppie di fatto, sono quelle che ‘di fatto' costituiscono una famiglia, pur non avendo legami di consanguineità o contratti di matrimonio a ratificare l'unione.
    Famiglie costituite da uomini e donne di sesso diverso o delle stesso sesso, o da persone conviventi, che decidono non solo di vivere sotto lo stesso tetto ma di legarsi l'un l'altro dagli invisibili legami dell'amore, della solidarietà reciproca, del rispetto.

    Legami che non cercano firme ma che non sono per questo meno solidi di quelli finora riconosciuti dalla legge.
    Parte dalla Sicilia un segnale di grande civiltà

    RispondiElimina
  19. La montagna ha partorito il topolino. Ma se la montagna finisce nelle mani di maometto con tutto il topolino. ci sono tutte le premesse, dalla Tunisia a Pantelleria ci sono solo 70 km, ma cmq sarebbe un dejavu, non penso che il topolino possa sopravvivere a Maometto. CMQ non provo nessun interesse per questo argomento, che interessa Crocetta ed i suoi amici. Gli argomenti che interessano la maggioranza dei siciliani lui non li risolve...tagli dei privileggi. la pletora di dirigenti fasulli iperpagati, l'imbroglio continuo della 104, i pensionati d'oro, i giovani disoccupati, la sanità, il welfare. Chiudo qua per carità di patria ma un vafffaaa...con 3 f e 3 a, senza allusioni sessuali...

    RispondiElimina
  20. mi permetto solo di far notare che questa legge è di iniziativa parlamentare. però importante è essere contro a prescindere.

    RispondiElimina
  21. Signor anonimo lei pensa che ci siano molti siciliani che hanno stima di questo parlamento, di predoni, ladroni, straccioni, cialtroni aggiunga tutto quello che finisce in oni...a volontà pensi un pò quanti ignoranti che si fanno belli con i diritti civili, salvo fottersi stipendi rubati, gettoni di commissioni fasulle, che servono solo per rubarci ancora soldi, come disse Pertini è giusto cacciare questi truffaldini con pietre e bastoni. Quindi non è essere contro a prescindere non hanno più credibilità qualsiasi cosa facciano, chiaro ? quindi è inutile che lei si fa bello...o fa l'utile idiota.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non si tratta di essere solidali con questo parlamento, ma mi pare che questi deputati di diversi colori politici come penso avrà modo di vedere, si sono messi attorno ad un tavolo ed hanno dato dignità a questa terra con una proposta di legge di interesse nazionale.
      Poi se Lei anonimo (mi pare Vullo però), non è soddisfatto, pazienza se ne farà una ragione, idiota è colui il quale non sa distinguere il giusto anche se a farlo è il nemico. Pazienza Vullo questa volta questi straccioni ladri e cialtroni hanno fatto qualcosa che, anche se lei non è d’accordo, la faranno inorgoglire per il semplice fatto che lei per puro caso è siciliano.
      Un abbraccio

      Elimina
    2. Guardi io mi chiamo anonimo come lei è non mi pare serio continuare continuare questa inutile discussione. Non mi sembra che di questa legge il popolo stia manifestando grande giubilo, si sia riempito lo stomaco etc. Noi saremmo contenti se i suoi amici parlamentari si tagliassero i privilegi stipendi pensioni e non chiacchiere. Ora basta per favore.

      Elimina
  22. Sono favorevole alla legge e spero che e un primo passo verso un ARS che funziona.

    RispondiElimina
  23. Una iniziativa che non si può che condividere e che una volta tanto pone la nostra regione tra le più avanzate nel riconoscere pari diritti alle unioni di fatto rispetto alle famiglie tradizionali. Una legge che attua il principio dell'articolo 3 della carta costituzionale. Chissà che ne penserà il ministro dell'interno, che tanto ha osteggiato la registrazione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati all'estero! Grazie al direttore di "Prima pagina" per aver richiamato l'attenzione dei suoi lettori sul l'interessante argomento.

    RispondiElimina
  24. Dopo una vita passata a lamentarmi della grande fregatura per i siciliani della Regione Sicilia,dei favoritismi,delle connivenze,dei lauti stipendi nell'assemblea regionale,del forte potere di alcuni parlamentari ecc....oggi mi sento primaverile siciliana!!!!Sono contenta che vengano riconosciuti i diritti delle coppie omosessuali.Ogni essere umano ha diritto di vivere liberamente la propria sessualità. Per le coppie estero che scelgono la convivenza,gioisco un pò di meno.perchè possaono averli questi diritti e se scelgono di essere liberi ne paghino il prezzo!Comunque una bella pagina di storia che mostra una terra aperta e pronta a recepire i diritti umani.Bella conquista è anche l'elezione del sindaco diretta!penso che darà più stabilità ai comuni. Se poi ,a che ci sono,discutono pure all'assemblea regionale ,di regolarsi sugli stipendi,mi sentirò in primavera e in estate!!!!!

    RispondiElimina
  25. Non si può che essere soddisfatti di quello che è stato fatto.
    Mi sento di ringraziare quanti hanno contribuito a rendere possibile l'approvazione di questa legge.
    Mi auguro che tutto questo possa rendere la vita più giusta a tantissime persone.

    RispondiElimina
  26. Finalmente! Sono davvero contenta che l'Assembela Rgionale Siciliana abbia approvato una legge così importante,è simbolo di civiltà e in questo momento ce n'è un enorme bisogno. L'unione tra due persone dello stesso sesso, è giusto che abbiano gli stessi diritti di una coppia denominata "normale". Mi auguro che tutto questo si allarghi,a macchia d'olio,a tutte le regioni italiane,per una maggiore tutela dei cittadini e delle coppie senza nessuna distinzione. Direi che la Regione Sicilia ha iniziato la sua "nuova primavera".

    RispondiElimina
  27. Giustamente gli omosex in Italia non sono discriminati, infatti accedono alle più alte cariche nazionali e regionali. In altri Paesi, invece, sono purtroppo discriminati e perseguitati con dure condanne penali. I rapporti economici tra una coppia omosex si possono regolare col diritto privato; la legge sulla successione, ad esempio, si può modificare perché non è giusto se un Omosex viene schifiato dal parentado che gli lasci tutti o parte dei suoi beni. Se fossi omosex mi guarderei bene a iscrivermi, col mio compagno, in pubblici registri: se un giorno l'Europa dovesse chiamarsi Eurabia, come scrisse Oriana Fallaci, per le coppie Omosex, iscritte in pubblici registri e quindi facilmente individuabili, con la sharia saranno guai seri; evento non improbabile con questa strana massiccia immigrazione con elevata componente islamica, e della relativa leggerezza della politica italiana ed europea. Nel dicembre 2013, in Croazia, vinse un referendum per inserire nella Costituzione un articolo per stabilire, a scanso di equivoci, che per matrimonio s'intende quello naturale tra donna ed uomo; ma i mezzi d'informazione italiani ne parlarono poco e solo per uno o due giorni. I Governi e i Parlamenti seri uniformano la legislazione alla Legge Naturale: non rubare, non ammazzare, ecc. Diritti umani? Molto bene! Ed allora si rispetti anche il diritto naturale, ovvio, psichico dei bimbi adottandi di avere come guida una donna ed un uomo, identico diritto naturale, ovvio, psichico delle e degli omosex che hanno una mamma ed un papà e non l'innaturale, sgrammaticato, antiscientifico, spoetizzante genitore 1 e genitore 2. Clericale? No, naturale e laicale. Mamma e Papà non sono numeri. Che ci azzecca con i rapporti economici tra una coppia omosex l'introduzione delle fiabe omosex negli asili infantili e nelle scuole elementari? Sic stantibus rebus non si può parlare di omosessualità, bensì di omosessismo ideologico; è arrivato un altro ismo. Si lascino i fanciulli ai loro giochi infantili. Non si plagino. Quando saranno adulti sceglieranno LIBERAMENTE di essere omosex o trans. LIBERTA'! Se anche da noi dovesse essere introdotto lo sgrammaticato, antiscientifico, innaturale, spoetizzante modernismo genitore 1 e genitore, dovremmo mandare dal Bel Paese a quel paese millenni di pittura, scultura, letteratura, poesia e aggiornare la canzone, Mamma, di Beniamino Gigli e la poesia. A mia madre, di Ed De Amicis:
    A) Genitore 2 son tanto felice quando ritorno da te, ecc.
    B) Non sempre il tempo la beltà cancella, né la sfiorano le lacrime e gli affanni, mio genitore 2 ha sessant'anni e più la guardo più mi sembra bella.
    A quanto pare il genitore 2 è la Donna alla faccia della parità Uomo-Donna, e delle quote rosa.
    Cose, cose, da basso impero in decadenza. Infatti siamo in piena decadenza economica finanziaria, occupazionale, demografica, morale come dimostra la Repubblica di privilegiopoli e tangentopoli ex Repubblica Italiana.

    RispondiElimina
  28. Condivido il concetto giuridico di unione civile quale coesione solidale ed affettiva tra 2 soggetti differente concettualmente dal "matrimonio".

    RispondiElimina
  29. Sono perfettamente neutrale su queste unioni. Non mi sono mai posta il problema e che ora ci sia una legge che possa tutelare la loro unione è solo un sancire una regola che di fatto è sempre esistita. Che questo avvento sia stato messo in atto in Sicilia, non fa che confermare lo spirito di fratellanza che in questa regione sembra essere molto forte e portando a compimento una legge per le unioni civili mette in evidenza l’accettazione dei siciliani per ogni essere umano e per la loro scelta. Un passo avanti nella storia di questa regione e per coloro che ci vivono.

    RispondiElimina
  30. DA UNA PARTE OMOFOBIA, RAZZISMO,SOTTOCULTURA E VIOLENZA, DALL'ALTRA VALORI CONTRAPPOSTI E QUESTA LEGGE LO AFFERMA.
    ANCHE IN QUESTO BLOG SI LEGGONO COMMENTI, POCHI PER FORTUNA, DA VOLTASTOMACO, MA PER FORTUNA L'UOMO NON è SOLO PANCIA, MA ANCHE CUORE E CERVELLO.
    QUINDI BENE I PARLAMENTARI CHE HANNO APPROVATO QUESTA LEGGE, BENE IL PD ED M5S CHE LA HANNO SOSTENUTA.





    RispondiElimina
  31. Papa Francesco nella Cappella Sistina ha battezzato 32 bambini, uno dei quali nato da una unione civile, dichiarando che davanti a Dio siamo tutti uguali: In contemporanea a Palazzo dei Normanni si discuteva se approvare il disegno di legge sulle "unioni civili", Il confronto fra i deputati è stato duro e acceso, ma alla fine è stato approvato, con somma soddisfazione del Presidente della Regione Rosario Crocetta. Quindi, la Regione siciliana riconosce ogni forma di convivenza, ed adotta politiche che consentono ad ogni persona la libera espressione del proprio orientamento sessuale, quindi saranno inseriti, senza pregiudizi a tutte le tutele, per vivere serenamente la loro vita di coppia. I comuni sono stati invitati ad istituire dei "Registri Regionali delle Unioni Civili". Qualche anno fa, era impensabile per la Sicilia una svolta evolutiva del genere, che dimostra sensibilità sui diritti umani, inalienabili, un segno finalmente di civiltà, un passo avanti. In tutto questo, spero, e mi auguro, che i siciliani recepiscano ed accettino come normalità questo cambiamento,, come un diritto alla persona, considerando il periodo di razzismo che attualmente attraversiamo.

    RispondiElimina
  32. Un grande riconoscimento alle personalità del mondo politico, della chiesa e del mondo civile per l'impegno nella creazione della legge Regionale approvata il 5 marzo u.s. per Istituzione di un registro per le unioni civili, contro qualsiasi forma di discriminazione, riconoscimento del legame affettivo tra coppie omosessuali, e quindi estenzione dei servizi erogati dalle istituzioni alle famiglie, anche alle cosiddette unioni civili.
    Un passo avanti molto signficativo, che finalmente sancisce alcuni diritti fondamentali per la tutela e l'integrazione delle unioni civili tra omosessuali.

    RispondiElimina
  33. Stiamo parlando di un passo di grande civiltà, che apre la strada per il riconoscimento di diritti sacrosanti a coloro che finora li vedevano ingiustamente negati. Una legge che prova ad allineare la Sicilia (spero presto l'intera italia) ai principi fondamentali dello stato di diritto. A chi lamenta il fatto che questa legge non gli mette in bocca un tozzo di pane, suggerisco che talvolta si può anche guardare qualche centimetro oltre il proprio naso.Alla faccia dell'analfabetismo sociale, culturale ed umano di certuni che, spero col tempo, diverranno una sempre più insignificante ed abietta nicchia di minoranza, omofobi e pseudonazisti da ignorare e nascondere come la polvere sotto un tappeto.

    RispondiElimina