martedì 24 marzo 2015

Contro tutte le povertà. Reddito di Cittadinanza

reddito-di-cittadinanzadi Rosalba Ferrara - L'Italia è l'unico paese in Europa (a parte Grecia e Ungheria) a non avere un sistema di welfare per garantire un diritto essenziale, e cioè la sopravvivenza con dignità dei suoi cittadini.

La responsabilità è evidente e riguarda una gestione della cosa pubblica che negli anni ha determinato un sistema di privilegi abnorme e una forbice, tra chi ha tanto e chi non ha niente, che si è allargata a dismisura. Una Casta corrotta e incapace, lo sperpero di risorse pubbliche, e le vergognose salvaguardie di ogni genere in favore di ‘pochi’ eletti, hanno fatto il resto.

Caritas povertàTutto ciò ha determinato un fortissimo disagio sociale, nei confronti del quale non possono bastare i cinguettii modificati del momento, e nemmeno gli interventi più o meno utili delle cosiddette riforme costituzionali o gli sbandierati 80 euro. Stiamo parlando di quei cittadini, che oltre al lavoro, perdono la casa, la famiglia, la dignità, costretti a mettersi in coda nei centri della Caritas, per un pasto caldo. E di quelle situazioni disperate nelle quali l’impossibilità di garantire i bisogni primari dei figli portano al compimento di gesti estremi.

Questo buio fitto però può essere spezzato. Uno spiraglio, una luce per liberare dalla schiavitù del bisogno tanti, troppi cittadini che un Paese ‘civile’ non può permetterne l’esistenza. Si tratta della proposta del Movimento 5 Stelle per il cosiddetto Reddito di Cittadinanza. Un cavallo di battaglia di sempre, da quando questo Movimento è apparso nel panorama politico italiano. Una iniziativa tendente a rendere tutti un poco più uguali, un sistema per spingere questa nostra società verso livelli di società più umana e più giusta.

logo-movimento-5-stelleIl disegno di legge è stato presentato al Senato da tempo. E riguarderebbe circa 9 milioni di italiani. Un numero enorme. Sono i dati del nostro Istituto di Statistica che disegna una società nella quale vivono, appunto, circa 9 milioni di cittadini sotto la soglia della povertà. Una massa di ‘persone’ che potrebbero essere liberate dalla minaccia del voto di scambio e dal raccapricciante e onnipresente ricatto mafioso.

Le coperture finanziarie, unico punto debole dell’importante iniziativa, a detta del Movimento ci sono. Le ipotesi riguardano l’aumento del livello di imposizione fiscale del gioco d'azzardo, finora tenuto impunemente basso per l’interesse di molti politici. E così quello nei confronti delle royalty delle grandi imprese del petrolio e del gas. Altra fonte di risorse è rappresentata da una forte revisione delle spese militari e dei sistemi d’arma, come per esempio gli F35. E poi l’utilizzo più razionale dei proventi dell’8 x mille. E, infine, dalla riduzione dei costi della Pubblica Amministrazione e dei magna magna a cominciare da quelli della politica.

Ciotti e GrilloL’idea del M5S ha il pieno appoggio di don Luigi Ciotti, fondatore dell'Associazione Libera, che si batte contro i soprusi e le ingiustizie. E anche il partito di Sinistra Ecologia e Libertà di Nichi Vendola ha analoghe posizioni. La proposta prevede un reddito, in linea con i principi del modello sociale europeo, con l’obiettivo di rilanciare la piena occupazione e garantire una vita dignitosa ad ogni cittadino. 780 euro per tutti quei soggetti che sono sotto questa soglia. Significa, quindi, l’erogazione per intero nel caso di soggetti totalmente privi di reddito o l’integrazione a tale cifra negli altri casi. L’intervento, articolato in tre anni, prevede contemporaneamente un percorso di formazione con, alla fine, la proposta di un lavoro. Nel caso di rifiuto, per tre volte consecutive, decadrebbe il diritto al reddito.

consiglio-d-europa_logoIn un altro paese questa proposta, “rivoluzionaria” ed europea, smuoverebbe pure i sassi, porterebbe la gente in piazza, per richiedere e riprendersi quel pizzico di dignità perduta. Per concludere voglio ricordare che proprio l’Europa con una raccomandazione del Consiglio, nientemeno, del lontano 1992, invitava tutti i paesi dell’Unione a introdurre nei loro sistemi sociali un reddito di cittadinanza. Credo proprio sia arrivata l’ora di farlo per davvero.

Rosalba FerraraRosalba Ferrara
24 Marzo 2015

47 commenti:

  1. Bisognerebbe dimezzare le tasse, aumentare le pensioni, e garantire il reddito a tutti come dice grillo, è semplicissimo e non capisco perché non si faccia.

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  2. Prima domanda: Perché il M5S non quantifica quanti miliardi di euro annui occorrerebbero per l'integrazione a 780 euro mensili a 9 milioni di persone? Io non sono forte con i numeri e forse mi sbaglio, ma calcolando una media di 500 euro a persona, tra reddito totale di 780 euro e integrazione a 780 euro, arrivo al fabbisogno di 4,5 miliardi mensili cioè circa 5o miliardi euro l'anno. (per favore se le mie cifre sono errate fatemelo osservare).
    Pensate d'avvero di mettere insieme 50 miliardi l'anno aumentando la tassa sui giochi d'azzardo, aumentando la tassa su gas e petrolio, (aumenterebbero subito le tariffe) diminuendo la spesa pubblica,? (ma quante cose si devono fare con la diminuzione della spesa pubblica?)e tagliando i privilegi ai politici?
    Chi sarà in grado di offrire un lavoro, dopo 3 anni, a 9 milioni di persone potenziali che potrebbero richiederlo?
    Sarebbe gradita una risposta da parte dell'autrice dell'articolo Rosalba Ferrara.

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    1. http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamento/2014/12/reddito-di-cittadinanza-i-soldi-per-finanziarlo-ci-sono.html

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  3. Sono convinto, da sempre, che una comunità nazionale degna di questo, debba adottare una politica di redistribuzione della ricchezza prodotta, secondo criteri di giustizia sociale e di equità. Ogni proposta che va in questa direzione, per me va bene. Per rendere credibile una proposta come quella descritta qui, però, occorre disporre delle fonti economiche certe e permanenti per finanziarla, e bisogna avere il potere politico per concretizzarla. La proposta dei Cinquestelle, mi pare, sia insufficiente sul reperimento delle risorse, e mancante del potere poliitico per portarla avanti.

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  4. non credo , caro Michele Maniscalco , che l'autrice risponderà alle tue domande , che faccio mie e non solo .
    Mi chiedo e vi chiedo a cosa serve questo articolo , ben confezionato, chi non è d'accordo ad un salario di cittadinanza? , il problema è dove reperire i fondi e come . M a fingiamo per un momento che si potrebbe trovare il modo , allora se ciò è una cosa tanto importante e rivoluzionaria , perché , chi la propone ,non cerca un accordo per raggiungere lo scopo , ed invece di fare finta opposizione , entra nel governo , perchè solo da li si cambiano le cose ??? ma ai 5 stelle non interessa fare ma solo dire e fare propaganda spicciola . Fortunatamente non tutti gli eletti sono della stessa pasta ed alcuni hanno cominciato a ragionare con la propria testa e non dell'accoppiata grillo casaleggio . buona fortuna ai populisti , fino a quando dura

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  5. Il reddito di cittadinanza sarebbe doveroso in un Paese dove le diseguaglianze vengono sempre più rimarcate da un Governo che tutela solo la grande finanza, Confindustria e le logiche delle tante lobbies presenti in Parlamento. Ma cosa si aspetta a fare un pò di giustizia sociale? Tutti quelli che continuano a definire antipolitica inconcludente, quella dei 5 Stelle, dovrebbero dirci perchè una proposta chiara e precisa come quella sul reddito minimo, resta a marcire nei cassetti di Montecitorio. Questa legge costa 15 miliardi circa. La corruzione in Italia costa agli italiani ben 64 miliardi l'anno. Pensate per quanti anni si potrebbe erogare il reddito di cittadinanza a chi ne ha bisogno, se si facesse una lotta seria per recuperare queste somme.

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    1. Signor Maurizio, Il governo di Renzi ha speso circa 9,5 miliardi di euro in un anno per dare 80 euro mensili a 10 milioni di operai. Leggo nell'articolo della Signora Rosalba Ferrara che le persone in Italia al disotto della soglia di povertà sono circa 9 milioni. Quindi con una spesa di 15 miliardi l'anno si può dare un reddito di cittadinanza di circa 140 euro mensili. Se mi sbaglio mi corregga.

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    2. Non credo sia così. La platea dei beneficiari degli 80 euro è molto più vasta degli indigenti e dei disoccupati, quindi la cifra pro capite aumenterebbe. Il disegno di legge prevede circa 700 euro ad ogni avente diritto. Inoltre 80 euro sono andati incomprensibilmente a chi ha già un reddito mentre chi moriva di fame continua a farlo ancora.

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    3. Sono completamente d'accordo con Maurizio Alesi per quanto riguarda gli 80 euro. Andavano usati per aumentare le pensioni al minimo e per aiutare chi un lavoro non lo ha.

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  6. Per chiarezza!!!
    "I soldi per far diventare realtà il reddito di cittadinanza ci sono. Il Movimento 5 Stelle lo ha sempre sostenuto e ora la CONFERMA arriva anche dalla Commissione Bilancio del Senato."
    http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamento/2014/12/reddito-di-cittadinanza-i-soldi-per-finanziarlo-ci-sono.html

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  7. Condivido pienamente però si deve stare molto attenti ai soliti furbetti "alla napoletana" (che poi sono in tutta italia) che ne sanno una più del Diavolo per fregarsi i soldi a sbafo

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  8. L'articolo di Rosalba Ferrara e' indubbiamente condivisibile sotto il profilo sociale in quanto, a mio avviso, nessun cittadino di media sensibilità gode nel vedere l'umiliazione di dover chiedere un piatto di minestra o di perdere il senno sino a gesti estremi. Ma ha un difetto enorme: non ricorda che il reddito medio garantito risale alla proposta fatta dal prof. Giuliani nel lontano 1985. Eppure, per quanto si credesse ancora che l' Italia fosse la settima potenza industriale a livello mondiale la proposta è' stata velocemente archiviata. Dobbiamo ricordare che le leggi che prevedono spese da parte dello stato devono contenere la necessaria copertura finanziaria non in modo indicativo ma in modo definitivo. E allora, faccio anche io una proposta: perché le forze ispettive dello stato non vengono indirizzate nella verifica della legalità di tutte le cooperative che siano di facchinaggio o di trasporti, o ancora di gestione di manodopera? L' Italia ha vissuto momenti sereni sino al 1965. Quando venne istituita la pensione sociale. Dopo più nulla, lo sfacelo totale con l'allargamento degli interventi di cìg sino a introdurli all' interno delle aziende con il contratto di solidarietà' che per chi lo riceve e' più' umiliante del piatto di pasta alla Caritas. C' e' da dire anche che quando la mia generazione era giovane, ci sapevamo rimboccare le maniche e ci adattavamo a qualsiasi lavoro senza aspirare tutti al palcoscenico.

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  9. Vorrei rispondere agli amici che non si aspettavano una risposta ai loro commenti, e che non accettano e criticano, l'unica proposta decente fatta a favore di quella categoria che spesso va a fare la spesa nei cassonetti, da parte di nessun partito, da più di un anno a questa parte. Con una corruzione alle stelle, stiamo a discutere? Sappiamo tutti da dove si potrebbero recuperare le risorse, giochi d'azzardo, corruzione, tasse sulle grandi imprese di petrolio e gas e tanto altro, la cifra , non supererebbe i 15 miliardi, e considerando che non si tratterebbe di moltiplicare 780 euro per 9 milioni di cittadini, ma significherebbe integrare i redditi inferiori a tale cifra, fino a 780 euro, quindi, chi percepirebbe, per esempio la disoccupazione, o la pensione minima, o altre indennità, percepirebbe solo la cifra restante. Questo sistema di reddito esiste, ed è perfettamente funzionante in quasi tutti i paesi d'Europa. Far parte dell'Europa significa anche allinearci in tutto agli altri paesi. Quindi la proposta del m5s, dovrebbe essere condivisa e sostenuta da parte di tutti gli altri partiti, per dignità, non di partito, ma di uomini dignitosi.

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    1. Gentile Signora Rosalba, io non ho criticato la proposta fatta nel suo articolo, mi sono chiesto e chiesto come farà il governo a coprire la spesa finanziaria che il redito minimo di cittadinanza comporta. Ho calcolato una media di 500 euro a persona tra chi avrà il diritto a 780 euro perché non ha nessun reddito e chi invece avrà diritto solo a un conguaglio per arrivare a 780 euro. Quindi 500 euro moltiplicati per 9 milioni arrivo alla cifra di circa 50 miliardi annui. Lei mi risponde che basteranno 15 miliardi per arrivare a garantire a 9 milioni di italiani un reddito minimo di 780 euro. Beati voi che avete fatto i conti e siete così ottimisti. Con queste cifre vi auguro che in pochi mesi venga approvata la vostra proposta.

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    3. Quando si tratta di dare qualcosa a chi non ha nulla e deve sfamare i propri figli diventiamo tutti economisti e facciamo i conti allo Stato per stabilire se ci sono le risorse, dimenticando le ruberie e gli sprechi quotidiani. Il Governo, quando impegna le sue risorse, compie delle scelte politiche. Se ritiene che sia giusto dotarsi di una legge come quella esistente in quasi tutta Europa lo fa, assumendosi gli oneri necessari. Compiere scelte politiche significa stabilire se sia più giusto acquistare, per esempio, gli F35, fare opere assurde e dispendiose, foraggiare enti inutili oppure aiutare i cittadini più sfortunati. Non si può usare l’argomento che non ci sono i soldi. I soldi ci sono sempre, il problema è decidere come si vogliono spendere.

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  10. Leggo che sarebbe anche una idea di una piccola parte della sinistra Dem.Sarebbe cosa ottima se vivessimo in uno Stato di persone oneste. Viviamo, invece, in un Paese dove chi sale uno scalino ruba, tutti rubano, non c'è un soldo per chi ha veramente bisogno. Non ho, e non voglio avere nulla a che spartire con il 5Stelle, .anche se, ripeto, sarebbe una cosa giusta. Credo, invece, continueranno a tagliare, tagliare, sino a mandarci tutti, veramente in fila alla Caritas.

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  11. Il reddito minimo dovrebbe essere un principio cardine viste anche le politiche economiche Intraprese. Tuttavia sono prevenuto all'idea che venga scritta dalla classe politica attuale -posto che la proposta dei pentastellati non verrebbe accettata così com'è. Parafrasando: se facessero la legge, poi troveremo anche l'inganno.

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  12. Reddito di cittadinanza va benissimo, nessuno deve morire di fame.
    Ma un reddito in qualche modo guadagnato!
    Voglio dire che ogni beneficiato dovrebbe rendere, in cambio, un servizio allo Stato, che non è di sicuro quel pozzo di San Patrizio in grado di un'assistenza a raggio a giro pieno; e che possa dunque permettersi di fare una sorta di beneficenza allargata, o indiscriminata che dir si voglia, perché alla fine -paese mio!- lo sarebbe di sicuro!
    Né mancherebbero dei lavori da fare da parte degli indigenti beneficati!
    Basti guardare le condizioni di abbandono delle nostre città per attivare già nell'immediato una serie di interventi a supporto e a miglioria.
    Questo, mi si potrebbe obiettare, toglierebbe lavoro ad altri, aumentando così il livello di disoccupazione.
    Ma, a fronte di un laureato che svolge, per sua sfortuna-fortuna, un lavoro di otto ore in un call center per trecento euro al mese, c'è sicuramente da chiedersi come si possano poi erogare da parte dello Stato settecentottanta euro ad un altro essere umano, ugualmente sfortunato -nessuno lo nega- e per quanto indigente egli sia, senza che abbia a guadagnarsi quel pane!
    Mi chiedo poi: chi farebbe la schedatura e quali i criteri?
    Apriamo un altro canale agli approfittatori di sempre?

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    1. Condivido in pieno. Il reddito di cittadinanza non vuol dire puro assistenzialismo. Chi è in condizione di dare il proprio corrispettivo in termini di lavori di pubblica utilità ha il dovere di farlo.

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  13. Ai politici non interessano i cittadini, bensì le imprese e le banche e poi ci vengono a raccontare che non c'è la copertura per il reddito dignitoso di cittadinanza! Non si sono mai posto il problema delle coperture nelle elargizioni alle banche, all'Alitalia o alla Fiat. Ma i soliti superficiali elettori, imboniti e informati a dovere dai talk show credono a tutto ciò che la banda ci vuol far sapere...

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  14. Come si può non essere d'accordo sull'opportunità della proposta, che attuerebbe uno dei diritti fondamentali dell'uomo? Il problema è il reperimento delle risorse. Una parte dovrebbe provenire dalla riduzione delle pensioni d'oro, ma quelle trovano ostacolo anche nella Corte costituzionale per il principio dei diritti quesiti. Per quanto possa sembrare contraddittorio, sarà più agevole trovare una soluzione una volta usciti da questo lunghissimo periodo di crisi.

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  15. Se si azzerasse la corruzione che, a detta della Corte dei Conti, ci costa 60 miliardi di euro, si potrebbe attuare il provvedimento del reddito di dignità (da me ribattezzato). E se poi, si riducesse la grande evasione (non lo scontrino del bar ma, tanto per dirne due più rappresentative) i 550 milioni che deve la UNICREDIT o i 98 miliardi, ridotti poi a soli 330 milioni che ci deve la Società delle Slot Machine, si ridurrebbe drasticamente addirittura il nostro debito pubblico a beneficio del sostegno alle famiglie e alle imprese...

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  16. "Questo buio fitto però può essere spezzato".
    Solo che non si è mai voluto spezzare! Perchè? Quando si incontra un mendicante, i carabinieri cosa fanno? Si girano dall'altra parte per non avere rogne e non me ne vogliano i Carabinieri ma era solo per indicare in genere le forze armate, anche perchè, io malta stima dei carabinieri. Siamo nel duemila e queste cose non dovrebbero esistere perchè sono la vergogna del paese e di chi ci amministra! Certe cose sono essenziali! Ora stabilire il minimo reddito di cittadinanza é cosa buona e giusta e tutti i cittadini, superata la maggiore età, ne dovrebbero aver diritto, ma sicuramente ci dovrebbe essere la contropartita e cioè una prestazione lavorativa. Dunque, è semplicissimo, basta prendere tutti i nominativi maggiorenni dagli uffici anagrafe per poter quantificare la spesa occorrente e dall'altro lato creare opportunità di lavoro che arricchirebbero sicuramente l'economia italiana. Naturalmente ognuno resta libero di guadagnare quanto vuole nell’ambito della legalità con la propria iniziativa privata ma il minimo deve essere garantito a tutti e solo così si potranno eliminare discriminazioni civili.

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  17. Francamente? No, non ce la faremo mai. Al di là di tutti i calcoli matematici, al di là di ogni limatura di finanziaria proposta da bianchi, gialli, neri, pentastellati o arcobalenizzati. Non ce la faremo assolutamente MAI. Capito? M-A-I- !!!! C'è qualcosa nel nostro italico dna che ci impedisce di arrivare in fondo alle cose. Siamo si, bravissimi a scopiazzare quel che fanno gli altri, ma ci manca la testa. Per favore, smentitemi, vi prego, datemi la speranza di credere ancora in qualcosa, ditemi almeno un paio di cose, di riforme, di genialate che abbiamo perseguito dall'inizio alla fine con forza e costanza, senza perderci per strada, dietro "la deroga", la "circolare esplicativa", il "decretino ad hoc". Non ce la possiamo fare per indole. Perché nessuno controllerà o controllerà malamente o controllerà solo chi è facile controllare. In un paese (volutamente in minuscolo) dove c'è chi riscuote da anni la pensione della mamma morta, mi dite voi quali sono i meccanismi che ci permetteranno di distribuire equamente il reddito di cittadinanza?

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  18. In Italia si parla sempre di fare leggi a favore di chi vive grandi disagi, ma il tutto cade nel nulla. Se non si abbatte la spesa pubblica che vede privilegi sfrenati a coloro che sono parlamentari, non puo esserci nessun reddito di cittadinanza perché questi furfanti usano per se stessi e per rubare a piene mani tutto il denaro pubblico. Mi auguro che l"insistenza di coloro che vogliono istituire questo reddito possa andare in porto, ma ho forti dubbi che possa avvenire con tutti i cialtroni del pd che sono indagati e restano al governo. Come è possibile che si possa essere ascoltati da delinquenti simili!?

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  19. francesco giammarva25 marzo 2015 alle ore 12:45

    Nell'estate del 2014 la proposta del reddito di cittadinanza era stata bocciata dal Ministro Fassina perchè non eccessivamente chiare le coperture finanziarie. Smettiamola con gli editti pentastellati quando qualcuno sta facendo delle riforme tra cui la banda larga e la governance Rai anche queste di grande interesse dei pentastellati. Il reddito di cittadinaza forse l'autrice non lo sa ma gia esiste e si chiama CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI O IN DEROGA che presumo sappia cosa sia e a casa serve......ma questa è una storia!!! sarebbe anche opportuno visto che i pentastellati dicono che le stime di copertura sono sui 16mld mentre il governo prevede per 9mln di indigenti una copertura di ca 90mld che l'autrice dell'articolo ci dicesse dove i pentstellati vanno a prendere i soldi per far diventare chiaramente l'intervento strutturale(come gli 80 euro) e quali clausole di salvaguardia interessare. Poi volendo fare un ragionamento un pò piu terre terra vorrei che l'autrice si informasse quando incide il PIL sommerso nel nostro paese e con quali criteri selettivi bisognerebbe erogare ai cittadini il reddito di cittadinanza................che già lavorano in nero,,,,,,poi,, come ultima deriva demagogica non si poteva che arrivare a salvaguardare i cittadini indigenti dal.........voto di scambio(sorrido)!!!!!!!! Per ultimo vorrei dare un consiglio agli autori degli articoli.........documentatevi e principalmente meditate prima di scrivere!!!!!!! Viva il reddito di cittadinaza che non sia puro assistenzialismo svilito come già capita dalla immoralità di alcuni che lo andrebbero a percepire indegnamente!!!!!!

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  20. francesco giammarva25 marzo 2015 alle ore 13:04

    Vorrei aggiungere a completamento di quello che ho già scritto che anche proposte di leggi irrealizzabili che riguardano gente in condizioni economiche precarie o povere vanno assimilate ad un LERCIO VOTO DI SCAMBIO!!!!!

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  21. La questione posta da Rosalba Ferrara è di estrema importanza. Ed è molto strano che gente avveduta, di esperienza politica, e anche cittadini comuni di ogni età non ne colgano il senso. È mai possibile che in Italia, paese civile, industrializzato, seconda manifatturiera d’Europa e fondatore dell’Unione, non si ponga questo problema seriamente? Una società che è scivolata sempre più in basso per livello dei salari e per indice di povertà e che conta ormai qualcosa come poco meno di 10 (dieci) milioni d’individui, che vivono(?) sotto il livello di povertà. Che consente sacche di opulenza vergognose, ricchezze enormi, redditi da lavoro pubblico e pensioni da rabbrividire. Compensi nei confronti di manager e dirigenti di società a capitale pubblico (RAI, Finmeccanica, ENI, ENEL, etc etc.) che rappresentano uno schiaffo nei confronti del bisogno. Una vergogna inaccettabile.
    E ci poniamo il problema di dove trovare le risorse per un reddito di cittadinanza?! Per dare dignità a milioni di cittadini? Per consentire ai giovani di affrontare la ricerca di un lavoro con maggiore sicurezza e di cambiarlo anche con maggiore flessibilità e tranquillità. Interventi del genere esistono in quasi tutti i Paesi d’Europa da decenni e decenni. Insomma, il problema non è dove trovare le risorse. Ma, principalmente, avere la volontà di affrontare la questione e non di trattarla con superficialità soltanto perché a porlo con forza sono i grillini. La sicurezza di un reddito minimo è il punto chiave per il rilancio dell’economia, per consentire una vita dignitosa agli anziani, e un pilastro sul quale i giovani in cerca di lavoro possono appoggiarsi dando fondo a tutte le loro potenzialità. E a chi pone il problema delle speculazioni, di come potrà essere gestita una manovra sociale così grande non posso che rispondere che se continuiamo a non ‘fare’ per la paura degli imbrogli, per mancanza di fiducia nel nostro prossimo allora siamo un popolo a perdere. Altro che rottamazione, altro che battutine e twitt sparati a raffica.

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    1. Ottimo intervento di Giangiuseppe Gattuso. Da condividere e rilanciare.

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  22. Il disegno di legge preparato dai 5 stelle e utile per molti italiani e sicuramente le coperture ci sarebbero, togliendo gli f35, fare pagare le tasse ai giochi d’azzardo, riaprire, perché no, le case chiuse e fare pagare le tasse alle prostitute, e fare i conti ai politici. E non dare più aiuti alle banche. Tutti questi soldi sicuramente sarebbero una buona copertura. ma non sarà questo governo a farlo visto che non conviene a Bruxelles e alla Merkel e con i massoni che ci vogliono distrutti. Se veramente vogliamo questa legge prima dobbiamo spazzare via questo governo mai votato dal popolo, non dare voti a chi decide con la mafia e imparare a votare. Peccato, i 5 stelle hanno idee buone , ma non si potrà andare oltre. Tutto dipende sempre dagli italiani. Ma ci vuole tanto coraggio.

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  23. Da Grillina apprezzo l'obiettività della titolare dell'articolo. Sono fiduciosa e sono convinta che stiamo andando verso la strada giusta. Coinvolgere e trovare l'appoggio di Don Ciotti non capita tutti i giorni e ciò significa che la chiesa che rappresenta Don Ciotti ha capito che la miseria sociale si combatte con fatti concreti e non mere chiacchiere alla politichese. Gli eletti del 5 stelle vi ricordo sono cittadini prima di tutto che conoscono le più disparate esigenze della collettività a differenza di tutti quei mantenuti ( i politici di professione) che vivono nello sfarzo e sulle nostre spalle

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  24. Sono veramente arrabbiata, e sono diventata apatica. Perchè non facciamo nulla, fanno tutto quello che vogliono e noi sempre solo a parlare. A che vale parlare e non fare niente per cambiare le cose, neanche più in televisione li seguo più. Sempre le stesse cose e si rinfacciano chi è stato più bravo a rubare e noi come allocchi li seguiamo. Bisognerebbe non seguirli più nessuno e cambiare canale così da non fare ascolti. Ma siccome il gregge segue il pastore quello di turno che gli ha dato da mangiare 80 euro, se ne fregano… allora vadano al diavolo politici e pecore. E il Reddito di Cittadinanza, cosa buona e giusta, non lo faranno mai.

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  25. Decisamente contrario. Può conseguirne minore impegno nella ricerca di un posto di lavoro, proventi da lavoro in nero che vanno a sommarsi al reddito di cittadinanza, non ci sono fondi. Il reddito deve provenire dal lavoro, meno tasse, più consumi, più produzione, più posti di lavoro. In Germania c'è il reddito di cittadinanza ma qualcuno mi sa dire quanti furbetti falsi ciechi o altro vengono scoperti a percepire l'assegno di invalidità? Due mondi diversi!

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  26. Marianna La Barbera25 marzo 2015 alle ore 21:37

    Penso che il reddito minimo possa essere un segnale importante per costruire un nuovo sistema di welfare che ponga al centro la lotta contro la povertà.

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  27. Reddito di cittadinanza o solidarietà, certo non posso dire che sia una proposta fuori luogo, però ci sono tantissimi punti interrogativi da considerare. Anzi tutto le coperture finanziare che per tutti quelli che necessiterebbero del reddito di solidarietà non c'è, ma non per tre anni, non c'è nemmeno per un anno, rendiamoci conto che noi siamo MOLTO vicino alla situazione della Grecia. Mi pongo un altra domanda, siamo sicuri che con il reddito di cittadinanza poi uno continua a cercarsi il lavoro? C'è anche il rischio che si incentivi il lavoro in "nero", a questo è stato pensato? Alla fine dei tre anni poi dove lo trovano un lavoro? Allora la mia considerazione è: adoperiamo meglio questi soldi, visto il momento favorevole e con i soldi che Draghi ha messo a disposizione con il petrolio che è calato notevolmente, investiamoli per creare lavoro. Più lavoro viene creato meno bisogno c'è del reddito di cittadinanza. Un settore che potrebbe creare posti di lavoro ed espandersi è l'energia rinnovabile; pannelli solari e/o pale eoliche (costruendole,magari, completamente in Italia).

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  28. Mi scuserete voglio sperare, se mi permetto di dire che la storia del reddito di cittadinanza è solo una bufala senza ne capo ne coda.
    Io sono favorevolissimo al reddito di cittadinanza, anzi aggiungo che nel mio orizzonte lo vedo esteso a tutti gli abitanti del pianeta.
    Che io sappia esiste una sola via che possa realizzarlo, ed è quello di uno stato ed un economia socialista.
    Coniugare bisogni e libertà, in questo le esperienze del socialismo reale fallirono, ma l'idea socialista, allora tradita, rimane a mio modo di vedere e di intendere l'unica via esistente.
    Altre cazzate proposte da un capopopolo qualsiasi, il cialtrone di turno, mi danno solo tristezza e solitudine.
    Vogliamo un capitalismo o un liberismo dal volto umano?
    Inutile cercarlo, non esiste,
    Altro che meno stato e più mercato, il risultato è questo.
    Chi lo dice che una economia fondata sul pubblico non possa creare giusta ricchezza e giusta ripartizione di essa ?
    CMQ ho detto la mia.
    Ovviamente consapevole di essere più che minoranza, diciamo una specie in via di estinzione.
    Ma meglio estinguersi che non assistere impotenti al festival di ''CHI LA SPARE PIù GROSSA''.

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  29. la ricchezza non è in causa.... è in causa la sua distribuzione...lo Stato dovrebbe essere in guerra con la povertà.Oggi a sinistra è difficile, trovare un’aperta avversione alla ricchezza-accumulazione sociale. Perché i tre valori «libertà, uguaglianza e fraternità» sono stati soppiantati dalla triade «sicurezza, potere,ricchezza»ma miei e tuoi non di tutti....infatti nella lotta di classe,perchè oggi c'è una lotta di classe,vince l'internazionale ma quella capitalista.Il potere che ha declassato la politica,la RICCHEZZA,I FLUSSI ENORMI DELLA RICCHEZZA CONCENTRATI NELLE MANI DI pochissimi eletti,di famiglie già ricche di loro,famiglie imprenditoriali con il loro seguito di amici e ....questo tipo di potere toglie potenzialità al cittadino povero e la povertà esiste,eccome se esiste e lo relega a semplice osservatore del consumismo sfrenato altrui....perchè i ricconi,quelli che stanno bene ,continuano a CONSUMARE.....E ALLORA?Bisogna ridistribuire la ricchezza e qualsiasi proposta venga fatta in tal senso,vagliata,studiata,corretta...ma presa in considerazione....come quella gran cavolata degli 80 euro di Renzi ...non a tutti ma ad alcuni...la proposta del M5S è degna di essere ascoltata,considerando che i ricconi al potere e tutta la schiera clientelare che sta dietro di loro , stanno a guardare e a commiserare senza trovare soluzione alcuna...tanto che gliene frega....

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  30. Il grado di civiltà di un paese si misura, a mio avviso, in base al grado di assistenza sociale.
    Leggendo questo articolo mi rendo conto quanto i nostri politici siano stati superficiali e inconcludenti verso un diritto sacrosanto del cittadino a vivere, in caso di disoccupazione forzata, in maniera dignitosa, e quindi senza dover elemosinare un pezzo di pane o dover aggrapparsi economicamente alle spalle dei genitori con la speranza di trovare un lavoro, in quasi tutti gli altri paesi europei, questo diritto, lo chiamano reddito di cittadinanza, qui da noi non lo chiamano proprio, visto che, essendo un provvedimento che richiede un impegno economico non indifferente, non se ne parla proprio.
    Quello che mi infastidisce è che nei commenti denoto una sorta di rassegnazione, oltre che giustificazione, a questo stato di cose, capisco che la crisi odierna lascia poco spazio al reperimento dei fondi necessari, ma secondo me è una questione di priorità che gli altri paesi europei hanno tenuto in debito conto.
    L'Italia è stata, non so se lo sia ancora, la settima potenza economica mondiale, quindi parliamo di un paese progredito che vanta un certo credito a livello mondiale, quindi mi stupisce sapere di essere tra gli ultimi a livello europeo, e mi chiedo come si possa giustificare una tale mancanza adducendola semplicemente alla impossibilità di trovarne le risorse necessarie.
    Se poi leggo che il M5S, che ha lanciato questa proposta, viene accusato di incoscienza mi fa rabbia, perché sono gli unici che pagano di tasca propria l'interesse per il benessere dei cittadini italiani, mentre tanti fannulloni che desertano le aule del parlamento e del senato quando c'è da votare proposte che in qualche modo ledono i loro interessi, continuano a succhiare il sangue ai cittadini italiani, non risparmiandosi nulla.

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  31. Il problema ė che la proposta del reddito di cittadinanza proviene dal Movimento 5 Stelle. E perciò non va bene. Non si può permettere che i grillini facciano,una cosa buona.

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  32. Hanno abolito il ceto medio, ci adeguiamo all'Europa solo per i doveri mentre i diritti vanno a farsi benedire. Il walfare in Italia non esiste, basti pensare all'istruzione: la scuola è obbligatoria fino a 16 anni ma in Italia non tutti possono permettersela perchè i libri costano mentre negli altri stati fornisce tutto la scuola. Per quanto riguarda gli 80 euro io sono una beneficiaria e sinceramente non mi hanno cambiato la vita avrei preferito non prenderli e sapere che sarebbero stati dati a chi non ha alcun reddito.

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  33. Il reddito di cittadinanza è un vero cavallo di battaglia del M5S ed è una meravigliosa iniziativa,soprattutto giusta!I vantaggi ci sono eccome!!!!!!Si contrasterebbe la militanza criminale,si darebbe dignità a poveretti che non vivono ma sopravvivono.Tutto però è sempre finalizzato al lavoro.Don Ciotti sostiene la proposta perchè solo con dignità e lavoro si possono tutelare i diritti degli esseri umani. Il M5S ha trovato pure le coperture economiche .Ma per dare lavoro ha chi non ce l'ha o a chi l'ha perduto,bisogna far partire l'economia Intanto noi garantiamo un minimo di reddito a 9 milioni di persone!!Mi sembra di non capire ma la proposta mi entusiasma .Come non pensare alle fasce deboli?Qualcosa si potrebbe recuperare liberandosi dell'inutile.Tanti enti che non si capisce a che cosa servano.Ridurre gli stipendi ai parlamentari;Via i vitalizi e le pensioni devono essere erogate in base ai contributi versati;perseguire i falsi invalidi;i parlamenteri condannati non devono avere niente anzi devono restituire qualcosa. Ma ci siamo con le coperture ?Mi auguro con tutto il cuore che la proposta vada avanti e non vedrò più 5 stelle ma tutto il firmamento.Stiamo comunque attenti ai fannulloni e approfittatori!Voglio pensare positiva e appoggio questa proposta in toto!!!

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  34. IO HO AVUTO GLI 80 EURO E MI HANNO FATTO COMODO.

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  35. Diritto di cittadinanza
    Diciamo innanzittto che parliamo di un reddito separato identificato nelle sue varie forme di erogazione: "salario garantito", "reddito garantito" o "reddito di cittadinanza" altrimenti facciamo confusione e di conseguenza false impostazioni di valore. Considerare il carattere etico-sociale, o una necessità da esperire di carattere squisitamente economico. Dobbiamo prendere atto che la fascia della marginalità sociale, a seguito della perdita del lavoro ha avuto come conseguenza una crescente polarizzazione della distribuzione dei redditi, un fenomeno che ha amplificato la povertà, a prescindere da come essa si intenda . La conseguenza della precarizzazione del lavoro, oramai non penalizza solo il grande tracollo della vita, ma sempre più anche chi è inserito nel processo produttivo e partecipa alla creazione della ricchezza sociale. E’ necessario perciò, a mio modesto parere, che in un contesto simile, si intervenga con una politica di “doppio binario” su entrambi i profili: etico e sociale. In sintesi una impellente necessità di intraprendere una sorta di battaglia contro la nuova povertà, in un periodo cruciale, in presenza di un progressivo smantellamento dello stato sociale. Ne consegue che l’obiettivo di garantire a tutti un reddito dignitoso diventa un asse portante e una necessità della politica sociale. In Italia le politiche sociali sono sempre state caratterizzate dall’aver come oggetto dell’intervento, più il nucleo familiare che il singolo individuo, come prevedeva la Legge Turco e l’attuale proposta di "Istituzione di un reddito di cittadinanza" nella regione Campania. L’idea di reddito di cittadinanza che sta alla base delle motivazioni di carattere etico e sociale ora citate non è, dunque, alternativa alle politiche sociali legate al lavoro. Ora è evidente che l’introduzione di un reddito di esistenza incondizionato e universale non può avvenire in poco tempo, ma in un suo normale decorso per giungere a regime. E’ necessaria una certa gradualità, che interessa sia il lato operativo che quello culturale. Però, alcuni punti fermi devono essere mantenuti: anche se la sua introduzione non è immediatamente universale, la sua titolarità deve essere individuale, comunque non sottoposta a condizionamenti e obblighi, ma il suo finanziamento deve in ogni caso dipendere dalla fiscalità generale, pur se territorialmente definita. Anche se inizialmente, per favorire una graduale introduzione del reddito di cittadinanza, può essere pensato un limite di reddito che ne riduca l’universalità, tuttavia i tre parametri ricordati non possono essere negati. Diversamente,…si tratta di tutt’altra misura di politica sociale, comunque inadeguata rispetto alla cittadinanza.

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  36. Reddito di cittadinanza? L'art. 4 della nostra Costituzione, che chissà perché non piace, recita: La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e PROMUOVE LE CONDIZIONI CHE RENDANO EFFETTIVO QUESTO DIRITTO. La Costituzione non predica assistenzialismo e sussidi di povertà bensi' LA DIGNITA' DEL LAVORO. L'aiuto a chi perde il lavoro è già assicurato da la cassa integrazione. Il reddito di cittadinanza e la cassa integrazione dovrebbero essere aiuti momentanei. Della cassa integrazione, che risponde al concetto evangelico dell'amore e dell'aiuto fraterno, invece si è fatto un uso e abuso cronico e diabolico. La disoccupazione si combatte promuovendo le condizioni per il lavoro non co l'assistenzialismo. Lo stato sociale si può e si deve garantire, per i meno abbienti, producendo la ricchezza con il lavoro. Redistribuire la ricchezza è facile. Provate a redistribuire i redditi come il terrificante nostro debito pubblico! A parte che, per dare il reddito di cittadinanza a milioni di disoccupati cronici, ci vogliono un mare di soldi, potrebbe succedere questo: "Tizio trova un lavoro e si sente dire dall'azienda: Lo Stato ti dà 800 euro ci reddito di cittadinanza 700 euro te li do io, puoi lavorare in NERO". Con fregatura per L'INPS e per Tizio che come pensione avra' solo il "reddito" di cittadinanza! Il reddito di cittadinanza sembra una buona idea, ma..........! il lavoro produttivo non arriva per legge né per decreto legge, ma con la competitivita' del made in Italy rendendo competitivi imprenditori e lavoratori senza stressarli ne' tartassarli per finanziare spudorati privilegi di dirigenti regionali e nazionali e per poltrone ed enti superflui. Si elimini l'enorme spesa asociale e improduttiva, costituita da privilegi e da poltrone ed enti superflui che, con le imposte, grava anche su buste - paga e aziende. Da quando, con la modifica del titolo V della Costituzione, è stato ampliato il potere del delle regioni sono aumentati il debito pubblico e la pressione fiscale. L'Italia, dopo il disastro della seconda guerra mondiale, realizzò il risorgimento economico, ma non aveva l'enorme costo strutturale burocratico -politico delle regioni ordinarie; purtroppo esistevano gia ' le regioni speciali ! Il lavoro, dopo che è stato mandato a quel paese, tornerà eliminando la spesa pubblica asociale e improduttiva alias poltrone superflue. Si inizi ad abolire le 20 regioni ordinarie e speciali e si dimezzi il nimero dei Senatori e Deputati, quasi il doppio di quelli degli USA, senza abolire il bicameralismo paritario anche col quale l'Italia fece il miracolo economico post seconda guerra mondiale. Giù le mani dalla nostra Costituzione che, di sbagliato, vista l'esperienza negativa, ha solo le regioni.

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  37. Corruzione politica 60 miliardi. Capitalismo uguale corruzione . Politico uguale vitalizio più corruzione. Ergo capitalismo più politica corrotta responsabile povertà! Ergo abolizione capitalismo più politico corrotto! Ergo abbasso capitalismo. Ergo viva socialismo!

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  38. Poveri noi che viziamo i figli...paese di anziani che parlano parlano. La fine dell'articolo è chiaro, la gente scenderebbe in piazza ma tra giovani inetti e viziati e anziani che si sentono di avere la ragione qui rimane solo il nulla.

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