domenica 20 novembre 2011

Commissariati

Leader-6di Giuseppe VulloIl governo “Monti-Napolitano”, dopo il voto “bulgaro” di Camera e Senato, è
nel pieno delle funzioni. La soluzione individuata, condotta, e concretizzata dal Presidente della Repubblica ha raggiunto lo scopo. Tutto è stato fatto con una velocità impressionante: nomina di Mario Monti a senatore a vita e governo tecnico in “sette” giorni. Senza parlamentari nella squadra di governo. I veti incrociati non hanno consentito l’inserimento di personalità di indubbia qualità e spessore politico.
   E il governo, forte come mai nessun altra compagine ministeriale prima d’ora, dovrà adesso dimostrare di essere al di sopra delle parti e puntare dritto alle soluzioni che tutti si aspettano, tra rigore crescita ed equità. L’emergenza economica e la crisi di credibilità hanno messo il sigillo all’operazione. E cioè al commissariamento dei partiti. Si, un sostanziale commissariamento, di fatto, delle loro prerogative e del loro ruolo. E quindi della sovranità popolare.
   Ma se la sono voluta e cercata. Non hanno avuto la capacità di affrontare la crisi con la forza della Politica, con la forza che deriva dal loro mandato. Silvio Berlusconi ha avuto responsabilità enormi, ha esagerato, ha perso la bussola. Tutti gli altri hanno perso un’occasione storica. Non hanno avuto il coraggio, per una volta, di assumersi la responsabilità di un governo politico di unità nazionale.
   Un accordo forte, autentico, tra avversari, per il bene del Paese. Che avrebbe dato a quei partiti la legittimazione morale per continuare a guidare l’Italia. E, al momento, sembrano l’ombra di se stessi. Ma tant’è. I partiti, quindi, hanno fatto un passo indietro, consapevoli di un esautoramento, forse, voluto e dovuto. Come il male minore. Una decisione quasi unanime, con l’eccezione della Lega, per avviare un processo di cambiamento epocale nella storia della seconda repubblica che ormai si avvia alla conclusione.
   Rimane però l’amarezza delle tante missioni incompiute. Restano le difficoltà di una politica debole che non ha saputo rinnovarsi non avvertendo i segnali che arrivavano da fuori e da dentro. Il disagio dilagante e l’emergenza economica impetuosa. E restano i dubbi sulle responsabilità. La crisi dell’euro, le operazioni finanziarie e le speculazioni incontrollate, e un governo europeo sempre più in mano all’asse franco tedesco, e gestito da burocrati.
   Fa impressione ascoltare l’intervento al Parlamento Europeo del 16 novembre 2011, dell’inglese Nigel Farage, co-presidente del gruppo “Europa Libertà e Democrazia” durante il quale attacca violentemente i responsabili del disastro finanziario e sociale.
   I vertici dell’Unione Europea. Quei tecnocrati senza alcuna legittimazione popolare perché non eletti da nessuno e quindi irresponsabili. Ma che hanno permesso di bloccare i processi democratici di paesi come la Grecia dove il primo ministro Papandreu, per il fatto di avere promosso un referendum, è stato immediatamente sostituito e l’Italia, dove è successo ciò che sappiamo.
il video integrale con la traduzione in italiano
   Non c’è dubbio che le parole di Nigel Farage colpiscono molto e aprono scenari su cui riflettere. Il risultato comunque è evidente.
   Vedremo, passato il tempo dell’emergenza, e finito il governo dei “tecnici”, quali conseguenze avrà causato il “commissariamento” dei partiti.
   Quali rimescolamenti, speriamo positivi e utili, avrà portato questo delicatissimo momento della storia italiana. Arrivederci al 2013.
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20 novembre 2011

9 commenti:

  1. Capita a volte che guidando ubriachi, a velocità folle, incuranti di ogni regola, sia del buonsenso, sia del codice della strada si finisca per farsi molto male, allora se si è ancora in tempo, ci si affida alle cure di medici e di rianimatori. A quel punto non appena in condizioni di dir qualcosa dimenticando la causa di ciò che è successo, si comincia invece, a chiedersi se è davvero quella struttura sanitaria e quella equipe medica il meglio in termini professionali, nonché morali che si possa avere. Ci si chiede anche per quale motivo qualcuno debba fare il malato ed altri il dottore. Perché sostituire autisti indisciplinati, alcolizzati e senza patente con altri corretti e responsabili? Adesso ci chiediamo se il Prof. MONTI sarà degno della nostra fiducia, invece dovremmo chiederci se noi causa dei nostri guai, colpevoli di avere scelto una classe politica di cialtroni a rappresentarci, siamo in grado di apprezzare quello che il Prof. tenterà di fare per rimediare alla catastrofe che qualcuno ha lasciato.

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  2. Ho ascoltato sulla 7 ,Ciriaco DE MITA ED IGNAZIO LA RUSSA. COme dire........prima anzi un tempo,eravamo quelli....oggi ,siamo questi. che dire? forse nulla e' meglio.

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  3. PASQUALE NEVONE –
    A pochi giorni dalla fiducia al governo Monti continuo a pensarla nello stesso modo : la politica e i politici non sono stati “commissariati” , o” sospesi” come dice Berlusconi ; per me sono stati “buttati fuori a calcioni nel sedere” dal governo e lasciati nel parlamento , a far finta di avere un ruolo , quello della “ spina da staccare “ . Come se nulla fosse , hanno ripreso a blaterare in TV (vedi Vendola da Fabio Fazio ieri sera) . Adesso i partiti e i politici sono diventati ridicoli . Il peggio deve ancora venire . Teniamoci all’erta .
    Pasquale Nevone – 21.11.2011

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  4. Secondo me il tutto non è stato fatto in 7 giorni ma è stato preparato prima e ufficializzato al momento opportuno. Contattare i nuovi ministri, che occupavano poltrone di prestigio, e dare loro il tempo di sistemare l'occupazione precedente non è cosa che si può fare in 24 ore.
    Detto questo dobbiamo ammettere che nel nostro Paese la democrazia è morta e il popolo non è più sovrano abbiamo sbagliato elezioni (per questo abbiamo avuto il compito segnato in rosso) e il Presidente Napolitano ha provveduto di persona a rimettere le cose a posto.

    Abbiamo sbagliato ad eleggere circa mille persone che dovevano rappresentarci, questi eletti hanno a loro volta eletto il Presidente della Repubblica che garantisce il rispetto della Costituzione etc. etc.
    Per fortuna che a tutto si può rimediare, questo popolo SOVRANO ignorante che non sa chi eleggere ha per fortuna chi decide per lui.

    Ma allora che popolo sovrano è?
    Mediate gente, meditate.

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  5. PASQUALE NEVONE
    è più che probabile che il governo Monti non è stato fatto in una settimana . Diversi politici e commentatori , infatti , hanno dichiarato anche in televisione che questo governo a guida Monti fu preparato a tavolino (Prodi , Monti , Bersani , Veltroni ) fina dal 14 dicembre 2010 , quando si pensava che la sfiducia a Berlusconi era cosa fatta .

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  6. su quanto detto vorrei fare alcune considerazioni.
    Bisogna anzi tutto partire dall'assunto per cui l'italia è incontestabilmente assimilabile ad un "paziente malato" bisognoso i cure.
    é il governo monti la cura giusta? questo non sono ancora in grado di decifrarlo...può darsi che lo sia e che dunque possa "guarire" il paziente italia(si spera nel rispetto dei principi di democrazia ed equità)...può darsi invece che lo stretto legame di alcuni esponenti col mondo bancario e finanziario possa inficiarne l'operato.... staremo a vedere.
    Una cosa è però certa: il governo appena caduto non era la cura alla malattia, ma il batterio infetto, e probabilmente questa considerazione può estendersi a tutta la attuale rappresentanza politica istituzionale e parlamentare.
    Ancora volevo fare due precisazioni:
    1) la democrazia in italia è sospesa da un pezzo (almeno una quindicina di anni?)
    2)l'italia è una repubblica parlamentare, dunque non abbiamo mai eletto governi, bensì parlamenti;
    3) da qualche anno a questa parte abbiamo anche smesso di eleggere il parlamemento,ritenendo forse più comodo che sia qualcun altro a nominare i nostri rappresentanti (e su questo monti non dovrebbe avere responsabilità)
    4) dunque sentire parlare di democrazia sospesa chi è in parlamento senza avere ricevuto alcun mandato popolare è una barzelletta tutta italiana che però no fa ridere

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  7. siqmo stati commissariati dalla finanza!! Il governo Berlusconi ha perso la grande occasione che ogni politico vorrebbe, quella di avere grande leadership grandi numeri e quindi comandare senza frontiere. L'opposizione ha perso occasione che ogni politico d'opposizione vorrebbe avere, quella di avere di fronte un governo attacbile da tutte le parti perchè inadempiente. Adesso l'unica riflessione che rimane a noi popolo elettore è che siamo di fronte a chi? Tutto il fango gettato addosso al Presidente del Consiglio ha solo un risultato SCREDITARE UN O STATO. Se ci si oppone con idee, proposte ed uomini autorevoli si ottiene anche il rispetto e ascolto anche fuori confine. Ma poi fuori confine veniamo additati come il male assoluto, mi sembra il bue che die cornuto all'asino. Ma in Europa o in America i conti dello stato sono migliori dei nostri? Da ciò che si sente in TV non è così quindi? Scenario politico scarso sia europeo che italiano, e se si chiudessero le frontiere con tutti quegli stati con i quali non si può fare concorrenza finirebbe questa crisi?

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  8. Il gruppo di cui fa parte questo signore, il cui capogruppo è nientedimeno che il leghista Speroni, è uno dei maggiori responsabili della crisi finanziaria. Sono loro che hanno imposto la politica bancaria negli ultimi anni. I tecnocrati di cui parla, che sono odiosi a tutti, anche a me, nella fattispecie però non c'entrano nulla. La politica di segno monetarista con cui è stata affrontata la bolla edilizia in Europa è stata voluta dall'Eurodestra di cui questo signore è un esponente di spicco. Questi signori hanno imposto alle banche di ricapitalizzarsi reimmettendo le mobilizzazioni, cioè i titoli tra cui quelli dei debiti sovrani, sul mercato scatenando così la tempesta degli ultimi mesi. Obama ha agito diversamente e infatti ormai gli SU (per fortuna) sono usciti dalla crisi.

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  9. Semplicemente penso che si sia dimenticata una regola fondamentale: quando si pensa che tutti possono fare tutto, in quel momento si dimentica che è proprio l'opposto; la tecnica può assistere ed istruire la politica ma solo la politica può scegliere, perchè delle scelte risponde all'elettorato. ma ormai a nessuno sembra più interessare...

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