venerdì 6 gennaio 2012

ROBERTO LAGALLA SINDACO

Roberto-Lagalladi Salvo Geraci - Questo “pezzo” segue uno precedente, cui è collegato per gli argomenti trattati. Potete trovarlo nell’archivio del ‘blog’.
- Coordinate: GIOVEDÌ 1 SETTEMBRE 2011
- Sindaco di Palermo. Inizia la corsa (redazionale)
E’ ORA DI FARE I NOMI
Ultimamente mi capita da più parti di ascoltare giudizi su persone conosciute men che superficialmente, su libri certamente mai letti, su situazioni di ogni tipo, palesemente sconosciute.
Non è una bella sensazione; soprattutto quando a farlo sono soggetti importanti e intelligenti (o che, almeno, così si professano). Mi vien in mente un aforisma di Pascal (ne: “I pensieri”), nel quale egli asserisce che, se ad una riunione ad un tratto entra un avvocato e di lui si mormora che è anche un ottimo pianista, probabilmente non è un buon pianista e certamente è un pessimo avvocato.
Ma tant'è! Vorrei dire che è un segno dei tempi... eppure non è sempre è del tutto così.
Fortunatamente esistono ancora persone che valutano il peso delle proprie parole prima di emetterle, e non si affezionano al loro suono! Del resto, forse le cose sono sempre andate così. Tutti, compreso il sottoscritto, sentiamo il bisogno di farci sentire, mentre alcune volte converrebbe semplicemente ascoltare o leggere. E, soprattutto, leggere da fonti diverse, possibilmente contrarie l'una all'altra; in tal modo infatti è più facile farsi delle idee il più possibile vicine al vero.
Questa mi sembra anche l'occasione giusta per affrontare un argomento che tengo dentro da un po'. Riguarda la questione del Comune di Palermo e delle candidature a Sindaco della nostra amata città.
Ho compiuto, infatti, una ricognizione, con un certo impegno, sulle candidature emerse ad oggi. Per questo, in nome dell'equilibrio e della esigenza di dare, come usa dirsi adesso, un segno di discontinuità, rispetto al decennio trascorso, credo che sullo scranno più alto possa legittimamente sedere il rettore Roberto Lagalla.
Sull'uomo credo che non ci sia nulla da dire, in ordine al senso dell'onestà e della trasparenza; unanimemente conosciute e apprezzate, poi, le sue qualità professionali.
Per quanto attiene l'aspetto amministrativo, non credo che un signore che ha fatto il rettore di un'università come quella di Palermo, possa essere del tutto digiuno della materia.
Per tutto quanto, poi, attiene la pletora di impegni cui assolvere, che potrebbero richiedere ulteriori competenze, credo che abbia sufficiente attitudine a risolvere problemi di nuova natura... d'altronde, se ce l'ha fatta Cammarata, non vedo perché non possa farcela La Galla!
Mi sovviene, in chiusura, di suggerirvi una lettura interessante; in un 'pamphlet' pubblicato recentemente da Einaudi, di Bonomi e Borgna; che si intitola "Elogio della depressione" (soltanto per il titolo fa riferimento a Erasmo... per il resto, il percorso è abbastanza diverso), tra le varie presentazioni del testo, Borgna dichiara che “nella fragilità della vita ci sono valori che tuttavia le danno un senso" e, in altro tratto, Bonomi afferma che “l'economia è una sofisticatissima macchina che produce, e si autoregola, attraverso il management delle emozioni".
E’ proprio per tutto ciò che ho deciso di prendere posizione e, suffragato dei valori di fondo ai quali faccio riferimento, e, forte di emozioni ancora non fagocitate dall'economia, ho scelto, ferma restando la dialettica presente all'interno del ‘blog’ che mi ospita e che rispetto, di dover esternare le mie scelte.
Auspico, dunque, nel suo, nel mio e nel nostro interesse, il successo di Roberto Lagalla se dovesse confermarsi nel convincimento della candidatura.

Salvo Geraci

06 GENNAIO 2012

11 commenti:

  1. Non vorrei che anche su questo blog si intraprenda la logica dei nomi e dei cognomi.

    Sotto il profilo politico La Galla e' uscito improvvidamente come candidato alcuni mesi addietro, subito dopo smentito dai suoi danti causa ufficiali (alfano e schifani).
    In tempi normali si puo' considerare offensivo l'atteggiamento della politica verso una persona che vola su livelli superiori.
    Ma siamo in tempi diversi e quindi si accetta di tutto.

    Il programma per la citta' di Palermo ancora langue dietro i giochetti tattici delle formazioni politiche che si compongono e ricompongono in un puzzle impazzito.
    In questo scenario si vedono volti sorridenti sui manifesti pre-elettorali con comitati pre-elettorali di soggetti che non hanno capito che il tempo del cappello sulla sedia e' ormai finito.
    Non parlo degli slogan scritti perche' rischierei di essere volgare (palermo vola. imbalsamiAMO palermo etc etc)
    In tutto questo si straparla di ipotetiche primarie che devono sancire la bonta' dell'abbraccio fra MPA e PD, mentre nel centro destra si pregusta lo scontro finale fra Alfano e Micciche'.
    Nessuno parla di come risanare le aziende, di come si intende procedere per un vero risanamento della costa, di come si puo' aprire un dialogo civile con i cittadini extracomunitari.
    Il sindaco parla di un canto del cigno che dura da 10 anni dimenticando che il cigno canta solo nelle ultime ore della propria vita (nel suo caso solo politico-amministrativa); per magnificare la bonta' del suo operato parla del museo pitre' e del parco Cassara'.

    Ch.mo dott Geraci, non cada pure lei nella trappola dei nomi e dei cognomi dei candidati: La Galla e' un ottimo rettore; non priviamo l'universita' di risorse umane e cerchiamo un gruppo di lavoro da cui puo' uscire un vero Sindaco.

    BUON 2012, alla faccia dei Maya.

    RispondiElimina
  2. IL RISPETTO DEI FATTI E IL CORAGGIO DELLE OPINIONI

    Preclaro Dott. La Menza (forse è meglio che impari a metter di canto la mia abitudine a dare sempre del tu... che talvolta appare licenzioso),

    come premessa Le significo che do per "rato e valido" tutto quanto da Lei sostenuto (e, del resto, anche in passato mi sono trovato a condividere le sue posizioni); tuttavia La invito a considerare vere le proposizioni che seguono, che Le rassegno in fede:
    a) non ho mai mai saputo che Lagalla fosse "sponsorizzato" da Schifani ed Alfano (politici che conosco poco nè sono interessato a conoscere), tanto poco seguo ormai la politica faziosa e "correntizia";
    b) il fatto che già sia stato fatto il suo nome e che abbia rifiutato, mi conferma ancor di più nel convincimento che una persona così meriti di esser Sindaco;
    c) concordo pienamente sul fatto che - se quanto sopra detto avvenisse - costituirebbe per il Nostro, una 'diminutio capitis';
    d) che IO CONOSCO IL RETTORE SOLO DALLE OPERE 'LATU SENSU' COMPIUTE, E NON PERSONALMENTE, quindi potrei addirittura aver fatto una proposta contro il suo volere e interesse (me ne dispiacerebbe);
    e) che, quasi certamente, il Nostro NON MI CONOSCE, E - PEGGIO (MEGLIO?)- FORSE NON SA NEMMENO CHE IO ESISTA.

    'Rebus sic stantibus' non mi dispiace di aver fatto il suo nome, anche perché - se è vero com'è vero - che servano delle Linee di Programma per presentarsi con sufficiente chiarezza, un po' meno praticabile è l'idea del "proporre ipotesi di soluzione" agli annosi problemi di Palermo che, appunto, ci trasciniamo da tempi biblici. Il Sindaco sarà valutato dalle decisioni che prenderà 'in corpore vivi' o - se vogliamo - 'u stissu muortu insigna a chianciri'. Se aspettassimo sul serio delle risposte congrue... supereremmo abbondantemente i tempi concessici dalle "profezie Maya!"

    Davvero con rinnovata stima, grazie da

    SALVO GERACI

    RispondiElimina
  3. Great!
    Uso la forma anglosassone così mi posso permettere il "TU(you)" ... e posso quindi esprimere la mia totale condivisione con le tue parole.
    Pur avendo letto della "sponsorizzazione" non mi dispiace la figura del rettore La Galla con una eventuale candidatura a Sindaco. Aggiungo che penso che sia l'unica accettabile tra le tante "vomitevoli" sentite qua e la (non mi riferisco a quelle viste sui manifesti) e che sia giusto cominciare a sentire nomi anzi: COMINCIAMO A FARNE ALTRI ... ammesso che gli altri abbiano le palle per mettersi in gioco!!!

    RispondiElimina
  4. Il Sindaco che voglio.
    Già, proprio così, il Sindaco che voglio vuole essere il titolo di questo commento
    Perché il Sindaco deve essere quello che noi vogliamo e non quello che vuole la Politica.
    Mi torna in mente un episodio che qualche anno fa mi diede da pensare parecchio su come avrei voluto che il Sindaco si comportasse.
    Era la festa di S. Rosalia, nel momento in cui il Sindaco avrebbe dovuto salire in cima al Carro, e al grido di alcuni contestatari, anche molto maleducati, si rifiuto'.
    Mi diede molto fastidio, avrei voluto che Cammarata avesse avuto le palle per affrontare quella gente, che, a prescindere se avesse torto o ragione, gli stava impedendo di compiere quel rito che la tradizione vuole, cioè gridare "Viva S. Rosalia.
    Ecco, il Sindaco che voglio deve superare tutte le difficoltà senza avere paura di nessuno, solo così potrà meritare rispetto dai Palermitani.
    Naturalmente il Dott. La Galla,anche se non lo conosco molto, credo che abbia autorevolezza, quindi rispetto a tanti altri, lo vedo meglio.

    RispondiElimina
  5. La mia consuetudine con l'habitat politico mi ha consentito di dire con eccessiva sicurezza che gli sponsor iniziali del prf La Galla erano Alfano e Schifani.
    Non lo considero un fatto positivo o negativo, ma semplicemente un fatto.

    L'autorevolezza professionale del prof La Galla e' di ottimo livello.
    Anche l'habitat medico mi e' congeniale per la mia professione.

    Il mio commento non parte quindi da valutazioni di tipo personale; mi piacerebbe altresi' spostare l'asse dell'interesse verso la politica.

    Se La Galla esponesse un piano per risanare la citta' liberandosi da orpelli di appartenenza pregressa e attuale (non dimentichiamo che e' stato assessore alla sanita' di un governo politico)probabilmente sarebbe un ottimo capofila di una proposta nuova.

    Anche se espressa maldestramente era questa la mia analisi.

    Colgo l'occasione per mandare all'amico Salvo Geraci, Giangiuseppe Gattuso, e tutti i politiciprimi mecompreso un abbraccio sincero.

    RispondiElimina
  6. Di nomi ne circolano già molti, e conseguentemente anche di programmi. Ma ci pensate che dietro le schermaglie dei nomi fatti e poi ritirati e poi ancora rifatti dietro ci sono sempre i partiti che fanno e disfanno e poi che senso avrebbe una candidatura non coperta dalla politica e quindi dai partiti. Ci troveremmo davanti a un consiglio comunale politico e quindi rappresentante di partiti in contrapposizione al sindaco, sindaco non libero di agire e quindi osteggiato ora da una parte ora dall'altra secondo le linee, appunto, dei partiti.
    La faccenda è estremamente seria.
    Il nome lo facciano pure i partiti ma il programma sia serio, non solo elencare le cose da fare (quelle le sappiamo tutti) ma dire come le si vuole fare e principalmente dove prendere le risorse per ogni progetto.
    Sopra ogni cosa la sincerità.
    Mediate gente, meditate.
    GIUSEPPE A.

    RispondiElimina
  7. Scusate la mia franchezza , ma si sono rotto di fare il farmacista con le parole da usare per esprimere quello che sinceramente penso e come lo penso .
    Francamente mi sono stufato dei tecnici che fanno i politici , e , di contro , dei politici , o ex politici , che fanno i tecnici .
    Questa storia va avanti da 20 anni ormai . Il risultato ? Un disastro cosmico così enorme da fare impallidire perfino i Maya . La cosa , a mio parere , è diventata perfino ridicola . E quando la tragedia si associa al ridicolo è la fine di tutto e di tutti .
    Quindi , per quaqnto mi riguarda : Basta !!!!
    A capo delle istituzioni e delle assemblee da subito voglio solo e soltanto politici ! Voglio che l'ultimo tecnico a fare il politico sia Monti .
    Ognuno faccia , o ritorni a fare , il suo mestiere : i tecnici facciano i tecnici , i politici facciano i politici , e così i professionisti , gli imprenditori , i lavoratori , e , sopratutto , i cittadini ritornino a fare i cittadini (il mestiere più difficile).Basta con le incversioni o sovrapposizioni di ruolo .
    Questo mi sembra il vero punto zero da cui ripartire tutti quanti da quest'anno 2012 .
    Se il mondo attuale della politica ci ha rotto le palle , allora , senza più alcun indugio , andiamo a rompergli le palle a casa loro , passiamo all'azione , scendiamo in campo , uniamoci in un unico gruppo , andiamo a cercare i signori attuali della politica , conosciamoli di persona ( non più dai giornali o dalle tyv ) , contestiamoli in faccia , " de visu " o , se volete , " per le vie brevi " .
    Se , hai visto mai , hanno qualche merito : appoggiamoli .
    Insomma zione , non più parole , anche perchè le amministrative saranno certamente fra tre mesi . E forse anche le regionali e le politiche .
    Il candidato vincente a Sindaco verrà fuori al 90° minuto . Spero , anzi voglio , che sia un politico . Se dovessee essere un tecnico , sarebbe il prolungamento dell'agonia di questa città . E , in ultimo , non me ne frega niente delle primarie . Ne ho fatte parecchie : sono tutte delle boiate , sono taroccate fin dall'inizio , e sono una scorretteza verso gli iscritti e i militanti del partito che le promuove perchè i candidati si scelgono dentro i congressi e le assemblee , non im mezzo alla strada alla mercè di truppe cammellate e truffalde mandate da nemici/amici diversamente elettori .
    Buon 2012 a tutti .
    PASQUALE NEVONE

    RispondiElimina
  8. Fatti, non più solo parole


    Pasquà...! Sono assolutamente con te. Facciamo le barricate. Negli ultimi 2 anni, 2 dei miei 4 figli hanno perso il lavoro... e temo per la terza, precaria! E non vedo soluzioni in prospettiva. Se non ci sono i soldi (M..K...E ENORMI), operiamo giacobinamente, anche con la gogna mediatica. Operiamo per attuare una giustizia partecipativa, una redistribuzione del reddito. Non c'è più tempo: la clessidra è vuota. Facciamo un elenco delle proposte contenute nelle "mozione Nevone", ed attuiamoli tutti, uno per uno! Propongo formalmente di fare una colletta per stampare dei volantini da distribuire ai giovani in centro-città, per 2 giorni (giovedì e venerdì?) e sabato e domenica allestiamo 2 o 3 'gazebo' per raccogliere firme su un documento "preparativo" di una serie di azioni concrete successive, sostenute da un importante (speriamo) libro-firme, coinvolgendo gruppi di GIOVANI che vogliano collaborare!
    Sono un vecchio democristiano di sinistra... tuttavia oggi vi saluto con un:
    "HASTA SIEMPRE, COMPANEROS!"

    Salvo Geraci

    RispondiElimina
  9. Ok Salvo ! Sono contento del tuo appello . Sono sicuro che anche gli altri amici di questo blog potrebbero avere idee simili . Con il nostro grande amico Giangiuseppe Gattuso discutiamo da tempo di fare qualcosa di più incisivo .
    Allora alziamo il tiro .
    Non abbiamo nulla da perdere , soprattutto perchè , credo , nessuno di noi voglia strumentallizare gli altri , ma costruire insieme un cambiamento positivo di questa palude .
    PASQUALE NEVONE

    RispondiElimina
  10. In un momento così critico della politica,affannarsi nella ricerca di un nome da proporre quale candidato a sindaco di Palermo,mi sembra occupazione quantomeno strana e prematura soprattutto da parte di un Blog come questo,che,molto sapientemente,si prefigge e si augura invece,come dice il suo stesso titolo,la riaffermazione del primato della Politica.
    A tale scopo,mi sembra,infatti,che il dibattito debba indirizzarsi più utilmente e necessariamente su quegli argomenti che mirano a favorire il risveglio delle coscienze e l'interesse dei cittadini ad un serio e positivo impegno politico,quotidiano e costante,anzichè occasionale o.peggio,esclusivamente elettoralistico.
    La ricostituzione di un sano tessuto sociale insieme alla riaffermazione di regole politiche chiare e precise, mi sembrano,oggi,argomenti indispensabili e condizioni indefettibili perchè si possa parlare validamente e proficuamente di elezioni, e di sindaco in particolare.
    La Politica è servizio,ma è anche capacità e preparazione,non si può improvvisare.
    Il sindaco deve essere un cittadino che conosce e sa fare politica. Sono assolutamente d'accordo,pertanto,con chi,prima,ha detto che sarebbe opportuno smetterla con l'ipocrisia dei "tecnici e professori"nei posti di governo;o per dirla meglio: si sa che il tecnico o il professore,nel ruolo di politico deve fare politica e non altro. La furbesca metodologia di impegnare i cosiddetti tecnici in politica,presupponendo l'assenza di politici validi ed affidabili,è servita solamente ad eludere ed aggirare il sacrosanto diritto della partecipazione democratica alla vita pubblica dei cittadini,e non solo questo;così facendo si è formata e continua a formarsi,nonostante tutto,una nuova classe di "politici" sempre più staccata dal consenso e,cosa ancor più grave,poco o per nulla conoscitrice dei veri e reali problemi della gente,di cui si dovrebbe inevitabilmente tener conto nella predisposizione e realizzazione di qualsivoglia progetto o programma.
    Ma questa capacità di ascolto,questa sensibilità e disponibilità verso gli altri non viene insegnata nelle università,ma viene acquisita ed affinata da quella formazione che soltanto la partecipazione e l'impegno in quegli organismi associativi e rappresentativi,compresi i partiti e movimenti,a volte giustamente deprecati,possono dare.
    Altrimenti attenzione,a volte il rimedio è peggio del male...

    RispondiElimina
  11. Sono d'accordo a non fare nomi di sindaci vari, che vogliono lo scettro del comando di una città come Palermo, maltrattata da guide sbagliate come l'ultima.Menefreghismo-disattenzione trascuratezza -inattività e tutt'altro che non ha funzionato come avrebbe dovuto.Sindaco si,ma che sia completo e attivo nell'attuare ,delineare progetti x una città sprofondata nel buio della trascuratezza e dell'inciviltà.Man forte x cittadini liberi ormai in cose sbagliate:leggi non rispettate, personali libertà- non rispetto di norme di civiltà comportamentale.(targhe alterne-raccolta differenziata-rispetto dei monumenti e di qualsiasi altro bene cittadino.(Popolazione libera nell'inciviltà).Ma il sindaco che ruolo svolge dinanzi a tutto ciò?Di tanto ha bisogno una città x consentire ai propri abitanti un vivere tranquillo e pacifico.I controlli ad esempio dove sono?polizia che vigili in zone diseredate e malfamate dove regna la criminalità,vigili che svolgano bene il loro lavoro x una città caotica e nervosa,attività di svago con l'avvio di eventi artistici che portino visitatori con conseguente luce x la città di Palermo.cura x le bellissime ville antiche rabbuiate dal degrado,e parchi giochi x i bambini che necessitano di spazi loro.....tanto tanto tanto da fare.ELEGGIAMO UN ATTIVO SINDACO che sappia acoltare la voce dei palermitani e i bisogni di Palermo.

    RispondiElimina