venerdì 10 febbraio 2012

Posto fisso o posto mobile. Questo il problema?

È uno degli argomenti più dibattuti. Ha scatenato le ire dei cittadini e quelli del popolo della rete. Tutti si sono sentiti "offesi" dalle parole degli autorevoli esponenti del governo. Non bastavano i “bamboccioni” i “mammonie gli “sfigati”.
Ora c’è la questione del "posto fisso", che non è più di moda. Evviva il posto mobile.
Nei social network, nei blog, nelle trasmissioni d’informazione e di approfondimento, spopolano battute, vignette esilaranti, imitazioni e attacchi pesanti, contro il ministro del lavoro Elsa Fornero, dell’interno Anna Cancellieri e, ovviamente del premier Mario Monti. "Avere un posto fisso per tutta la vita è monotono, i giovani dovrebbero essere aperti a nuove sfide e non aspettare più il tanto desiderato contratto a tempo indeterminato". Così a Matrix, con la franchezza e la serenità che lo contraddistinguono, lo scorso 1 febbraio 2012. 
"Noi italiani siamo fermi al posto fisso nella stessa città di fianco a mamma e papà", ..viviamo nella cultura del posto fisso. Il mondo sta cambiando". Ha continuato Anna Cancellieri, Ministro dell'Interno. E il ministro Fornero: ''Bisogna spalmare le tutele su tutti, non promettere il posto fisso che non si può dare. Questo vuol dire fare promesse facili, dare illusioni”. Il problema è “dare la possibilità a chi è stato licenziato di trovare in tempi ragionevoli una nuova occupazione. In questo aiutato dalle istituzioni e dalla sua azienda”.  
Per il Presidente Monti, invece, bisogna «trovare la via migliore perché anche gli istituti del mercato del lavoro e gli ammortizzatori sociali possano dare il loro contributo alla crescita dell'economia italiana». Ecco la parola magica. La CRESCITA. Che però non c’è. Anzi. Non c’è nulla. Esaurita la bolla dei call center, lavoro stressante e spesso sottopagato; e quella delle agenzie di lavoro interinale, usate per bypassare regole e contratti; le nuove immissioni nel mondo del lavoro sono veramente limitatissime. Chiusi gli ingressi nella pubblica amministrazione.
Nei ministeri, nelle regioni e, ancora peggio negli enti locali si marcia verso una costante riduzione del personale. Nel settore industriale e nelle grandi realtà produttive si assiste a ridimensionamenti e ristrutturazioni, e solo grazie alla cassa integrazione si è riusciti a tamponare problemi sociali di mera sussistenza. E così negli altri settori economici del Paese. Le offerte di lavoro ancora presenti riguardano qualifiche di basso livello, rifiutate dai nostri lavoratori, peraltro soddisfatte dagli immigrati sottopagati, e quelle dei mestieri e di manodopera specializzata difficile da trovare. Paradossale.    
Siamo in recessione, inutile nasconderlo e quindi vanno avviate iniziative forti per “gestire” questa fase delicata del Paese. Dopo avere attraversato un lungo periodo nel quale ci cullavamo convinti di un benessere infinito. E chissà che questa gravissima crisi non scateni reazioni positive, chissà che questo momento di decrescita non determini una rivoluzione culturale. Che cambia completamente il punto di vista finora dilagante del “tutto subito e sempre di più”. Tanto paghiamo a rate e il debito “paga”. Tanto ci pensano le banche, la finanza creativa, e/o ci pensano i genitori con i loro stipendi e le loro pensioni.
Ma questo è ormai il passato. Dobbiamo ripeterlo e spiegarlo a chi non lo ha ancora capito. E i giovani, i nostri giovani sono quelli che pagheranno e stanno già pagando più di tutti. Altro che problema del posto fisso o del posto mobile. Argomento superato. Sono anni, ormai, che non ci pensano più.          
C’è una battuta in giro per la rete che segna il punto. «Caro Monti, in banca se non sei monotono, un mutuo non te l'accendono».
E allora, caro Presidente del Consiglio, a prescindere delle battutacce e dalle simpatiche imitazioni che hai scatenato, aiutaci. Ne hai avuto il pieno mandato e i cittadini credono in te. Vai avanti senza tentennamenti, con la tua autorevolezza e il prestigio internazionale, la forza e l'idea del bene comune.
I partiti, i responsabili della catastrofe, sono al loro minimo storico, e se lo meritano. 
Amen.

PoliticaPrima

10 febbraio 2012

9 commenti:

  1. Chiderei ai signori ministri di darci indicazioni sui lavori itineranti quali e dove sono. E' da precisare che, per il lavoro, i ragazzi sono disposti a trasferirsi in qualsiasi posto che gli possa dare dignità e indipendenza.
    La realtà è che i posti di lavoro, anche lontani da mamma e papà, non ti danno garanzie di indipendenza perchè con i 1000 euro e anche meno che guadagnerebero non sarebbero sufficienti per automantenersi e quindi servirebbero i soldi di mamma e papà.
    Che ne dite per i genitori sarà forse più economico mantanerli a casa?
    Meditate gente, meditate.
    GIUSEPPE A.

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  2. Caro Giangiuseppe, complimenti! Vivissimi. Questo articolo avrei voluto scriverlo io; mi rammarico di non averci provato e - simpaticamente - ti invidio. Hai reso appieno lo spirito di questo blog e quello di tutta questa categorie di blog. Il blog è, anche e soprattutto, servizio; una sorta di nuovo giornalismo. Più riflessivo ma non troppo ritardatario quanto ai tempi come i 'magazine' cosiddetti di approfondimento. Non è un caso che tu sia l'artefice di questa agorà che alcuni di noi utilizzano per narcisismi compiaciuti e compiacenti e "colte" ridondanze autoreferenziali. Condivido tutto il contenuto e lo apprezzo, e mi riservo di integrare con alcune considerazioni e proposte. Grazie, Direttore, ad maiora.

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  3. Concordo pienamente con tutto ciò che ho appena letto! Voglio capire come fai a dire che il posto fisso è monotono, mentre vedi che attorni a te chi non lo ha non ha diritto a molte cose e vive in miseria. Ormai il posto fisso è diventato una cosa complicatissima da trovare, la disoccupazione aumenta sempre di più; c'è gente che passa anni, mesi,giorni, notti e ore sui libri a studiare con lo scopo di avere un bel futuro, e invece cosa si ritrova?? Monti che dice che il osto fisso è monotono.. Ma caro presidente se lei sene sta seduto in parlamento ore e ore a fare le solite inutili discussioni e prende sempre e comunque circa 45.000 euro AL MESE, ci credo che diventa monotono. In italia c'è gente che cerca lavoro e non trova, mentre c'è chi cel' ha e si spacca la schiena x 10 ore al giorno(se non di più) per solo 5EURO ALL'ORA(se non di meno)!! ma scherzi!! ma in che mondo viviamo?? qui ci state dicendo ormai, "prendete ed andatevene da quest'italia che tra non molto non ci sarà più"!! Che futuro garantite a noi giovani?? Anzi nella rovina ormai ci avete già messo!! Non so se queste cose le capiscono o veramente sono ignoranti!!

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  4. QUESTO ARTICOLO È IN SINTONIA CON QUELLO CHE PENSO IO E CIOÈ CHE IL RE È NUDO OVVERO IL CAPITALISMO È FALLITO E LA FINANZA È TRUFFALDINA(QUANTO RISPARMIO BRUCIATO A BENEFICIO DEGLI SQUALI DI WALL STREET). BISOGNA CAMBIARE SISTEMA ECONOMICO E QUINDI IL SISTEMA POLITICO ALTRO CHE QUESTA MANICA DI IGNORANTI LADRI E GRETTI CHE HANNO IL GRADIMENTO DELL'8 PER CENTO DEGLI ITALIANI. IL PROF. MONTI ANCHE OGGI CON OBAMA PARLA DI CRESCITA, MA CHE CRESCITA D'EGITTO ORMAI CHI VOGLIONO PRENDERE PER I FONDELLI BISOGNA ORMAI PARLARE DI COMUNITà DI "TRANSIZIONE" E "MOVIMENTI PER LA DECRESCITA SI UNA SANA DECRESCITA FELICE"!!! GIUSEPPE VULLO

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    1. la penso esattamente come te, il dogma della crescita và contro ogni logica, contro la matematica, contro tutto.
      i ritmi dettati da questo sistema economico sono insostenibili sotto ogni punto di vista, sociale, ambientale, culturale...è senza mezzi termini un sistema fallimentare che in neanche due secoli ha quasi ridotto il mondo all'osso.

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  5. Le esternazioni del presidente del consiglio Mario Monti da un po’ di tempo cominciano ad essere francamente torrenziali; sta diventando un presenzialista a tempo pieno in televisione e sugli altri mezzi di comunicazione, alla faccia della riservatezza di cui era (immotivatamente) accreditato. Evidentemente si sente obbligato a spiegare agli italiani il senso della sua manovra e la necessità che la stessa sia accettata senza troppi mugugni e magari con qualche applauso. Gli italiani, sobillati e convinti dai loro politici piccoli piccoli, i vari casinucci, buttiglioncelli, fini e finiani vari, ma anche bersani e berlusca gli stanno dando un certo credito a giudicare dai sondaggi. Il sig. Monti nella sua ritrovata abbondanza di parola ha cominciato a dire qualche stupidaggine, come quella ormai mitica sul posto fisso, che il giorno dopo è costretto a smentire per poi ridirla magari con parole diverse (ma non faceva così anche Berlusconi?) Magari sono delle battute non preparate, ma che vengono poi regolarmente confermate dai suoi ministri. Ricordate il sottosegretario Martone che ha chiamato “sfigato” chi a 28 anni non si è ancora laureato ?
    E la ministra dell’interno che biasima i giovani che non solo vogliono il posto fisso ma che anche lo vogliono nella stessa città dove vivono papà e mamma e non hanno voglia di fare nuove esperienza magari andando ad abitare altrove
    Il vero problema è che questi signori non appartengono al cosiddetto popolino, sono dei professori, sono tutti dei privilegiati e temo che siano impossibilitati, per come sono fatti, a calarsi nei panni di chi privilegiato non è.
    Oltretutto dobbiamo sorbirci un Monti che, dopo aver fatto una manovra totalmente depressiva, per la quale in Italia non può esserci speranza di crescita né a breve né a medio termine, dice cose come quelle riportate nell’articolo oggetto del mio commento ( “trovare la via migliore perché anche gli istituti del mercato del lavoro e gli ammortizzatori sociali possano dare il loro contributo alla crescita dell’economia italiana”), Anche se la situazione non mi spinge ad esserlo, voglio comunque essere ottimista con la forza della volontà e condivido totalmente, facendone un auspicio, questa bella frase anch’essa riportata nell’articolo oggetto del commento : “E chissà che questa gravissima crisi non scateni reazioni positive, chissà che questo momento di decrescita non determini una rivoluzione culturale.

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  6. Anzitutto complimenti per l'articolo.
    Io penso che la declarata monotonia del posto fisso, sia indice di una società in cui a venire gradualmente meno è, in realtà, la possibilità stessa di prefigurarsi una vita sicura, di programmare un futuro, di vivere serenamente la propria realtà senza la paura di non essere più, da un momento all'altro, in grado di far fronte alle normali esigenze della vita quotidiana.
    Il posto fisso può essere monotono a 20 anni, può stare un poco stretto alla vigilia dei trenta (ma non credo), ma la certezza e la stabilità economica diventano nel corso degli anni necessità sempre più impellenti, per chi in realtà farebbe volentieri a meno di essere definito, da personaggi di dubbio valore, bamboccioni o sfigati.
    Anche lo stesso attacco all'art. 18, visto come un freno all'occupazione(?), ne è una riprova...ad oggi, nell'ambito di aziende di una determinata consistenza, si può licenziare soltanto per "giusta causa", e tra le giuste cause rientrano anche le violazioni disciplinari,le situazioni di difficoltà economica delle imprese stesse, etc...se venisse abolito l'art. 18 si potrebbe invece dire "si può licenziare ed essere licenziati anche senza giusta causa", e ciò equivale a dire per qualsiasi motivo, anche per "cause sbagliate o immeritevoli"! si potrà essere licenziati perchè in gravidanza, perchè antipatici al datore, perchè iscritti ad un sindacato, perchè, perchè, all'infinito...sono convinto che questo, lungi dall'essere un incentivo all'occupazione dall'oscuro meccanismo, sia in realtà un tentativo di mortificare la dignità dei lavoratori, di indebolirne talmente la posizione al punto da creare un esercito di ricattati pronti a tutto pur di essere assunti e di non perdere il proprio lavoro, così magnanimamante concessogli.
    Hai ragione, Gianni, nell'invitare il governo a lavorare, forte del suo ampissimo mandato, per farci uscire da una situazione molto grave, anche con scelte dolorose...ma non scelte di questo tipo! sono incomprensibili, e soprattutto sono terrificanti, e purtroppo, le sempre + frequenti uscite più o meno spiritose di esponenti del governo, generalmente molto pacati (un pregio che molti di noi gli hanno più volte riconosciuto), non rappresentano un segnale incoraggiante in questa direzione.

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  7. beneeeeeeeeeeeeee.......largo ai giovani,bamboccioni e non...occorre pensare al loro futuro e che la classe politica si impegni per fare le giuste scelte per dare ai nostri figli la certezza del domani!LA PRIMA CERTEZZA E' IL LAVORO per costruire una vita degna di essere vissuta;vicino o lontano da mamma e papà , pochi di loro rinuncerebbero al lavoro purchè ci sia la disponibilità e la possibilità anche inventarselo! Un impegno importante è anche quello di creare la cultura di credere in tutto ciò,per sentirsi disponibili ai cambiamenti...

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  8. Con questa nuova sparata del nostro cariss.presid.del consiglio Monti abbiamo davvero toccato le profondità abissali.Il posto fisso è monotono,sono le sue idee monotone e per niente accette.Il posto deve essere mobile ma prima deve esistere anche questo.La crisi lavorativa è a dir poco esasperante e il sign.Monti parla di mobilità?ma mobilità da cosa poi!già x un niente siamo costretti a spostarci da un posto all'altro x miseri guadagni.io ad esempio sono insegnante dal 90 e quest'anno il Comune mi ha lasciata senza lavoro x chiusura di sezioni scolastiche e mancanza di fondi.Ordini dall'alto, La scuola dell'infanzia non viene considerata servizio essenziale, mancano i soldi x pagare le supplenti.ma a me l'essenziale stà venendo a mancare giusto che dall'inizio dell'anno ho fatto solo 20 giorni di lavoro.Devo dimenticarmi di un lavoro svolto da anni che dovrebbe condurmi alla tanto attesa pensione e girarmi altrove?ma l'età passa e diventa difficile inserirsi in altri settori.è proprio una catastrofe.Lasciare la mia Sicilia adesso mi tocca come pensiero,lottare ancora?riprendere a studiare x affrontare concorsi superare test? non ho più 20 anni e diventa difficile.I tempi dei libri di scuola sono lontano ricordo amo leggere e compro milioni di libri. riprendere a studiare pedagogia, metodi, psicologia ,leggi non fà più x me.Penso di saperne fin troppo su come si educa un bambino di scuola materna ma adesso diventa difficile pure questo xchè non esiste più il bambino ma un vecchio che deve dimenticare la propria infanzia spinto da tecniche educative pesanti e devastanti x la crescita. Alla fine mi chiedo, a che gli serviranno tutte queste spremute mentali quando una volta uscito dagli studi incontrerà altre menti che potrebbero pensarla come Monti?Chiedo a chi comanda,rispetto per la personale dignità e per i sacrifici di anni di studio.Venite incontro ai giovani che devono formare la futura Società ma che non hanno a chi aggrapparsi.Evitiamo l'assistere ad azioni disperate di chi ormai esausto da vane ricerche si appiglia ad ancore errate(delinquenza-depressioni-azi0ni vandalistiche-gesti folli...e tant'altro).Sign.Presidente dia una ripulita alle sue idee e pensi che il vivere giovanile e non ,deve cambiare volto.Ci venga incontro aprendo a tutti le porte di ciò che stà tra i diritti di un essere umano "il lavoro".

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