venerdì 18 gennaio 2013

Perché votare Bersani. Un uomo giusto per l’Italia

Bersani-e-il-coraggiodi Fausta Fabri - Perché è un uomo che viene da una formazione umana, culturale e politica tra le più salde. Nato all’ ombra di un campanile,
in una di quelle vive parrocchie sparse nelle campagne emiliane, il chierichetto Pierluigi, fin da piccolo, ha appreso i valori della solidarietà, riecheggiati ad alta voce dai megafoni del partito comunista: tra Peppone e don Camillo.
Valori, che mise in pratica fin da subito con uno sciopero dei chierichetti contro il parroco “sfruttatore”, il quale teneva per sé tutta la raccolta, delle visite pasquali nelle case di Bettola.
Fin d’allora, ...voglia di “un’Italia giusta”!
Figlio di un benzinaio, continua a studiare con sacrificio.
Si iscrive all’università, e, …non a caso, sceglie filosofia!
Bersani alla stazione del padreUna scelta, dunque, non finalizzata a futuri esosi guadagni, ma tesa a cogliere il senso della vita nello scorrere della storia dell’uomo. Esperienza che, sugli eventi politici di quegli anni, gli apre la strada verso via delle Botteghe Oscure.
Con disappunto dei familiari, diventa comunista.
Giovane insegnante, presto lascerà la scuola, per intraprendere la carriera politica.
Perché ha un curriculum di tutto rispetto.
Nel 1999 è ministro dell’Industria Commercio Artigianato e Turismo; nel 2001 ministro dei Trasporti e Navigazione; nel 2004 è eletto al Parlamento Europeo e fa parte della Commissione Affari Economici e della Commissione per il Mercato Interno e la Protezione dei Consumatori; nel 2006 è ministro dello Sviluppo Economico e emana il decreto sulle Liberalizzazioni; nel 2009 vince le primarie diventando segretario del partito; nel 2012 le primarie che portano a votare 3.000.000 di italiani nei gazebi e, a seguire, vince su Renzi come candidato alla presidenza del consiglio per la prossima legislatura.
Non va dimenticato il suo voto contro il nucleare.
Pierluigi BersaniPerché è stato il promotore di quel bellissimo documento che è la Carta degli Intenti “Italia. Bene Comune”.
Dove, al primo punto, cosa importantissima, si parla di un' Europa verso l’integrazione politica, oltre che finanziaria e fiscale. Occupazione, ricerca, formazione. Poi, il discorso sull' Italia. Per la rifondazione di una democratica del popolo, contro il populismo delle destre, alimentato da interessi economici di parte; contro le illusioni e le false promesse.
Per un Paese che cerca nelle Istituzioni un alleato contro i corruttori e gli approfittatori. Una politica che ritrovi autorevolezza e una giustizia sociale che sia alla base della stessa crescita economica.
E il Mezzogiorno al centro dell’agenda!

Il lavoro, poi, al centro di tutto!
Ogni-persona-ha-dirittoSenza lavoro non c’è libertà, soprattutto riguardo le giovani generazioni. Particolare attenzione alle donne.
E quindi la formazione, la scuola; con un piano straordinario contro la dispersione scolastica, grossa piaga del nostro Paese.
Salute, sicurezza, ambiente, difesa dei beni comuni, difesa dei diritti politici, civili e sociali, della laicità dello Stato.
Leggi severe contro la violenza sulle donne.

Il diritto di cittadinanza per i figli degli immigrati, nati in Italia: sono cittadini italiani!
“Questo- è scritto- sarà il primo atto che ci proponiamo di compiere, nella prossima legislatura”.
Riconoscimento giuridico alle coppie omosessuali, e una legge contro l’omofobia.
E non ultimo, in ordine d’importanza, il miglioramento delle condizioni in cui si trovano a vivere i carcerati.
Un governo e una maggioranza stabili che si assumano la responsabilità di portare avanti quelle leggi e quelle riforme, che sono indispensabili ad un Paese che voglia essere veramente civile e democratico.
Bersani officina di famigliaPerché, contrario agli scontri diretti tra gruppi politici, è incline a mediare, ad incontrare "l'avversario" per pianificare, per decidere insieme: il bene del Paese prima di tutto!
Così volge il suo "sguardo" sia alle forze di centro che a quelle di sinistra, nella speranza di trovare una forte intesa, una larga maggioranza per arginare il vero pericolo: la destra berlusconiana degli affari e dei legami con la mafia.
Perché questo signore col montgomery "sessantottino", ha conservato la semplicità e la timidezza del ragazzo di Bettola, che di strada ne ha fatta, restando un buon marito e un buon padre di famiglia:...lui sì!
Sull’ esempio dei suoi genitori.
Persone perbene, che hanno conosciuto il sacrificio dei cittadini comuni, quelli che pagano le tasse senza fiatare, nella speranza di un mondo migliore per loro e per i loro figli.
Fausta Fabri  Fausta Fabri
  18 gennaio 2013




22 commenti:

  1. Ottima descrizione del profilo biografico di Bersani.
    L'articolo conferma il giudizio generallizzato che, comunque la si pensi, il Pierluigi nazionale è senza ombra e dubbio una vera persona per bene, quello che si dice un buon padre di famiglia.
    Dunque lui il voto lo merita sicuramente, visti i suoi concorrenti per Palazzo Chigi.
    L'interrogativo più consistente che permane è sempre lo stesso:in caso di sua vittoria, riuscirebbe ad avere le mani libere ed il consenso necessario per attuare il suo programma e le sue scelte?
    Sarebbe un nuovo ed effetivo leader, oppure un gregario o, comunque, un ricattato dell'apparato che gli avrebbe consentito l'elezione?
    Nel dubbio, però, credo che sia il primo candidato premier ameritare il voto.

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  2. Il PD ha dimostrato di saper proporre un programma di Buon Livello a 360°. Si tratta di un Partito aperto al confronto con la base esercitando una Democrazia che, come ben sappiamo, non è prerogativa di tutti i Partiti.
    Mi piacerebbe un Bersani più grintoso perchè, essendo siciliana, ho potuto "notare" che i miei conterranei vanno dietro a CHI grida più forte, a chi fa il gradasso, a chi mostra i muscoli. Non so perchè accada questo ma è così.Voterò PD sperando che il TIMORE di Pasquale Nevone rispetto al fatto che Bersani possa essere ricattato dall'apparato che lo ha sostenuto, sia del TUTTO infondato. Il futuro d'altra parte è sempre una grossa incognita ma il momento delle votazioni è alle porte e bisogna andare a votare senza SE e senza MA.VOTIAMO BERSANI altrimenti poi NESSUNO si lamenti del fatto che niente cambia in questo nostro tanto strano e splendido Paese!

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  3. Bisogna votare Bersani è uno come noi. Nato in un paese rurale, ha fatto la gavetta prima di approdare alla politica che conta. Bisogna votarlo perché è il solo leader che non ha messo il suo nome nelle liste che si riconoscono in lui. Bisogna votarlo perchè ha messo tra gli obiettivi prioritari il lavoro e la questione giovanile, la lotta alla mafia e il malcostume politico e amministrativo.

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  4. Molto interessante questo ritratto del leader della coalizione di centro sinistra, Pierluigi Bersani, fatto dalla brava Fausta Fabbri. Non solamente perché io condivida gli ideali del partito democratico, per cui certamente lo sosterrò così come l’ho votato alle primarie, ma anche perché l’autrice dell’articolo ne ha saputo evidenziare bene le doti caratteriali e personali, dai quali emergono sia la figura, che i principi portati avanti dall’uomo politico.
    La Fabbri, nel suo articolo, ci ha illustrato sia pur brevemente, anche le linee programmatiche di Bersani, quella che la stampa in gergo chiama l’Agenda Bersani, per contrapporla alla ormai famosa “Agenda Monti” e che, come lo stesso Bersani ci spiega, nasce prima dell’agenda Monti, in quanto si tratta del programma approvato lo scorso anno dall’Assemblea Nazionale del Partito.
    Bersani, da uomo politico serio, dice che qualora la coalizione di centro sinistra prendesse il 51% dei voti, egli si comporterà come se avesse ottenuto il 49%, cioè servirà in questa legislatura al paese una vera azione riformatrice, comunque, sarà necessario trovare un accordo tra le forze europeiste e democratiche per governare meglio il paese, contro il populismo e l’antipolitica dilagante.
    Ma è necessario che il centrosinistra sia maggioritario nel paese per evitare i possibili contraccolpi, che ha minacciato Berlusconi, di un cambio di costituzione che non sappiamo bene dove ci condurrebbe. Il passato insegna…
    Sarà necessario mettere mano alla costituzione, è vero, ma per aggiornarla ai nostri tempi, a ciò che sarà utile, affinché l’ITALIA abbia un posizione importante in una Europa dei popoli, negli Stati Uniti di Europa in cui non vengano toccati alcuni principi fondamentali del sistema che fino ad oggi hanno consentito lo sviluppo del paese, la libertà e la sussidiarietà: una costituzione che, come ricordava poco tempo fa Benigni, tutto il mondo ci invidia.
    Ci vorrà molta attenzione, mai come questa volta, a votare per evitare il rischio di passare dalle leggi ad “personam”, alla costituzione ad “personam” di Berlusconi…

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  5. Brava Fausta.
    Bersani è una persona serena. Mai visto alterato, nervoso, fuori le righe. Qualche sorriso, qualche battutina leggera, e accorto nella misura. Ha coraggio, lo ha dimostrato con le primarie per la candidatura a Presidente del Consiglio e ha voluto quelle per la scelta dei candidati al Parlamento. Anche se qui ha toppato un po’. Non ha saputo liberarsi di qualche politico datato e ha imposto una buona dose di candidature sicure sparse per l’Italia. Qualche mugugno, aggiustamenti, e via.
    È pienamente cosciente della situazione delicata che attraversa il Paese e vuole porre rimedio. La sua campagna è partita nel segno di una ITALIA GIUSTA e come tema musicale l’ultima canzone di Gianna Nannini “Inno”. Molto bella e orecchiabile.
    È laureato in Filosofia. Quindi niente tecnicismi, formule economiche, ragioneria finanziaria e altre diavolerie. No. È un vero politico.
    Nel suo programma di governo c’è un punto importante. Una grande iniziativa di civiltà che trasformerà questo Paese in un luogo di accoglienza e di giustizia sociale. La cittadinanza per tutti i bambini nati in Italia da genitori extra comunitari immigrati da anni. Bambini cresciuti insieme a quelli italiani, che vanno a scuola, studiano i nostri programmi, parlano italiano e pure il dialetto, si sentono italiani in tutto e per tutto ma fino a 18 anni non lo sono per la legge. Possono richiedere la cittadinanza dopo i 18 anni e fino ai 19! E devono sottostare a regole molto stringenti anche per allontanarsi dal nostro Paese durante la loro permanenza. Una vergogna italiana più volte sottolineata dal Presidente Napolitano che però non ha trovato soluzione.
    Lui si è impegnato. E questo ci piace molto. Questa battaglia, PoliticaPrima l’ha pienamente sposata e sostenuta sin dall’inizio. Abbiamo condiviso e sostenuto l’iniziativa del Consiglio Comunale di Palermo del novembre 2011 che ha approvato all’unanimità una mozione per la cittadinanza onoraria da concedere a tutti i bambini nati a Palermo da genitori immigrati. Una iniziativa di grande valore simbolico, praticamente, però, abbandonata da tutti, consiglieri e amministrazione attiva. Peccato.
    Dopo la battaglia vinta contro Matteo Renzi per la candidatura a Presidente del Consiglio, ha avuto l’accortezza di tenerlo vicino. E lo stesso Renzi ha dimostrato, una notevole dose di sensibilità politica e di senso delle istituzioni. Una bella coppia che potrà fare tantissimo, speriamo.
    Lo speriamo per l’Italia, per i suoi giovani, per gli uomini, le donne, gli anziani. Per un Paese più giusto e più equo. Dove la dignità di ogni cittadino, ancor di più se bisognoso, deve essere garantita e preservata da uno Stato amico e solidale. Si, Pierluigi Bersani potrebbe essere l’uomo giusto per l’Italia.

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  6. condivido tutte le cose belle che ha ed avete detto del dirigente Pier Luigi Bersani , ma non condivido l'impostazione dell'articolo perché , a mio modesto avviso , contraddice quello che lo stesso Bersani ha ripetuto più volte. Il dirigente è in funzione di una squadra e di un partito . E' il collettivo che conta non il singolo , ed il PD, ha mostrato di avere il miglior gruppo ed il miglior programma , anche grazie al suo segretario, ma soprattutto al gruppo dirigente nel suo insieme .
    I partiti padronali non hanno futuro , come più volte ha ripetuto lo stesso bersani , quindi , proiettiamoci nell'intellettuale collettivo , come lo chiamava Gramsci , per far crescere il nuovo che avanza , per la moralizzazione dello stato e della politica .
    Un programma per il Paese , un partito al servizio dei cittadini...
    Un grazie sincero al capo dello stato , severo servitore della costituzione con la speranza che il suo successore sia alla sua altezza . Grazie a tutti

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  7. Bersani è certamente una persona seria, assolve al suo ruolo con compostezza e garbo, ha fatto bene il segretario rivoluzionando un sistema, ma ha sempre usato il fioretto e mai la clava. Oggi il partito democratico, piaccia o no, è l'unica realtà politica Italiana.
    Certo non sarà facile, l'Italia oggi è più portata ed in fondo più vicina a personaggi più leggibili e facilmente interpretabili, Grillo e Berlusconi a mio avviso sono la vera proiezione morale e culturale degli Italiani di oggi.

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    1. Caro Signore,
      Bersani è sicuramente una persone seria e affidabile, ma governare non sarà soltanto Lui, ma uno stuolo di persone a Lui note e meno note.
      La vergogna di tutto ciò che è successo dipende appunto dai meno noti al grande pubblico. Ultimo, in ordine di tempo, quel banchiere (con la stessa tessera di partito) ed i suoi collaboratori a lui noti (consiglieri di amministrazione) e meno noti (dirigenti più o meno elevati di grado) che erano a capo di una delle più importanti banche Italiane (e forse la più antica al mondo). Questi signori sono stati eletti per la maggior parte dalla fondazione che detiene la maggioranza azionaria assoluta (anzi deteneva). La fondazione è saldamente in mano al Comune (menzionato nel nome della Banca) ed alla Provincia e qualche altro istituto o ente facenti parte dello stesso quadro politico (lascio a Lei l'attribuzione). Oltre il 50% (oggi) e distribuito fra una miriade di anonimi azionisti (più o meno piccoli) possono soltanto masticare ..... amaro! (Nella prossima assemblea societaria ci sarà anche Grillo........ (poveri noi) che formulerà le sue proposte per il salvataggio della Banca, le migliaia di posti di lavoro, i correntisti (6.000.000 circa) ed infine chi ha acquistato le azioni nella OPV di alcuni anni orsono.
      In conclusione, sono convinto che "di personaggi più leggibili e facilmente interpretabili" (in senso negativo) ne siano fornite tutte le coalizioni che si battono per il ......... nostro bene e per il loro .............
      Riflettiamo molto. Io l'ho già fatto.
      Saluti

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  8. Non avevo dubbi sul voto a Bersani, ma se ne avessi avuti, l'articolo me li avrebbe fugati. Non sapevo, però, varie cose: per esempio, gli aneddoti riguardanti la sua infanzia. Nel leggerli mi sono anche divertita. Grazie!

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  9. Non ho molto tempo per fare un commento delle dimensioni usuali per me in quanto sono incasinato ed ho pochissimo tempo a disposizione. Voi tutti sapete come la penso in politica e quindi non farò il panegirico di Bersani. Dico però che è la persona migliore di tutti quelli che gli girano intorno, uno dei pochi politici a non essere coinvolto in episodi di corruzione, di tangenti, di malaffare. Sulla sua serietà nessuno ha mai dubitato. Si trova in questo momento storico a guidare lo schieramento elettorale della sinistra che per tanti motivi si trova in vantaggio sugli antagonisti del centrodestra. Con lui segretario del PD non sono aumentati i voti e le preferenze della sua parte politica, perchè storicamente il bacino elettorale, a partire dal vecchio PCI è sempre stato e continua ad essere del 32-33%, quindi il suo vantaggio deriva dallo sfascio e dalla disaffezione che c'è nell'elettorato moderato italiano nei confronti dell'altro schieramento. I successi del PD dipendono dagli insuccessi degli avversari i quali hanno sprecato in malo modo la loro percentuali di votanti indicate intorno al 40%. Bersani, pur avendo tre punti di percentuale in meno di Veltroni si trova in vantaggio nei sondaggi contrariamente a Veltroni. In conclusione, è una brava persona, ma, calcisticamente parlando è un mediano non un centravanti di sfondamento; non è un genio, quindi non è soggetto alle mattane dei geni di cui non ha, per altro, la fantasia e la capacità di appassionare le folle. Quando va in televisione è letargico e fa scendere paurosamente lo share.
    Sono convinto che non gli lasceranno fare tutte le cose che sta promettendo nella campagna elettorale, anche perchè dovrà trattare col prof. Monti e quindi con due persone infide e bugiarde come Fini e Casini. Speriamo che almeno riesca a realizzare l'esenzione di 500 euro per l'IMU.
    Speriamo bene!!!

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  10. Complimenti alla sigra Fabri per la descrizione di un uomo giusto. Nella biografia testè descritta manca il fatto che è stato amministratore e presidente dell'emilia romagna. Il fatto che è nato nel settembre 51 me lo rende ancora più simpatico. Come non essere d'accordo sul commento neutrale di N. Pepe...è verissimo Bersani non è un animale televisivo, quasi timido, poco fantasioso e pirotecnico rispetto all'altro. Però si dimostra affidabile, concreto ed operativo. Insomma un politico umile, onesto, che fa quello che dice, amministratore che ha fatto una lunga gavetta, insomma una persona affidabile non incantatore di serpenti, come dicono gli americani se devi comprare un'auto usata da chi la compreresti berlusconi o bersani? Cento volte da Bersani. L'unico deficit è il non massimale utilizzo di Renzi, assieme alla fuoriuscita di Iachino, che ora che la campagna elettorale si farà sempre più dura sarebbe l'arma segreta per lo sprint finale. Penso cmq che il voto gli si possa dare in tutta tranquillità.

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    1. Le vicende di Renzi e di Ichino sono degli autentici autogol del PD. Ricordate la delegittimazione feroce operata nei confronti di Renzi dai brontosauri del PD, D'alema e Bindi in testa? Tra tutti, Bersani, cioè il diretto interessato, è stato il meno accanito contro Renzi. Poi sappiamo come vanno le cose e quindi, come si suol dire, cosa fatta capo ha. Ma quando il PD viene messo alle strette spuntano sempre i vecchi metodi cari al PCI, cioè quello di screditare e demonizzare gli avversari elevati sempre al rango di nemici. Il prof Ichino ha creduto in Monti fin dalla prima ora e considerando il non grandissimo peso che lui aveva nel PD è traslocato bagagli e carpette direttamente dalle parti del premier uscente. Ma non credo abbia fatto la scelta vincente.

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  11. Durante le primarie ero a favore di Matteo Renzi perché per me è importante dare spazio ai giovani. Tra l’altro, non conoscendo bene Bersani e la sua attività politica, l’ho associato a tutti gli altri di vecchio corso. Ma poi, grazie ad un mio più attento interessamento, ed ora con questa biografia scritta della prof. Fabri devo dire che il mio pensiero sta cambiando. Bersani potrebbe essere l’uomo giusto in questo momento per il Paese. E l’apertura che ha fatto a Renzi, dopo gli scontri delle primarie, è un segno di grande maturità politica. Quello che i cittadini in questo momento vogliono vedere è unione, accordo e comportamenti per il miglioramento delle condizioni del popolo italiano.

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  12. Ringrazio per le buone parole che alcuni mi hanno rivolto, riguardo la mia pennina di plastica un pò consumata. Sento che mi volete bene e la vostra simpatia è per me più preziosa dell'oro fino.

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  13. La tua presenza ingentilisce il blog. Quando scrivi tu io non riesco a far polemica, tutt'al più mi sto zitto. Possiamo dire che tu e le altre donzelle che ci fanno conoscere i loro pensieri rappresentate l'altra metà del blog. E va bene così.

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  14. Pudet....,molto compiaciuta, col rossore di una donzella! Grazie di cuore!

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  15. Infatti per Nino Pepe basta e avanza ciò che scrive Pino Vullo con tanta passione. Sembrano il diavolo e l'acqua santa.
    Mentre, per le donzelle, c'è una nota di fine gentilezza! Ma, credo, sempre fino a un certo punto. Altrimenti si scatena...!
    Anche per questo attendiamo "scritti" di altre amiche di PoliticaPrima che da tempo commentano senza ancora proporre loro "articoli". Le attendiamo. Sbrigarsi!

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    1. Caro direttore, se ti riferisci a me per un articolo, spero al più presto di poterlo scrivere e inviarlo per la pubblicazione.
      Grazie sempre.

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  16. Direttore...io e Pino come il diavolo e l'acqua santa? Non esageriamo! Anche perchè io giammai litigherò con qualcuno per motivi politici, la politica proprio non entra nella mia vita di relazione, e poi, questa politica screditata e corrotta!!! Ma neanche se la nostra fosse la migliore del mondo io ci litigherei, Sì, è vero, abbiamo opinioni diverse, ci accaloriamo, io spesso lo pungo estremizzando i suoi ragionamenti, perchè mai per primo butto la pietra per vedere l'effetto che fa, ma stimo tantissimo il dott. Vullo e mi dispiace che l'ultima volta non era presenta quando ci siamo visti da Salvo. Quindi, direttore, niente categorie mentali quali "diavolo e acquasanta" anche perchè se dovessi scegliere non mi ritroverei nè con l'aureola nè con le corna in testa. OK. Per oggi ho fatto le mie due buone azioni quotidiane, dopo avere aiutato una vecchina ad attraversare la strada ho scritto due parole in PoliticaPrima. Buona domenica a tutti.

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  17. Bersani è l'uomo politico che porterà l'Italia verso la terza repubblica? Molti tessono le sue capacità umane, culturali, altri quelle politiche (ha utilizzato le primarie permettendo ad alcuni elettori di scegliere);pur tuttavia è il premier che si affrancherà da d'Alema, dai poteri forti, che mai come adesso si sono mesi all'opera, e da una cultura di partito che, a mio avviso, è ancora la zavorra del PD? Ritengo che Bersani dovrebbe avere il coraggio di dire nò! difendere la democrazia, stigmatizzare le ingerenze di personaggi dell'Europa che entrano a gamba tesa nelle vicende nazionali. Non ammiccare all'agenda Monti, differenziarsi, senza spot: come l'evasione la batteremo abbassando il tetto degli assegni a 300,00euro; aumenteremo la prescrizione, etc, etc. Ho purtroppo la sensazione che Bersani non ha idea di come affrontare la recessione, per non parlare di Franceschini o Letta, e la convinzione che sia, come tutti preoccupato di raggiungere il "Potere". Poi cercherà di affrontare la crisi. Certo il panorama politico è veramente penoso, ma questo è dovuto alle limitazioni del sistema elettorale. Tutti dicono che occorre riformare la Giustizia, la Sanità, la Scuola, il Lavoro, etc, etc, ma nessuno ha la "visione", nè la volontà di scrivere la "storia". Bersani, oggi è in vantaggio perchè il centrodestra ha fallito, perchè Berlusconi è stanco ed è avanti negli anni e si sono divisi. Vorrei invece che Bersani vincesse perchè ha idee, ha volontà ed è riformatore. Non un burocrate di partito, un don Abbondio (un vaso di terracotta tra vasi di ferro). Maurizio Gambino

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  18. ENRICO LETTA, UOMO DI FIDUCIA DEI POTENTI CHE MANOVRA IL PD DIETRO LE QUINTE...

    Intanto mi siedo sulla poltrona principale del palco reale, poi godo un poco guardando il teatrino degli sconfitti e poi vedrò cosa fare per affrontare la crisi.
    Questo cattivo pensiero attribuito a Bersani attraversa la mia mente mentre leggo il commento di Maurizio Gambino.
    Più inquietante è il pensiero che gente come Franceschini ma soprattutto Enrico Letta saranno importantissimi compagni di viaggio di Bersani. Non parlerò adesso di Franceschini, tra i due il meno, molto meno importante. Dirò invece di Enrico Letta.

    Vice presidente PD, membro Bilderberg, Vice presidente dell'Aspen Institute (che è una succursale del Bilderberg) e membro della Trilaterale il signor Letta è un "manovratore" del PD.
    Bilderberg, Trilaterale, Aspen Institute. Si tratta di 3 associazioni elitarie di stampo massonico di cui sia Enrico Letta che Mario Monti sono membri...
    La sola appartenenza a questi "club" è sinonimo di grande influenza e potere. Associazioni che rappresentano il trait-d’union tra il mondo dell'alta finanza, delle banche, delle multinazionali ed i governi dei paesi occidentali, ed i principali partiti.
    In questo anno di governo Monti, ovvero di smantellamento dello stato sociale e dei diritti, il signor Enrico Letta insieme all'amico Pierfurby Casini si è distinto per la massima fedeltà al governo Monti: ha avallato tutto, dalla A alla Z senza proferire parola.
    Un piccolo Mario Monti: con il quale oltre all'appartenenza ai sopracitati gruppi ha in comune l'aspetto "sobrio" e l'assoluta freddezza nel portare avanti gli "ordini di scuderia".
    Enrico Letta sosteneva la cosiddetta "agenda Monti" fin da prima dell'insediamento di Mario Monti a premier, che definì "miracoloso" nel “pizzino” che consegnò a Monti quando si insediò a palazzo, mettendosi a sua completa disposizione sia "ufficialmente” che non.
    Non ci vuole uno scienziato per capire come Enrico Letta, vice presidente del PD, stia lavorando per portare il PD sulle posizioni di Mario Monti e di tutto l'apparato di cui Monti e Letta sono rappresentanti. E' evidente come spinga per soddisfare pienamente tutte le imposizioni/richieste dell'Europa, dove il potere è nelle mani di persone eletti da Bilderberg-Trilaterale-Aspen, etc. come ha evidenziato il leghista Borghezio, che ha fatto notare al parlamento europeo come tutti gli uomini finiti ai vertici dell'UE siano stati "spinti" da tali associazioni.
    Associazioni massoniche i cui uomini ricoprono ruoli importanti nei governi, nelle più importanti aziende, nel mondo dell'informazione ed in tutti i ruoli strategici...

    E allora, domanda da un miliardo di dollari:
    Ammesso (e non concesso) che il PD vinca le elezioni e Bersani diventi presidente del consiglio si alleerà (dietro adeguato "ordine" o suggerimento di Enrico Letta, fate voi) con il centrino di Monti con tutto quel che ne seguirà oppure governerà con le sue forze e cercherà di realizzare le promesse elettorali?

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