venerdì 21 febbraio 2014

L’agnello Matteo tra Lupi, caimano e Grillo

Berlusconi-Renzi-Grillodi Giuseppe Vullo - L'Italia ormai languiva da molto tempo nel degrado e l'abbandono. Il popolo bisognoso ed affamato sognava la venuta di un profeta salvatore.
Come la storia ci insegna i grandi uomini nascono nell'alveo di un fiume. Cosi fu per "Mosè" e il Nilo, Romolo e Remo e il Tevere e infine a rignano dell'Arno, da una famiglia demo...cristiana nacque il piccolo Renzi. Matteo fin da subito, si dimostrò un bambino prodigio. La mamma gli diceva sempre... figlio mio non andare nel bosco, e soprattutto non prendere sentieri sconosciuti, strade impervie, strette e meno battute. Ma perché mamma?... A me piace la ruota della fortuna, il "rischiatutto" e l'avventura. Ma figlio mio... nella selva, aspra e selvaggia, smarrita la diritta via... puoi incontrare tra spinosi cespugli, precipizi e dirupi... il caimano, Alfano e Lupi.

Evita soprattutto il parlamento ed un posto chiamato Arcore. Mamma ma questa è una favola "letta e riletta". Non dimenticare che io sono un bambino che si è mangiato i comunisti, D’Alema, Bersani e pure Enrico Letta. Cosi dicendo... il bambino che corre sempre, e va di fretta, a piedi in Smart e pure bicicletta, il potere e l'Italia l'aspetta. Intrepido e coraggioso, non solo si avventurò come un boy scout nel bosco sconosciuto e periglioso, ma si addentrò perfino in mezzo alla palude e alle nebbie padane, per arrivare al castello di Arcore, nella tana del caimano.

Ma il vecchio re della palude e della melma, alla vista del piccolo cucciolo toscano, invece di mangiarlo, si intenerì... lo riconobbe come razza, simile a se medesimo, perciò lo rifocillò, lo accarezzò ed ordinò ai suoi amici di non fargli del male e lo rimandò dalla mamma, sull'Italicum di Verdini, convinto che un giorno gli sarebbe tornato utile, perché diventato più forte persino di Alfano e Lupi, con lui per i comunisti sarebbero arrivati i tempi cupi.
Perciò Matteo per la smisurata ambizione del potere a nessuno diede retta. Si accordò sottobanco con il caimano dandogli in pasto, giustizia e Mediaset. In cambio ricevette l'Italicum, il Senato, le provincie, il titolo V e le spalle coperte per l'intera legislatura. Fu cosi che ognuno ottenne qualcosa e gli italiani vissero felici cornuti e contenti.

Vullo-PinoGiuseppe Vullo
21 febbraio 2014


P.S.
Matteo Renzi (l’agnello…) ha presentato oggi 21 febbraio 2014 il suo primo governo. 16 nomi, molti giovani e la metà donne.
- Il Governo Renzi e i 16 Ministri -
- Nomi e foto sul sito del Corriere della Sera
Buon lavoro e auguri.

6 commenti:

  1. Senza il consenso Berlusconi sarebbe un signor nessuno e anche Renzi sarebbe nessuno. Il consenso fa l'uomo politico forte. Non si possono fare i distinguo e cercare il pelo nell'uovo quando si analizza il consenso. Non si può dire che gli elettori di Berlusconi siano antropologicamente degli stupidi al contrario degli elettori di Renzi.
    Il premier (Renzi) si è già incontrato due volte con Berlusconi, ed entrambe le volte sono scoppiate le polemiche. Ma quelli che hanno polemizzato non hanno fatto una gran figura, hanno soltanto dimostrato di essere biliosi, odiosi, piccini, gretti, miopi e rosiconi. Un vero comunista mai si sarebbe incontrato con l'uomo di Arcore, ma Renzi non proviene da quella cultura comunista plumbea, grigio scura,e depressiva, fortunatamente. L'elaborazione letteraria dell'amico Vullo lo dipinge come l'agnello tra animali predatori e notoriamente "cattivi", ma non è così. Renzi ha vinto le primarie del PD ma soprattutto ha dietro di sè un sistema di potere economico comprendente banche e banchieri, ma anche stilisti, imprenditori e famiglie nobili. E' a capo di un partito nel partito (i renziani) che si è sovrapposto al PD, asfaltandolo. Dietro Renzi ci sono - molti allo scoperto, molti nell'ombra - importanti imprenditori, famiglie storiche fiorentine, banchieri, finanzieri, mecenati democratici, simpatizzanti oltreoceano.
    Insomma, caro Pino, la tua bucolica immagine dell'agnello tra lupi e caimani (a proposito, perchè non la smettiamo con la continua evocazione di questo rettile?) non funziona, non corrisponde al vero. La tua è un'immagine romantica e pastorale ma la realtà è molto più prosaica. In politica niente si muove che i poteri forti non vogliano, e questo vale per tutti, anche per il "danaroso" per antonomasia, il quale, dopo vent'anni, è stato estromesso dal seggio e indirizzato verso un tipo di domicilio che non è il massimo della vita libera da quei poteri forti tramite la loro longa manus della magistratura rossa.
    L'ascesa di Renzi non sfugge alla regola dei poteri forti.
    Auguriamoci che stavolta, nella giostra del potere, un pò di denaro sfugga al ferreo controllo dei poteri di cui sopra e venga a migliorare la situazione dei meno abbienti, di quelli che non arrivano alla terza settimana e la mattina vanno a rovistare tra il cibo scaduto buttato dai supermercati alimentari.
    Renzi?, Speriamo bene!

    RispondiElimina
  2. Ormai è evidente che nutro simpatia e tenerezza per il destino del bambino Matteo. In uno alla preoccupazione per i destini personali. Volevo evocare l'immagine evangelica di un bimbo innocente tra i lupi. Infatti se ci pensi bene l'immagine del giovane toscano, pieno di speranze, di pensieri e di propositi positivi, in mezzo a Grillo, Berlusconi e Napolitano, 3 uomini vecchi, corrotti dal tempo, dal disincanto e dal cinismo. Renzi di fronte alla morte e distruzione rappresentata da Grillo è l'ultima spiaggia per tutti noi. Voglio esagerare, Matteo, è il nostro piccolo "Mose", che sta cercando di condurre il nostro popolo verso la terra promessa, fuori dalla schiavitù dell'Egitto. Naturalmente il consenso, come dici tu è essenziale, per poter governare. In questo momento il consenso nel nostro paese è diviso in tre. Renzi, Berlusconi, Grillo. Poichè quest'ultimo parla solo di distruggere, e morire...al contrario i primi due, che sorridono alla vita. Anzi Berlusconi per la prossima campagna elettorale, ci promette pure "la dentiera gratis", perciò, senza ipocrisia la "realpolitik" avrebbe imposto un governo Renzi- Berlusconi. Tra l'altro i due si amano e sono in sintonia. Quindi quale migliore occasione di fare quello che si deve sperando di tirare l'Italia fuori dalla palude. Spero con tutto il cuore, che questo giovane presidente del consiglio(il più giovane della storia), già intristito dalla tutela di Napolitano , dall'Europa, dalle pretese di Alfano ed i piccoli partiti, dalle beghe, invidie, spirito di vendetta che alberga dentro il PD, spero che possa riuscire dove altri hanno fallito. Io sinceramente pregherò per lui.

    RispondiElimina
  3. Mai visti tanti giovani e donne in un governo. Almeno il ricambio generazionale è avvenuto. Quindi i giovani prendono in mano il loro avvenire. Speriamo che i vecchi tromboni le lascino lavorare. Ora resta da cambiare Napolitano, che si dimetta subito e magari Berlusconi. Lascino entrare un pò di freschezza nella nostra vita. La web generation può sconvolgere la società cristallizzata nella corruzione e nei privilegi.

    RispondiElimina
  4. Volendo nel contempo commentare e sorridere su questa crisi di governo ed i suoi riferimenti a somiglianze "bestiali", direi che Renzi non mi sembra proprio un "agnello". Piuttosto lo paragonerei ad un cinghiale dell'appennino toscano.
    Considerato che tra lupi, caimani e grilli l'ha finora spuntata, allora mi sembra che l'immagine diel "cinghiale" gli calzi a pennello.
    E non dimentichiamo che, perfino in gastronomia, il cinghiale rimane indigeribile sullo stomaco, anche se a ragù con delle squisite tagliatelle e del buon vino rosso.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Innanzitutto ben tornato al caro amico Pasquale. Il paragone al cinghiale per Renzi mi sembra in questo in questo momento non attinente. Infatti come tu ricorderai un cinghialone lo abbiamo avuto ed era Craxi. Semmai se proprio vogliamo fare una similitudine animalesca, in sintonia del suo essere "boy-scout", lo possiamo paragonare ad un "LUPETTO". Si perché nonostante le sue azioni super veloci e non ortodosse, che in questo momento gli hanno nuociuto, i vecchi lupi della casta mai avrebbero fatto alla luce del sole e senza ipocrisia, quello che ha fatto Renzi. Es. ricevere Berlusconi al nazareno. CMQ in genere i politici e simili vanno da Berlusconi, invece a casa Renzi-PD è stato il cavaliere a scomodarsi. Per finire e giustificare l'immagine dell'agnello tra i lupi, come si possono definire i vari "Napolitano, Berlusconi, D'alema, Bersani, Casini, Alfano, Lupi, Formigoni, Cicchitto". Infatti la fiducia in senato appare lastricata di imboscate e trappole. Il giovane "Pierino" o Gianburrasca, dissacrante, spumeggiante, poco ortodosso. L'unica polizza di assicurazione per resistere un annetto e fare quelle 3-4 cose che ha detto, italicum, senato(alfano-lauricella permettendo), la sua polizza è il "nemico-amico" Berlusconi. Un abbraccio.

      Elimina
  5. Ho scritto da qualche parte che questo nuovo governo, il più giovane della storia, nasce sotto l'egida delle "sottointese". Sostanzialmente da un accordo sulle 'cose da fare' e da salvaguardare tra Silvio Berlusconi e Matteo Renzi. Niente di che stupirsi. Ma è evidente però che per far questo sono stati compiuti atti che ne minano fortemente l'immagine. È stato suicidato Enrico Letta (#enricostaisereno) e bypassato il corpo elettorale dopo averlo sbandierato ogni giorno. Tutto questo influirà sulle capacità e gli impegni presi? Per cominciare, intanto, non si farà la legge elettorale entro febbraio e non so quanti altri mesi passeranno. Viene prima la riforma del Senato...! Aspetta e spera. E poi le altre riforme: una al mese! Però non voglio essere pessimista. Aspettiamo e poi ne riparliamo.

    RispondiElimina