sabato 12 novembre 2011

ERA ORA!

Berlusconi-Tony-Blairdi Filippo Ales - Era ora! Questo avrà pensato la maggioranza degli italiani, dopo il comunicato del Quirinale con il quale Giorgio Napolitano, dopo l’incontro con il Presidente del Consiglio, ci informava della volontà di Silvio Berlusconi di dimettersi.
Anche se dopo l’approvazione del documento sul risanamento dei conti pubblici voluto dall'Europa. Insomma, dopo aver fatto perdere il massimo di credibilità all'Italia, ed aver causato una ulteriore perdita secca di quattrini alla nostra economia, con l’aumento dello spread a vista d’occhio, il premier, finalmente, abbandonerà il campo.
“Il miglior Presidente del Consiglio degli ultimi 150 anni della storia d’Italia”, come si è autodefinito recentemente, ha capito di aver fatto il suo tempo! Le sue variopinte caratteristiche sono state costantemente sottolineate dalla stampa estera rendendo ridicolo il nostro Pese. E in effetti gli esempi nei quali abbiamo visto Berlusconi mentre racconta le sue barzellette, o parla dei suoi bunga bunga, o fa le corna ad un collega nel corso di incontri internazionali, sono tantissimi. E abbiamo visto, anche, i capi di stato, in sua assenza, trattarlo con sufficienza e sorridere di lui, fino a farci vergognare di essere italiani.
Si, era veramente ora che togliesse il disturbo. In questo difficile momento nel quale l’Europa ed il mondo intero ci chiedono di fare sacrifici. Sacrifici che vanno fatti e che non possono essere chiesti da Berlusconi, ma da un nuovo e serio governo, che rispetti il principio costituzionale di chi più ha, più paga. Insomma con una patrimoniale, giusta ed equa, che sia prevista ed attuata, non da un governo "barzelletta", il cui premier si permette di dire che in Italia tutti i ristoranti sono pieni o è difficile trovare un posto in aereo. Non riconoscendo, egli stesso, i dati espressi dall’ISTAT. Che, invece, certifica il continuo aumento di nuovi poveri, mentre sono sempre più le mense della Caritas che devono aumentare i pasti per rispondere alle esigenze di chi ha più bisogno.
E i ristoranti, quantomeno quelli frequentati dai comuni mortali, sono alle prese con i problemi del credito e della diminuzione del fatturato come tutte le imprese che lavorano onestamente. L’Italia ha però una garanzia: ha la fortuna di avere un Presidente della Repubblica che sa prendersi le proprie responsabilità, e sa prendere le decisioni giuste. A lui dobbiamo un sentito ringraziamento per aver tutelato l’immagine dell’Italia, che le consente di essere riconosciuta ancora come la terza potenza economica dell’Europa e la settima nel mondo, nonostante tutto.
Speriamo che con le dimissioni di Berlusconi si chiuda finalmente la fase del berlusconismo e si torni alla Politica seria. A quella Politica che, con spirito di servizio, guardi ai bisogni del cittadino. Ad una giustizia giusta senza favoritismi. Ad una politica di sviluppo per le nuove generazioni, ad un fisco equo e all'eliminazione dei privilegi delle varie caste. Nel pieno rispetto della costituzione italiana. Ed il neo senatore a vita prof. Mario Monti è il nome migliore per attuare tutto questo e guidare l’Italia, da nuovo premier.
Filippo Ales
11 novembre 2011

4 commenti:

  1. Certo se ne è perso tempo di per rendersi conto che si è prossimi al baratro! Ma il potere è duro a morire e lancia ancora in campo messaggi disperati: affidare la presidenza a Dini, Alfano, Schifani. Finchè non avrò avuto certezze della conclusione della discussione generale alla Camera e delle dimissioni di Berlusconi l'ansia non cessa.
    Tifo Monti senza riserve.Piera Messina

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  2. Il commento di Filippo Ales è a dir poco durissimo e non che abbia tirato fuori argomenti privi di sostanza. VOLENDO E DOVENDO GUARDARE AVANTI POSSIBILMENTE CON UN MINIMO DI OTTIMISMO, IMPORTANTE SARA' VEDERE COME E SE LA POLITICA SAPRÀ INTERPRETARE IL DOPO ED IL GRADO DI PARTECIPAZIONE CHE SAPRÀ E VORRÀ OFFRIRE ALLA GENTE. SPERO CHE LA VOGLIA DI POLITICA PARTECIPATA RITORNI E PREVALGA A DISPETTO DI SEMPLIFICAZIONI LEADERISTE CHE NON HANNO NESSUN SIGNIFICATO SE NON QUELLO DI UNA ACEFALA RINUNZIA AD OGNI POSSIBILITÀ DI INCIDERE ED INDIRIZZARE.L'INVENZIONE DI QUALCUNO DEL PARTITO PERSONALE HA FATTO SI' CHE ALTRI IN FONDO ABBIANO FATTO LO STESSO, ADESSO CARO FILIPPO O TUTTI NOI, NEL RISPETTO DELLE OVVIE DIVERSITÀ SI TORNI AD ESSERE PROTAGONISTI ED ATTORI DI QUALCOSA O ALTRIMENTI IL TEATRINO CONTINUERÀ CON O SENZA L'EX PREMIER.
    SERGIO VOLPE

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  3. Effettivamente, visti gli ultimi accadimenti politici, economici e finanziari, in Europa, ERA ORA!!!
    Soprattutto perché i tempi oramai sono stretti, occorreva che ciò avvenisse, adesso dobbiamo solo sperare che il Sen. Monti con il suo Governo tecnico sia la soluzione giusta per ridare all'Italia quella credibilità che oramai si e' persa, spero che questo nuovo governo sia un'espressione di non appartenenza a questa o quella espressione politica, e soprattutto che i provvedimenti adottati non penalizzino solo quelle categorie che in Italia sono tradizionalmente vicini alla destra o alla sinistra, quindi che sia imparziale, apolitico ed equo, e che il Buon Dio ce la mandi buona. SERGIO POTENZANO.

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  4. Politicamente la storia di Berlusconi è iniziata bene ma è finita male troppi errori politici e comportamentali. Certo la situazione è tragica ma è solo colpa di Berlusconi? Se è rimasto tanto tempo lo deve anche e soprattutto alla incapacità politica dei suoi oppositori che adesso,dopo i vari festeggiamenti, hanno l'onere di dire finalmente agli italiani come risolvere la crisi, mi auguro che non sia la PATRIMONIALE. Non capisco perchè parte dei miei sacrifici debbano concorrere a salvare il bilancio (e chi sperpera non paga nulla).
    Ben venga, comunque, la svolta che è a questo punto necessaria, speriamo non solo a carico dei più deboli come al solito.
    Meditate gente, meditate.
    GIUSEPPE A.

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