domenica 1 settembre 2013

PERCHÈ MI STUPISCO ANCORA

Beppe Grillodi Giangiuseppe Gattuso - Nonostante gli anni, le esperienze, e la politica sia l'arte del possibile, ancora mi stupisco di ciò che accade. Delle vicende nostrane, delle situazioni che si perpetrano negli anni, sempre le stesse.
Le dichiarazioni, gli impegni solenni nelle campagne elettorali, le promesse perdute. Il lavoro, la povertà, le pensioni, la scuola, la sanità, e il finanziamento pubblico dei partiti. E poi le semplificazioni, un mantra di ogni governo e di ogni maggioranza.
L’Italia è il Paese delle leggi e dei regolamenti più numerosi e complicati. Non c’è settore immune da questa opulenza normativa: sempre nuovi articoli e riferimenti che rinviano ad altri precedenti, in una corsa infinita verso l’ultima sentenza interpretativa. Sempre un qualche dubbio da risolvere, un parere, o, ancora meglio, un giudizio.
Mi stupisco delle difficoltà dei governi a ‘governare’, e i cittadini nel rispettare gli adempimenti quotidiani a cui vengono sottoposti. E dell’arte diffusa e condivisa del rinvio. Perché il tempo, in fondo, passa lo stesso, anche senza il voto della maggioranza e dell’opposizione.
Mi stupisco perché Enzo Tortora è stato perseguitato dalla giustizia. Ha pagato a caro prezzo e dignità, un’ignominia. E, ancor di più, perché nessuno ha pagato per questo. Mi stupisco anche di Silvio Berlusconi. Uomo intelligente e capace. Per la sua tenacia, la forza con la quale continua la sua battaglia per rifiutare una condanna, la sua, ‘definitiva’. E mi stupisco nel sentire tante voci autorevoli gridare alla ‘sentenza politica’. Senza riflettere sul significato. Che dovrebbe determinare conseguenze ben più gravi ed eclatanti. Perché se ciò fosse minimamente vero saremmo sul serio di fronte ad un vero e proprio regime. Alla faccia del Paese democratico e liberale, della separazione dei poteri e dei principi costituzionali che stanno alla base del nostro sistema politico.
Mi stupisco del PD. Un partito dalle mille contraddizioni, nella maggioranza di governo ‘insieme’ al suo più acerrimo avversario, da due anni circa. Da quando Napolitano nominò Mario Monti Senatore a vita per poi consegnargli le chiavi del Paese. Doveva salvarci dal baratro. Mi stupisco perché continua imperterrito ad inseguire qualcosa senza riuscire a trovarla, dimostrando a volte tendenze masochistiche. Incapace di parlare al popolo italiano con il cuore e con la verità. Attraversato da passioni e atteggiamenti a volte difficili da condividere ma con una particolare attitudine a ‘occupare’ le poltrone del potere.
E mi stupisco del Centro Destra. Una realtà consistente dell’elettorato che non riesce a crescere, a diventare un vero soggetto politico. Una valida alternativa al blocco di sinistra, una coscienza e una cultura liberale necessaria. Mi stupisco come l’unica problema sia l’agibilità politica di Berlusconi e ogni ipotesi di successione, dopo circa venti anni, sia rimasto ‘lui’. Un problema vero, che sembra irrisolvibile.
E il M5S. Una grande opportunità. Tanta partecipazione. Un sogno forse infranto. Mi stupisco di Beppe Grillo, della sua enorme capacità comunicativa, sciupata. E dei tanti deputati e senatori, giovani e di poca esperienza, ma pieni di entusiasmo e buona volontà. Dentro quella scatoletta aperta, violata e, purtroppo, ininfluente. Che ne faranno?
Ma nonostante tutto, io spero ancora.
Giangiuseppe-Gattuso  Giangiuseppe Gattuso
  01 settembre 2013







26 commenti:

  1. Siamo di fronte ad un regime, che neanche Berlusconi ha saputo abbattere. La vecchia DC con le Sinistre e i poteri forti hanno creato una roccaforte quasi inespugnabile che ci sta portando al baratro. Solo maniere estreme ci faranno uscire da questi casini.

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  2. giuseppe poche parole , questa politica da 25 anni e stata voluta e fortemente comprata solo per pochi , che gli ha lasciato fare quello che ogni uno voleva a danneggiare il popolo, dopo mani pulite berlusconi che da subito tutto per fare i suoi interessi e approvare deformando con leggi creati ad och
    , lui lascia spazio anche al piu importante partito di opposizione di fare quello che vuole tranne qulche partito come idv che lo contrasta sempre e apertamente .la sin rinuncia per 20 anni di andare a vincere

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  3. In realtà con questo articolo , caro Giangiuseppe, hai fatto una panoramica foto del scenario politico italiano, hai inoltre descritto la quasi impossibilità da parte degli italiani di dotarsi una politica normale svolta in un paese normale.
    Sorprende che la gente sia consapevole la difficoltà politica ed economica che attraversa e la responsabilità di chì di crea tale difficoltà (al di là dell'orientamento politico)e promettendo nella quotidianità che darà una dura lezione ai responsabili di tale scempio. Una volta arrivati all'appuntamento delle elezioni politiche ( e non) ecco che si dimentica tutto, si segue la campagna elettorale con passione ed entusiasmo, nessuno se ne accorge per giunta che a condurre tale campagna sono i soliti noti da entrambi le parti.
    Generalmente nessuno chiede, in quelle occasioni, il conto, si ascolta estasiati le loro frottole e promesse con i media a fare gran cassa.
    Periodicamente abbiamo "le novità" queste novità consistono in alcuni movimenti inediti che senza dubbio attirano i consensi di molti ma purtroppo anch'essi preferiscono puntare sull'apparenza, sulle piazze, sulle rinunce delle diarie (da condividere, a mio avviso)ma in cambio hanno atteggiamenti demagogici che di sicuro al cittadino medio crea perplessità, non hanno idee sulla politica internazionale, non danno garanzia sul rispetto delle istituzioni (specie quelle alte) quanti attacchi alla presidenza della repubblica e così via.
    Francamente è difficile vedere un paese politicamente coeso se al bar per esempio (La realtà più distale e capillare dove si dovrebbe creare e confrontarsi idee e programmi nonchè esprimere varie esigenze quotidiane)gli argomenti in voga sono genere: quello è innocente. no è un porco da eliminare.. Ecco per me sta qui il problema! il paese è ipnotizzato e la gente è eternamente in difesa di qualcuno anzichè in lotta civile per il suo futuro.
    dunque che prima si ritrovi la voglia di parlare di cose comuni (che tra l'altro tu hai ben elencato sopra) e forse da lì si intraprenda il sentiero per ritrovarsi sè stessi. Dunque un paese normale dove vivono persone normali.

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  4. PARTE PRIMA

    Caro Gianni,
    non so se sia giusto, ma – nel commentare il tuo articolo – mi viene fuori stavolta una insolita forma epistolare.
    Forse perché vedo, sempre di più, questo ‘blog’ divenire un luogo dove, ogni tanto, qualcuno di noi, rassegna le proprie considerazioni sulla politica attuale italiana, quasi parlando a se stesso o in un’aula di psicoterapia di gruppo.
    E, probabilmente, ‘rebus sic stantibus’, non può che andare così.
    Di fronte alla consapevolezza di non poter incidere con i ragionamenti sulle vicende attuali, ci si arrende all’intimismo, al soliloquio.
    Tu hai intitolato il tuo ultimo pregevole articolo: “Perché mi stupisco ancora”. E, ti assicuro, non è per il gusto (che pure mi appartiene) del contrapporre dialetticamente gli argomenti né per l’ironia, che sono solito praticare, ed infine, non è certamente per il piacere intellettualistico di ‘epater le bourgeois’ (anche questo appartenente alle frecce che amo disporre nella mia faretra)… non è certamente per tutto ciò che se questo commento dovesse titolarsi, lo farei come appresso: “Perché non mi stupisco più!”
    Non è per saltare da un argomento all’altro attraverso voli pindarici che possano consentirmi di eludere alcuni temi ormai gravissimi, ma solo – come tento sempre di fare, magari infelicemente – un modo di disporre le mie considerazioni, certamente opinabili, all’interno di un contesto, senza con ciò dimenticare che ogni “cosa” non avviene per caso nella storia… e questo non perché sia da escludere ogni tesi afferma che tutto il percorso degli uomini e dei popoli, sottende un tracciato ed un fine (possibilmente dotato di valenza etica), ma per rispetto dei vari convincimenti che, tra gli altri, pure, comprendono elementi teleologici, anche di natura diversa.
    Per questo, appunto, premetto il seguente corollario; il quale corollario, però, via via che lo penso per tradurlo in parola scritta, mi conferma sempre di più nel convincimento che, approfondendone i vari aspetti, esso stesso rischia di divenire l’argomento di fondo… il teorema o paradigma che – più che le riflessioni sugli eventi così come si presentano – rappresentano, a mio modesto avviso, al meglio – il senso di ciò su cui abbiamo la pretesa (forse davvero al di fuori e al di sopra delle nostre possibilità) di ragionare.
    E questo non perché non siamo sufficientemente intelligenti, ma solo perché non disponiamo delle conoscenze necessarie; ciò ci porta, peraltro, fatalmente al mancare l’obiettivo della contesa dialettica, che di norma tende al raggiungimento onesto di una posizione terza rispetto alle classi di argomentazione a favore e contro un tema.
    Ed allora: Bataille – nell’intento di denunciare l’impotenza della letteratura a rappresentare non dico la verità, ma almeno alcune datità che fossero apparentate con la realtà –denunciò la propria impotenza già nell’intitolazione del “L’impossible”.
    Ancora: Fontana, per denunciare, a sua volta, la medesima impotenza espressiva (nascente dalla consapevolezza dell’impossibilità di decodificare la realtà e dunque di proporre soluzioni), improntò tutta la parte matura della propria opera a realizzare tele che recavano – disposti in diversi modi – dei vistosi tagli. E’ ovvio che nessuno dopo di lui avrebbe potuto rifarlo; ma nel momento in cui egli lo fece, l’idea assunse valore notevole di denuncia.
    Ed infine (ma gli esempi potrebbero essere tanti altri) quale musicologo non ricorda lo sfregio che Cage fece quando, con un gesto potente , pubblicò un’opera-non/opera che intitolò “Silence 4,33” che conteneva esattamente 4 minuti e 33 secondi di silenzio assoluto. Credo che sull’argomento non ci sia poco altro da aggiungere.

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  5. PARTE SECONDA

    Mio caro Gianni, adesso non parliamo più di letteratura, di pittura e di musica; parliamo di di una pragmatica che ancor più che l’arte inferisce nella vita degli uomini: parliamo della politica che praticamente è la protagonista delle dinamiche che – tratto per tratto – costruiscono la storia.
    Come potremmo, dunque, occuparci di elementi locali (Imu, Tares, Iva), di deuteragonisti della politica globale (Berlusconi, Letta, Napolitano), di temi residuali, (destra, sinistra, porcellum, mattarellum), quando ormai TUTTI COMINCIAMO FINALMENTE A SAPERE anche se con tanti veli, a spizzichi e tra tante paure, più o meno dichiarate, che QUESTA NOSTRA PRECARIA NAVICELLA NELL’UNIVERSO, chiamata Terra, è ormai del tutto avviata ad essere governata (?!) interamente dagli attuali, e sempre più nel futuro prossimo, da Signori del Pianeta, Signori della Pace e delle Guerre, Padroni della finanza, del potere e di ogni risorsa, naturale e non e che indefettibilmente, spregiudicatamente, detengono sugli esseri umani potere di vita e di morte… o, peggio, potere della qualità della vita e della qualità della morte (vedi distruzione sistematica e programmatica del Welfare e uso recente dei gas nervini in Siria).
    Cosa importa se ci occupiamo delle nostre misere vite e miserevoli vicende, quando ormai ci è chiaro che IL GRANDE FRATELLO si occupa già quasi definitivamente di ogni aspetto della nostra vita, ed orienta e decide?!
    Cosa importa che ci occupiamo di un tema (che pure per noi è vitale) quale il lavoro, nel momento nel quale ci diventa evidente che non saremo noi a decidere circa il lavoro medesimo, il suo frutto e la sua finalizzazione, ma che piuttosto tutto sarà pianificato da soggetti associati in qualcosa che si chiami ‘Bielderberg’ o come cavolo altro si chiami.
    Di un’unica cosa possiamo essere certi: che ne faranno sempre parte, per garantire se stessi, la stirpe, gli accoliti, i sodali, i vari Agnelli, Obama, Merkel, e comunque imprenditori, gestori di mass-media, futurologi e politici funzionali al disegno del mondo che, in qualsiasi momento, un Consiglio direttivo di dieci o venti persone, può decidere!
    Ed è così, per esempio che Monti e Letta dopo un anno preciso dalla partecipazione alle sedute annuali del B/b si ritrovano seduti su poltrone prestigiose… E FORSE IN UN TEMPO NON LONTANO, QUESTI OD ALTRI SIGNORI IN LORO VECE, decideranno che il destino della navicella, dalle limitate risorse, sarà più roseo se invece che quasi otto miliardi di “formiche” sulla terra, ci si riducesse di qualche miliardo. D’altronde già da che esiste la storia, abbiamo acquisito piena consapevolezza circa il fatto che la guerra sia l’estremo strumento della politica… e – come tale – imprescindibile e da doversi necessariamente accettare.
    Caro Gianni, come temevo (e me ne perdonerai) il “corollario” è divenuto esso stesso l’argomento; comprenderai, dunque, come adesso mi sembri superfluo ritornare alle modeste temperie del nostro modesto Paese.
    Per concludere: capisci infine perché al tuo legittimo stupore, io debba contrapporre, pur in sintonia con te, il mio altrettanto legittimo deficit di emozione/stupore.
    Come chiosa spesso ho usato una frase che era connotata dalla paura del futuro… stavolta, invece, di fronte agli scenari terribili ed inopponibili che si presentano, la medesima cosa la uso caricandola piuttosto di una “disperante-speranza”: ‘SIC TRANSIT GLORIA MUNDI!’

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  6. Maria Emilia Baldizzi2 settembre 2013 alle ore 07:08

    Caro Gian il mio stupore è maggiore del tuo,mi dispiace dirtelo,quando tu continui a prendere in considerazione un delinquente come berlusconi.
    "Mi stupisco anche di Silvio Berlusconi. Uomo intelligente e capace. Per la sua tenacia, la forza con la quale continua la sua battaglia per rifiutare una condanna, la sua, ‘definitiva’. "Scrivi..
    "Uomo intelligente e capace??Capace di che? E cosa intendi per intelligenza? Quella furberia che gli ha permesso di frodare il fisco e corrompere le minorenni?
    Che ha messo sotto i piedi la dignità delle donne con i suoi atteggiamenti maschilisti e volgari?
    Che è stato colluso con la mafia?
    Che inveisce contro la magistratura?
    Che ha ridicolizzato il nostro paese agli occhi del mondo.?
    Io non reputo intelligente chi fa questo.
    Lo chiamo in un altro modo.
    E non c'è forza nel difendersi: solo dispregio della giustizia ,della verità,della legalità.
    L'impressione che avevo avuto col tuo articolo paragonandolo a Tortora si è consolidata.
    Mi stupisco anch'io e molto.E non è antiberlusconismo, per favore!! E' puro realismo. Io credo che gran parte dell stupore dovrebbe essere rivolto verso quegli italiani che l'hanno votato e non solo.. anche tutta quella che si definisce sinistra.I 5 stelle stanno lavorando egregiamente ma l'opinione pubblica è in mano ai mass media. Così è se vi pare...

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  7. Siamo o no in democrazia?Si può pensare che il cavaliere è un uomo capace o no?Tira aria di"uomofobia"dove l'odio viscerale di tanti si tramuta in maledizioni,auguri di infarti e di morte,come ho letto in alocune pagine di fb.Rennzi,ieri,in un'intervista a Rai3 a detto"ma vogliamo non parlare dell'assenza di Berlusconi per i prossimi venti mesi,come abbiamo parlato della sua presenza per venti anni?"Penso che l'odio sia determinato più che dalle sue vicissitudini e dalle sue condanne,dal fatto che si parla di un leader così carismatico per i suoi da rimanere un punto saldo di riferimento per un partito che non esisterebbe più senza di lui,partito che è stato un ostacolo per l'egemonia del centro sinistra.Da questo momento sarò lapidata come Berlusconiana,invece vi sbagliate di grosso....ho votato M5S,perchè anch'io ho creduto nel sogno grillino,sogno di un cambiamento radicale che si è però frantumato contro lo scoglio forse dell'inesperienza,del fai da te,della poca voglia di prendersi delle responsabilità,ho votato M5S Perché pensavo che fossimo tutti arrabbiaticontro una politica inefficiente,stantia,corrotta e invece non è stato così....quanta ipocrisia...molti si sono persi per strada o meglio hanno preferito lo status quo,attaccati soltanto alla loro sicurezza materiale e sociale,molti che non hanno vissuto la crisi come la gente che si è ammazzata per questo.Ora queste st5esse persone si turano il naso per l'alleanza PD-PDL,criticandone l'incapacità e l'incompatibilità..anche se si sa benissimo che si trattava dell'unica strada percorribile per tentare di cominciare a fare qualche piccolo passo nella risalita dal burrone.Non sappiamo fare rivoluzioni,non sappiamo metterci dietro barricate,non siamo uniti come non lo siamo mai stati fin da quando è stata proclamata l'unità d'Italia...già da allora non c'era comunità d'intenti...esiste oggi come allora la Questione meridionale e in più si è aggiunta la Questione italina dove la parola questione sta per problema non risolto e che non si risolverà mai....

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    1. Gentile signora Scelsi, Bersani cominciò proprio da voi la consultazioni per formare un nuovo governo, la risposta fu quella che sappiamo e la conseguanza è, come si vede, la condizione che sta attraversando il paese. L'M5S è, a mio avviso, il resposabile princiale di tutto ciò.

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  8. Perché mi stupisco ancora? Può sembrare una domanda retorica...ma non lo è! La massa come i lettori di questo blog può essere divisa in 2 0 3 categorie: A) chi si stupisce ancora come il sottoscritto, Gattuso, etc. e quindi si indigna...può essere considerata una persona ancora viva, che nutre delle speranze di cambiamento, che possiede un super EGO e quindi un'etica sviluppata, tanto che queste persone si attaccano a persone come Grillo, che è il leader dell'indignazione, e che ti propone delle soluzioni nuove e radicali. B) poi ci sono persone che non si stupiscono più di nulla, come il nostro presidente S. Geraci(il cui nome faccio con il dovuto rispetto). Basta leggere i suoi ultimi commenti, e se le sue conclusioni fossero "verità assoluta ed universale", cosa che invece io considero verità parziale è contingente,non avrebbe senso continuare. Tutti sanno che la verità assoluta è una, ed una sola, ed è la verità teologica, ovvero l'assoluta certezza dell'esistenza di Dio. Ma ci sono tanti, ed io tra questi, che dicono che la verità è in relazione all'esistenza ed all'intelligenza dell'uomo. Poiché l'uomo è imperfetto ci sono tante verità imperfette e parziali, quindi non esiste la verità assoluta, perché l'uomo non possiede la conoscenza e la certezza dell'esistenza di dio. Ma poiché le speculazioni intellettuali è filosofiche di Geraci, in questo blog ed anche oltre, hanno un peso specifico superiore, dovuto alla sua intelligenza, preparazione, esperienza... Quindi le sue affermazioni finali all'ingrosso cosi sintetizzabili: "è inutile agitarsi perché siamo delle marionette, formiche o vermi, nelle mani di un GRANDE FRATELLO GLOBALE, identificabale con il circa 2% che ha in mano la ricchezza e quindi il potere di vita e di morte nei confronti della navicella spaziale(chiamata terra). Questa piccola elite globale in genere si riunisce sotto il nome di BILDEBERG, per decidere la vita o la morte delle nazioni, le guerre, il debito, i paradisi fiscali, l'elezioni dei politici della destra o sinistra americana ed europea etc. Non mi dilungo oltre perché l'argomento è vastissimo. Però se fosse vero quello che dice Geraci, anche questo blog, il mio commento , tutto quello che facciamo o ci illudiamo di fare è inutile. Quindi ? Non ci sono più speranze...pertanto non ci resta che suicidarci come stanno facendo in tanti che a questa verità già sono arrivati. C) la terza categoria è quella degli ignavi, indifferenti, ignoranti, rassegnati( quelli che di solito ripetono...munnu è statu e munnu è). Cari saluti.

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    1. Una piccola correzione, volevo dire, verità relativa. Come il relativismo etico. Tanto combattuto da papa Ratzinger.

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  9. vorrei porre una domanda...vorrei chiedere perché ci si meravigli che il PDL possa staccare la spina al governo se non venisse tutelato il cav....e non si plaude al fatto che questo tiranno abbia consentito la continuazione di un governo che bene o male esiste ed è il risultato di libere votazioni...ma non c'è nessuno che sappia fare un'analisi imparziale e logica degli accadimenti senza cadere nei facili errori di pregiudizi che non aiutano la democrazia

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  10. Poiché la sigra Carmen Scelsi, persona che riscuote la mia simpatia, se non altro perché ha votato Grillo come me, pone una domanda al blog, quindi anche a me, cercherò di dare una risposta per come io la vedo. Non mi stupisce il fatto che il PDL possa staccare la spina al governo, anzi ciò sarebbe auspicabile per porre fine ad un rapporto contro natura. Ma quello che mi stupisce e che la sigra Scelsi pretenda il plauso per il "tiranno", per il solo fatto che il cavaliere, anche se a giorni alterni, con innumerevoli ricatti e pretesa di immunità, sostiene il governo, non perché ama la patria, ma perché ama narcisisticamente, se stesso ed il suo IO ipertrofico. Non vorrei che la nostra gentile amica fosse sulla linea della sigra Santanchè rimasta delusa perché Berlusconi non è stato fatto "senatore a vita"? Se cosi fosse mi stupirei fortemente di una persona che scrive di "Valeria Grasso" e vota Grillo. Non le viene il dubbio, come tutta la vita di Berlusconi, le sue azioni, le sue frequentazioni, le sue bugie, depongano per una persona profondamente amorale? Non le viene il dubbio che il sostegno "peloso" che Berlusconi da a Letta possa essere, pro domo sua, ed a prolungare indefinitamente il suo conflitto d'interessi? Non le viene il dubbio che uno che ha come cofondatore di forza Italia un condannato per associazione mafiosa e come stalliere di Arcore un capomafia, possa avere una immagine appannata e non proprio cristallina? Indi perciò... essere considerato sia livello nazionale che internazionale, per lo meno politicamente, "un'anatra zoppa"? Sorvolo su tante altre faccende poco decorose del cavaliere, come Ruby, il baciamano di Gheddafi, falso in bilancio, frode fiscale, il mercato dei deputati, i tantissimi lodi, i tanti reati caduti in prescrizione etc. Tutte queste risposte e domande le porgo con sincera volontà costruttiva, nel senso che sarebbe meglio per il bene del paese che Berlusconi si togliesse dignitosamente di mezzo e si dimettesse. Hanno ragione quegli amici che dicono di tornare a fare politica, coinvolgendo anche questo blog, se è il caso anche di scendere in piazza contro Berlusconi e chicchessia faccia del male alla patria ed all'avvenire dei nostri figli. Cordiali saluti.

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    1. era soltanto un domanda provocatoria...e comunque ribadisco che non abbiamo dimostrato il coraggio necessario che ci voleva per mandare al rogo tutti quei politicanti che non hanno fatto politica ma soltanto i loro interessi personali e, lei sarà d'accordo,senza differenze tra partiti di destra o di sinistra....ho pensato erroneamente che il M5S rappresentasse la rivoluzione,ma non è stato così perché penso, e sarà d'accordo anche lei ,che per moltissime persone sia stato solo un bluff ed è stato deriso e osteggiato da coloro che oggi si chiedono perché non c'è stato alcun cambiamento..io spero sempre come Giangiuseppe che ci sia quella rivoluzione etica di cui già ho parlato che porti al rinnovamento delle coscienze...al rinnovamento di quei valori che oggi si trovano all'ultimo posto della graduatoria...l'onestà e il rispetto...

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    2. Si sono d'accordo con lei che 5 stelle rappresentava una speranza che in parte è andata delusa, perché volevamo il cambiamento qui e subito. Ma rendiamoci conto che le forze reazionarie sono forti e tendono ad allearsi. Mentre 5 stelle vive un dorato isolamento? Ma con tutte i suoi difetti ed il suo infantilismo politico, questo movimento rappresenta l'unica speranza di cambiamento. Per il resto sono d'accordo con lei.

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  11. << Mi stupisco del PD. Un partito dalle mille contraddizioni, nella maggioranza di governo ‘insieme’ al suo più acerrimo avversario, da due anni circa >>.
    Nella tua frase che ho appena citato, prova a sostituire PD con PDL, continui a stupirti o, nonostante tutto, speri ancora?

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  12. mi stupisco degli italiani , la politica ormai e' acqua passata, fatta di corruzione e ominicoli , chi continua a votarli e' perche' mira a divenire come loro .Spero di poter morire in una terra diversa da questa che non considero piu' mia patria ma straniera. Sono italiana in un paese straniero.

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  13. Maria Emilia Baldizzi2 settembre 2013 alle ore 18:21

    P.S. Signora Carmen nei confronti di berlusconi non c'è nessun odio da parte delle persone per bene ed intelligenti.. Semplicemente INDIGNAZIONE per come ha ridotto l'Italia sia culturalmente che economicamente, avallato dalla "sinistra" che fingeva di essergli ostile.. Riguardo il Movimento 5Stelle io non sono affatto delusa...anzi. Penso che il suo messaggio sia rivoluzionario ma che richiede tempo e coraggio. Vedo che sui territori è attivissimo e seguo alcuni parlamentari che le assicuro non risparmiano energie e tempo. Ultimamente hanno ottenuto che la discussione sull'art 138 per cambiare la Costituzione fosse spostato a settembre. Lo hanno fatto occupando l'aula di Montecitorio per 53 ore... credo che lei dovrebbe informarsi di più sulla rete.Infatti il problema sono i mass media che manipolano la realtà.Difenderemo la Costituzione(7 settembre in piazza a Roma!!)

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  14. Cara Maria Emilia,non ho detto di essere delusa ma arrabbiata perchè molti ipocriti hanno preso le distanze dal movimento che per me comunque è l'unico punto di riferimento politico..seguo sempre il blog di Grillo quindi non mi lascio irretire dai mass media che fanno il lavaggio del cervello a chi se lo fa fare...con simpatia

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  15. Se ce la faccio vorrei non parlare di Berlusconi, Letta, del PD, del PDL, di Grillo e compagnia cantando.
    Ancora, nemmeno vorrei cedere all tentazione di dare libero sfogo autocoscienziale ai miei malumori ed alle più che motivate mie insofferenze nei confronti di uno stato di cose che non mi piace proprio.
    Perché, cari amici miei, e' questo il rischio che corriamo.
    Quello di trasformare le nostre giuste, o meno giuste analisi della situazione politica e sociale che stiamo, oramai da troppo tempo vivendo sempre meno da protagonisti, e sempre piu da "sudditi", in mera lamentazione, ripeto, motivatissima, ma...fine a se stessa.
    A me personalmente non basta, non serve , dopo essermi scervellato lasciarmi andare, magari per personale gratificazione in ossequio alla mia autostima, a dotte elucubrazioni.
    Anche se esse, in termini di contenuto, fossero corrette, a cosa servirebbero se restassero, le mie come altre, anche di segno opposto, in ambito di pura e semplice discussione?
    Uno che se ne intendeva, poco prima del 1917 in un freddissimo paese dell'est Europa, scrisse un libretto, dal titolo:"Che fare?".
    Appunto, che fare?



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  16. Il blog sta diventando sempre più un luogo irrespirabile, dove si leggono soltanto commenti faziosi, infarciti di insulti continui rivolti non ad una formazione politica che non piace, ma ad una persona soltanto; dove non c'è uno, dico uno che ogni tanto proponga un'analisi politica serena o delle proposte per migliorare il nostro mondo; dove appena uno si azzarda a scrivere un commento dove non ci siano insulti contro Berlusconi, lo stesso viene classificato come amico del cavaliere; un blog dove NON si è liberi di esprimere le proprie opinioni perchè quelli che pensano di essere "le belle anime del blog" ti azzannano se la tua idea non corrisponde alla loro; dove la signora Carmen Scelsi per scrivere delle verità equidistanti dai blocchi politici facenti capo al PD e al PDL è "costretta" a mettere le mani avanti perchè non venga considerata amica del Cav.
    L'aria che si respira è mefitica. C'è in certi commentatori una sorta di piacere quasi autoerotico nel ripetere come un mantra che B. è un pregiudicato, un delinquente, un mafioso, un mandrillo (comica questa, per un uomo di 78 anni, che ha subito tempo fa una severa operazione per un cancro alla prostata), un corruttore, un falsario, un illusionista, uno dall'arroganza al limite della patologia, uno che ha ridotto l'Italia ad un paese ignorante e corrotto, un pifferaio magico, un cialtrone, un delinquente penale e fiscale...e
    mi fermo quì.
    Oltretutto, complice l'argomento sul grande "corruttore", mi pare che stia venendo fuori un livellamento in basso del blog nel quale io non mi riconosco. Mi dispiace dirlo, ma il blog sta precipitando troppo in basso, con le eccezioni di Salvo Geraci, del prof. Gallo, del direttore e, sporadicamente, di qualche altro.
    Io personalmente non posso continuare a commentare, mi sento di un livello superiore alle cose che leggo e credo che farò una lunghissima assenza.
    Continuerò a leggere, ma non a scrivere...a meno che non succeda qualcosa di bello.

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    1. No Nino. Non puoi dire queste cose. Il blog luogo irrespirabile, aria mefitica, il livello che va sempre più in basso, non ci sono analisi politiche serene, NON si è liberi di esprimere le proprie idee...
      Sai benissimo che non è così. E tu ne sei la prova evidente. Purtroppo c'è poca gente che difende Berlusconi. Forse non c'è il coraggio di farlo, forse non ci si vuole esporre, o, molto probabilmente, il blog non viene ritenuto degno. Ma ciò non si può confondere per nulla con quello che dici. E non si può nemmeno pretendere di bloccare il pensiero di chi è convinto delle sue ragioni. Non lo abbiamo mai fatto. PoliticaPrima non ha mai censurato nessuno e nessuna idea. Io sarei felice se ci fossero altri come te, anzi ti invito a cercarli, saranno graditi ospiti e le loro tesi saranno tenute in debita considerazione. Ma di più no.
      E poi perché allontanarti? Perché non cerchi di imporre le tue tesi (come sai fare con la tenacia che ti contraddistingue), perché non coinvolgi altri amici, perché non proponi articoli per contrastare le tesi che non ti piacciono? Gli insulti, le asprezze, i pregiudizi, sono lontani dalla mia concezione della politica e mi spiace quando, a volte, emergono contrasti non corretti.
      Lo spirito di PoliticaPrima, ricordalo, rimane sempre lo stesso. Lo puoi rileggere sul blog, basta cliccare i tasti sotto la testata.

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  17. Vorrei dire al signor Pepe,di cui leggo sempre con attenzione i commenti,di non demordere.Se non scrivesse per politicaprima,non ci sarebbe più un contraddittorio,dato che tutti i commentatori sono schierati contro il cav.E'vero,Gianni,ma non soltanto in questa pagina,che non appena si esprima il proprio giudizio sul Berlusca,si è tacciati subito di incultura e di essere solidale con un criminale che,volenti o non volenti i suoi "accusatori" è il punto di riferimento di molti elettori che non credono sia un mafioso o un Killer..o altro...personalmente non penso che lo sia...anche se difendo da sempre i principi di legalita'o i diritti dei testimoni di giusizia.Forza ,signor Pepe...non metta in atto quanto ha scritto...

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  18. Direttore, scusami, non ci siamo capiti.
    Il mio sconcerto non riguarda la carenza di difensori di Berlusconi, cosa della quale non me ne può fregar di meno, per due motivi: 1) perchè mi ritengo bastevole alla bisogna e in grado di fronteggiare chiunque su questo argomento; 2) perchè lui si difende da sè.
    Riguarda tante altre cose, come la cafonaggine con la quale ci si esprime, riguarda l'uso di termini offensivi che escludono la possibilità di confronto e raziocinio, riguarda la pretesa di insegnare agli altri quali siano i pensieri "giusti" in politica, riguarda l'indignazione a senso unico e l'ostinazione a chiudere gli occhi sulle malefatte dell'altra parte, quindi l'assenza di equilibrio, quindi la connotazione Sinistra del blog, quindi il mio rifiuto di tutto ciò. Anche perchè se devo praticare un blog con queste caratteristiche, mi metto a leggere e commentare gli articoli del blog del Fatto Quotidiano, che come blog di sinistra è un pò più organizzato e sicuramente è "l'originale" rispetto a questo di Politica Prima.

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  19. UNA ULTERIORE PROVA CHE LA SENTENZA DI CONDANNA DI BERLUSCONI E' UNA SENTENZA POLITICA. UNA ULTERIORE PROVA DELLA MALAFEDE DEI GIUDICI. PER CHI NON VUOLE GIRARE LA FACCIA DALL'ALTRA PARTE, ECCO UNA NOTIZIA CHE I PATACCARI DEL FATTO QUOTIDIANO, DI REPUBBLICA E DELL'UNITA' NON PUBBLICHEREBBERO NEMMENO SOTTO TORTURA.

    http://www.ilgiornale.it/news/interni/ecco-carte-svizzere-ignorate-che-scagionano-leader-pdl-947282.html

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  20. Apprendo dalla tv che Stefano Cucchi è morto di fame in carcere.
    Le fratture alle vertebre e le contusioni ed i lividi evidentemente se li procurò da solo con le energie che gli rimanevano .
    Sono soddisfatto delle motivazioni dei giudici, coincidono perfettamente con le versioni dei polizziotti e delle guardie carcerarie.
    Ecco vedete come a volte la giustizia sa essere giusta e veritiera?
    Ma comunque pensiamo a noi, abbiamo ''BEN ALTRO'' a cui pensare.

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  21. Non mi stupisco più di niente e di nessuno.
    Credo che il degrado generale del nostro paese è talmente sceso al di sotto dell'ultimo gradino appena appena accettabile di vitalità, che non esiste alcuna possibilità, almeno in tempi di breve/medio termine (3/5 anni), di recuperare una soglia minima di solidità e credibilità nazionale.
    Oggi i maggiori telegiornali hanno detto che gli Stati del G7 hanno tutti ripreso la crescita, solo l'Italia rimane in recessione.
    Anche di questo, e per questo, non mi stupisco.
    Penso anche che perfino nella Bilderberg, quei pochi italiani che (forse) ne fanno parte (Monti e Letta), siano tenuti lì più per carità tra sodali che per i loro meriti e/o capacità di influenza. Unica eccezione, lo spero e lo credo, è Mario Draghi (che Dio ce lo guardi, ma all'estero. In Italia lo stritolerebbero. E lui lo sa).

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