giovedì 18 settembre 2014

La percezione disvalore è stata smarrita!

Festa nazionale Unitàdi Nella Toscano - A seguire il dibattito di questi giorni sull’avviso di garanzia recapitato ai due esponenti del Pd candidati alle primarie dell’Emilia Romagna,
mi sono tornate alla mente le parole di Piercamillo Davigo, che ho riportato anche nel mio libro, sulla mancata “percezione del disvalore”.

Infatti, oggi l’illegalità non è più intesa come disvalore, ma come opportunità o come titolo di merito per accedere ad incarichi importanti: mangia e fai mangiare ripetono in molti!
Festa Unità 2014 BoschiNel corso del Tg dei giorni scorsi sono stati intervistati alcuni volontari della festa dell’Unità – senza unità - di Bologna e nell’ascoltare le dichiarazioni in merito all’opportunità dei suddetti candidati di ritirarsi dalla corsa per le primarie, diversi di loro, con assoluta naturalezza, hanno dichiarato apertamente che non era il caso: sono bravi ragazzi e, tutto sommato, gli si contestano solo piccole cifre.
Quindi, secondo questi militanti del PD se rubi poco puoi andare tranquillo, non fa niente, si rimane sempre bravi ragazzi da sostenere persino per la candidatura a Presidente della regione.
Inutile dire che sono rimasta esterrefatta di fronte a queste disarmanti e preoccupanti risposte. Ho potuto toccare con mano come oramai in questo Paese la legalità, la correttezza, l’opportunità politica non vengono percepiti più come valori alla base della vita politica e della convivenza civile, nemmeno dai vecchi militanti di quella che una volta era la sinistra.
Inauguration Judicial Year <br />Piercamillo Davigo © 2006 Francesco GarufiQuesto ovviamente non può che rafforzare la convinzione che se siamo a questo punto non è solo colpa dei politici, ma, soprattutto, di tutti quei cittadini che avallano i loro comportamenti, che li votano, quasi sicuramente e molto spesso, anche per trarne vantaggio personale, dimentichi che l’illegalità è un disvalore.
Non c’è dubbio che la corruzione delle coscienze che si è radicata profondamente in molti ed oggi è il nemico più insidioso che ci troviamo a combattere, che conseguenza, ci condanna all’impossibilità di un cambiamento a breve termine.
E’ però stupefacente come tutti dichiarino di avere fiducia nella magistratura, salvo poi dirsi innocenti e continuare come se niente fosse. Ma come si fa a non capire che quando ci si candida ad un incarico politico di qualsiasi tipo nessuna nube può e deve essere tollerata sul proprio conto?
È vero che un avviso di garanzia non è una condanna e di questo dovremmo esserne tutti consapevoli, ma è pur sempre una nube che si addensa e che deve essere spazzata via prima di accettare qualsiasi candidatura. Chi lo riceve mentre è in corsa ha il dovere di ritirarsi, mentre chi riveste incarichi pubblici, politici o non ha il dovere di dimettersi, per potersi poi difendere adeguatamente da semplice cittadino, come tutti i cittadini.
2938431-renzi_bolognaChiarita la sua posizione, se scagionato da qualsiasi accusa, potrà poi tornare alla politica, come avviene in tutti i Paesi civili. Invece, in Italia non si usa più così, si preferisce puntare il dito contro la giustizia ad orologeria: ieri lo faceva Berlusconi, oggi lo fa Renzi e tutto il PD.
Non so se questi provvedimenti adottati dalla Magistratura, alla vigilia delle elezioni regionali dell’Emilia Romagna, possano essere considerati giustizia ad orologeria. È certo però che le indagini hanno tempi prestabiliti, che si devono concludere entro un determinato limite di tempo, che può o meno coincidere con una tornata elettorale, senza che di questo si possa dare colpa a nessuno, se non ai tempi propri della giustizia, che non possono e non debbono coincidere con quelli della politica.
Sarebbe opportuno quindi evitare il solito vittimismo alla Berlusca con il solo fine di accattivarsi il facile consenso di un popolo plaudente e non pensante. Facciano tutti un atto di umiltà e sgombrino il campo quando è opportuno e necessario per il bene del Paese, che per colpa loro, dei politici corrotti e avidi sta vivendo uno dei periodi più drammatici del dopoguerra.
Nella Toscano[6]Nella Toscano
18 Settembre 2014











17 commenti:

  1. Questi sono i figli della mancata approvazione di una legge sul “conflitto di interessi”, tanto che non trovano nulla da obbiettare se uno che ha ricevuto avvisi di garanzie, anzi l e piccole cifre sono giustificate, come non fossero furti anche questi.
    Facile restare basiti davanti a tanto dire! Fatto salvo l’appoggio alla Magistratura, che se ti assolve è corretta, se ti condanna è di parte, ingiusta ecc-
    Dovrteleebbe funzionare che, una persona colpita da avviso di garanzia, si dimette, attende gli esiti delle indagini, eventualmente della assoluzione o della condanna. Assolto? Riprende ad occuparsi di politica, condannato?, per favore, fuori da tutto cio’ che ha a che fare con il bene pubblico, senza tirare fuori la…giustizia ad orologeria. Ci sarebbero libri da scrivere su questo argomento! Certo è che dovrebbe esistere una morale in ogni persona che dovrebbe tracciare la linea della rettitudine, senza facili ed inutili vittimismi. Saremmo un Paese normale, un Paese senza l’eccesso di corruzione e corruteele che, purtroppo, abbiamo.

    RispondiElimina
  2. E la mafiosizzazione di tutti i centri di potere ,(politici, economici istituzionali e sociali), dove la mettiamo?

    RispondiElimina
  3. Sono sostanzialmente d'accordo, anche se mi sembra piuttosto ovvio e quasi banale,
    Ma è proprio perché siamo tutti in sintonia dovremmo cercare di pensare anche ad altro.
    Politica e corruzione, corruzione e politica etc..etc..., facciamo che questa non diventi una fissazione che poi alla fine non porta a niente .

    RispondiElimina
  4. Nella Toscano ha messo il dito nella piaga

    RispondiElimina
  5. Il problema dei rapporti tra politica e giustizia, anno dopo anno è cresciuto fino ad arrivare ad un vero e proprio punto di rottura.
    L’indipendenza della magistratura dalla politica è un argomento di cui nell’ultimo ventennio, l’opposizione ai governi di centro destra ha fatto una bandiera e un vessillo da sventolare ad ogni attività dei magistrati contro la persona del premier o dei ministri e parlamentari di centrodestra. Stranamente però la stessa sinistra non è stata così fervente ed entusiasta quando l’azione dei magistrati ha toccato qualcuno di loro. Tuttavia nell’opinione pubblica si è fatta strada l’idea che sostenere questa indipendenza sia una cosa di sinistra.
    Dall’altro lato è stata identificata come cosa di destra Il sostenere specularmente l’indipendenza della politica dalla magistratura.
    Due semplificazioni e due forzature che non hanno riscontro nella realtà.
    Infatti sono due cose sacrosante, e i legislatori che scrissero la Costituzione elaborarono un importante articolo dedicato all’immunità dei parlamentari.
    Sappiamo poi come la cosa andò a finire e come una classe politica impaurita dall’azione di Mani Pulite e da un’opinione pubblica in subbuglio per gli scandali, ebbe l’infelice idea di abolire quell’importante baluardo che da un lato garantiva l’indipendenza della magistratura e dall’altro garantiva la politica dalle scorribande giustizialiste e manettare di personaggi come Di Pietro che dopo avere sfasciato la politica si trasferirono armi e bagagli nel Parlamento dove normalmente non diedero mai grandi prove di sé.
    In questi giorni siamo assistendo all’avviso di garanzia recapitato ai due esponenti del Pd candidati alle primarie dell’Emilia Romagna, ma anche alla difesa che tanti, tra cui alcuni militanti intervistati alla festa dell’unità, stanno facendo di loro dicendo che si tratta di poche migliaia di euro, e quindi non sarebbero spese pazze come dicono certi giornali, ma spesucce pazzerelle.
    Chiaramente si tratta di atteggiamento ipocrita, fazioso ed eticamente censurabile. Se dovessimo applicare questo tipo di ragionamento ad altre situazioni , potremmo dire che Berlusconi per una evasione fiscale di 4 milioni di euro è stato condannato a 4 anni di carcere mentre De Benedetti, evasore riconosciuto per oltre 250 milioni di euro per una vicenda legata all’Espresso, avrebbe dovuto subire una condanna a 250 anni di carcere, mentre nemmeno è stato processato, avendo ricevuto soltanto un buffetto sulla guancia da parte di qualche magistrato evidentemente di buon cuore e di manica larga.
    Come mai in Italia abbiamo questa doppia morale, a seconda se l’interessato sia uno di sinistra o uno che gravita politicamente intorno alla destra, o meglio, in area berlusconiana?
    Io credo che parte della colpa sia da attribuire alla ventennale campagna antiberlusconiana condotta dai giornali di sinistra, quali la Repubblica, l’Unità e da qualche anno anche dal Fatto Quotidiano, i quali ogni santo giorno hanno vomitato insulti, hanno costruito patacche e menzogne, ed hanno realizzato in pieno una famosa frase di Benito Mussolini, secondo la quale una menzogna ripetuta continuamente, prima o dopo diventa una verità.
    Con ciò non sto difendendo nessuno, sto soltanto dicendo che in Italia esistono due pesi e due misure.
    Concordo in quasi tutto quello che dice la signora Toscano nel suo articolo, tranne sul fatto che ad un avviso di garanzia debbano corrispondere le dimissioni di chi tale avviso riceva.
    Non sono d’accordo perché in questo modo la magistratura avrebbe il completo dominio sulle attività politiche del paese. Infatti, se basta inviare un avviso di garanzia per fare dimettere qualcuno dal suo incarico o impedirgli di partecipare alle elezioni come candidato, avremmo una classe politica impossibilitata ad agire sotto la spada di Damocle di giudici e pubblici ministeri pronta a colpire in qualsiasi momento .
    Meglio, molto meglio la Francia, dove un politico che abbia un incarico di governo o che sia comunque un parlamentare non può essere processato fin quando non abbia concluso il suo mandato.

    RispondiElimina
  6. E' di ieri la notizia che il babbo di Renzi è indagato per bancarotta fraudolenta e turbativa d'asta. Che ci manca più!
    Ma poi, a chi fa salire il sangue alla testa una notizia-non la sola-di questo genere!
    “Ho fiducia nella giustizia”. E tutti a guardare la foto del signor Cristiano, fino a ieri uno sconosciuto come tanti.
    Fine!
    Il mio partito cercherà di ammorbidire il fatto, troverà attenuanti.... E magari, attaccherà pure la magistratura per mettere “al riparo” il delfino del Berlusca.
    A Bologna il figlio del babbo, ebbe a rispondere a chi lo aveva chiamato compagno: “compagno una s....!”
    Ok ok, il partito non è più quello di prima, ma può esserci un partito la cui segreteria sia affidata a chi non ha rispetto di nessuno, e si arroghi il diritto di decidere da solo?
    Un partito che non discute più, un partito di abulici inquadrati, tutti privi di quelle forze ideali che sostengono e uniscono davvero?!
    Un partito che arranca, incapace di scatti d'orgoglio.
    Per ora nel mio circolo siamo impegnati in attività di “volontariato”. Nelle riunioni si parla esclusivamente del giardinetto sotto casa da rimettere a posto, della scuola senza più vetri, della strada senza uscita, del prete con problemi di congrega....
    Tutto buono e benedetto, ma non credo proprio che un partito debba occuparsi solo di questo.
    Un partito deve discutere le linee da seguire, dare indicazioni di rotta, capire dove si sta andando!
    E soprattutto, visto quello che sta succedendo, richiamare alla moralità chi pretende di portare avanti i destini di un paese; cacciare chi dà scandalo e favorire i processi in breve tempo, altro che favorire rinvii.
    Se parli di queste cose, ti dicono che sei vetero comunista!
    E tutti intorno al tavolo nello sforzo di agire: bisogna fare!
    Intanto addio all'articolo 18!
    Quest'anno niente festa dell'Unità a Palermo: scivola, non è un argomento che possa avere importanza.
    E' un po' come la storia delle chiese faccendiere, senza più fede!

    RispondiElimina
  7. Chiedo scusa: Tiziano e non Cristiano......

    RispondiElimina
  8. Da un paio di giorni la cronaca nera ci informa che Tiziano Renzi, padre del nostro attuale Presidente del Consiglio Matteo, è accusato del più grave reato previsto dalla legge sugli illeciti nell’esercizio d’impresa, e cioè la bancarotta fraudolenta.
    Normalmente le statistiche giudiziarie ci dicono che questi imputati o vengono arrestati subito, perché possono inquinare le prove, o di rendono latitanti per prevenire l’arresto.
    Tiziano invece rilascia interviste ai TG, Matteo tace, il PD del 43% si volta dall’altra parte, l’opposizione corre in soccorso condizionato del governo.
    L’articolo spiega benissimo perché succede tutto questo.

    RispondiElimina
  9. Solo per esattezza, il papà di Renzi non è accusato di nulla è solo iscritto sul registro degli indagati.

    RispondiElimina
  10. Caro anonimo, in siciliano si dice : “nenti fari, ca nenti si sapi”.
    Dell’aziendina del papà Tiziano si sapeva da tempo (almeno 3 anni), e si taceva. Adesso, evidentemente, è venuto meno l’interesse di qualcuno a tacere, mentre si va facendo largo l’interesse di molti a far conoscere questo scheletro nell’armadio.
    Evidentemente, il “gelataio” di Palazzo Chigi, ex “strillone di giornali della maremma toscana”, ha rotto le scatole a qualcuno di troppo con le sue pseudo riforme di estrema destra spacciate per sinistra riformista e progressista, aventi tutte l’unico scopo di ridurre al silenzio chi lo contesta, o spegnendogli il microfono e la tv pubblica (vedi ad es. Crozza e Floris con il quale litigò a Ballarò) o negando o sfottendo il diritto di rappresentanza popolare ad altri all’infuori di lui solo (vedi sindacati, confindustria, magistratura alle cui critiche per la riforma annunziata della giustizia ha risposto “brrrr… che paura”).
    Chiediamo subito elezioni anticipate, con l’attuale legge elettorale riformata dalla Corte Costituzionale. Ultima spiaggia per riavere in parte il proporzionale e le preferenze.
    Non facciamoci prendere in giro con frasi cialtrone del tipo :”il paese non se lo può permettere”.
    Ma quale paese? Ma perché l’Italia è mai stata o è ancora un paese? E questo governo sta facendo riprendere l’economia? Ma di chi? Dei ladri dell’expo 2015 o del Mose di Venezia? Ma se da quando c’è Renzi persino i consumi alimentari sono tornati a quelli di 55 anni fa, e per di più dopo e nonostante la sua elemosina di € 80,00 (che ci costerà dal 2015 12 miliardi all’anno in più di tasse tutte nuove di zecca). Per non dire del deficit aumentato al 135% ed il debito pubblico al suo record storico (sta per superare i 2.200 mld.). Italia che è l’unico paese UE ed area euro ad essere in recessione , che è l’anticamera del baratro finanziario ed economico. La cura Draghi degli ultimi giorni non ha sortito l’effetto sperato. Le banche non hanno preso i soldi che lui quasi “regala” con interesse allo 0,05%.
    E allora….

    RispondiElimina
  11. Gent.le Pasquale, allora siamo nei guai fino al collo.
    Condivido parola per parola di quello che hai scritto e, soprattutto, il fatto che è necessario ed urgente tornare a votare e farlo con la legge elettorale uscita dalla Corte Costituzionale. La sola ed unica che può garantire una larga base parlamentare dei rappresentanti dei cittadini, soprattutto di quelli che non si riconoscono più in questi partiti e non vanno più a votare, che in Sicilia sono il 52%.
    Penso però che il problema da risolvere è appunto dare rappresentanza a tutti i cittadini che non ne hanno, perchè solo così si può sperare in cambiamento, caso contrario ci ritroveremo al punto di partenza. Mi domando perchè non si trova il coraggio di unirsi, perchè non si trova il coraggio di cominciare a lottare concretamente per costruire un futuro migliore? Cos'è che impedisce a chi non si riconosce nei partiti esistenti di organizzarsi per una nuova proposta politica?

    RispondiElimina
  12. Ottima idea quella di mettere assieme quelli che non credono nei partiti.
    Si fa un partito nuovo, mettiamo dentro tutti, destra sinistra, nazionalisti e internazionalisti,monarchici e repubblicani, ricchi e poveri.
    Il programma è semplice ed efficace, benessere, libertà, partecipazione e giustizia sociale.
    Io personalmente ci sto.
    Mi piacerebbe si chiamasse PDSL, Partito Delle Sette Lune.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. S.V. se per te va bene fare un'ammucchiata non c'è bisogno di scomodarti più di tanto, perchè quel partito esiste già ed è al governo.
      Quello che propongo io è un vero partito che si ispira ai valori autentici della sinistra e nel rispetto della Costituzione. Non credo che in un partito così ci potrebbe mai essere posto per tutti quelli che elenchi tu, ma nel caso fosse così io, al contrario di te non ci starei di certo.

      Elimina
  13. Lei ha forse ragione, ma anche i partiti di una sinistra di testimonianza esistono già.
    Esiste ad esempio Rifondazione Comunista, o anche altro più di nicchia, credo che in un luogo simile ci si possa incontrare, a me farebbe piacere, potremmo fare analisi e rivisitazioni interessanti, il piacere di essere in pochi e liberi da responsabilità ed impegni ha molti vantaggi e piacevolezze.
    A me personalmente piaceva tantissimo e mi piace ancora Bertinotti, lo trovo elegante e raffinato.
    Riflettiamo......

    RispondiElimina
  14. Caro S.V., cioè Sergio Volpe.
    Sai benissimo che nutro ed esprimo grande stima ed attenzione per il tuo pensiero politico. Ma sai anche che, invece, ho sempre ritenuto inopportuno il sarcasmo al quale talvolta ti abbandoni , anche perché alla fine può risultare controproducente perfino per la credibilità delle tue stesse opinioni.
    Scusa la mia franchezza. Forse ti avrà dato fastidio quello che ho detto, ma credo che la critica e la diversità di opinioni aiutano tutti noi a veder meglio dentro la nebbia dei nostri giorni, il sarcasmo induce solo a tagliare corto ed andare via, anche da questo blog. Credo che nessuno di noi due, come chi ci legge, voglia questo. Stop.
    Sul punto sollevato da Nella, nonché sulla nostra condivisione dell’auspicio a tornare subito alle votazioni con il cd. “consultellum”, mille volte migliore dell’”italicum” e/o porcherie varie, vorrei tornarci sopra per chiarire un breve concetto.
    Renzi (non il PD) ha il 41% dei voti (vedi ultime europee). Per questo ritiene di essere l’unto del Signore incaricato della missione di rottamare tutto e tutti quelli che non la pensano come lui, e che, sempre secondo lui, sono la vecchia guardia (cioè semplicemente più vecchi anagraficamente di lui, quindi anche io e te,ed altri amici di questo blog).
    Consentimi di dire che, secondo la mia modestissima opinione, Renzi sbaglia.
    Intanto perché ha il 41% dei voti validi. Quindi il 59 % , che è la vera maggioranza assoluta aritmetica dei voti validi, non la pensa come lui. Ma lui li vuole rottamare, perché nemici del futuro. Sbaglia. Sta commettendo lo stesso errore di Grillo, che imita pure come novellol “Nazareno”, che vuole la maggioranza assoluta dei voti per governare da solo senza ostacoli. Alla faccia che giovane “democratico”. Intanto ha già perso il 15% del consenso come premier. Scusa se è poco.
    Comunque, la cosa più rilevante mi pare questa : guardando ai trascorsi 20 anni di maggioritario della 2.a repubblica risulta evidente che, dissolta ogni ideologia, parola che oggi viene brandita dal Matteo nazionale come supremo insulto ed anatema contro ogni avversario,come lo furono le parole fascista e comunista, oggi in Italia un partito politico non può e non deve raccogliere oltre il 30% dei consensi (il cd. Zoccolo duro del PCI di Berliguer). Entro il 30 un partito è unito ed ha un progetto politico omogeneo. Oltre il 30 è un contenitore di varie correnti e cespugli che degenerano in fazioni e partitini interni che lo mutano in un mostro politico. Questa è la natura del PD fin dalla sua nascita, e soprattutto da Veltroni ad oggi.
    Credo che, come scrivono anche autorevoli quotidiani da alcuni giorni, si potrebbe arrivare ad una scissione (penso a quella degli ex DS, a differenza di quella che non hanno saputo fare gli ex popolari e ex margherita). Vedremo. Francamente una prospettiva del genere la vedrei molto salutare per la nostra democrazia ed il nostro futuro.

    RispondiElimina
  15. Caro Pasquale, prendo a ridere e con ironia tante cose.
    Prova ad immaginare se ci dovessimo prendere sul serio e dire quello che realmente e reciprocamente pensiamo.
    Stiamo impiegando il tempo libero,io ne ho tanto, divertiamoci con i mezze che la nuova tecnologia ci mette a disposizione.
    Mica stiamo facendo cose reali, solo battere a macchina a tempo perso.
    Ti saluto con affetto.

    RispondiElimina
  16. Ricambio l'affetto, caro Sergio.
    Ero e rimango più che mai convinto delle tue buone e reali intenzioni , che credo di conoscere abbastanza bene e di condividere in gran parte. Diciamo che ti volevo "stanare" un po' dal tuo ironico sarcasmo per leggere qualcuna delle tue sempre brillanti opinioni.
    Hai ragione nel dire che dobbiamo essere inclini a riderci un po' sulle attuali condizioni della politica. Serve a sdrammatizzare.
    Trovo giusto anche il tuo invito a non dimenticare che in fondo ci troviamo a digitare sulla tastiera del nostro PC per passare in modo intelligente un po' del nostro tempo libero.
    Però, non mi rassegno all'idea che la nostra esperienza ed i nostri talenti si debbano esaurire in questa amena attività.
    Insisto a pensare che invece debba servire ad essere prodromica ad un impegno concreto nel sociale e nel politico.
    Sappiamo che ci abbiamo provato 2/3 anni fa.
    Abbiamo portato una umile ventata di novità (alla faccia di chi ci definisce vecchi da rottamare ed abbiamo entusiasticamente appoggiato scelte e candidati nuovi (alla faccia di chi ci definisce vecchi da rottamare perché responsabili della crisi di oggi).
    Risultato? I nostri voti se li sono "pappati" con tanti sorrisetti e pacche sulle spalle.Ma poi, loro ed i loro progetti si sono dissolti.
    Allora che fare?
    Ci ridiamo su per non dire quello che realmente pensiamo di loro e dei loro travisamenti/tradimenti elettorali e politici?
    Si, anche.
    Ma riproviamo a ritornare in pista. Sappiamo come si fa. L'unico problema è che loro questo lo sanno, e perciò la pista (elezioni) non ce la danno.
    Rimettiamoci in gioco. Non è finita, perché non la smettono di fare i soliti vecchi giochini, anche se sono giovani.

    RispondiElimina