martedì 22 maggio 2012

Passeggiate Palermitane 3

Francesco-Gallo-Mazzeodi Francesco Gallo Mazzeo - Sono giorni di intenso tramestio, tra la gente comune e tra gli addetti ai lavori, per non parlare poi degli specialisti e dei retroscenisti che sanno tutto di tutti e sanno quello che gli altri non sanno e non “possono” sapere,
perché troppo difficile o criptato: insomma, tutti assessori, tutti urbanisti, tutti economisti e soprattutto, risolutori, capaci di mettere le cose a posto. Bisogna essere comprensivi, perché c’è tanto scontento dappertutto, tutto sembra precipitare e psicologicamente, quando si aprono le cateratte dell’ansia, si va a ruota libera e invece di andare verso soluzioni positive si va verso la confusione e l’imballamento, che non servono a nulla, per cui, mai come adesso, servono nervi saldi e intelligenza, specialmente per chi ambisce di fatto ad essere classe dirigente, anche senza investiture ufficiali e cariche pubbliche.
In questo senso mi sento coinvolto, con tutti gli amici, protagonisti, a vario titolo di questo blog, a pensare, con il minimo di emotività possibile e con il massimo di razionalità, perché in tempo di vacche magre, bisogna riformare il pubblico e il privato, risparmiando, ottimizzando, socializzando, pensando al tempo breve ma anche a quello lungo. Bisogna capire quali sono le forze e quali sono le debolezze, per stabilire tempi e modi dell’agire, facendo delle scelte, che naturalmente scontenteranno qualcuno, ma meglio così, che non fare o fare tutto male, senza programmazione e in maniera cervellotica. Faccio qualche esempio, non necessariamente scelto per gravità, ma sicuramente per eclatanza fenomenica: Piazza Politeama, di cui mi sono ricordato l’altra sera, attraversandola, di quando venne pavimentata con tutte le lucine che si sprigionavano dai mattoni, con un effetto scenografico, la cui singolarità era pari all’inutilità. Ebbene di quelle lucine che, esagerando, avrei contato a migliaia, ma sicuramente erano meno, ma centinaia, sicuro, ne sopravvivono uno sparuto drappello, del tutto spaurito, in mezzo a tante lampadinette morte, di cui non riesco assolutamente a capire, che altra fine potessero fare se non questa, appunto, vista l’assoluta impossibilità di manutenzione e sostituzione, per cui quello che doveva essere un decoro urbano, si trasformato in elemento di degrado di cui non si sentiva la mancanza.
Comunque, un fatto positivo sta avvenendo per i due monumenti, che dopo anni di stratificazioni graffitistiche,stanno tornando, al bianco marmo, anche se mi chiedo per quanto tempo resisteranno e se fosse possibile una loro possibile monitorizzazione anti vandalismo, di cui non si avverte traccia in tutta la città e se c’è batta un colpo per favore. Pensiline Amat: ma è possibile che si debbano attendere, per un tempo indefinito, gli autobus, senza che un indicatore elettronico dia uno straccio di tempo e che le pensiline stesse siano verniciate e ripulite dei resti di vetrinette pubblicitarie che sono una autentica vergogna, di abbandono e di sporcizia: non costerebbe molto e contribuirebbe al decoro di cui la città a tanto bisogno. E mi viene un suggerimento immediato per gli autobus che mi ricordano una pubblicità paradossale di qualche anno fa, di una casa automobilistica(?!), non mi ricordo bene, in cui veniva annunciato il ritorno della macchinina, al modello base, per cui veniva cannibalizzata di tutto e rimaneva la scocca:non siamo lontani e per giunta alcuni hanno i sedili tipo vellutato, in cui il grasso e l’unto sono sempre in agguato.
Passeggiata breve, lo ammetto, ma avevo poco tempo per camminare e troppa voglia di scrivere. Due suggerimenti a chi di spettanza. Bisogna bandire il titanismo, che è una delle cause della malattia siciliana, bisogna smetterla di pensare che possa bastare un uomo, chiunque esso sia e bisogna puntare sulla moltiplicazione dei punti di intelligenza, che facciano diventare senso comune, quello che oggi è un “cruccio” di sparute minoranze e singoli sempre più singoli. Bisogna rafforzare l’identità, che quella che non solo lega a una terra e a un luogo, ma rafforza una comunità e la apre al dialogo, perché solo i forti sono capaci di dialogo, di riforme, di critica e di apprezzamento, senza servilismi e conformismi, che oggi aleggiano come una nube tossica. Bisogna aprirsi al mondo a partire dai vicini più vicini,con problemi analoghi, mi riferisco a Catania e Messina, ma anche Napoli e Bari, con conferenze permanenti, perché non si tratta ogni volta di partorire l’uovo, che a volte c’è già e basta prenderlo: senza timore di copiare ciò che va copiato e mostrare ciò che va mostrato. E poi, sì, guardare più lontano, come ho detto altre volte, a Marsiglia e Barcellona, che non sono lontane mille anni luce, ma battono lo stesso mediterraneo che battiamo noi e di cui ambiamo ad essere il centro, ma essere centro, solo geografico, non è niente, niente.
Francesco Gallo Mazzeo22 maggio 2012

4 commenti:

  1. Caro professore lieto di ritrovarla, dopo lunga assenza, per la sua terza, seppur breve, passeggiata palermitana. Io quasi la invidio per le sue passeggiate, perchè soffrendo il sottoscritto, al momento di "tallonite", non mi posso permettere neanche le passeggiate nel quartiere mezzomonreale-villa tasca. Perciò per vedere qualcosa della "sporca città" e per non stare sotto una pensilina fatiscente ad aspettare a tempo indefinito un carrozzone amat...o costringo mia moglie ( che è molto paziente ed accomodante) a portarmi in giro a vedere le luci della città o molto più prosaicamente prendo la "bicicletta" tentando di trascinare il mio pesante "soma", nella giungla della "sporca palermo", dove essendo io costretto a condividere la carreggiata con i civili automobilisti palermitani, essendo i larghi marciapiedi di corso calatfimi invasi dalle macchine e dalla cacca! Bene a proposito di sporcizia e di bicicletta vorrei soffermarmi sull'elezione a sindaco del non più giovane "Orlando", a cui nel ballottaggio ho dato il mio voto, prima il voto era andato a Grillo. Orlando contrapposto al giovane Ferrandelli, sembra la casta o il vecchio, ma in realtà è l'unico che ha la statura ed il prestigio per fare almeno le piccole cose. Ah...prima di continuare volevo completare il mio "auting" dicendo che con il cuore la mia famiglia ha votato Ferrandelli. Egli ha cmq il futuro dalla sua parte. Io ormai sono affetto da "grillite a sintomatologia 5 stelle progressivamente ingravescente" vedrò di diffondere questa malattia a quante più persone sono disponibili ad ascoltarmi...essendo io un piccolo ex orientatore di opinioni sfruttando talvolta sfacciatamente la potenza del "camice bianco". Si proprio cosi! Mi sovviene a tal proposito il cartello che un mio collega aveva affisso in sala d'attesa dopo un'elezione, che suonava cosi: siccome non mi avete votato, da oggi in poi non si rilasciano più certificati falsi ! Ritornando al sindaco Orlando essendo egli appassionato di Germania, mi risulta anche che abbia studiato un pò di tedesco a "FREIBURG" e so quando egli sia conosciuto nella terra dei "nibelunghi", infatti trovandomi io negli anni novanta, la dove scorre il "RENO", vidi una trasmissione tedesca dedicata a lui il cui titolo eroico era questo"EIN MANN ALLEIN GEGEN DIE MAFIA". Perciò spero che il sindaco Orlando, avendo gli occhi pieni delle teutoniche contrade ci dia almeno la pulizia, il decoro e le piste ciclabili...non desidero altro...perchè se dicessi la metropolitana, chi ci crederebbe?

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    1. Concordo su tutto e potrei chiudere qui ringraziando, ma mi viene di aggiungere qualche cosa su una questione che i soliti noti già vanno bandendo ai quattro venti e anche in televisione, ieri sera veniva lanciata come una "salutare" secchiata di acqua sporca. Non ci sono soldi, il bilancio è un buco e quindi...non si può fare niente: A parte che questa "scienza stracciona" la sento da quando avevo quattordici anni, ma con l'aggiunta che, questa volta è verità( a cui viene da aggiungere, che le altre volte era falsita')cominciamo a fare funzionare quello che abbiamo: tutto un personale che potrebbe essere bene impiegato a pulire le strade, a tappare i buchi, a sturare i tombini, a pulire le aiuole( quelle di Piazza De Gasperi sono esemplari alla rovescia)togliere le erbacce, lavare gli autobus,fare le strisce pedonali, resettare gli asili nido, curare l'illuminazione stradale, facendo stazionare, tutti i giorni e a tempo pieno(e non ogni tanto) agenti della polizia urbana, come poliziotti di quartiere( ma già mi sento rispondere che ci sono buchi- sempre buchi) in organico. Comunque, cominciamo da un passo, qualunque, ma cominciamo. Non seppelliamo la speranza.FGM

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  2. Grazie Prof. FGM . Le sue passeggiate sono sempre più delle tonificanti sollecitazioni a riflettere sulla nostra città con la calma dei forti e l'analisi equa dell'uomo di cultura "indignato" per l'inaccetabile deriva . Veramente superbi , direi quasi eleganti , i due suggerimenti ai nostri cittadini : bandire il titanismo e rafforzare la nostra identità . Aggiungerei una corale invocazione al "genio di Palermo" da troppo tempo fuggito in esilio , per colpa della nostra insipienza ovviamente .

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  3. Passeggiare è molto importante, perchè ti fa cogliere tutti quegli aspetti minuti, invisibili, che non si possono cogliere mai in macchina o camminando alla svelta. Vedi la gente, innanzi tutto e ti rendi conto dello stato di felicità o infelicità, vedi l'aggrovigliarsi del traffico e capisci che senza una metropolitana di superficie e sotterranea, una grande area urbana non può fare altro che avvitarsi in uno sconcerto infinito. Ti accorgi della precarietà che aleggia dovunque, dei mezzi della nettezza urbana che fanno schifo, di quanto sono sporchi,dei cestelli dei rifiuti mai curati, dei cavi della telecom o dell'enel(!?) che sbucano smozzicati, dal suolo, ai margini interni dei marciapiedi(saranno quelli che dovevano cablare la città?) idem l'aspetto delle ambulanze e dello stesso stadio della Favorita, per non parlare del Parco, di cui non s'interessa nessuno, ma che grida vendetta.Non c'è dubbio, nell'era dei media e della virtualità, il primo, necessario, rimedio e quello di appropriarsi del reale e fare rinascere'Agorà.Non è tardi:proviamoci. FGM

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