domenica 1 dicembre 2013

“OLTRE”. Il M5S rilancia l’iniziativa da Genova

OLTRE 1 dicembre 2013di Giangiuseppe Gattuso – Il Movimento 5 Stelle non molla. Dalla piazza Vittoria di Genova, piena di tanta gente e tantissimi giovani, Beppe Grillo rilancia l’iniziativa politica.
Dopo circa nove mesi di difficoltosa presenza in Parlamento lo fa con una grande prova di forza a dimostrazione della vitalità e della voglia di andare avanti, e OLTRE. L’idea è sempre quella di superare il sistema partitocratico e sindacale, rappresentanti la ‘casta’ dominante, che tutto frena. E anche oltre l’Europa e l’euro.
v3dayQuell’Europa che doveva essere solidale e che invece ha mollato la Grecia per pochi miliardi di euro. Per questo viene lanciata l’idea di un referendum per fare decidere ai cittadini se e come restare in Europa e se uscire dall’euro. È necessario avere un piano ‘B’, una via d’uscita per la salvezza. In fondo, dice Grillo, nell’Europa a 27 già 10 Paesi sono fuori dall’euro. Altro tema forte l’attacco al Presidente Napolitano che verrà formalizzato in Parlamento. Una tesi, sostenuta ormai da qualche tempo, perché colpevole di essere andato oltre i compiti assegnati dalla costituzione e di essere il vero garante della casta e, quindi, di quel sistema da abbattere.
Dario Fo a Genova al 3 VDayGrillo snocciola dati e statistiche che vedono l’Italia agli ultimi posti nelle classifiche per numero di diplomati e laureati, per la difficoltà di 7 giovani su 10 di comprendere compiutamente un discorso e un testo mediamente complesso. Così come per l’accessibilità alla rete internet e la velocità di trasmissione dei dati che ci vede molto più vicino ai paesi sottosviluppati. La rete come fonte di informazione e di conoscenza, esigenza primaria per la sua idea di democrazia diretta. E poi il problema dei compensi dei dirigenti e degli alti vertici dell’amministrazione, tema caro al M5S come il reddito di cittadinanza.
Da quando siamo in Europa - ha continuato - il nostro PIL è stato costantemente in calo e il debito pubblico ha continuato ad aumentare, fino al 132,7% di oggi. Una situazione matematicamente insostenibile. Il Presidente dell’Ecuador Rafael Correa ha avuto la forza di rinegoziare, definendolo immorale, il debito contratto dal suo Paese assumendosi il rischio di uscire dagli organismi internazionali. Per questo ha presentato un programma in 7 punti. Tra cui l’abolizione del fiscal compact che ci costringe a trovare circa 50 miliardi di euro ogni anno per venti anni, e l’esclusione del limite del 3% del debito pubblico in rapporto al PIL per gli investimenti in innovazione e nuove attività produttive. E finanziamenti per attività agricole finalizzate al consumo interno.
il 3° VDAY di GenovaLa ricetta è quella di imboccare la strada del risparmio energetico, dell’energia pulita, dei consumi intelligenti e il rifiuto del consumismo. La protezione delle piccole imprese, la salvaguardia del made in Italy anche imponendo restrizioni all’invasione di prodotti esteri, in particolare a quelli di fabbricazione cinese. E poi l’altro cavallo di battaglia del Movimento, l’acqua pubblica e la contrarietà a qualsiasi operazione di concessione di un bene primario agli operatori privati.
Il Movimento 5 Stelle è la dimostrazione evidente di come sia possibile fare politica senza finanziamenti pubblici. Grazie alla partecipazione, all’impegno disinteressato e al contributo di tanti uomini e donne di buona volontà. E, anzi, restituendo parte delle indennità percepite dai ‘cittadini’ eletti al Parlamento nazionale e nei Consigli delle Regioni. Un fatto clamoroso, una promessa mantenuta contro ogni previsione della vigilia.
Da Genova ha aperto la campagna elettorale per le Europee della primavera 2014, quando si voterà senza porcellum e senza obbligo di coalizione. Ogni forza politica punterà al proprio elettorato e sarà un banco di prova fondamentale, un riscontro popolare su temi che riguardano il futuro del nostro Paese. E a maggior ragione per il Movimento 5 Stelle che, dopo l’ingresso trionfale nelle istituzioni nazionali, si accinge ad entrare in forze nel Parlamento Europeo.
Giangiuseppe Gattuso
01 dicembre 2013

20 commenti:

  1. Mi scuso anticipatamente col direttore per la lunghezza.

    L'operazione che fa Grillo è quella di osservare la situazione italiana da molti punti di vista (non tutti, per la verità. Posso sbagliare, ma mi sembra che Grillo non abbia parlato del fatto che la giustizia italiana, tra 181 nazioni al mondo, sia al 156° posto, in compagnia di nazioni del terzo mondo, e al di sotto di Angola, Gabon, Guinea e São Tom) e di cercare di appropriarsi del merito di denunciare all'opinione pubblica tutto quello che non va.
    E' troppo facile fare un elenco delle porcherie che esistono in Italia, ma è un pò più difficile proporre dei rimedi plausibili. Grillo dice che dobbiamo uscire dall'Euro? Ma non dice come, non dice le eventuali conseguenze che ne deriverebbero, non propone un dialogo su questo tema, L'esempio dell'Equador non mi pare possa applicarsi all'ìItalia sic et simpliciter. L'Equador, come pure l'Ungheria che avrebbe buttato fuori quelli del Fondo Monetario Internazionale, ma di questo ne parliamo subito, sono comunque nazioni piccole, non paragonabili all'Italia e al suo peso economico e politico. Circola voce (pubblicata su tutte le testate più disinformate del web) che l'Ungheria abbia cacciato a calcioni nel sedere il Fondo Monetario Internazionale...e che così libera dai vincoli monetari si stia dando alla pazza gioia! I toni sono forti nell'articolo, narrano di come Orbàn abbia cacciato gli usurai dal trono, di come abbia dichiarato che l’Ungheria non vuole né richiede “assistenza” ulteriore dal delegato della Federal Reserve di proprietà dei Rothschild. L'articolo oltretutto è chiaramente di parte visto che incominciava con "Già nel 2011 il primo ministro ungherese, Viktor Orbán promise di ristabilire la giustizia sui predecessori socialisti che avevano venduto il popolo della nazione alla schiavità di un debito infinito con i vincoli del FMI e lo stato terrorista d’Israele"
    Orbàn avrà anche detto cose simili, ma il debito infinito citato è stato aperto nel 2008 dal suo predecessore. Ill paese aveva chiesto un prestito al Fondo Monetario per risolvere una situazione di crisi, il Fondo glieli ha dati e l'Ungheria invece che ripagare suddetto debito alla scadenza è riuscita a ripagarlo con un po' di anticipo...ma non è che quei soldi fossero arrivati accompagnati da chissà quali ricatti dal FMI, li avevano chiesti, gli erano stati dati e ora sono stati ripagati.
    Soltanto che le voci che circolano invece sono ben più grosse, e ci dicono che ora: "il governo ungherese ha assunto la sovranità sulla sua moneta e adesso emana moneta senza debito e tanta quanto ne ha bisogno"
    Che è una frase senza senso, l'Ungheria (come tutti i paesi che vogliono entrare nell'euro) deve rispettare il trattato di Maastricht per aderire appunto all'euro e rimpiazzare la propria moneta, quindi la frase che parla di moneta sovrana senza debito e quanta ne vogliono è idiota e disinformativa, esistono criteri secondo i quali una zecca di stato può emettere moneta, non rispettarli vorrebbe dire non rientrare nei parametri fissati e non poter accedere all'euro. Si perché checchè ne dica l'autore dell'articolo l'Ungheria è dal 2003 che cerca di entrarci, e speravano di farlo nel 2008, e ancora lo vogliono...anche se hanno spostato la data per entrarci al 2020 (parole di Orbàn.

    Non mi voglio dilungare ancora, ma il sig. Grillo prima di sproloquiare di euro e di Europa, a mio parere, dovrebbe andare a scuola da qualche economista serio, e magari libero da ideologie.

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  2. PARLANDO DELL'EURO E DEL DEBITO PUBBLICO, IERI GRILLO HA DETOO CHE L'EQUADOR NON HA PAGATO I SUOI DEBITI, DEFINENDO IMMORALE IL DEBITO PUBBLICO.
    QUESTO MI CONVINCE VERAMENTE TANTISSIMO.
    MA COME NON CI SI E' PENSATO PRIMA AD UNA SOLUZIONE COSI SEMPLICE.
    SE REALMENTE SI ADOTTERA' QUESTA LINEA,NE AVREMMO TUTTI VANTAGGI, IO PER PRIMO, VISTO CHE SONO ASSILLATO DA SERIT.
    SAREMMO TUTTI PiU' FELICI SAPENDO DI NON PAGARE GLI EVENTUALI DEBITI CHE CI CREANO MALESSERE.
    SE GRILLO MANTERRA' FERMO QUESTO PUNTO AVRA' IL MIO VOTO, PIUTTOSTO MI CHIEDO E CHIEDO AL DIRETTORE , SE L'EVENTUALE RATEO DI UNA NUOVA AUTOVETTURA, DI CUI AVREI BISOGNO, ANDREBBE PAGATO O MENO.

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  3. Dopo un periodo di scoramento la vita continua ed è abbligatorio partecipare alla vita sociale e politica. Non posso esimermi dal dare il mio sostegno al direttore Gattuso. Egli ha sempre avuto una sottile simpatia nel movimento 5 stelle. Movimento popolere rivoluzionario. La società reazionaria e la casta ha paura di quello che dice Grillo senza peli sulla lingua. L'amico Gattuso al 90 per cento ha ragione di sostenere la buonafede ed il programma di 5 stelle. Mandare a casa questi partiti, negoziare il debito, referendum sull'euro, reddito di cittadinanza, abolire privilegi e finanziamento partiti e giornali, lavoro per tutti. Tutto giusto, tutto bello, ma c'è un però per realizzare questi progetti senza alleanze occorre il 51 per cento. Altrimenti occorre la piazza con i forconi.

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  4. Basterebbe da solo il fatto che il M5S non prende alcun finanziamento pubblico e restituisce, pure, parte delle indennità dei suoi eletti, per apprezzare ciò che ha creato Beppe Grillo. Solo per questo il M5S merita di essere sostenuto. Ma, al contrario di ciò che passa dall'informazione di regime, i cittadini eletti dimostrano ogni giorno il loro valore e il loro impegno quotidiano. Tutto il resto è gossip.

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  5. l'unico partito che fa gli interessi della gente è 5 stelle. se gli italiani non capiscono questo, vuol dire che hanno poco sale nella zucca o sono in malafede.

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  6. Calogero Dolcimascolo2 dicembre 2013 alle ore 17:51

    Adam Smith e John Maynard Keynes forse oggi se fossero ancora vivi dovrebbero andare alla scuola di Grillo pe imparare un pò di economia politica. Adam Smith oggi lo prenderebbero per un fantasma. se parlasse di mano invisibile dell'economia; non confondiamo le piazze piene di clawn con cose serie come il FMI, la Banca Mondiale etc.

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  7. E' lodevole il fatto che il M5S non prenda finanziamenti pubblici e restituisca parte delle indennità dei suoi eletti e oltretutto mi pare che sia l'unica formazione politica che si comporta in questo modo, ma per una buona politica questo è soltanto un buon punto di partenza. A me non sempre convincono le soluzioni che propongon, la troppa ignoranza che hanno mostrato finora i loro deputati e senatori e anche il livore e la maleducazione con la quale frequentemente si esprimono. Le stesse cose potrebbero dirle con garbo. Non mi piace che una senatrice dica, ad esempio, "io a quello lì gli sputerei in faccia". Non importanza chi sia quello lì, Non siamo al mercato o in un qualche quartiere degradato di Palermo, ma in luoghi nei quali si agisce , o almeno si dovrebbe agire e parlare con decoro.
    Poi, per carità, saranno anche dei bravi ragazzi.

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    1. il M5S non prende i finanziamenti pubblici perchè non ha uno statuto, cioè non ha una sua personalità giuridica, pertanto non si possono erogare contributi, a singoli deputati o senatori, per quanto riguarda la restituzione delle indennità, li convogliano in un conto per poi destinarle a lodevoli iniziative di cui loro se ne fanno portatori. Giusto per la chiarezza

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  8. Grillo? Mi piace, ma non mi convince.
    Mi piace perché esprime ad alta voce, con efficienza comunicativa, tante delle idee che sono nella mia testa e, almeno così presumo, in quella di molte altre persone.
    Come si potrebbe non essere d’accordo sul fatto che in Italia la politica costa troppo, è invasiva della vita dei cittadini, crea delle caste, amministratori delle istituzioni e dirigenti di società pubbliche, che distorce il corretto funzionamento dell’economia, che produce corruzione?
    Può non piacermi l’idea del reddito minimo che va nella direzione dell’abbattimento delle disuguaglianze sociali, che negli ultimi anni stanno raggiungendo punti critici di inaccettabilità?
    Chi può non essere d’accordo sulla migliorabilità della qualità della vita mediante lo sviluppo delle tecnologie o l’uso delle fonti di energia rinnovabili? O ancora sugli investimenti nella scuola, ricerca e formazione? Ormai lo ripetono (pardon lo ripetiamo tutti) come un mantra. Anche quelli che non ci credono.
    Eppure non mi convince, nonostante il mio alto gradimento personale.
    Non mi convince per come sta utilizzando il consenso elettorale nelle ultime elezioni politiche: nei fatti sta consentendo al pd-pdl di realizzare la loro mission, che poi è un continuum di quello che hanno sempre fatto.
    Non mi convince per il modo in cui viene gestito il dissenso all’interno del m5s.
    Non mi piace un partito che vuole e sa governare solo con il 51% dei consensi: mi ricorda realtà sgradevoli.
    Soprattutto non mi è chiaro come gestirebbe il complesso sistema economico e finanziario di una grande nazione qual è l’Italia

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  9. Articolo puntuale su ciò che ha sostenuto Grillo a Genova. Da quel.poco di politica che capisco e cercando di essere imparziale...credo che il movimento 5 stelle è rimasto l'ultima se non l'unica speranza rimasta all'italia

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  10. Siamo messi un po male, ci troviamo a commentare una manifestazione di Grillo
    Su cosa non sono d’accordo, non posso dire su tutto, perché prima dovrebbe fare delle proposte che abbiano un fondamento, poi magari si può dissentire o non essere d’accordo.
    Il famoso debito pubblico, di cui la metà è nelle mani degli italiani, Banca d’Italia compresa, che significa, che quei pochi italiani che hanno un po di BOT , non gli restituiamo in tutto o in parte il denaro e risolviamo il problema? Non so questi italiani siano d’accordo con la proposta di Grillo, Direttore, provi a chiedere!!!!!!!
    Forse stiamo uscendo da un ventennio che ci ha disintegrati, vogliamo ripercorrere la stessa strada con Grillo, ma allora ditelo………………………..

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  11. Maria Emilia Baldizzi2 dicembre 2013 alle ore 20:09

    Mi piace. Hai narrato, Giangiuseppe, con parole semplici e concise quello che su quel palco, davanti una piazza gremita di gente infreddolita ma convinta, si è cercato di far passare,un messaggio che va al di là della politica spiccia che vuole appunto andare Oltre,, non solo attraverso le parole di Grillo ma con l'intervento bellissimo e indimenticabile di Dario Fo sulla cultura e su quello che erano gli italiani in tutti i campi: scienza,arte,architettura...e adesso possiamo ancora dirci fieri di essere italiani? Il Movimento è l'unica forza pulita in questo momento che può darci speranza. Grazie Gian..

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  12. Se Grillo è l'unica speranza , siamo messi proprio male.

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  13. Non c'è alcun ragionevole dubbio.
    L'Italia deve andare "oltre" l'attuale palude nella quale si è impelagata.
    Ma non questo non significa andare oltre "con Grillo", ma andare oltre la palude e lo stesso Grillo ed il M5S.
    Voglio dire che anche i Grillini, dopo 9 mesi dallo dalla loro presenza in Parlamento, sono ormai "vecchi", cioè logori, insomma "dejà vu".
    Occorre andare oltre creando in Italia un nuovo qudro politico con partiti che di riferiscono a quelli presenti nel Parlamento Europeo.
    Il futuro che ci aspetta oltre l'attuale crisi, ci piaccia o no, sono gli Stati Uniti d'Europa, gli USE, chiaramente da rinegoziare nelle istituzioni, nell'economia e nel diritto.

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  14. Tolto il PAPA, vedo uno schifo generale, mi fanno proprio vomitare tutti . tra qualche settimana mi trasferirò fuori dall'italia questo grazie a Berlusconi grillo renzi bersani napolitano e ttutti quanti, sono delusa e tristissima.

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  15. Innanzitutto, complimenti all'amico Giangiuseppe che con parole misurate e essenziali, riesce sempre a comunicare il suo pensiero. Che dire su Grillo personaggio che confonde un pò le idee. Domenica pomeriggio nella piazza della " Sua " Genova diffamava i politici, proponendosi come il nuovo "Messia " che avanza e la panacea ai mali di questo Paese. In effetti alcune proposte mi sembrano buone ma sarebbe ora di mettere in atto un comportamento consono alla carica istituzionale che meritevolmente per alcuni e non meritevolmente per altri si sitrova a ricoprire. Devo anche ammettere che è un gran trascinatore della folla.
    Peccato però che il M5S vuole continuare la battaglia da solo.Penso che andando da soli si perda!!!!
    Che io ricordi nell'Italia democratica, mai nessuno ha governato da solo ( almeno che si voglia ritornare alla dittatura fascista di Mussolini ....!), il confronto tra forze diverse che cercano di ottenere uno scopo comune invece dà risultati tangibili.
    Continuare ad andare da soli è più semplice, ma bisognerebbe essere sempre aperti alle critiche e ai disagi degli altri.
    E' ora che anche i predicatori si rimbocchino le maniche e risollevino le sorti della Nostra Nazione.

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    1. Grazie per l'attenzione Itria, e benvenuta su PoliticaPrima.
      Parlare di Grillo e del M5S non è facile. Si scatenano immediatamente i pregiudizi, i fan delle altre forze politiche e anche i grillini. Ci troviamo di fronte ad una realtà politica nuova e sorprendente, che è arrivata in Parlamento senza esperienza spinti da una voglia di partecipazione mai vista da decenni. Me hanno anche tantissima voglia di cambiare il sistema e si battono per una società più giusta e equa. Diamogli tempo, cerchiamo di capire di più, e, possibilmente, partecipiamo anche noi.

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  16. Anch’io spesso mi faccio prendere dallo sconforto e mi viene la voglia di scappare fuori dall’Italia, i motivi sono tanti, molti, non c’è una cosa che mi vada bene, la politica attuale non fa altro che convincermi sempre di più che le cose non potranno migliorare, e mi riferisco a tutti i partiti, perché nessuno fa qualcosa di veramente serio per migliorare le cose.
    Tutti litigano con tutti, i problemi rimangono, non riesco a vedere semplicemente un problema di appartenenze o di ideologia, non si fa altro che chiacchierare, accusandosi vicendevolmente su quello che si è fatto, ma nessuno parla con il cuore su tutto quello che bisogna fare, su quello che serve veramente per ridurre la disoccupazione, adeguare gli stipendi e le pensioni alle reali necessità per vivere una vita dignitosa, dare ai giovani delle speranze per un futuro migliore.
    Io non so se Grillo sia migliore di Renzi o di qualsiasi altro, so invece che qualcuno deve dare la scossa necessaria per cambiare le cose in meglio, fosse anche un nuovo Mussolini, fosse anche dittatura, si deve necessariamente cambiare o inevitabilmente precipiteremo nel baratro che già da qualche tempo intravediamo.

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  17. Il commento del mio amico Potenzano è veramente agghiacciante.
    Invocare un dittatore che possa garantirci qualche euro in più è quasi da capolinea.
    Quindi il baratro non sarebbe la dittatura, la perdita di libertà e dignità,bensi' gli stipendi troppo bassi e le pensioni inadedeguate.
    Se qualcuno un giorno ci potesse assicurare tutto questo, noi in cambio gli consegremmo la nostra libertà ed il nostro onore di uomini.
    Ma per capire meglio, chiedo a Provenzano, quanti eiro a testa dovrebbe darci il nuovo Duce ?
    200 forse sarebbe la cifra adeguata?
    E noi in cambio gli daremmo la testa degli artisti , dei pensatori e dei riottosi?
    Io comunque per 200 non ci starei, ne vorrei almeno 400, allora girerei la faccia anche davanti ai campi di sterminio.
    Sono certo comunque che Potenzano non la pensa cosi, ha solo scritto per rabbia.

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  18. Già, ho scritto per rabbia, ma sono sicuro che con la dittatura non ci sarebbero più pensionati e disoccupati costretti a rovistare nella spazzatura per trovare di che sfamarsi, e di contro, pensionati, manager e politici con 50.000 euro al mese, meglio tutti con 200 euro al mese, ci sarebbe più equità e giustizia.
    Mal comune, mezzo gaudio.
    Purtroppo la libertà ha procurato egoismo sfrenato, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
    Un abbraccio Sergio Volpe.

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