mercoledì 29 febbraio 2012

SINDACI CANDIDATI. LA BATTAGLIA SULLE COSE DA FARE

Palermo-circonvallazione-rifiutiVorremmo assistere, appena sarà tutto più chiaro, a un dibattito su argomenti per la Palermo del prossimo futuro. Di quelle cose semplici da capire e che, sostanzialmente, cambierebbero il volto e la vivibilità di questa nostra città.
È vero, governare una quasi metropoli come questa non è facile e chiunque sarà il sindaco avrà serie difficoltà. Sia per le carenze croniche accumulate negli anni, sia per le risorse economiche sempre più ridotte, e sia per l'apparato burocratico sclerotizzato e poco avvezzo all'impegno e all'iniziativa. Ma questo è il loro compito.
Ci basterebbe sapere come e dove saranno reperite le risorse finanziarie, il metodo e i tempi di realizzazione, che serviranno a risolvere problemi che sono la sintesi dei mali di Palermo. Iniziamo con il traffico e i trasporti. L'attraversamento longitudinale di Palermo, e cioè il collegamento della bretella autostradale in arrivo da Catania Messina con quella verso Trapani Mazara del Vallo e l'aeroporto Falcone e Borsellino.
Questo ci sembra un problema serio su cui ci si dovrebbe impegnare per dotare la città di un sistema infrastrutturale da città europea. Qualsiasi soluzione individuata non potrà prescindere dall'eliminazione di questo "tappo" che crea scompenso alla struttura urbanistica, al traffico veicolare, e anche pedonale. Oltre che le difficoltà di accesso all'aeroporto per tutto il bacino a est e quindi da Cefalù a Bagheria e della provincia di Agrigento. A questo macro problema è strettamente connesso l'attraversamento da valle a monte del traffico per il quale l'intera circonvallazione è di fatto una barriera che spacca in due la città.
È di tutta evidenza l'inadeguatezza dei collegamenti tra la parte bassa della città e la parte oltre la circonvallazione. Tre esempi per tutti: Ponte Calatafimi (con il peso del traffico da e verso Monreale con tutto il suo entroterra e la periferia della città densamente abitata); Ponte Pitrè (rachitico collegamento che sopporta il traffico verso Boccadifalco e Baida, sempre intasato); e dulcis in fundo la cosiddetta Rotonda di Via Leonardo Da Vinci (inadeguata fin dal suo concepimento e realizzazione, perennemente piena di auto e snodo fondamentale).
Tale assetto fu concepito dai progettisti avendo come soluzione definitiva lo spostamento su sopraelevata del grosso del traffico di attraversamento che andava da Via Altofonte a Via Belgio. Non se ne è fatto più nulla (23 giugno 2011 "I problemi di Palermo - la Circonvallazione E90) per via di problemi di impatto ambientale. Sono rimasti, però, i plinti dei pilastri che avrebbero dovuto sostenerla. Il problema, invece, è rimasto tutto a carico dei cittadini e anche della viabilità della Sicilia. Un consiglio che ci sentiamo di dare è di prendere ad esempio Catania: Tangenziali a gogò e svincoli degni, questi si, di una città europea.
Altro problema sempre in procinto di esplodere e sul quale probabilmente Santa Rosalia ci ha dato una mano è la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Anche se finora non abbiamo avuto un altro caso Napoli, dove al posto dell'intervento di San Gennaro è arrivato De Magistris, che ha risolto inviando la monnezza in Olanda via mare (200.000 tonnellate in due anni). Termovalorizzatore si, termovalorizzatore no, raccolta differenziata ai minimi termini, discarica di Bellolampo satura un giorno si e un altro pure, azienda Amia in costante affanno e a rischio fallimento, periferie spesso sporche e discariche abusive sparse.
Per i cittadini e per i turisti una situazione imbarazzante, puzza e sporcizia, e l’immagine lontana dai canoni europei. Ecco quindi due problemi concreti, due questioni che i cittadini patiscono ogni giorno. Per i quali c'è bisogno di proposte risolutive, sulle quali convergere al di la degli schieramenti e degli interessi dei partiti. Ai candidati sindaci le soluzioni. Ai cittadini la speranza. Amen.

PoliticaPrima
29 febbraio 2012

6 commenti:

  1. Esatto verba volant facta manent dalle parole ai fatti chiunque sia il sindaco si deve confrontare con questi due annosi problemi, traffico, immondizia. Che fine ha fatto la differenziata? e la metropolitana di superficie, ed il tram?

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  2. L'ho sempre detto l'unico problema di Palermo è "il traffico"
    Johnny Stecchino

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    1. C'è poco da scherzare e le battute non servono a nulla. Abbiamo parlato di traffico e di raccolta e smaltimento dei rifiuti perchè sono emblematici di una gestione miope della città. E vorremmo che i candidati affrontassero i problemi dicendo chiaramamente come risolverli. Le chiacchiere e i proclami, le alleanze e gli scontri interni ai partiti servono solo a distrarre i cittadini. E come ripetiamo spesso, è meglio firmare i commenti. Cordialità

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  3. verso quali tenebre ci avviamo!credo neanche la peggiore democrazia cistiana avrebbemesso in campo candidati a sindaco di questo livello .personaggi di quarta e quinta fila ,il cui cervello naviga nel buio più assoluto e il cui cuore non aspira che alla fama e all'"argent". personaggi che sono l'antipolita,le dichiarazioni di Faraone fanno rabbrividire.Feandelli è il bambino col muso lungo perchè il papà non ha mantenuto la promessa(vedi Orlando)e va a chiedere aiuto e conforto altrove. e gli altri?...mi fermo qui.ecco cosa è il berlusconismo,si cominciano a vedere i frutti e che frutti... Paolo Greco

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    1. In effetti i tanti anni di mala politica (le cui responsabilità vanno ben oltre Berlusconi) hanno condizionato il sistema anche nelle realtà locali come Palermo. Ma bisogna pure ammettere che le lamentazioni servono a poco. L'assenza della cosiddetta società civile, delle forze sane, dei cittadini illuminati, e di tutti quelli che si "schifano" della politica è la vera ragione di tutto questo.
      Caro Paolo Greco, per evitare la forma anonima nella colonna commenti recenti, basta utilizzare l'opzione nome/URL inserendo nella riga superiore il nome e cognome e in in quella inferiore un url che può benissimo essere 'politicaprima.com'

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  4. Scherzare o ridere dei drammi di Palermo, non è affatto poca cosa e neppure il maggiore dei mali.
    Meglio ridere ed ironizzare, che passare ad altro, di questa classe politica e di chi le permette o per complicità o per ignavia di esistere e di proporsi e riproporsi, meglio ridere, e ridere anche di noi stessi, prenderla come una cosa divertente e ridicola.
    Quando avremo smesso di ridere perchè non ne abbiamo più voglia e né motivo, allora sarà l'ora di passare ad altro, ma per questo ci vogliono "Palle".

    Palermo ha le palle?
    Vedremo...

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