sabato 1 marzo 2014

M5S. DISSIDENZA O OPPORTUNISMO?

Francesco Correggiadi Francesco Correggia - Ultimamente sta andando di gran moda la parola, “dissidente” ma vediamo cosa vuol dire, in latino è “dissidentem” che significa discordare, non uniformarsi alle idee e alla prassi di una maggioranza, prendere le distanze.
Ecco appunto prendere le distanze.
Ma quello su cui vorrei far riflettere è che guarda caso qualcuno del Movimento 5 Stelle “prende le distanze” proprio quando si vincono battaglie importanti, e sappiamo bene come la nostra stampa è in grado in romanzare il fatto, oscurando totalmente la battaglia vinta nelle aule.
Senatore Fabrizio BocchinoRicordo lo scontro politico per l’art. 138. I senatori Bocchino, Campanella, Orellana e Battista rilasciarono dichiarazioni dicendo che occupare il tetto non serviva (salvo poi vedere che il decreto decadde). Ricordo come volevano fare ‘governo’ con Pierluigi Bersani, ben sapendo di essere stati eletti con lo slogan “TUTTI A CASA”. E poi con il Letta bis, criticando le scelte del Movimento in tv e sui giornali, e la legge elettorale su cui il 5 Stelle fa una battaglia importante e loro criticano, dulcis in fundo la diretta streaming con Renzi. E di nuovo a sottolineare negativamente l’incontro per l’occasione perduta.
Senatore Luis Alberto OrellanaAdesso io non dico che il criticare non sia costruttivo (a volte) ma i punti centrali sono due.
Prima di tutto ti sei fatto eleggere da una campagna elettorale portata avanti da Beppe Grillo e il Blog, curato da Gianroberto Casaleggio, quindi non puoi in 10 mesi criticare in continuazione il modus operandi di chi ti ha catapultato in parlamento. O meglio, puoi farlo ma nelle sedi opportune, non rilasciando continue dichiarazioni alla stampa che non aspetta altro per gettare fango sul Movimento in cui tu stesso credi (o almeno cosi si spera).
Senatore Francesco CampanellaIn secondo luogo c’è stata una “sfiducia” da parte del territorio. Mi spiego, gli attivisti hanno “denunciato” il fatto che i suddetti senatori si facevano vedere poco nei loro territori. Basta andare su YouTube, molti video lo testimoniano. Perché nel Movimento 5 Stelle c’è questa pratica: ogni trimestre si vota per riconfermare gli eletti. Si, può sembrare strano nel nostro Paese, ma lo si fa. Addirittura un attivista così dice al senatore Orellana, cito: "parla molto di più con noi e molto meno con i giornalisti, perciò se hai delle dichiarazioni domande critiche, ti prego falle prima a noi, chiedi a noi, ragiona con noi con le persone di cui dovresti essere portavoce, e dopo parli con i giornali”.
Senatore Lorenzo BattistaPoi ci sono quei deputati che hanno lasciato o vogliono lasciare il Movimento, ma se si va a spulciarne il reale motivo si capisce che sono gli Scilipoti di turno. Ovvero quei deputati e senatori a cui non va giù di restituire i soldi, come scritto da regolamento, e per non subire pressioni da parte del M5S decidono di lasciare il gruppo parlamentare.

Luigi Di Maio e Alessandro Di BattistaIn conclusione vorrei solo far riflettere su una questione, ma se questi senatori hanno sempre da “dissentire”, “prendere le distanze” da quello che fa il loro movimento, non vogliono rispettarne i regolamenti, perché non si sono fatti eleggere in un altro partito? Forse perché sapevano che non avrebbero mai preso i voti? Forse perché il denaro si sa, fa quel lavoro li, corrompe? O sono davvero cosi ingenui e puri?
Chi lo sa, sta di fatto che, forse, Matteo Renzi, non vedeva l’ora di tentare di creare, con questi ‘dissidenti’, una nuova maggioranza. Pippo Civati lo ha dichiarato espressamente.
In cuor mio spero solo che tutti i senatori e deputati, usciti ed espulsi dal Movimento 5 Stelle, abbiano la decenza intellettuale di dimettersi da parlamentari, in caso contrario confermano la tesi dell’opportunismo.

Francesco CorreggiaFrancesco Correggia
01 marzo 2014


P.S. Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo articolo sul Movimento 5 Stelle. L’argomento è molto spigoloso perché tratta di una questione all’ordine del giorno della politica italiana. Il travaglio interno del Movimento, di cui l’autore è un attivista, ha scatenato reazioni e un intenso dibattito. Francesco Correggia, è nato a Crotone l’8 settembre del 1990 dove ha vissuto fino al 2011. Trasferitosi per lavoro a Milano vi è rimasto per 2 anni per poi spostarsi per gli stessi motivi a Londra, dove abita tuttora.
Collabora con l’associazione culturale
LaPiccolaVolante, costituita da un gruppo di amici che si è ripromesso di riportare all'attenzione di tutti la lettura e la cultura.
Benvenuto su PoliticaPrima e buon lavoro.

***

33 commenti:

  1. Maria Emilia Baldizzi1 marzo 2014 alle ore 20:09

    Grazie Francesco per questo tuo contributo ,Condivido come attivista 5 Stelle la tua analisi e mi auguro che sempre più persone prendano coscienza dei valori e degli obiettivi del Movimento.

    RispondiElimina
    Risposte

    1. Ottima l'idea di Grillo di far fronte comune con la lega nord.
      Lei cosa ne pensa, possiamo sperare?

      Elimina
  2. Mi colpiscono dell’articolo principalmente le parti che seguono…le riprendo per focalizzare….

    Cit.”Prima di tutto ti sei fatto eleggere da una campagna elettorale portata avanti da Beppe Grillo e il Blog, curato da Gianroberto Casaleggio, quindi non puoi in 10 mesi criticare in continuazione il modus operandi di chi ti ha catapultato in parlamento.”
    In secondo luogo c’è stata una “sfiducia” da parte del territorio. Mi spiego, gli attivisti hanno “denunciato” il fatto che i suddetti senatori si facevano vedere poco nei loro territori. Basta andare su YouTube, molti video lo testimoniano. Perché nel Movimento 5 Stelle c’è questa pratica: ogni trimestre si vota per riconfermare gli eletti.”
    Beh!
    Mi viene da pensare di getto che non è bello affermare che SICCOME ti sei fatto eleggere per MERITO di Beppe Grillo non ti puoi “permettere” di contrariarlo! (non mi pare proficuo e va al di là del comune sentirsi parte di una società civile)
    Per quanto riguarda la seconda giustificazione della SFIDUCIA…..mi viene semplicemente di sorridere!
    Sinceramente se fossi attivista del Mov.5 stelle PREFERIREI sapere che i Senatori se ne stessere sul luogo a LAVORARE per il motivo per cui li avrei sostenuti! Penso quindi al Bene del Paese.
    In fondo l’attivista se proprio aveva urgenza di sentirsi con l’ELETTO in rete……poteva semplicemente fare una normalissima telefonata.
    Sapete perché dico questo?
    Mi ricordo delle battaglie fatte insieme all’on.le Alessandra Siragusa, ahimè scomparsa da poco per una fulminante malattia.
    A volte, mentre mi trovavo insieme alle mie colleghe in via Praga a palermo, famosa via degli scioperi della fame e della contestazione dei precari della scuola, LEI mi chiedeva telefonicamente SE c’era bisogno che venisse!
    La mia risposta era sempre una:” NO cara Alessandra, preferiamo che TU rimanga a Roma nelle stanze dove sei chiamata a rappresentarci…..” Ecco. Questo è il bello della fiducia che si da alle persone da cui tu ti puoi sentire rappresentato!
    Non mi pare che i dissidenti 5 stelle siano stati assenteisti da quel che ho sentito….potrei sbagliarmi ovviamente!
    E quindi?
    Io penso che infine le motivazioni siano ben altre di quel che si vuol far credere ufficialmente e spero prima o poi che la verità venga a galla con buona pace di tutta l’Italia.
    Infine…….se sono andati là…….dentro le stanze dei bottoni…..che si diano da fare oltre ad atteggiarsi a rivoluzionari.
    Eh no…perché la credibilità si costruisce con l’impegno e non solo con il VAF……lo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara, forse non mi son spiegato bene o non hai voluto capir bene il mio messaggio.
      quello che intendo dire io è che, se ti sei iscritto in questa lista: perchè non fai altro che criticare quello che il tuo movimento fa?
      per quel che riguarda la sfiducia, sei poco informata.
      perchè gli incontri con gli attivisti i portavoce alla camera e al senato li fanno nel fine settimana quando i lavori in aula son chiusi.
      cosa che sti senatori qui non facevano o facevano poco, ergo sono stati sfiduciati dalla basa, cioè dalle loro circoscrizioni. eccesso di democrazia? ma i 5 stelle non erano fascisti squadristi?
      dici bene la credibilità si costruisce con l'impegno ma soprattutto con la coerenza.
      l'unico movimento politico che ha fatto fin'ora quello che ha detto in campagna elettorale è il 5 stelle, non si può negare questo.

      saluti

      Francesco Correggia

      Elimina
    2. loro sono là perchè la gente sperava che avrebbero portato il contributo al cambiamento.....che cambiamento hanno portato? Forse non me ne sono accorta ma credo che l'Italia sia rimasta come ingabbiata e immobile.

      Elimina
  3. Ognuno a casa sua mette le regole che vuole, poi sembra che certe regole piacciano, lo vedo dai commenti di chi vive in quella casa, ed allora di che parliamo?
    Grillo può legittimamente prendere a calci nel culo chi vuole, quella è casa sua, per giunta chi riceve le pedate gradisce, quindi ?
    Certo io in quella casa non vorrei viverci, e se un giorno dovesse diventare obbligatoriamente casa di tutti preferirei non essere più
    un ospite del pianeta terra.
    Devo però ammettere che mi piacerebbe che l'italia e gli italiani vivessero per davvero quell'esperienza, a quel punto mi auguro non breve.
    Sono troppo datato per stupirmi di qualcosa, purtuttavia, in questo blog qualcuno riesce ancora a farlo.

    RispondiElimina
  4. Da più persone è stato detto ed ancor ora continua ad essere ripetuto che vi è in atto una guerra. Ebbene la storia ci insegna che in una guerra la prima vittima è sempre la verità. Va da sè che gli indegni utilizzino tutte le strategie possibili ed immaginabili per poter acquisire voti utili alle camere, ma allo stesso modo utilizzare strategie inimmaginabili, visto ciò che sta succedendo, per destabilizzare l'armonia e la pacifica condivisione di un sogno(e sottolineo sogno , perchè lo sbandierato progetto non si vede). Delle due una, o Grillo è comparabile a Di Pietro, di cui non credo vi sia bisogno di ricordarne "le virtù", o sempre il Grillo è il padre degli ingenui. Comunque sia, chi continua a seguirlo ha già perso, come lui in precedenza Guglielmo Giannini col Fronte dell'Uomo Qualunque, ma anche la Lega Lombarda del beone Bossi oltre che del già citato paladino dei valori ("immobiliari") Di Pietro.

    RispondiElimina
  5. sono dissidenti....non approvano la linea....quindi via dal M5S....
    Ora addirittura pure traditori....le cene con Civati,gli accordi sottobanco col Pd... e i signori di sinistra accoglierebbero a braccia aperta questi traditori,perchè di traditori si parla....
    Come chiamarli?Mi sembra oltremodo strano che il partito di Renzi tenda la mano a questi senatori espulsi,solo ora che sono diventati dissidenti e che hanno sentito odore di potere e di privilegi e sono pronti a cambiare casacca....il M55 è forte e fa paura....per questo,in tutti i salotti televisivi,viene criticato,contestato,disprezzato....prima il nemico da eliminare era il Pdl ora il M5S e sempre mettendo in moto la macchina del fango...ma gli italiani che hanno votato questo movimento di protesta non cambiano idea...è bene che si sappia....sarà la spina nel fianco,ed è quello per cui è nato,di questo governo che è bene che si metta subito a lavoro....il suo compito principale è quello di "spantanare"il Paese,invece sembra che il suo obbiettivo principale,aiutato dai servi del potere,sia quello di "impantanare" la contestazione e con essa l'opposizione,come nei peggiori regimi....mi sia consentito,tanto tutti ormai usiamo,anche a sproposito,parole come democrazia,fascismo,autoritarismo,dittatura,a seconda delle esigenze e delle etichettature politiche

    RispondiElimina
  6. Stiamo parlando dell'ultima cena????? chi è tradito chi è traditore . Ma smettiamola, sappiamo solo pontificare , dissidenti!!!!!!, ma ci rendiamo conto che viviamo in un paese dove non c'è cultura politica oggi li m5 stelle è il cenacolo politico innovativo ..ma se qualcosa non va sei processato con rito abbreviato .Mi rivolgo al popolo Italiano prendiamo ,almeno per una volta coscenza di quello che siamo seguiamo una linea di condotta ma che sia seria finalizzata .E' vero si cambia con troppa facilità corrente politica ; opportunismo ???? no!!!!!!!!......solo dissidenza sterile e politicamente improduttiva!!!

    RispondiElimina
  7. I cittadini devono imparare che quando si tratta di movimento cinque stelle le notizie che mandano in onda i tg o le storie che raccontano i talk show bisogna prenderle con le pinze perché contro di loro hanno creato una macchina del fango senza precedenti, Chi non è interessato al gossip ma alla verità deve imparare a cercarla seguendo i parlamentari del movimento che puntualmente ogni giorno smentiscono tutte le accuse false che gli vengono rivolte con testimonianze indiscutibili e documentate. Il resto è fuffa.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. I cittadini devono imparare.....un giorno potreste mettere quelli che non imparano in appositi campi di rieducazione.
      Ma quando scrivete siete sobri?.

      Elimina
    2. ma infatti dovrebbero farsi conoscere meglio dalla gente altrimenti come si fa a scegliere obiettivamente?

      Elimina
  8. Sento un puzzo insopportabile che sa di fascio.

    RispondiElimina
  9. il problema basilare sta nelle regole. Non mi riferisco a quelle interne del movimento 5 stelle o degli altri partiti. Mi riferisco alle regole che dovrebbero essere alla base del rapporto fra cittadini e partiti o movimenti. La legge elettorale ha consegnato a pochi individui la scelta dei rappresentanti nelle sedi piu' elevate.
    Cio' ha comportato una netta correlazione fra potentati di partito e senatori e deputati. Le primarie, in web o in gazebo sono un misero succedaneo di democrazia diretta, ma meglio che niente. Perche' e' il "niente" che puo' essere consegnato alla cittadinanza.
    Detto cio' reputo assolutamente idoneo il comportamento di Grillo; ricorda un po' il film Padre Padrone : Gavinno e' miu e deve guardare li pecuri; quindi niente scuola o amici.
    Se stiamo consegnando i resti del nostro paese a questo metodo, meglio andare veramente "tutti a casa". Chi ha il pentavani o il monovani o sotto i ponti o nei tuguri si arrangi, Grillo e Casaleggio, insieme agli altri potenti d'Italia non hanno questi problemi e non accettano la politica del dolore. Fanno bene; in effetti il dolore fa male. I grillisti dissidenti vanno perdonati.
    antico proverbio anglosassone: atempipira zupezupe, fineru i pira e finiu u zupe'

    RispondiElimina
  10. Maria Emilia Baldizzi2 marzo 2014 alle ore 16:18

    Continuo a leggere commenti svariati su questa storia dei dissidenti ed è esattamente quello che vogliono i mass media per stornare l'attenzione da ciò che i parlamentari 5 stelle stanno facendo in Parlamento... tutto il resto è noia come dice una bella canzone. Ecco alcuni FATTI :
    Salvato l'art. 138 della costituzione.
    Fatto decadere berlusconi con il voto palese.
    Restituzione soldi del finanziamento pubblico e delle diarie dei parlamentari e creazione del fondo per il microcredito per le piccole e medie imprese.
    Svelato il ruolo delle lobby in parlamento e fatto i nomi.
    Aver dimostrato definitivamente l'uguaglianza pd=pdl
    Aver dimostrato definitivamente perchè l'italia è agli ultimi posti per la libertà di stampa.
    Bloccata la porcata del decreto salva roma che prevedeva tra le tante porcate la privatizzazione di servizi essenziali come l'acqua.
    Introdotto l'emendamento contro gli affitti d'oro fuori mercato dei palazzi del potere e la possibilità di recederli.
    Bloccato l'ennesimo regalo alle slot machine che prevedeva sanzioni per quei comuni che avessero ostacolato le macchinette ricicla soldi della mafia e rovina famiglie.
    Tolto il segreto di stato sulla documentazione della Terra dei Fuochi e portato il problema alla ribalta nazionale.
    Ottenuto con un emendamento che le imprese che delocalizzano debbano restituire gli incentivi allo stato.

    E tante altre conquiste con una lotta dura, costante e costruttiva.

    RispondiElimina
  11. Il movimento ha orai raggiunto chiunque non ha bisogno di mentire, anche grandi imprenditori come Ferrero, quello della nutella, e buona parte dei cantanti e attori sono vicino ai 5 stelle. Considerarlo un movimento che raccoglie sfigati come la tv tenta di far credere è un grave errore qui c’è gente che paga fiumi di tasse e che vorrebbe vederli spesi bene questi soldi, che si è stancata di vivere in un paese ridotto alla miseria paradossalmente governato dai parlamentari più pagati al mondo!! Bisogna riportare equilibrio a tutto questo, queste sono le intenzioni del movimento e ostacolare questi ragazzi che stanno lavorando come asini e lottando con stipendi da impiegati è da folli!!!

    RispondiElimina
  12. Maria Emilia Baldizzi tutto quello che riporti è assolutamente meritorio, e si può continuare, si deve continuare. Ma continuo ad essere convinto che bisognava sporcarsi le mani. Se si voleva marcare la differenza dagli altri, lo si doveva fare come forza di governo, come parte di una coalizzione. Potevano stanare Renzi usando il suo stesso programma, con l'accortezza di aggiungere di volta in volta qualcosa in più. Ad ogni proposta o disegno di legge, alzare sempre l'asticella. Ad ogni possibile rifiuto pretendere le doverose giustificazioni del caso direttamente al paese; al contrario cosa sta succedendo? Si stanno facendo a pezzi fra di loro, con le loro stesse mani.

    RispondiElimina
  13. Maria Emilia Baldizzi2 marzo 2014 alle ore 17:30

    Perchè Renzi ha un programma??? Non me ne ero accorta...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Renzi ha un unico programma quello di prendere per i fondelli gli italiani che credono che l'asino vola....come si può credere che possa realizzare quello che ha promesso....ci vorrebbe il doppio degli anni ed essere completamente indipendente dai vecchi marpioni della politica che sono sempre lì,ai loro posti di comando e dalle lobby,parola che infastidisce chi vuole esaltare l'operato di Renzi ....e invece è proprio così...De Benedetti insegna....

      Elimina
    2. Solo Grillo ci può dare tutto quello che sogniamo, bisogna avere fede in lui, tanta fede come ne hanno i suoi veri discepoli.

      Elimina
    3. Grillo non può nulla, ha solo dato lo strumento per poter attivare i cittadini che vogliono attivarsi, adesso sta a noi, non abbiamo noi più scuse.
      hanno paura del cittadino informato.
      se poi noi non vogliam cambiare beh allora rimaniamo bestie.

      Elimina
    4. Grillo è seduto sulla riva del fiume aspettando che passi il cadavere dell'Italia. Solo che non si accorge che, sulla riva opposta, stanno passando tutti i voti che gli abbiamo dato, che ora stanno andando in direzione di Renzi ed in minor misura di Berlusconi. Se a questo aggiungiamo l'Italicum, quando raggiungerà mai il 51 per cento per governare? Resterà forse con il suo 20 per cento, continuerà a sproloquiare ed abbaiare alla luna. Avete capito grillini dilettanti allo sbaraglio? Renzi con l'aiuto dei poteri forti vi fotterà tutti, capito?

      Elimina
    5. Grillo mi sembra un pò confuso prima dice che rodota è un cadavere scongelato poi losostiene, una volta presidente poi no. mnderà in europa grillini che parleranno circoncisi. gli faccia l'esame di lingua. fanno ridere.

      Elimina
  14. Mi sembra interessante questa riflessione di Vittoroo Feltri sul momento attuale del Movimento 5 stelle.

    !La contabilità dei fuoriusciti dal Movimento 5 stelle non va sottovalutata: sono ormai 13 gli ex grillini, cioè coloro i quali per un motivo o per un altro sono stati epurati dal vertice o se ne sono andati in contrasto con la linea dettata dal capo.
    Per gli osservatori più superficiali si tratterebbe di una diaspora che segnala un malessere profondo nel relativamente nuovo partito, la cui performance elettorale, lo scorso anno, fu avvertita come eccezionale. In effetti, 13 parlamentari messi alla porta per varie ragioni sono tanti in poco più di 12 mesi. Un fenomeno che fa impressione. Tuttavia se diamo un'occhiata ai sondaggi, che non sono il vangelo ma neppure da prendere alla leggera, ci rendiamo conto che le liti, le conseguenti punizioni degli indisciplinati e dei contestatori, le proteste e le ripicche non hanno prodotto un gran danno al movimento sotto il profilo dei consensi. In due parole, i pentastellati, nonostante le tribolazioni e le beghe interne, hanno perso soltanto un paio di punti percentuali. Il che significa che la popolarità di Beppe Grillo e della sua leadership non ha subìto danni.
    Come mai? Alle prossime consultazioni europee, il M5s è dato ancora al 20 per cento e oltre. Segno evidente che la soldataglia grillina, deputati e senatori, per quanto si agiti e dimostri insofferenza verso la linea calata dall'alto, è stimata assai meno influente del generale fondatore. Perché? La gente probabilmente è affascinata, o suggestionata, da Grillo, cui riconosce autorevolezza o almeno carisma, ed è pronta a seguirlo ancora, mentre non dà alcuna importanza ai peones, dei quali sa poco o nulla: non li stima, non li ritiene fondamentali ai fini di un successo politico.
    In termini ancora più crudi, l'elettorato del Movimento 5 stelle ascolta il guru genovese, gli dà retta, lo venera addirittura, crede nelle sue capacità di demolitore del sistema che detesta, ma non dà alcun peso alle sue truppe capricciose e, in certi casi, anche vogliose di godere dei privilegi assicurati dal Palazzo a chi lo frequenta. Il problema principale del M5s è mantenere una certa compattezza, non disperdere le proprie forze in correnti e sottocorrenti, non cedere alle opinioni personali dei fortunelli che grazie alle iniziative del leader si sono trovati nel cono di luce della politica.
    Per essere ancora più schietti, e meglio comprendere cosa stia accadendo nel M5s, occorre rammentare che senza Grillo non esisterebbero neanche i grillini. I quali, pertanto, devono ciò che hanno conquistato fin qui solamente a lui. Ed è giusto che gli obbediscano, evitando di andare in cerca di gloria fuori dal recinto. Fatalmente, chi sgarra, perché convinto di potersela cavare in proprio, è destinato a essere espulso. Non ha alternative.
    Si obietterà che la democrazia richiede un continuo confronto di idee fra gli iscritti a un partito, quindi non hanno torto i grillini che reclamano il diritto di esprimere i propri punti di vista e di imporli attraverso il famoso dibattito; ma fra la teoria e la pratica c'è di mezzo l'esigenza di sopravvivere alla burrasca politica. Se il movimento si adeguasse alle regolette che assegnano a chiunque la facoltà di comportarsi secondo coscienza, addio collaborazione, addio unità di intenti. Sarebbe una bolgia.
    Fa benissimo Grillo a usare il pugno di ferro: o state con me o andatevene. Chi se ne va, non ha capito che rischia l'oblio. Perché il M5s forse non è neanche un partito, bensì una setta. E le sette stanno in piedi finché c'è uno che comanda e gli altri che eseguono. Poche storie."

    Si può dissentire, ma fondamentalmente pi sembra che Feltri non abbia tutti i torti

    RispondiElimina
  15. (Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Beccati. Finalmente li hanno presi con le mani nel sacco. Ecco cosa nascondono i 5Stelle, ecco perché Grillo e Casaleggio han fondato il MoVimento, ecco perché i grillini fanno politica: per fare soldi. La scoperta la dobbiamo ai segugi di Repubblica , che in due giorni han piazzato altrettanti scoop mica da ridere. I titoli parlano da sé: “Una pioggia di euro dagli spot sul blog, ecco la miniera d’oro di Beppe e Casaleggio”, “Le ombre nel bilancio dei grillini al Senato”. Hai capito quei ladroni? Zitti zitti, mentre tuonano contro i finanziamenti pubblici ai partiti, accumulano un tesoro nella grotta di Alì Babà. Come fanno? Semplice. Il nababbo Gianroberto Casaleggio, la cui società che edita il blog di Grillo (il 77° d’Italia) è sempre andata in perdita e nel 2012 racimolò un utile di 69.500 euro, incassa soldi a palate dalle pubblicità, pagate dagli inserzionisti un tot ogni mille clic.

    Quanto? Secondo il Sole 24 Ore 5 euro. Secondo il titolo di Repubblica 0,92 euro; secondo l’articolo di Repubblica 0,64 euro. Per un totale annuo di 5-10 milioni secondo il Sole, di 570 mila euro secondo Repubblica . Se ne saprà di più il mese prossimo, quando sarà pubblicato il bilancio 2014 sul 2013 (“sarà molto migliore del 2013”, ha anticipato il guru). È vero che non conterrà il dato scomposto del blog di Grillo; ma, essendo questo la principale attività della società, si capirà se l’ordine di grandezza è quello indicato dal quotidiano della Confindustria o da Repubblica. Nel primo caso, sarebbero un bel po’ di soldi (peraltro legittimi, per giunta privati). Nel secondo, saremmo poco sopra l’accattonaggio. In ogni caso, la domanda sorge spontanea: siccome è assolutamente pacifico e dichiarato che il blog di Grillo, come peraltro tutti i siti web di questo mondo, si finanzia con gli spot, dove sarebbe il “mistero” dei finanziatori? Basta aprirlo e vedere chi sono gli inserzionisti. Non c’è nulla di meno misterioso di un’inserzione pubblicitaria. Si dirà: ma il blog di Grillo è l’organo ufficiale di un movimento politico. Verissimo. Esattamente come l’Unità ed Europa per il Pd, la Padania per la Lega, e così via (Forza Italia non ne ha bisogno). Ma con due lievi differenze. 1) I giornali di partito incassano fior di milioni dallo Stato, cioè da tutti i cittadini, compresi quelli che non si sognerebbero mai di votare per quei partiti, e senza quella “pioggia di euro”, quella “miniera d’oro”, fallirebbero all’istante; in più, sulla carta e sul web, fanno pubblicità e incassano altri soldi da inserzionisti privati. Secondo: nessuno mena scandalo per tutto ciò, nessuno pubblica “inchieste” sulla “pioggia di euro” e la “miniera d’oro” degli house organ dei partiti.

    Ma attenzione: ora, sempre grazie a Repubblica , conosciamo pure “le ombre nel bilancio dei grillini al Senato”. Quali? Tenetevi forte: “affitti da 2 mila euro al mese ai dipendenti della comunicazione” (il prezzo medio di un trilocale al centro di Roma), “pranzo da 6,71 euro consumato il 6 giugno dal senatore Lucidi” nel ristorante di Palazzo Madama” e soprattutto, scandalo degli scandali, “buffet in onore di Beppe Grillo che l’11 luglio 2013 tenne una conferenza stampa al Senato”, roba da “114 euro” per 55 persone (il capo e 54 senatori), cioè 2 euro a testa, mica bruscolini. Ed ecco la prova che c’era qualcosa da nascondere: nel rendiconto “per uso interno”, il sardanapalesco banchetto fu registrato come “acquisto di panini e bibite per accoglienza Grillo”, mentre in quello pubblico c’è scritto “spese di rappresentanza”. Capita la furbata?


    RispondiElimina
  16. Marco Travaglio (continuazione)
    Dopodiché, astuti come volpi, i 5Stelle potevano papparsi 42 milioni di rimborsi elettorali, invece li hanno lasciati allo Stato; ogni tre mesi potrebbero intascarsi 2,5 milioni non spesi fra diarie e indennità, invece li versano in un fondo per le piccole imprese; potevano pure spartirsi i 420 mila euro avanzati dai contributi raccolti nella campagna elettorale 2013, invece li hanno devoluti ai terremotati dell’Emilia. Ma il movente è chiaro: farsi una g
    azzosa da 2 euro con Grillo alla facciazza degli italiani. Sporcaccioni.

    RispondiElimina
  17. Domani sera tutti a piazza politeama. Arriva il grande Grillo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Post virale. ore 21 politeama. in Sicilia oltre 30 per cento voti. Basta una matita ed il 25 maggio fai fuori Matteo la menzogna e Silvio la carogna

      Elimina
    2. Cari amici a 5 stelle è inutile che mandate post "virali" perché noi abbiamo il vaccino e siamo immunizzati. Verstanden ? P Vullo

      Elimina
  18. Grillo. Tutti i sogni muoiono all'alba.

    RispondiElimina
  19. Condivido ogni singolo aspetto della trattazione.Sono domande che mi sono sempre posta nel privato e che ho esternato agli altri,specie da quando sono attivista. La Politica in Italia per troppi anni è stata un mezzo di arricchimento.In tanti hanno desiderato arricchirsi senza riuscirvi poiché la gerarchia verticale del sistema partito stabilisce chi deve mangiare caviale e chi mollica dunque è impossibile entrare senza fare una lunga gavetta.ora dunque tanti incensurati ( lo sottolineo poiché è un requisito fondamentale per potersi candidare a mezzo del 5 stelle)aspiranti politici di professione, si era presentata l'occasione della propria vita e cioè entrare dalla porta principale ( e non usare quella secondaria cara a Renzi) e una volta dentro puntare a mantenere lo status e privilegi acquisiti,grazie alla propria meticolosa virtù dell'imbroglio. A questo punto è chiaro a tutti che si è trattato di opportunismo all'italiana.

    RispondiElimina
  20. Politica? Poltronificio del piccolo borghese…un danno per l’umanità?

    Quando ti servono i pantaloni ti compri sempre quelli che ti puoi permettere. Giusto? È ovvio.
    Significa che in ultima istanza ciò che muove il tuo pensiero e di conseguenza la tua azione è la tua condizione economica.
    La piccola borghesia è quella parte della borghesia, (classe sociale che possiede risorse economiche in molto significative), ha piccoli capitali investiti, dall' Artigiano al Commerciante, Dentista, Avvocati, Commercialisti, Notai, Dottori, piccole e medie imprese".
    Il loro campo d'azione economico è molto ristretto, localizzato e localista, il contadino con un appezzamento, l'idraulico di quartiere, il bottegaio della via. Non avendo grandi obiettivi, non sono neanche spinti a dotarsi di un terreno culturale su cui piantare la propria attività. Limitata la conoscenza tecnica, commerciale e la cultura in genere. Visione reazionaria della società, teme i cambiamenti. Dato che il progresso economico tende a concentrare i capitali in poche mani, la piccola borghesia tende a diventare salariato. Emile Zola racconta della Francia di fine '800, dove questo processo era molto evidente. La piccola borghesia tende a ribellarsi al progresso, e spesso ha fornito idee e uomini al terrorismo. Nel capitalismo la piccola borghesia è anche uno strato sociale utilizzato come strumento di controllo e ammortizzatore sociale.
    Utilizzando il consenso di questa classe la grande borghesia mantiene il potere. Vedi la tolleranza nei confronti dell'evasione fiscale.
    Altro aspetto singolare tutto italiano. Negli anni '50 e '60, quando nelle città vennero chiamati i figli dei contadini a riempire le fabbriche, mentre figli dei proprietari terrieri, parte di questi andò a prender posto nei posti pubblici, singolare è che i figli dei braccianti diventarono operai, mentre i figli dei contadini possidenti presero posto in quella che divenne la burocrazia di stato parassitaria, essa garantiva milioni di voti ai vari governi.
    Classe mediocre, un peso sociale.
    Il paradosso è che per i lavoratori sarebbe meglio allearsi con la grande borghesia per eliminare questa classe.

    La gran parte dell'evasione fiscale è causata dalla piccola borghesia. Sono un danno economico.

    Nel caso sottoposto la classe è comunque quella borghese, se le condizioni economiche sono decenti e un grado culturale medio elevato, conservatrice, si definisce media borghesia.
    Ovvero quella parte di borghesia dei liberi professionisti, manager di aziende medie, docenti universitari, avvocati e notabili in genere.
    C'è un distinguo di base, che può generare confusione.
    Il salariato non è mai borghese. Non può esserlo data la natura economica che lo contraddistingue.
    Senza scendere nei particolari delle fasce di scorrimento.
    Ovvero in ogni caso, parte della classe dominante.
    E finisco con un'affermazione interessante su cui riflettere.
    Le idee circolanti sono sempre le idee della classe dominante.
    Che sono sempre conservatrici, dato che tendono a mantenere in vita il sistema di cui sono al vertice.

    RispondiElimina