giovedì 29 novembre 2012

UN ESEMPIO DI RARA POLITICA CHE FA BENE AL PAESE

Monica Maggionidi Giangiuseppe Gattuso - Bellissimo confronto tra Matteo Renzi e Pierluigi Bersani. Un esempio di rara Politica andato in onda su Rai1 mercoledì 28 novembre.
La chiara dimostrazione di come sia possibile affrontare un dibattito politico tra persone serie che hanno solo l’interesse di cercare il meglio per l’Italia. Una bella pagina di televisione condotta da una grande professionista come Monica Maggioni.
Bersani Renzi 28.11.2012Detto questo, sono convinto che dopo il ballottaggio, vinca uno o vinca l’altro, Bersani e Renzi dovrebbero fare un'alleanza di ferro per governare insieme. I due sono una grande risorsa per il Paese. Hanno dimostrato di saper parlare alla gente, hanno passione per la Politica, hanno voglia di cambiare e sentono forte il disagio delle famiglie, dei giovani, dei disoccupati.
L'Italia ha bisogno di un PD forte e di uomini come Renzi e Bersani per aggredire la crisi e le enormi difficoltà che ci aspettano. Non è proprio il tempo di continuare con le divisioni, con le meschinerie, con il gioco delle correnti. C’è bisogno di sinergie positive, di unioni di forze, c’è la necessità di coinvolgere i cittadini nelle scelte dolorose che dovranno essere fatte. E per questo bisogna abbandonare gli egoismi, smussare gli angoli delle differenze, sacrificare ognuno qualcosa in cambio di un risultato ben più grande.
Bersani RenziLa posta in gioco è troppo importante per continuare a sbagliare. Chi ha a cuore il bene degli italiani si faccia avanti, dia la sua disponibilità, dimostri che la vecchia e malata politica è un’altra cosa, che ci sono forze politiche diverse, che l’interesse del Paese viene prima di tutto.
Bersani vuole con se Vendola, i socialisti, i movimenti e, se concorda con il programma, anche l’UDC di Casini. Renzi propone un PD autosufficiente, senza UDC, convinto che l’allargamento può ripetere gli errori del passato. Sono linee diverse e strategie elettorali che non incidono sulle questioni di fondo. Che sono quelle sulle quali c’è grande attesa e preoccupazione.
Le statistiche e le previsioni economiche non lasciano margini ad ottimismi. Il livello di povertà è aumentato e da cinque anni la ricchezza delle famiglie è in Bersanidiminuzione. Ci mancavano pure i dubbi di Mario Monti sulla sostenibilità del sistema sanitario nazionale per essere al completo.
Ecco perché non è possibile pensare alle divisioni, non è un lusso che ci possiamo permettere. Vendola, Renzi, Casini, Bersani e chi altri, se ne facciano una ragione. Imparino in fretta a collaborare, a lavorare per il Paese, a cercare di più ciò che li unisce da ciò che li divide.
L’Italia adesso ha bisogno di uomini che sanno mettere il cuore davanti, che sanno sacrificarsi per il bene di tutti, e che sapranno scrivere, insieme, un pezzo di storia di questo Paese.

Giangiuseppe-Gattuso   Giangiuseppe Gattuso
   29 novembre 2012   

11 commenti:

  1. Mentre il sigr berlusconi, dopo averci portato al disastro, continua con il suo partito degli inganni e le primarie pagliacciata, dove si presenta ancora una volta come il nuovo che avanza, mentre gli cadono i denti i capelli e le natiche, si appresta a rifare il partito azienda per portarsi un pò di impiegati, avvocati e donnette che gli ubbidscono con un battito di ciglia, servi sciocchi prezzolati senza il minimo senso di dignità come il suo ridicolo pseudosegretario e le sue amazzoni e badanti. Mentre assistiamo alla "caduta degli dei" indecorosa, nell'attesa che i ragazzi di cinquestelle vengano a fare piazza pulita...ieri sera abbiamo visto finalmente un esempio di buona politica tra "un maturo e paterno signore, serio, ma non scevro di responsabilità avendo governato per 2440 giorni e non essendosi mai distinto per aver contrastato l'attuale casta, es. conflitto d'interessi, finanziamento partiti, vitalizi e privilegi"...ma finalmente un giovane di 37 anni, si propone come sindaco d'italia manifestando con chiarezza le sue idee, niente inciuci con vendola e casini, tagli finanziamenti, no privilegi e vitalizi e con la sua freschezza promette in modo credibile di far fuori una classe politica cialtrona e ladrona e ridando un pò di credibilità ai giovani ed ai cittadini onesti. Sicuramente in questa tornata non vincerà perchè troppo forte la paura del nuovo e troppo forte l'apparato di Bersani. Ma da lunedi nel pd nulla sarà come prima. Aspettiamo marzo 2013 per certificare lo stato di morte della seconda repubblica, dominata dal mandrillo di arcore e dal gallo leghista.

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  2. Lo stupendo regista, qui già citato, Nanni Moretti,intitolava un film: "La messa è finita!".
    Il titolo mi sembra appropriato, nell'accingermi a redigere un piccolo commento all'ottimo ed ottimista articolo dell'ottimato Giangiuseppe.
    Infatti, pur condividendo l'analisi, e nutrendo come lui il convincimento che l'unione sia la migliore soluzione per la gestione di problemi difficili in un Paese difficile ed in un'epoca difficile, mi chiedo e vi chiedo: "Quando mai gli uomini in generale ed i politici in particolare, obbediscono al buon senso ed alla ragione, piuttosto che alla spinta compulsiva determinata da tanti altri sentimenti che costituiscono un corollario "necessario" ed oneroso della ragionevolezza nelle decisioni che implicano soprattutto la gestione del potere, di un grande potere?! Rancori, invidie, arrivismo, frustrazioni, bisogno di affermazione ed ancora tante altre disdicevoli passioni, entro le quali - già normalmente - l'uomo si dibatte...
    Riusciranno Casini e tutte le "bande" di professionisti-impiegati della politica a scegliere il meglio?
    E poi(ma non meno importante): riusciranno, Renzi ed i suoi, a mantenere la freschezza della quale il direttore parla? E infine: Grillo, su quali posizioni si attesterà?
    Tutti interrogativi che non si porrebbero nemmeno se davvero la mente e il cuore degli uomini, fossero governati dalla ragionevolezza e dalla motivazione a compiere il bene generale.
    In ogni caso ci "conviene" essere ottimisti, ed alimentare la speranza. E allora, caro Giangiuseppe, andiamo avanti... per la piccola parte che ci è assegnata, con il cuore virtualmente sempre al di là dell'ostacolo.

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  3. Il secondo confronto TV tra Bersani e Renzi alla vigilia del ballottaggio nel PD alla fine l'ho trovato una camomilla e, perfino, un pò "taroccato". Mi spiego. Senza dubbio è stata, finalmente, una buona pagina di TV, soprattutto pubblica, ed anche di buon confronto politico, per davvero molto civile.
    Ma il problema, a mio parere, sta nel fatto che il confronto è stato tra due politici in lotta pur sempre per la premiership dentro lo stesso partito. Dunque l'esito, per quanto interessante, non è dirimente ai fini della "vera" battaglia finale che saranno le prossime politiche 2013, nella quale in campo vi saranno ben altre forze, potentati, attese, protagonisti, pressioni internazionali e scelte da valutare.
    A fronte di questa imminente prospettiva, mi è parso perciò che i due contendenti hanno tirato il "freno a mano", per non nuocersi a vicenda (entrambi erano in grado di potersi fare molto male a vicenda)ed al partito (bisognava evitare di fare in pubblico una lite di famiglia).
    Pertanto ho il sospetto che le due "tribù" si siano già messe d'accordo: oggi Bersani candidato al governo, domani Renzi a Segretario del partito.
    Ad ogni modo, temo che il PD oggi stia facendo lo stesso errore del PDS di Occhetto nel 1994: credere di essere la "gioiosa macchina da guerra" (sicuri di vincere) senza attendere prudentemente ed osservare attentamente le mosse di tutti gli avversari (non solo Monti, ma Berlusconi, l'UDC, Montezemolo e Ricciardi,e soprattutto il M5S).
    Dunque, dobbiamo avere ancora pazienza ed attenzione. Anche perchè la crisi economica va diventando sempre più una potente "tromba d'aria" che sconvolge le nostre famiglie, figuriamoci la nostra considerazione sulla politica.

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  4. Sono d'accordo con l'editoriale del nostro Direttore e con il suo titolo "Un esempio di rara politica che fa bene al paese", ed ho apprezzato il commento dell'amico Salvo Geraci sul confronto Bersani Renzi in RAI. E'stato un dibattito civile e corretto da parte di entrambi, che non eravamo più abituati a vedere sui nostri talk show. Ci voleva il dibattito Obama-Romney affinchè la nostra TV si adeguasse!.
    Ma la prova che il centro sinista ha azzeccato il messaggio, sta nel fatto che gli ospiti del "porta a porta" di Bruno Vespa, trasmissione successiva al confronto Renzi Bersani, sempre su RAI, tutti targati Berlusconi, hanno espresso compiacimento per le primarie del centro sinistra che avvicinano gli indecisi e gli astensionisti alla politica. Ed abbiamo assistito anche ad un balletto di cifre da parte della sondaggista personale di Berlusconi, la quale faceva notare ancora l'indecisione a scendere in campo con Forza Italia o addirittura con tre formazioni diverse. Quanta è brutta l'arroganza di rimanere attaccato alla poltrona, a dispetto di qualunque norma di buon senso!
    Quanto sopra manifesta invece, la serietà del centro sinistra e la determinazione del PD, che con le ricette di politica interna sul lavoro e il ritono alla buona politica, all'insegna della correttezza e della legalità, insieme ad un'Europa dei popoli che guardi al solidarismo come pensarono allora i nostri padri, ci fanno sperare in un futuro migliore.

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  5. Ottimo articolo, con un commento azzeccato, noi Italiani abbiamo paura del cambiamento e abbiamo bisogno di quello che conosciamo, per questo anch'io penso e vorrei sbagliare che vincerà Bersani, ma come si dice i giochi si faranno dopo lunedì vedremo quale linea avrà vinto il "giovane" per il cambiamento o il "vecchio" per la sicurezza, ma sono sicuro che Renzi farà un ottimo risultato. La corrente Renziana quella che nascerà dopo le primarie dovrà essere ascoltata dentro il PD perché anche con il loro contributo il PD sarà il primo partito e sarà il protagonista del cambiamento in positivo del nostro paese.

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  6. La differenza è sostanziale, caro Giangiuseppe, il Bersani dovrebbe svuotare gli armadi e togliere tante ragnatele e il Renzi dovrebbe non riempirli, se così fosse credo proprio che si possa rivedere una luce nel tunnel, al contrario non ci sarà mai un PD forte e libero di portare avanti una politica produttiva e nuova!! sul fatto che possano governare insieme potrebbe avvenire solo se vincesse Renzi, ed effettivamente anch'io credo sia un eccellente opportunità, l’Italia non ha bisogno di un PD forte ma di un segretario libero!! allora il quel caso potrebbero governare insieme ed in armonia anche se vincesse Bersani!!

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  7. c'un altra bella notizia che consolida l'attuale quadro illustrato da giangiuseppe. il ritorno di berlusconi, scende in campo e si porta pure il pallone, decide lui chi gioca. sarà una partita a porta romana. per togliere gli ultimi dubbi ai più tenaci.

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  8. Sono d'accordo con Matteo Renzi, un politico giovane che si propone senza timidezze, con coraggio e passione. Certo non avrà l'esperienza di Bersani e forse la preparazione, ma ha la grinta che ci vuole in questo momento.
    Infatti, come dice bene Nevone, la crisi economica in questo momento è molto grave e alle famiglie italiane importano poco i comportamenti o le eventuali scelte del PD o del PDL. C’è, invece, la necessità che qualcuno riesca ha staccare la spina con il passato e dare speranza alla gente che ha bisogno.
    Come ho detto a suo tempo per Orlando e Ferrandelli anche questa volta con Bersani e Renzi siamo di fronte a una scelta importante tra esperienza e rinnovamento. E sarebbe veramente bello avere un governo nel quale ognuno di loro possa dare il meglio per il bene di tutti.
    Comunque io tifo per Renzi.

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  9. Ho appena finito di leggere sul corriere.it che c’è maretta nel PD per alcune pagine pubblicate su quotidiani che invitano alla registrazione per votare al ballottaggio sul sito http://www.domenicavoto.it. Ho visonato il sito e mi è sembrato perfettamente legittimo. Sostanzialmente consente a chi non ha potuto farlo prima di registrarsi per votare domenica prossima e, tra l’altro, viene chiaramente scritto che la registrazione non è affatto automatica ma dovrà essere confermata o meno. E, ancora, non c’è alcun riferimento a Matteo Renzi. I rappresentati di Pier Luigi Bersani, Nichi Vendola, Bruno Tabacci e Laura Puppato hanno presentato un esposto al collegio dei garanti delle primarie contro le pagine pubblicate a pagamento. A me pare che ci sia una pressione esagerata nei confronti di Renzi ed anche una preoccupazione e un allarmismo che non giova a nessuno. Continuo a sostenere che queste primarie sono una grandissima risorsa per il PD e per l’Italia, come lo sono sia Bersani che Renzi. E chi dice il contrario ha qualcos’altro in mente!

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  10. La penna, oggi particolarmente serena e rassicurante di Giangiuseppe Gattuso, col tratto illustre di sempre, ha tracciato riflessioni e auspici, liberi da qualsivoglia partigianeria, per l'uno o per l'altro dei due candidati "contendenti" del centro sinistra. Nella visione di una politica tutta nuova, certamente capace in futuro di sfruttare tutte le sue energie migliori, nel di là e nel di qua dei due schieramenti, per immettersi nello scorrere di tempi completamente diversi da quelli a cui siamo abituati.
    Sicuramente il modo di presentarsi in TV di Renzi mi ha dato un pò fastidio. Sembrava il bravo ragazzino che va alla comunione del cuginetto: camicia e cravatta! Certo, voleva evidenziare la disinvoltura della sua età; però.....! Un pò di stile non guasta; quasi, come la mancanza di bretelle dello sciatto sindaco Orlando!
    Più castigato il "chirichetto" Bersani, anche se avrebbe potuto tenere la giacca abbottonata. Ha voluto così mostrarsi meno formale del solito? Mah! Comunque, questa volta, non ha parlato "di maniche".
    Un Pierluigi misurato e concreto, un Matteo Renzi in attacco, sempre pronto, tra uno spruzzo e l'altro di nebbioline salivari, a ironizzare sull'atteggiamento troppo misurato del "buon uomo" di Bettola.
    Nell'altro schieramento, nel centro destra, tra le quinte del suo teatrino delle marionette, voilà:il Berlusca! Il quale non vede di buon occhio l'avanzare del suo delfino, diventato ormai maggiorenne!
    Colpo di scena: le primarie non si fanno più: arrivo mì!
    Non è solo una questione di timore di essere detronato dalla poltrona di padre nobile, è che il cavaliere deve tornare in politica per forza, per "difendersi" dalle "persecuzioni" della magistratura....e ne ha ben donde! E poi, parliamoci chiaro, i soldi ce li ha lui! La Meloni è delusa, la Santanchè allineata, la Gelmini in orazione, gli altri nel grigiore, poco "attraenti"! E Vespa ci sguazza!
    E' solo l'inizio, ne vedremo delle belle: che farà ora l'Angelino nazionale?

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  11. I comunisti
    Mi scuserete se faccio il “bastian contrario”, ma io, a parte la bella presentazione di Giangiueppe e la battuta altrettanto bella di Salvo Geraci - mi auguro che non ci rubino Gattuso quelli del “Corriere della sera”! - non sono d’accordo con alcuni commentatori dell’editoriale di ieri di “politicaprima”. Ho l’impressione che ci sia da parte di alcuni una corsa a difendere il moderatismo ed il centro destra che mi pare, senza tema di essere smentito, l’unico settore della politica che non ha idee chiare da proporre agli italiani. Vorrei spiegare il perché:

    Non mi convincono le lunghe dissertazioni di Nino Pepe, nei suoi tre interventi, in cui usa gli stessi toni usati dal Cavaliere Berlusconi sui comunisti, sui figli dei comunisti ed anche sui nipoti dei comunisti, che non possono non votare PD.

    Così come ci dice che la storia ci darà un giudizio sereno su Berlusconi, facendoci capire che ne sentiremo la mancanza... Ed ancora che la casta gerontocratica del PD ha imposto delle regole “anche per impedire il regolare svolgersi del voto e che questa sia un'operazione squisitamente comunista, per cui hanno un bel dire quanti dicono….che il comunismo e' morto e sepolto, mentre il suo "Metodo" e' sempre attuale. Questi non cambiano mai, perche', la conformazione cerebrale e la mentalita' non potra' mai cambiare, pena l'estinzione completa (e a mio parere auspicabile) di questa mala pianta”.

    E, per carità di Patria mi voglio fermare qui. Il caro Nino Pepe, parla a ruota libera e, non tiene conto che la nascita del PD è stata laboriosa, ma nello stesso tempo coraggiosa, perché avvenuta dopo la caduta del muro di Berlino, quando le ideologie erano al tramonto, ed i partiti che rappresentano i progressisti, quindi la sinistra d.c. ed il p.c.i. di allora, pensano di formare insieme un’area, che partendo dai valori, che mettono al centro la persona umana, la eguaglianza sociale, la solidarietà e la sussidiarietà, possa diventare partito.
    La nascita di questo nuovo soggetto politico vuole rappresentare la casa comune di tutti i progressisti (il centro sinistra), da contrapporre a un altro schieramento di centro destra che si alterni, come è d’uso nelle democrazie occidentali. Da allora non ci sono più i comunisti che si mangiano i bambini.

    Per quanto riguarda il giudizio che deve dare la storia su Berlusconi, basta guardare le pagine dei giornali stranieri cosa dicono del Cavaliere e di come ha ridotto l’Italia. Per Pasquale Nevone volevo dire che tutto il mondo ci sta osservando oggi, e penso che Bersani non abbia interesse alcuno a fare brogli e mettere il paese in ridicolo. Così perché non aver fiducia a Matteo Renzi che ha detto, più volte, che in caso di vittoria di Bersani egli lo sosterrà ?. Allora, segretario Bersani, io il mio dovere di elettore lo ho già fatto! Auguri, anzi in bocca al lupo!.

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