sabato 14 febbraio 2015

SE LA CLASSE OPERAIA VA IN PARADISO!...

Classe operariadi Giuseppe Vullo - Se la classe padrona e dei ricchi, va nei paradisi fiscali... dove va la classe media? in purgatorio o all'inferno?
Nel film di Elio Petri, del 1971, "La classe operaia va in paradiso", un operaio cottimista, Gian Maria Volonté, per guadagnare sempre qualcosa di più e comprare i prodotti che il capitalismo metteva a disposizione e imponeva di consumare, lavorava come uno stakanovista alienato dai ritmi della catena di montaggio. Ma ogni sera ritornava a casa cosi stanco e distrutto che trovava a malapena la forza di cenare, poi davanti al televisore, infine a nanna, per ricominciare all'indomani, come sempre.
Locandina filmI rapporti familiari si deteriorarono, diventarono quasi inesistenti, non conosceva i problemi dei figli, con la moglie non parlava e non faceva più neanche all'amore e cosi via... fino a quando un giorno, subì un infortunio sul lavoro, venne licenziato, la moglie lo lasciò e la sua vita andò in malora. Cosi si svegliò dal suo lungo sonno, e finalmente vide la realtà con occhi diversi. Il cottimo, lo sfruttamento, il sindacato, lo sciopero, la lotta operaia contro il padrone. Fu cosi che l'operaio proletario, diventò rivoluzionario arrabbiato, cosi prima il 68 e la rivoluzione studentesca, poi le brigate rosse misero paura al padrone. Perciò dopo questa ribellione, pacifica e poi violenta, l'operaio, poi lo studente che diventò classe media, ottennero tanti diritti.
Ho fatto questo preambolo per dire che almeno l'operaio, dopo tante sofferenze, andava in paradiso... mentre la classe media che è stata sospinta nella miseria, non è in grado di andare neanche in un immaginario paradiso fiscale. Invece nella "LISTA FALCIANI" degli evasori e padroni planetari, abbiamo trovato tanti italiani, vip, maneggioni, sfruttatori, ricchi e famosi che vanno nel paradiso fiscale Svizzero (ed in tanti altri paradisi fiscali), a spese del fisco e quindi del popolo italiano onesto, ridotto alla fame.
Espresso FalcianiNella lista Falciani (l'ex dipendente della banca Hsbc, Hervé Falciani pubblicata dall’Espresso) ci sono tanti nomi conosciuti e qualche sorpresa: Valentino, Sandrelli, Mannheimer, Civati, Rossi, e in rappresentanza dei siciliani Francantonio Genovese. Tutti dicono che sono nella legalità perché hanno aderito allo scudo fiscale al 5 %, del duo Berlusconi-Tremonti (il gatto e la volpe), i gemelli del gol dell'evasione! Sembra che la guardia di finanza abbia accertato per ora solo 800 milioni di eurotruffa del fisco. Tutti immaginavamo, ma fa veramente rabbia scoprire che anche i comunisti moralisti, come Civati e Genovese... quest'ultimo non solo ha rubato alla formazione ed ai giovani siciliani... ma esporta il frutto infame del delitto nel paradiso fiscale svizzero! Poi ci chiediamo come mai la classe media sia diventata cosi povera e perché in Italia non nascono più bambini.
Se la classe media non ha più un reddito... molti ormai vanno alla Caritas in giacca e cravatta, insieme agli immigrati ed agli ultimi di questo paese. Insomma una "discesa agli inferi", che neanche la voglia di fare del giovane Renzi è riuscito a scalfire! Perciò se la classe media non va in paradiso è perché tanti cialtroni, la mandano all'inferno! Ma fino a quando la classe media e proletaria, assisterà allo sfascio della propria famiglia e del proprio paese... impotente, addormentata, anestetizzata e talora INDIFFERENTE...! Soluzione...? Giustizia sociale. Liberté, Égalité, Fraternité. In una parola... RIVOLUZIONE!!
Pino Vullo foto da FacebookGiuseppe Vullo
14 Febbraio 2015




16 commenti:

  1. Dopo che i buoi sono scappati chiudiamo le stalle!! Zitti e mosca??

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  2. IL DENARO E GLI IDEALI

    E'finita l'epoca
    della libertà
    dell'uguaglianza
    e della fraternità;

    è finito
    un mito
    inseguito
    dall'intera umanità;

    in ogni paese
    il denaro
    ha divorato gli ideali
    della Rivoluzione Francese.

    (5-febbraio-2008)
    Di salvatore r. mancuso

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  3. Sulla lista si trovano nomi personali. Ma lo sapete che molti soldi sono su conti di società create ad hoc in Svizzera e pure in Lussemburgo? Ma di chi sono queste società non lo saprete mai perché sono società svizzere, come sempre solo la punta dell’iceberg vi fanno sapere.
    Ma i più grandi evasori ve lo dico io chi sono... I nostri politici... Quelli che rubano. E credetemi i conti correnti di questi nessuno ve li svela. Loro sanno come fare per non essere smascherati. Loro possono fare girare valigie senza passare i controlli doganali.
    L’Italia ha bisogno di una grande pulizia. Anche qui sarebbe bello potere scrivere. Libertè ... Fraternitè ...... Egalitè.
    Ma prima ... RIVOLUZIONE Oppure DISTRUZIONE.... A voi scegliere.

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  4. Rivoluzione verso la dittatura. La democrazia ha fallito. Basta guardare le scene dei pagliacci in parlamento. L' Italia viene minacciata nei suoi confini e quelli pensano ancora a f ottenere il prossimo. Quando ci sceglieremo sarà troppo tardi.

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  5. Ho letto con attenzione il servizio di Vullo. L’economia capitalistica è morta! Classi? Ma quali classi? Sarebbe giusto parlare di furbi e di fessi!!C’era una volta un villaggio in cui vivevano due giganti, che per incompatibilità di carattere litigavano spesso, fino al punto di dividersi lo spazio disponibile, con la costruzione di un muro. Le sfide, le minacce e gli insulti erano frequenti, volava anche qualche schiaffone, però sempre contenuti entro certi limiti, perché in fondo ognuno si faceva gli affari propri. Poi un bel giorno i sudditi del gigante che abitava ad est, vincendo ogni indugio, perché ne avevano abbastanza di quella situazione, decisero di abbattere il muro e con una certa disinvoltura, accettarono ed apprezzarono le virtù dell’altro. Il gigante dell’ovest assistette alla sconfitta del nemico con grande soddisfazione e di conseguenza diventò il padrone incontrastato del villaggio. Sembrava che tutto fosse finito: uno aveva vinto e l’altro aveva perso. Invece un brutto giorno un gruppo di selvaggi occupò il villaggio distruggendo le costruzioni più prestigiose del gigante dell’ovest. Sembrava un colpo mortale per quella gente, ma il gigante li rassicurò promettendo loro che i selvaggi sarebbero stati presi e sterminati. Ma alla fine,come era crollato il muro del gigante dell’est, era crollato anche il palazzo del gigante dell’ovest. Morale della favola? Il giudizio di chi scrive è che a distanza di 25 anni dal fallimento dell’economia pianificata, fallisce anche quella praticata dal liberismo sfrenato. Nessuno dei due giganti ha prodotto vincitori, ma solo perdenti: i cittadini. La storia ci ha insegnato, infatti, che soprattutto nei momenti di maggiore crisi, a pagare il prezzo più alto sono sempre le persone comuni, quelle che non hanno alcuna colpa del disastro; contemporaneamente le classi più elevate ne approfittano per razziare il più possibile. Che l’economia pianificata praticata dai sovietici fosse insostenibile, oltre che ingiusta, non ci sono dubbi, ma nello stesso tempo è necessario prendere coscienza dei disastri a cui si va incontro praticando una economia basata su un liberismo sfrenato che trae la sua forza da un mercato in cui prevale un consumismo insostenibile. Infatti in questo gioco, il libero mercato ha il ruolo di grande regolatore (teorico) di un meccanismo capace di funzionare perfettamente senza interventi esterni. Una favola, è il caso di ripeterlo, che troppe persone hanno pagato a caro prezzo, in un gioco al massacro in cui, pochi si sono arricchiti a danno di molti. Ormai è da anni che si assiste a questo sistema in disfacimento, che va deteriorandosi sempre di più, e che non può essere circoscritto soltanto agli Stati Uniti, dove il governo è dovuto intervenire per limitare i danni. Ironia della sorte con il mezzo non gradito dal liberismo: lo Stato. Come “comune cittadino” di questa Italia, mi rincresce constatare come i grandi organi di informazione danno scarso rilievo a questa grave situazione, e nello stesso tempo, non sembra nemmeno interessata a voler prendere coscienza che, il modello liberista, purtroppo ha fallito. E’ ora (siamo già in ritardo) di trovare nuovi modelli e nuovi meccanismi che permettono all’economia di funzionare in maniera più equilibrata, evitando l’eccessiva concentrazione di ricchezza, senza però penalizzare, ma favorendo, chi investe e dimostra capacità. Un sistema che deve offrire opportunità e non elemosine e sia capace di ridurre una volta tanto il numero dei poveri, in un circolo virtuoso che riesca a produrre benessere per una parte sempre crescente della popolazione. Senza voler fare del catastrofismo, stiamo assistendo ad una folle corsa sulla strada che porta al fallimento, senza accorgerci che quelli che ci spingono a correre sempre più, si stanno man mano defilando dalla gara per arroccarsi in posizioni più sicure. Ancora una volta a saldare il conto saranno sempre gli stessi: i cittadini

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    1. Sei così certo che anche il gigante dell ovest sia fallito ? O non piuttosto la versione neo liberista reganiana?

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    2. Egregio Salvo io non ho detto che il gigante dell’ovest sia fallito, ho detto, e ne sono convinto, che anche il sistema economico del capitalismo ha fallito. Non c’era Reagan il 1929 quando crollò la “Borsa di Wall Street”. In quella circostanza l’economia americana fu salva con l’accordo stipulato con il congresso di Genova sull’economia mondiale, con il riconoscimento del dollaro come moneta di scambio internazionale. Da ricordare ,anche , che il secondo conflitto mondiale rimise in moto la stagnante economia americana, con il famoso “Piano Marshall “ sulla ricostruzione dell’intera Europa. Come ho scritto nel mio servizio, il libero mercato tanto voluto dal capitalismo, ha i suoi limiti, il paradosso dell’impiego di grosse quantità di danaro per la salvezza di alcune banche americane, ne sono la prova. Le guerre, nel sistema del capitale, rappresentano spesso la panacea di alcuni mali. Non basta produrre ricchezza, bisogna anche distruggerla per crearne altra, un corpo sanguigno, è soggetto all’infarto, una volta si attaccavano le mignatte. In sintesi, caro Salvo, la guerra rappresenta ancora, tutt’ora , il rimedio ultimo di un capitalismo ormai fallimentare , e gli odori dei tanti conflitti alle porte dell’Italia, ci suggeriscono il peggio.

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  6. Complimenti a Franco Luce per la metafora dei due giganti e per la disamina approfondita dei due sistemi economici, comunista e capitalista, che si sono combattuti nel pianeta nell'ultimo secolo. Tutti e due i sistemi sono falliti e con essi la politica, la quale ha totalmente abdicato al proprio primato in favore delle oligarchie ricche, egoiste, ladronesche, il cui unico interesse e quello di mettere al sicuro il bottino, accumulato fraudolentemente. In questo scempio è stata distrutta la classe media che era la spina dorsale del paese Italia. Quest' ultima, inebetita e stordita, sta a guardare come un pugile suonato, incapace di abbozzare una ribellione civile. Occorrono nuove strade, una rifondazione della società, nuove classi dirigenti, non quelli che ci hanno portato al disastro e che si ripropongono ancora sfacciatamente con vecchie ricette demagogiche. Occorrono delle avanguardie intellettuali che elaborino un nuovo pensiero politico. Forse bisognere leggere i vecchi filosofi come Platone, il mito della caverna, con la sua repubblica e città ideale, il mondo delle idee incorruttibile. Ma egli nell'antichità venne tre volte in Sicilia a Siracusa cercando di applicare le sue teorie, ma li trovò un tiranno che si adirò e lo vendette come schiavo. Fortuna volle che un suo allievo ed ammiratore lo comprò e riscattò, potè cosi tornare ad Atene e fondare quella meravigliosa scuola di pensiero che fu l'accademia di Platone. Ecco una idea.... tornare alle vecchie sezioni di partito di una volta, palestre della vecchia democrazia, o fondare delle accademie o scuole di formazione politica, per avere delle classi dirigenti preparate alle nuove sfide che ci pone il pianeta. Invece stiamo vivendo un periodo di kaos e disordine mondiale, dove si combattono tutti contro tutti, Americani contro Russi, sunniti, contro sciiti, Europei in crisi e frastornati, islamici, contro cristiani, poveri contro i ricchi, i disonesti contro gli onesti, ormai siamo alla legge della jungla dove vige la legge del più forte. Insomma un marasma politico-economico-sociale e spirituale e di valori, che se esistesse Dio dovrebbe mandare un nuovo diluvio universale, ma probabilmente ci sarebbe difficoltà a trovare un uomo giusto come NOE' !

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  7. Che cosa'altro aggiungere alle sagge e meditate parole di Giuseppe Vullo? Ogni governo possibile che non affronti i temi ricordati nell'articolo, che riguardano l'equità, la giustizia sociale,e la redistribuzione della ricchezza, sarà comunque un Governo inutile e dannoso per il nostro Paese, sempre più plasmato ad immagine e somiglianza dei poteri bancari e finanziari, storicamente strutturati per affamare la povera gente.

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  8. Giuseppe Vullo ha fatto una disamina perfetta dell'attuale stato del nostro Paese.
    Per quanto concerne la "Lista Falciani", credo, purtroppo, la maggior parte di quei signori, abbiano usufruito del condono fiscale, gentilmente loro donato dal Governo delle destre, quindi in Italia, nonostante ipotetici sforzi rientrerà o sarà sanato ben poco.
    Come sempre, e da sempre, a pagare lo scotto delle cattive politiche, e qui andrebbe aperto un libro di migliaia di pagine, sono ancora e sempre i meno abbienti. E' drammatico vedere persone che frugano nei cassonetti della immondizia alla ricerca di qualche cosa da mangiare.Si puo' solo cercare di svegliarci, per dare un futuro migliore ai nostri giovani.

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  9. Invece di parlare di un film degli anni 70 dovete parlare dei fatti di oggi. La fame, la disoccupazione, disperazione, guerra in ucraina, la grecia al collasso. La strage do Copenaghen ripetizione di Parigi i 21 cristiani copti decapitati sulle spiagge della libia di fronte all'italia a 300 km da lampedusa e poi continua invasione forzata di disperati ormai lo stato islamico è pronto a scaricare missili contro la sicilia, roma. minacciano il nostro ministro gentiloni e lo stato della croce. Ha ragione salvini e berlusconi bisogna intervenire in libia. La stato islamico ormai vuole invadere l'europa, i barconi sono solo l'antipasto.

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  10. (fa veramente rabbia scoprire che anche i comunisti moralisti, come Civati e Genovese..) dici nell'articolo , ....faccio notare che Genovese non è mai stato comunista , semmai democristiano , e Civati padre non centra nulla con il figlio , ma anche in questo caso , non mi pare che sia stato mai comunista , forse c'èra un comunista fausto radicale .. ma non importa

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    1. C' era uno che indicava la luna e l'altro invece continuava a guardare il dito...allora uno spazientito dice all'altro ma guarda che l'argomento di cui ti parlo è la "luna" e non il dito ! L'argomento era la lista "Falciani"! Ed il mio ragionamento era per approssimazione...comunista o PD, non era quello il problema. Insomma se Genovese ha iniziato nella DC, ha girato poi tutte le parrochie, ma in ultimo fu arrestato come deputato del PD, in precedenza segretario regionale PD, sindaco PD di Messina. Ma l'argomento era che un deputato del PD, che dovrebbe difendere gli interessi della classe operaia, e che di solito straparlano di evasione nei paradisi fiscali...invece abbiamo scoperto un lurido ladro e truffatore dei lavoratori siciliani, che si porta il bottino nel paradiso fiscale svizzero. A Civati possiamo rimproverare, sinistra "SCIC" del PD, che quando parla di Job act, di evasione nei paradisi fiscali...incominci a fare pulizia in casa sua...penso che anche lui godrà i frutti fraudolenti della famiglia o no...?

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  11. Nulla da aggiungere ai commenti. Ma devo aggiungere che continuare ad essere governati da incompetenti arraffoni e manigoldi, non puo' che condurre coloro che non si arrampicano ai privilegi di costoro, verso una povertà sempre più evidente. Ma questa condizione non può durare per sempre, non possono i politici affamare il popolo e vivere felici con tutto quello che sottraggono alla vivenza quotidiana per fare crescere il loro gruzzolo nei paradisi fiscali. La Grecia e la Spagna hanno alzato la testa dal fango in cui la cattiva politica li ha precipitati, l'Italia in questo caso non so cosa farà, ma certamente non starà ferma a farsi depredare! La ribellione si è innescata nelle varie fasce sociali, ora aspettiamo che si possa mettere a fuoco come agire e lo faremo perché non siamo certo disposti a lasciare che ci provino della dignità!

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  12. Rivoluzione, dice Vullo. Unica soluzione definitiva per le ingiustizie italiche. Una ribellione consapevole per ristabilire regole e diritti. Per una società più equa e solidale. Parole, parole che si scontrano con una corteccia durissima fatta di ignoranza e indifferenza. Contro una cultura della delega in bianco e totale verso chi, forse, non si sa mai, potrà ricambiare. Ė la storia degli ultimi 50 anni del bel paese. Un lungo periodo nel quale tanti, tantissimi abbiamo goduto di un certo benessere. E tanti hanno sguazzato nel malaffare con la connivenza del sistema.

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  13. E' innegabile che la lista Falciani fa girare le scatole.
    Purtroppo tanti altri e altrettanto, se non addirittura più gravi, problemi ci fanno girare tutte le scatole a nostra disposizione.
    Ciò avviene da troppo tempo che ci abbaiamo fatto l'abitudine.
    Così si siamo rassegnati a questo moto perpetuo (delle scatole).
    Ciò è gravissimo e patetico. Direi disperante.
    Abbiamo bisogno di riderci sopra, come ci invita a fare il nostro amico Vullo, giusto per riprendere un pò di fiato.
    Soluzione? Rivoluzione? Per carità, siamo italiani.
    Diciamo almeno votare di nuovo, ma questa volta responsabilmente. Sarebbe la volta buona?
    Mai perdere al speranza.

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