domenica 4 agosto 2013

AL TIMONE DELL’ITALIA

Re-Giorgiodi Andrea Arena - Bisogna capire che in Italia, chi tira le fila della politica e ne determina gli sviluppi, è il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Ha deciso il tipo di governo ed i partiti che avrebbero dovuto formarlo, lo chiamano governo di emergenza nazionale, è formato dai due partiti maggiori e, contrariamente al nome datogli, è un Governo di facciata del tutto incapace di gestire le emergenze che attanagliano il paese.
Napolitano ha deciso quali riforme costituzionali dovranno essere fatte ed i soggetti incaricati ad indicarle; a questo scopo, nel Marzo 2013, ha nominato 10 saggi, che dopo essersi messi d'accordo, hanno messo nero su bianco tutte le riforme concordate, un vergognoso papocchio che accontenta tutti i partiti a spese della democrazia.
Il ruolo che i partiti rivestono in questo scenario è del tutto marginale, la loro occupazione principale consiste nello scontro quotidiano e questo, fatalmente, ne determina la debolezza e l'inconcludenza.
Il primo di Agosto di quest'anno, pochi minuti dopo l'avvenuta lettura della sentenza definitiva che ha condannato Silvio Berlusconi per evasione fiscale, Il Quirinale ha emesso un comunicato, spronando Governo e Parlamento ad approvare la riforma della Giustizia, secondo quanto a suo tempo avevano indicato i 10 saggi.
Intanto che il Governo vegeta, dando l'impressione di governare, il Capo dello Stato lo sostiene, tenendo ben ferma la barra del timone.
La riforma elettorale, che avrebbe dovuto essere prioritaria, è rimasta in coda, Napolitano ha preteso garanzie dai due partiti al governo, non avrebbero creato crisi di governo, qualunque cosa fosse accaduta; come contropartita, Napolitano spingerà per una nuova legge elettorale che, quando sarà approvata, garantirà più voti ai partiti maggiori con l'innalzamento dello sbarramento.
Vista la inconcludenza dei partiti, non è affatto da escludere che si possa pervenire, modificando la Costituzione, ad un rafforzamento dei poteri del Quirinale; dopo questo, Napolitano riterrà di aver portato a termine i compiti da lui stesso assegnati al suo mandato, quindi si dimetterà.
Andrea-Arena  Andrea Arena
  04 agosto 2013

10 commenti:

  1. Sono d'accordo in tutto con l'articolo di Andrea Arena, eccetto che una piccola correzione, il reato non è evasione fiscale, ma frode fiscale. In Germania si dimettono per molto meno. CMQ "meno male che Giorgio c'è" !

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  2. Silvio c'é. Lo ha ribadito dal palco sotto casa sua con un tono melodrammatico. Ha pure rassicurato tutti. Re Giorgio e il fidato Letta. Adesso siamo a posto, il governo puo' e deve andare avanti, il popolo lo vuole e il pd fara' il suo dovere. Come sempre. E come sempre sosterra' e salvera' l'amico di sempre.

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  3. Non ho grande simpatia nei confronti del Presidente della Repubblica. Mi dispiace.
    Lo ritengo il garante di una situazione politica che non condivido per nulla. Di un Governo fragile e sotto scacco. Ha travalicato i poteri che la costituzione assegna al capo dello stato nominando e tenendo in piedi governi come quello di Mario Monti, e adesso quello di Letta/Alfano/Berlusconi. Non ha, però, utilizzato questo potere per "parlare" al Paese, al popolo, per dire come stanno le cose. Per coinvolgere i cittadini e chiedere ulteriori sacrifici in nome della salvezza nazionale. Avrebbe potuto "obbligare" il parlamento a legiferare immediatamente sulla legge elettorale e su tante altre questioni importanti per ristabilire equità e giustizia sociale. Siamo in mano, invece, ad un fortissimo gruppo trasversale che ha come vero e unico scopo quello di preservare il sistema di potere. Quel sistema a cui si sono abbeverati abbondantemente e vergognosamente. I nuovi arrivati, poverini, vagano inconsapevolmente frastornati. Peccato.

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    1. Mi sembra inverosimile che il presidente della repubblica Napolitano possa essere il garante di un sistema di potere, dove la Golden share ce l'ha un pregiudicato che ci ha portato nel baratro. Non riesco a capire come un uomo alla soglia dei 90 anni con una lunga storia, ex comunista migliorista, ma ciononostante uomo per bene ed uomo di stato. Mi è incomprensibile come possa diventare complice di un pregiudicato che ricatta in maniera invereconda la massima carica dello stato per un salvacondotto, dopo avere fatto strage e scempio di tutte le regole democratiche, solo per ingrassare il suo portafoglio. Infine come ciliegina sulla torta, ci vuole imporre anche la sua dinastia. Neanche mussolini è arrivato a tanto. Il compare Craxi al confronto del caimano, era un ingenuo collegiale. CMQ le ragionevoli osservazioni di G. Gattuso, stanno aprendo un piccola crepa nella mia ammirazione fideistica di Napolitano. Infatti ai continui ricatti del pregiudicato ed i suoi accoliti mi sembra che il presidente sia troppo accomodante. Sarebbe ora che il signor presidente della repubblica per riscattarsi ai miei occhi dia l'incarico di formare un nuovo governo a 5 stelle ! Cosi saremo sicuri che si saranno recisi tutti i cordoni ombelicali con il malaffare. Avanti con la battaglia per la legalità !

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    2. Anche Grillo è un pregiudicato e, in quanto condannato con una sentenza definitiva, non è legittimato a chiedere un "parlamento pulito". Infatti, a questa critica Grillo ha replicato dicendo che non si sarebbe mai candidato al Parlamento.
      “Nel 1988 la Cassazione ha condannato definitivamente Beppe Grillo per omicidio colposo a un anno e due mesi di carcere poiché giudicato responsabile della morte di due adulti e del loro bambino di 9 anni a seguito di un incidente d’auto, avvenuto il 7 dicembre del 1981, nel quale lui era alla guida.”
      Purtroppo i seguaci di Beppe Grillo, i fustigatori dei pregiudicati, non sanno che Grillo è egli stesso pregiudicato per un reato grave.
      Non lo sanno perché il sito di Grillo è sottoposto a feroce censura.
      E cosa ha proposto, fra le altre cose, Grillo pregiudicato per omicidio colpo di due adulti ed un bambino?
      Ha proposto d’impedire per legge la candidatura ad uno come Jannuzzi, condannato in via definitiva PER UN REATO D'OPINIONE. Ha anche detto di volere bloccare Maroni per la sua condanna per resistenza a pubblico ufficiale durante una manifestazione della Lega.
      L’ipocrisia fatta Blog.

      Quindi Vullo propone che il Presidente Napolitano dia l'incarico per formare un nuovo governo al movimento di questo pregiudicato, allo scopo di riscattarsi ai suoi (di Vullo) occhi, ove è sottinteso che Vullo sia l'ombelico del mondo e il depositario dei concetti di moralità politica.
      Il fatto che "un uomo alla soglia dei 90 anni con una lunga storia, ex comunista migliorista, ma ciononostante uomo per bene ed uomo di stato" stia agendo in un certo modo nei confronti del "pregiudicato" per eccellenza, deve un pò fare riflettere Vullo, perchè probabilmente il "pregiudicato" per eccellenza non è quel demonio che lui crede, tant'è che il presidente non si è lasciato travolgere dall'odio, quello sì veramente demoniaco, che Vullo e quelli come lui nutrono nei confronti del cavaliere.
      Mi pare, inoltre, che in fatto di credibilità e di equilibrio tra lui (Vullo) e Napolitano non ci sia storia.
      Io sto con Napolitano, qualsiasi cosa abbia fatto e farà pro o contro il cav.

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    3. Grillo ha commesso omicidio colposo per incidente d'auto. Te lo dice uno che ha subito un omicidio colposo sulla propria pelle. Mia sorella è stata stroncata a 20 anni il giorno di pasqua perché uno sconsiderato le è andato a addosso, venendo condannato a 2 anni con la condizionale. "tenera lex sed lex". Poi Grillo non è in parlamento, non è senatore, non è onorevole, non è cavaliere, non ruba ai poveri per dare ai ricchi, non ha amici mafiosi, non è pedofilo, non è bugiardo, non è frodatore fiscale dello stato, non è stato presidente del consiglio bugiardo e piduista. Infine non ci vuole imporre la sua dinastia, ma vuole dare la sovranità al popolo. Io nutro disprezzo per il caimano ed i suoi lecchini (e io non credo che tu ne faccia parte, altrimenti ne rimarrei fortemente deluso). Possiamo entrambi scrivere su questo blog senza per forza entrare in rotta di collisione. Se proprio necessario, inoltre, rivolgiti al direttore o a chicchessia... purché non sia io a subire le tue filippiche. Grazie. E se mi guarderai con indifferenza... come disse il grande poeta "non ti curar di loro ma guarda e passa".

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    4. Comunque, Grillo è stato condannato a un anno e due mesi di carcere, in via definitiva, quindi, ti piaccia o meno, è un pregiudicato.
      Piuttosto, quando parli di filippiche, le uniche filippiche che conosco in questo blog sono le tue, guarda caso, come quelle oggetto del mio commento.
      E a proposito di giustizia italiana, hai visto il trattamento preferenziale verso De Benedetti? Accusato per un imbroglio fiscale molto più imponente di quello per cui Berlusconi è stato condannato, ha ricevuto soltanto un provvedimento amministrativo.
      Ma De Benedetti è la tessera n. 1 del PD.
      Ecco, io disprezzo questa giustizia dai due pesi e due misure, questi magistrati che usano un metro che quando devono giudicare diventa elastico, molto elastico, troppo elastico.
      P.S. : i lecchini non piacciono neanche a me, a cominciare da emilio fede. Non sopporto però che i giornalisti non di sinistra vengano considerati servi o lecchini di berlusconi. E' gente che si guadagna da vivere lavorando.

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    5. Dimenticavo: io quando devo dire qualcosa a qualcuno, mi rivolgo direttamente a lui, non vado dal direttore a piagnucolare. Inoltre rivendico il diritto di dire la mia e di avere idee diverse dalle tue. Se tu non vuoi essere commentato da me sono problemi tuoi. In democrazia ognuno può contestare tutto e tutti. Oppure vuoi un blog non democratico? Se è questo quello che vuoi, basta farmelo sapere. Da tempo mi frulla in mente l'idea di uscire fuori a prendere aria. Chissà che un giorno o l'altro non lo faccia.

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    6. La personale sensazione, poco gradevole devo dire, è che il nostro Presidente abbia voluto dare un colpo al cerchio ed uno alla botte.
      Ha consentito la nascita di un governo, anche se solo di facciata, dando la sensazione che fosse nell'interesse del paese; ha indicato nelle priorità del nuovo Governo e del Parlamento "la legge elettorale", ma subito dopo si è distratto. Se per lui la governabilità rappresentava la priorità, come mai si è preoccupato del presente e per nulla del futuro? Sembrerebbe che l'interesse del paese stia un gradino più in basso di quello occupato dai politici, che comunque eleggono il Presidente. Non vedrei affatto male l'elezione diretta del Capo Dello Stato, anche per l'opportuno riallineamento dei "gradini", specialmente di questi tempi, dove tutti si riempiono la bocca di: "volontà popolare", quando conviene loro.

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  4. Maria Emilia Baldizzi6 agosto 2013 alle ore 11:15

    Concordo soprattutto con Giangiuseppe. Napolitano fa parte della casta e ne è il garante. Credo che il momento è veramente grave.

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